Votes given by alfacentauriB

Ho recuperato il pezzo di una mia conversazione che mi sembra adatto a illuminare altri aspetti della "natura":

"Gli studi sul sadomasochismo sono ben diversi da quelli sui ruoli dominante/gregario.
Per darti proprio un piccolissimo accenno sul discorso D/s posso citare qualche studio sociologico sull’obbedienza all’autorità, dicendoti che nel corso della storia l’essere umano ha imparato che seguire un leader e lavorare insieme si è rivelato vincente per la sopravvivenza, e che quindi è impresso a fuoco nei suoi schemi comportamentali. Ma d’altra parte se ci siamo evoluti fin qui è anche perchè periodicamente nascono individui innovatori che non seguono la corrente, ma

Per dare qualche accenno più specificatamente psicanalitico, molto dipende da come (e se) si è risolto il complesso edipico e la conseguente angoscia di castrazione (nei maschi. Nelle bambine questa angoscia prende la forma di paura di svuotamento e di abbandono). Se una persona resta fortemente in soggezione nei confronti del genitore del suo stesso sesso, questi sentimenti riemergeranno ogni volta che questa figura si proietta all’esterno, con la tendenza a farne un remissivo. All’opposto, chi il complesso edipico lo ha superato alla grande, anzi, anche troppo bene, riuscendo sotto alcune forme simboliche quasi a concretizzarlo, di certo non si farà mettere in soggezione tanto facilmente. Poi concorreranno anche altri elementi."

...ci si conosce, ci si piace, ci si innamora...e poi 99 su 100 quando si introduce il bdsm non ci troviamo per niente. Sei in compagnia planetaria:-)

Parlando con un po’ di gente del forum è venuta fuori una necessità, un evergreen, affrontare il discorso lividi e segni. Per i più è cosa nota quindi inserisco solo l’ABC per i neofiti.
Naturalmente è preferibile uno schiavo che possa far sfoggio liberamente di tutti i segni che la Mistress o il Master gli infliggono, ma non sempre è possibile, e non solo nei casi in cui si convive con qualcun altro.

Come linea generale tenete sempre presente una cosa: tutto quello che ha una superficie ampia e piatta, preferibilmente in cuoio o rivestita in cuoio, come uno slapper, un paddle, una cinghia, un tawser, un riding crop ecc., sparisce molto presto, un’ora, due, comunque nulla che incida sulle attività della giornata successiva. Quanto più larga è la superficie d’impatto tanto meno seri sono i danni a vene e capillari (la cui rottura provoca i lividi), e fortunatamente per noi il dolore si sente comunque.
Quanto più piccolo (e duro e pesante) è lo strumento tanto più seria è la lesione, anche se magari più circoscritta, e quindi ci mette più tempo a sparire. Un colpo di canna di bambù, altro oggetto facilmente reperibile, dato con forza, in tre giorni va via, cinque al massimo, le pelli non sono tutte uguali. Se usate le mani, stesso principio, e dovreste già saperlo. Gli schiaffi spariscono subito, un pizzico profondo è la cosa che lascia il segno peggiore (i pestaggi non rientrano nel BDSM). Altri strumenti (birch per esempio, o bull whip usata male), soprattutto se i colpi vanno a finire su parti del corpo meno resistenti dei glutei, posso produrre cicatrici che ancora si vedono dopo un anno (alcune scompaiono in due), quindi attenzione.
Per contenere ulteriormente lo svilupparsi del livido applicate subito del ghiaccio, cosa che non va fatta su un livido vecchio. Non utilizzate pomate contro gli ematomi su un livido fresco perchè ne peggiorate la visibilità.

Quello che intendo dire è che chi punta su modificazioni corporee così estreme e inusuali (e che nella maggior parte dei casi a mio parere sono aberranti) vuole spostare l'attenzione su certi aspetti che probabilmente sono più estetici che contenutistici; in buona sostanza è un modo estremo per dire: guardatemi, io esisto anche se non ho niente di interessante da dire. Non sorprende che l'interesse per queste modifiche corporee possa essere presente nei bdsmer i quali, per definizione, sono persone che proiettano sul bdsm le proprie sofferenze e insoddisfazioni.
Io ritengo che nel momento in cui tali modifiche influiscono sulla normale vita di relazione, come nel caso di quella che ha le unghie lunghissime e non può maneggiare oggetti, quella che ha i capelli più lunghi del mondo e vive in funzione dei suoi capelli, quello che ha il corpo tutto tatuato diventando un fenomeno da baraccone e altri esempi simili, allora si cade nel patologico. A me piacerebbe tanto sapere se all'uomo tutto tatuato fosse possibile liberarlo dei suoi tatuaggi, di cosa parlerebbe, sarebbe ancora in qualche modo "interessante" come persona? Se la risposta è sì, allora vanno anche bene i tatuaggi.....questo è il mio punto di vista. Mi viene in mente il primo Stefano Bollani, che aveva i capelli rasta e talvolta qualcuno parlava dei suoi capelli invece che della sua musica: tolti i capelli rasta si parla ancora della musica di Bollani; ecco, così dovrebbe essere secondo me....
Cmq con l'espressione "curare l'igiene" non intendevo esclusivamente lavarsi, ma intendevo in senso più medico, cioè curare il corretto funzionamento e conservazione del corpo umano.
Souldress, noto che hai dei gusti veramente strani, forse al limite del patologico: modificazioni corporee, fare un quadro col sangue mestruale, conservare i capelli dei sub.....sei sicura di non essere un po' "disturbata"?

Io sinceramente trovo interessante il concetto che si cela dietro la modificazione del corpo.
Alla fine, infatti, credo che l'unico fine sia quello di essere se stessi:attraverso l'intervento artificiale puoi "migliorarti" dato che fai avvicinare la tua "idea di te" con quella reale.
È ovvio che piú la modificazione é evvidente e/o estrema, meno é socialmente accettata. Altrettanto banalmente ogni persona è diversa e affronta la cosa in maniera diversa, in maniera sana o patologica ad esempio; però a mio avviso, come ha detto Soul in prstica, per la persona che si fa le modifiche é la cosa piú naturale del mondo e non ci rinuncerebbe (farâ al massimo dei compromessi per vivere la sua vita quotidiana nel migliore dei modi)

Hai fatto una analisi precisa e attenta, ma, dal mio punto di vista, hai trascurato di sottolineare che le due cose possono anche coesistere.
Ti faccio un esempio: se come GdR voglio interpretare l'inquisitore e la strega, niente vieta di farlo con la mia slave, anzi il farlo con una persona di cui conosco tutto o quasi mi permette di creare una situazione molto più ricca di "realtà" rispetto a quanto potrebbe succedere con una partner casuale che è lì solo per partecipare al gioco stesso.

Spero che questo topic non sia stato già trattato precedentemente, o che il concetto che avrei piacere di condividere con tutti voi non sia troppo "banale" (sicuramente lo sarà per i più esperti, ma per i novizi come me potrebbe essere essere uno spunto interessante di confronto...senza contare che a volte rimarcare l'ovvio può anche essere utile).
In ogni caso la mia domanda è relativamente semplice:

Secondo voi, qual'è la differenza tra Bdsm e Giochi di Ruolo?

In maniera molto soggettiva io risponderei in un semplice modo: Il legame.
Basta infatti interrogarsi su alcune cose per capire quanto sia importante quest'ultimo elemento. Legare una persona con delle corde è bdsm? Usare una gag ball è bdsm? A mio avviso sono solo pratiche, che chiunque se vuole può fare in qualsiasi momento (si spera sempre consensualmente). Ma se allora non sono le pratiche a determinare cosa è il Bdsm, è necessariamente il rapporto a farlo.
Per questo dico che è forse banale sottolinearlo, ma c'è una grande differenza tra chi decide di fare del sesso un po' spinto e chi vive il rapporto in una maniera più profonda. Sono cose semplicemente diverse, e nessuna è più "giusta dell'altra", dato che ognuno sa quello che cerca e quello che vuole.
Nel Gioco di Ruolo, infatti, non troviamo un vero cambiamento dei ruoli nelle due persone che lo affrontano (potrebbero essere anche di più, ma preferisco rimanere sul semplice e generalizzare). L'unico fine è quello di vivere qualcosa di nuovo, emozionante e che possa far piacere: quindi in quel rapporto non c'è uno squilibrio di potere, ma due persone che decidono di esplorare una fantasia e che dopo averla attuata torna tutto allo stato di partenza (diciamo anche paritario). Non c'è nessun abbandono mentale (per la sub) nè controllo (per il Dom), perchè tutto è finalizzato all'atto carnale senza implicazioni psicologiche.
Nel Bdsm la questione è ben diversa: anche nel caso in cui si facciano le stesse pratiche della coppia del Gioco di Ruolo, la finalità è diversa. Il piacere, il dolore, le punizioni, le umiliazioni e i superamenti di certi limiti hanno tutti l'obiettivo di rafforzare il Legame che si crea. é quello il punto cardine, perchè da quello (attraverso le pratiche) si ottiene l' Appartenenza.
Ciò dimostra anche, sempre a mio avviso, che il Bdsm rimane principalmente un "mondo" prettamente mentale che si ripercuote su quello carnale: per fare del buon Bdsm non c'è quindi bisogno di essere forniti quanto il miglior Sexy Shop della zona, ma anzi...ci si può tranquillamente arrangiare con quello che si ha a portata di mano. Proprio perchè tutti sono in grado di comprare una frusta, un dildo, una corda (e tutti noi usermo ogni cosa in maniera differente, per quanto lo scopo dell'oggetto sia prevalentemente uno)... ma ciò che è importante è la conoscenza dell'altra persona. Perchè se io, da Dom, conosco quali sono i tasti giusti della mia sub, saprò farle vivere i migliori momenti della sua vita senza magari aver bisogno del minimo oggetto di un sexy shop, mentre al contrario potrei avere tutti gli oggetti bdsm del mondo ma se non conosco l'altra persona non farò altro che "atti meccanici"...che potrebbero annoiare e deludere alla velocità della luce.
Questo rimarca anche quanto sia fondamentale trovarsi la persona adatta, ma questo è un discorso a parte, seppur sia estremamente importante.
Voi come la pensate? Questo è il mio personale pensiero, formatosi leggendo e riflettendo, ma sono curioso anche di sapere quali sono gli altri punti di vista

Uh mamma, finalmente una boccata di ossigeno, ho letto tante di quelle stronzate su questo argomento che mi sembrava di stare nel mondo di Oz....
Grazie del tuo intervento, che condivido in pieno e dà la giusta dimensione di quello che è un film e cioè semplicemente un film: non c'è nè uno stare di qua nè uno stare di là, il film non ha finalità didattiche nè altre stupidaggini simili, non serve a demarcare una linea di confine tra chi è dentro a questo mondo e chi ne è fuori, anche perchè chi è dentro a questo mondo è "fuori" per definizione......
Non vado a vedere "Fuga per la vittoria" per capire cos'è il mondo del calcio, non vado a vedere "Rocky" per capire cos'è il mondo della boxe, non vado a vedere "Lo squalo" per capire il comportamento animale, non vado a vedere "50 sfumature..." per capire cos'è il bdsm e infatti non è questo l'intento del film.
Il problema dei bdsmer o dei curiosi è che hanno i paraocchi e vedono bdsm anche dove non c'è, alcuni vedono bdsm anche in un calciatore che segna un calcio di rigore.
Svegliatevi, il mondo non ruota intorno al bdsm.
Si va al cinema per passare un'oretta e mezza di intrattenimento, non per fare i "critici puristi" della mutua....

..se sei "soggetto a queste perversioni" finisce male solo sei il solo a condividerle.. altrimenti se si e' in due il termine non sussiste!...Quindi finira' "bene per entrambi"..come ...ve lo narrero' man mano!

Buonasera Miss.

Il film sono andata a vederlo sabato, fortunatamente posso vantare amicizie in alto loco ed avevo biglietti omaggio.
Poi devo fare i conti anche con una vita vanilla...e le mie frequentazioni "normali" non volevano perderselo.

Per quanto riguarda gli "addetti ai lavori", invece, penso che non ci sia niente di male nel visionarlo...anzi...chi si dimostra curioso (in questo caso sul film, ma vale anche nelle vita) denota molta intelligenza. In genere credo che non sia corretto giudicare senza conoscere...visione personale, ovviamente. Poi ognuno valuta al meglio come spendere il proprio tempo e le proprie risorse, ci mancherebbe altro.

Altra considerazione è relativa al fatto che trovo, davvero, fuori luogo "attaccare" chi ha fatto la scelta di assistere alla proiezione (come ho visto fare), non vedo l'esigenza di "Arrivarci" o meno...ma qualcuno, particolarmente supponente, evidentemente...non la pensa così...il mondo è bello perchè è vario

Per quanto mi riguarda, parlando prettamente del film, l'ho trovato banale, lento e pieno di luoghi comuni...ma ero preparata al riguardo, già sapevo...non mi ha stupita.



Vado OT, perdonate....

Se c'è una cosa che davvero non sopporto è la scortesia...specialmente verso il "gentil sesso" (perdonate ma sono fatta così).

Ad una domanda ci sono modi e modi di rispondere, il tuo è stato davvero molto scortese e scostante.

Ti definisci non arrogante...e se lo eri cosa facevi?

Senza offesa