Ma che modello abolizionista e stato pappone! A me sembra che spiegare le equazioni differenziali a derivate parziali ad un bambino di prima elementare sarebbe più facile.
Eppure sono concetti semplici. Oppure non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Tutto nasce dalla famosa legge Merlin, il cui titolo esteso è: << Legge 20 febbraio 1958, n. 75
Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui.>>
Quindi il lavoro di prostituta è non regolamentato ma è legale, anzi, è un normale lavoro, come stabilito più volte da sentenze, tra cui una che stabilisce che "non è reato affittare un immobile ad una prostituta a prezzi di mercato". La chiave sta in quel "a prezzi di mercato", ossia se nella mia zona gli appartamenti si affittano intorno agli 800 euro al mese, non posso affittarlo ad una prostituta a 1800 euro al mese.
Quindi, per quanto qualcuno possa considerarlo riprovevole, la legge dice che prostituirsi è un lavoro normale, per quanto non regolamentato, come tanti altri. Si va con il codice civile, in assenza di un contratto di categoria o di un contratto tra le parti.
Ora, anche il lavoro dell'imbianchino non è regolamentato: domani io mi compero pennelli e tempera, metto un annuncio sul giornale e via parto con la mia attività. Siccome sono bravo, nel giro di un anno guadagno 50 mila euro. E siccome sono anche iperattivo, negli ultimi anni apro un canale su YouTube e recensisco tempere e pennelli. Poiché sono onesto nelle mie recensioni ho anche qui un grande successo ed intasco da Google altri 20 mila euro. E poi già che ho tanti che seguono il mio canale, un produttore di pennelli mi dà altri 30 mila eurini per fargli un po' di reclame. Tutto a posto? In fondo sono tutti lavori non regolamentati, non sono iscritto ad un sindacato (come diceva massin) e quindi non pago le tasse. Non proprio. Sarebbe troppo bello. I servizi pubblici come le strade, le fogne, l'acqua potabile, i pubblici registri etc. a noi sembrano gratis. Ecco, non lo sono. Hanno un costo, per pagare il quale lo Stato ha stabilito che diventa nostro socio: quindi i guadagni dobbiamo dividerli con lui. In fondo se ho bisogno di una segretaria la devo pagare, giusto? E se ho bisogno di una strada per raggiungere il cliente? Ecco, stessa cosa. Quindi lo Stato ha deciso di mettere un' imposta sul reddito, ossia sui miei guadagni. Quindi prima di fare l'imbianchino aprirò una partita iva e potrò così emettere fatture che servono allo Stato per controllare quanto incasso e quindi pagarci le tasse. Ora, sostituire imbianchino con prostituta ed abbiamo la medesima situazione.
Quello che pensa la sig.ra Pia o la dirimpettaia conta come il due di picche quando la briscola è quadri: fanno testo le leggi e le sentenze. Altrimenti ognuno fa quello che gli pare, compreso gonfiare di botte una povera crista che si rifiura, magari, di dargliela.
Detto questo, capisco che soprattutto agli stranieri ( ma anche a tanti italiani ) il nostro sembra il paese di Bengodi per quanto riguarda il rispetto delle leggi e, visto come stanno andando le cose e le ultime leggi fatte, diventa difficile dargli torto.
Quanto al fatto che tu Sonja affermi che i due esempi di prostitute che affermano di aver aperto una partita iva per pagare le tasse o di volerlo fare siano non corretti perché le due sono bugiarde...beh, fino a prova contraria io devo credere che le due dicano la verità, come fino a prova contraria devo credere che tu le tasse qui non le abbia mai pagate, visto quanto scrivi.
|