"Gregorio e Rina" #Cap.1
Racconto di fantasia e in parte autobiografia
Autore: Master_Ale
-------------------------------- L'afa estiva si faceva pienamente sentire...erano più o meno le 14.30 di un sabato pomeriggio di metà luglio, appena dopo pranzo.
Giornata calda e soleggiata, sui 37 gradi, anche abbastanza afosa. L'aria era immobile, si sentivano le cicale nell'aria cantare, ed in lontananza il rumore ripetitivo di qualche folle che aveva cominciato a rasare il prato.
Gregorio e Rina vivevano assieme da circa un anno: abitavano al piano terra di una piccola palazzina con un po' di giardino, in una strada secondaria poco trafficata ma non lontano dal centro. Avevano da poco finito di pranzare: lei nel cucinino intenta a lavare quei pochi piatti e l'insalatiera del pranzo, lui ancora nella sala da pranzo aveva da poco finito di sorseggiare il suo caffè, intento a sparecchiare e risistemare il tavolo. Erano una buona squadra, collaborativa ed efficiente, affiatata.
La TV era un rumore di sottofondo, accesa e sintonizzata sul canale principale, dopo il telegiornale qualche rubrica estiva sponsorizzava mete esotiche. Il rumore principale era quello delle cicale, dell'acqua del rubinetto che scorreva e delle pale del ventilatore che girava nella sala.
Non avevano pianificato nulla per il weekend: o meglio, la mattina era trascorsa in faccende domestiche, spesa al supermercato e sistemazioni varie, per il pomeriggio, dopo le ore calde, avevano in mente di rilassarsi facendo una passeggiata sulla collina lì vicino e fare un aperitivo li.
Si erano svegliati ed alzati con molta calma la mattina come ogni sabato dato che la settimana lavorativa era abbastanza frenetica per entrambi...avevano fatto l'amore la notte prima ed avevano dormito nudi e abbracciati per quanto potesse concedere il caldo.
Gregorio si affacciò dall'arco che separava la stanza dal cucinino e vide Rina intenta nel lavare i piatti. Lei era una ragazza semplice: alta 1.65 circa, sui 57 kg, non grassa né magra, corporatura normale, di quelle persone che non fanno sport, con quel minimo di morbidezza e forme da afferrare e stringere. Aveva capelli castani lunghi tenuti da un elastico dietro la nuca....la carnagione molto chiara, il collo era scoperto.
Aveva shorts rossi sportivi ed un top sportivo in cotone nero, leggermente usurato, di quelli che usi solo in casa. Non portava il reggiseno, aveva indossato il grembiule blu e bianco per svolgere le faccende in cucina.
Lui la scrutò, fissava i suoi movimenti, il suo collo, le sue caviglie e piedi. Lui era più alto di lei, quasi 1.80, praticava sport durante la settimana, ed era asciutto e longilineo. Nell'osservarla sentiva un desiderio e una voglia di prenderla, di bloccarla e giocare un po' con lei, con il suo corpo.
Andò in camera da letto, aprì l'armadio e tirò fuori la loro scatola della passione, in cui erano contenuti diverso materiale ed accessori per le loro sessioni di gioco. Estrasse il ball-gag rosso e cinturino nero, tre corde in cotone, due da 3m e quella da 10m, la mascherina nera ed il vibratore.
Mise tutto in una busta e la portò con sé nel cucinino senza farsi scoprire. Si avvicinò a Rina che aveva ancora le mani bagnate, iniziò a sfiorarle il collo con le dita, poi a piccoli baci scorreva dall'orecchio alla spalla, poi di lingua...
Rina non si interruppe, ma assecondava i movimenti di Gregorio, che con le mani scorreva i suoi fianchi con gesti lenti ma efficaci...le sciolse il fiocco posteriore del nastro del grembiule per bloccarlo fermo con un doppio nodo e sfruttarlo in tua la sua lunghezza.
Le prese le mani ancora bagnate...lei credette che volesse semplicemente tenerle...Gregorio con un gesto veloce e deciso glie le incrociò dietro la schiena e con più giri le legò abbastanza strette, in modo che non potesse scioglierle con facilità. Rina rimase sorpresa per qualche istante, ma assecondò Gregorio nella sua azione. La mano di Gregorio scorse sul bordo degli shorts e poi all'interno di essi fino a poggiarsi sul sesso di Rina, che in quel momento portava un perizoma bianco. Le dita di Gregorio cominciarono a toccarla senza entrarle direttamente, passando esternamente sul tessuto del perizoma che nel giro di poco si inumidì. Rina iniziò piano piano a sospirare di piacere, l'altra mano di Gregorio scorreva sul corpo e sulle forme di Rina, inturgidendole i capezzoli. Le passò la mano sulla bocca, le dita sulle labbra, iniziò a leccargli e succhiargli le dita...la busta con gli accessori era lì vicino... Gregorio interrompendosi per un momento ne estrasse la mascherina in modo da bendare Rina che sorrise maliziosa, ma fu sorpresa quando la mano di Gregorio le si avvicinò alla bocca non più per massaggiarla, ma per silenziarla.
Le infilò il ball-gag e glie lo serrò dietro la nuca. Rina si agitò per un momento come non gradisse l'azione subita. Gregorio la abbracciò forte e la tranquillizzò sussurrandole qualcosa....che tutto quello che stava accadendo era solo per lei.
Le abbassò gli shorts e le sfilò il perizoma... Gemette ed iniziò a salivare copiosamente con i rivoli di saliva che iniziavano a scenderle ai lati della bocca e dal labbro inferiore, seguendo il mento e il collo, inumidendo la scollatura del top e del grembiule.
Gregorio estrasse la corda più lunga: la piegò ed iniziò a bloccare Rina con doppio giro intorno ai fianchi, poi con un doppio giro rinforzò il blocco ad incrocio dei polsi per poi salire con un doppio giro sotto e sopra i seni vincolandole anche le braccia al corpo.
Rina era legata, bendata, non poteva parlare....non avrebbe potuto mai liberarsi. Gregorio la girò verso di sé, le passò le mani sul corpo, sui fianchi ed iniziò a toccarla fino al punto di farla venire....si fermò e per lei fu atroce l'interruzione del movimento delle mani di Gregorio. Spinse istintivamente avanti il bacino con la convinzione di incontrare le dita di Gregorio e completare l'opera. Ma fu inutile. Nel cucinino c'era un piccolo tavolo di legno con una copertura plastica....la spinse lì...si liberò dei pantaloncini del suo slip...il pene era caldo e turgido...lei era piegata sul tavolo...le passò il pene sulle labbra e sulla ball che le serrava la bocca...gli piaceva sentire la sua saliva sul suo pene caldo e gonfio pronto ad esplodere per l'eccitazione....e lo eccitava il fatto che lei sentisse l'odore del suo sesso li sul suo viso...la sollevò le legò le caviglie ai piedi del tavolo con le altre due corde che aveva portato ed infine le procurò il primo agognato piacere con le dita.
La penetrò non appena ebbe raggiunto l'orgasmo, lei gemeva per il piacere appena provato e per la sensazione di essere stata riempita, penetrata dal sesso di Gregorio che decise di esploderle esternamente inondandole con il suo sperma l'esterno della vagina. Gemettero entrambi, lui per la liberazione totale, e lei per il liquido caldo che la bagnava e le colava lungo le gambe.
Le si avvicinò la viso e le baciò la guancia e la fronte...la asciugò e le liberò la gambe. Le tolse il ball-gag e lei si abbandonò tra le braccia di Gregorio, ancora legata e bendata, si strofinò sulla sua maglia per asciugare la bocca e il mento. Bevve un sorso d'acqua dalle mani di Gregorio.
Rimasero per qualche minuto vicini...ma Gregorio le disse che non era ancora finita la sessione.
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