Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Anno Domini 1346, BDSM

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/7/2012, 14:19     +1   -1
Avatar

T.P.E.
Italy_Flag3Italy_Flag3Italy_Flag3Italy_Flag3Italy_Flag3Italy_Flag3

Group:
Administrator
Posts:
6,715
Like:
+2,086

Status:


Rcconto non autografo - tratto dal Web - forumdeiraccontierotici - by Eugenio
================================================

Il ciambellano del duca e il confessore entrarono nella cella scura, nessun altro li accompagnava quelli erano prigionieri speciali, il carceriere aveva avuto ordine tassativo di non avvicinarsi neanche allo spioncino.

L'uomo era bloccato al muro con le braccia aperte, solo uno straccio copriva le sue reni, lo sguardo rimaneva nobile e fiero nonostante la situazione, la donna invece era seduta a terra, i piedi bloccati in una gogna le braccia dietro la schiena.

"Confessate subito le vostre colpe " iniziò il ciambellano mentre incastrava la propria torcia in un anello infisso nel muro "Confessate le vostre colpe e sarete liberi" il prigioniero al muro non si degnò neanche di rispondere mentre la donna singhiozzò qualche parola poco comprensibile.

"Perché volete soffrire ? In nome di Dio dite quello che sapete" aggiunse il monaco, "Non costringeteci ad usare i nostri strumenti! Comportatevi da sudditi fedeli al vostro Signore" anche questa volta non venne risposta dai due prigionieri. "L'avete voluto voi" disse quasi sottovoce il ciambellano che chinandosi sulla donna stava cominciando a liberarla.

La prese per un braccio e strattonandola la fece alzare poi con un unico gesto le stracciò la lurida veste che la ricopriva e aiutato dal monaco che la tratteneva per l'altro braccio la trascinò verso il centro della cella dal cui basso soffitto pendevano alcune catene e rapidamente con mosse sicure la immobilizzarono costringendola con le braccia verso
l'alto.

Le era rimasto un solo indumento addosso ma non lo avevano fatto per proteggere le sue nudità tutt'altro, la donna aveva attorno alla vita una striscia di cuoio ben stretta e da essa partiva un'altra striscia, sempre in cuoio, ritorta e con parecchi nodi che passava fra le gambe e dolorosamente le risaliva dietro la schiena, già da sola sarebbe stata un supplizio adeguato ma le era stata applicata quando era bagnata ed essendo cuoio via via che si asciugava
tendeva a stringersi, i nodi in corrispondenza della clitoride e delle piccole labbra già cominciavano a tormentarla.

"Bastardi lasciatela" urlò l'uomo che fece anche il gesto di scattare in avanti "Allora parla, dicci tutto fratello, libera il tuo cuore" gli propose il monaco con la sua voce melliflua e quasi femminile "Che tu sia maledetto !!!" fu l'unica risposta che ottenne.

"L'avete voluto voi" le parole del ciambellano furono quasi coperte dal sibilo di un colpo, era una sottile frusta che colpiva la donna sulle natiche, l'agitarsi di lei fu dovuto più alla sorpresa che al dolore vero e proprio, le provocò però molto dolore questo agitarsi scomposto per via dei nodi di cuoio, nonostante questo dalle sue labbra usci un solo piccolo mugugno.

"Lo sai quante frustate dura un rosario ?" le chiese il ciambellano guardandola dritto in viso e tenendole il mento con la mano per farla girare verso di lui per poterla così guardare negli occhi.
"Perchè queste sono quelle che subirai se non ti decidi a dirci quello che vogliamo sapere"
poi fece due passi indietro e cominciò a caricare il braccio "Inizi fratello Nogaret, e non vada di fretta come alla compieta".

Le frustate si susseguivano, le righe prima rosa candido poi via via sempre più viola si susseguivano sulle natiche e le cosce della donna, l'abilità del ciambellano faceva si che rimanessero parallele ma nettamente divise l'una dall'altra, dopo poco la donna iniziò ad agitarsi ma raramente riusciva ad evitare i colpi, il più delle volte il suo muoversi scomposto serviva solo a farsi colpire sulle spalle o sul ventre.
La litania del monaco andava avanti bassa e sommessa quasi ipnotica mentre la stanza si riempiva sempre più di odori forti, il sudore imperlava ormai tutti e quattro e il fumo della torcia contribuiva a rendere l'atmosfera sempre più cupa; alla fine la litania del religioso terminò con un sonoro ed improvviso amen, il ciambellano dette un ultimo forte colpo a poi gettò la frusta in un angolo.
"Maledetta !!! La sopporti la frusta, vediamo come te la cavi con questa allora" si girò di scatto verso la parete e prese da un supporto una oggetto in metallo.

"Frate !!! Un altro rosario per la Signora" quest'ultima parola fu pronunciata con tutto il disprezzo di cui un uomo poteva essere capace, il prigioniero viceversa era ormai in trance, guardava la scena senza mai volgere lo sguardo altrove ma nessuno ormai si occupava più di lui.

Il ciambellano si avvicinò al seno della prigioniera, lo prese con una mano, non era affatto male, piccolo ma alto, sfiorò il capezzolo per farlo inturgidire e poi con gesto rapido e cattivo applicò la morsa in metallo, il peso dell'oggetto immediatamente lasciato andare trascino il seno verso il basso e con esso tutta la donna per quanto le fosse possibile dalle catene che la tenevano legata al soffitto.

Un attimo e le abili mani dell'uomo applicarono un'altra morsa al secondo capezzolo, la donna cominciava ad essere in difficoltà cercava di abbassare il busto per alleviare il dolore dei pesi ma in questo modo stirava le braccia inoltre il cuoio che passava in mezzo alle proprie gambe stava stringendo sempre più.

"Parla !! Parla ora è meglio per te se lo fai" il ghigno dell'uomo era a pochi centimetri dalla sua faccia, si vedevano benissimo le gocce di sudore che scendevano dalle tempie verso il collo.

All'improvviso partì un colpo, la frusta centro in pieno una delle morse, questa non si staccò dal capezzolo ma il colpo, improvviso, secco, preciso e forte fece urlare la prigioniera dal dolore, l'uomo bloccato alla parete sembrò quasi svegliarsi e proruppe in un urlo
"Adesso basta per Dio !!!"

I due carnefici corsero a liberarlo e appena poté muoversi andò verso la donna al centro della cella "Aspettatemi nella sala delle udienze tra un'ora" disse rivolto ai due.

Ciambellano e monaco si inchinarono con devozione ed fecero per uscire dalla cella ma le parole dell'uomo li raggiunsero prima che attraversassero la porta "Facciamo due ore!!!", se si fossero girati avrebbero visto l'uomo che toltosi lo straccio da attorno ai fianchi slegava la donna mentre aveva in corso una potente erezione.

"Che fatica Nogaret" sussurrò il ciambellano al monaco mentre chiudevano la porta
"Ma perché il nostro duca non ama la guerra e la caccia come tutti gli altri"
"A chi lo dice monsieur de Floryan e sapesse cosa devo inventarmi quando il superiore viene da Rouen per la confessione"

Chiusero la porta alle loro spalle e suggerendo al carceriere di non avvicinarsi si allontanarono verso i piani nobili del castello.
 
Top
0 replies since 29/7/2012, 14:19   2734 views
  Share