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| lezzy |
| | ALCUNE DEE MITOLOGICHE: DEMETRA, dea delle messi, presiedeva all’abbondanza dei raccolti. I romani la conoscevano come Cerere, da cui la parola cereale. ATENA, che i romani chiamavano Minerva, era la dea greca della saggezza e dei mestieri. Al pari di Artemide, Atena era una dea vergine, votata alla castità e al celibato. PERSEFONE, che i romani chiamavano Proserpina o Cora, compare anche lei nell’Inno a Demetra, che descrive il suo rapimento da parte di Ade. ARTEMIDE, che i romani chiamavano Diana, era la dea della caccia e della luna. Slanciata e incantevole figlia di Zeus e di Leto, vagabondava nel folto della foresta per montagne, prati e radure, con il suo stuolo di ninfe e i suoi cani da caccia. Vestita di una corta tunica, armata di un arco d’argento, una faretra colma di frecce sulla spalla, tirava con l’arco con mira infallibile. ESTIA era la dea del focolare, o più precisamente, del fuoco che arde su un focolare rotondo. AFRODITE, dea dell’amore e della bellezza, che i romani chiamavano Venere, era la più bella fra le dee. ERA, che i romani conoscono come Giunone, era la dea del matrimonio. Tratto da: www.sandramuzzi.it/note.htm
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| | CITAZIONE (lezzy @ 30/9/2012, 17:05) Questioni di Genere... Maschile, Femminile e la Next Culture, di Carolyn Baker: "come posso prevedere come verranno considerati la gente di colore, le donne, i bambini, gli anziani, e la comunità LGBT, i membri più vulnerabili in una società nel caos, quando la civiltà industriale si disgregherà. Molti indicano i romanzi futuristici di James Howard Kunstler come plausibile scenario (...) E' parte della teoria degli archetipi maschile e femminile di Jung anche l'importantissima "funzione inferiore" di ciascuno. La funzione inferiore del maschile è l'anima, o il principio femminile, e la funzione inferiore del femminile è l'animo, o principio maschile. Perciò la psiche maschile contiene l'anima, in altre parole, molte caratteristiche femminili, e la psiche femminile contiene l'animo, le qualità maschili. Nella tradizione Orientale, i termini "femminile" e "maschile" sono chiamati yin e yang, e la tradizione spirituale orientale cerca il loro equilibrio all'interno dell'individuo. Inoltre, è importante capire che entrambi gli archetipi, maschile e femminile, hanno un lato oscuro. Ovvero che entrambi gli archetipi sono essenzialmente neutri, né benevoli né malevoli, ma nel lato oscuro possono risiedere qualità che possono essere caratteristiche dell'uno o dell'altro". (Testo integrale su: www.comedonchisciotte.org/site/modu...print&sid=10524) Bello spunto di riflessione, lezzy. Temo che quanto preconizzato da Baker e Kunstler stia diventando sempre piu' probabile se la consapevolezza dello sviluppo sostenibile non si diffondera' rapidamente piu' di quanto lo sia ora. Molto bella anche la riflessione sul lato oscuro degli archetipi maschile e femminile. Grazie.
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| lezzy |
| | CITAZIONE (emmebi @ 21/10/2012, 07:52) Bello spunto di riflessione, lezzy. Temo che quanto preconizzato da Baker e Kunstler stia diventando sempre piu' probabile se la consapevolezza dello sviluppo sostenibile non si diffondera' rapidamente piu' di quanto lo sia ora. Molto bella anche la riflessione sul lato oscuro degli archetipi maschile e femminile. Grazie. Credo che alla base ci sia la PAURA del diverso. Il fatto è che il DIVERSO è già dentro di noi, prima ancora che fuori di noi. Ecco perché molti sfuggono a loro stessi.
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| | La paura del diverso, del non omologato. Tutto questo si tramanda dalla notte dei tempi e spazia dalla caccia alle streghe dell'inquisizione, all'uomo nero del KKK alle deportazioni nei campi di sterminio di ebrei, zingari ed omosessuali per arrivare alla piu' nostrana xenofobia. Che questo sottenda un discorso economico oppure no e' un dettaglio piu' o meno importante a seconda delle situazioni specifiche. Certo e' che l'essere umano tende a consorziarsi o ad avere scambi con chi ritiene piu' assimilabile a se. Tipicamente, l'antropologo raccomanda la sospensione del giudizio quando si entra in contatto con popolazioni a noi non familiari. Questa sospensione del giudizio sembra non far parte del corredo culturale ed emozionale della maggior parte delle persone e questo spiega (in parte) la paura del diverso. Si, hai ragione, molti sfuggono.
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| lezzy |
| | La Natura è costituita da forze, forze che si muovono e muovendosi possono costruire o distruggere. Non c'è bene o male, giusto o sbagliato, c'è solo la potenza della Natura che nulla crea e nulla distrugge ma tutto trasforma. E questo principio vale anche per l'essere umano e le sue aggregazioni sociali. E la tensione sta qui per noi umani impastati di carne e razio, di Natura e Trascedente, del qui e ora e del non ancora. Siamo ibridi, siamo umani, né bestie né dio, ma un po' bestie e un po' dio. Tornare alla Natura o superarla?
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| | Se tornassimo alla natura, sceglieremmo di far prevalere l'irrrazionalita'. Meglio essere un po' piu' razionali.
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| | La foto del bronzo (credo sia un bronzo) che hai postato ricorda una polena, protesa a prua della nave a protezione della stessa e al contempo alla ricerca della rotta giusta per la nave proiettata verso l'ignoto di un mare sconosciuto. Nella prospettiva junghiana, e non solo in quella, la madre (o la femmina) e' dispensatrice di vita e 'terminatrice' di vita, ricordandoci in questo modo l'irrisolto mistero femmiinile. Leggendo quest'articolo si comprendono molti aspetti della mitologia, della religione, della natura femminile. del matriarcato, del patriarcato, dei rapporti donna-uomo. del sesso, della dominazione femminile.
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| | mi piacerebbe tanto leggerli tradotti in italiano perchè non ci ho capito molto...
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| Venusia |
| | avevo perso questo 3D davvero interessante! L'unica visione che manca all'articolo è quella alla quale la statua fa un effettivo riferimento e cioè la madonna del mare che nella religione Voudou viene sincretizzata come Siren. Viene evocata come protettrice dei naviganti ma anche come protettrice dei nascituri in quanto, nel corpo femminile, regna sovrana sulla fecondita' (anima di madre). Nel paganesimo si puo' infatti paragonarla alla Dea che viene citata e cioè Inanna o Afrodite come bellezza e femminilita' (anima madre).
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| Lord Melkor |
| | afrodite la cui radice FR è la stessa della dea freya della mitologia norrena... e non è un caso che le due dee svolgano ruoli pressocché identici
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| | CITAZIONE (Venusia @ 16/8/2013, 00:13) L'unica visione che manca all'articolo Beh, se possono trovare davvero tante altre, pur rientrando in quel novero archetipale. Consiglio ad esempio Sedna, per gli eschimesi (inuit), dea del mare, dea degli abissi (al di là e mare per gli inuit sono molto molto vicini), dea madre, dispensatrice di cibo e di morte ecc.ecc.. Ricopre diversi ruoli di quelli elencati in tabella, e per le Mistress può essere un ottimo esempio. peccato abbia un occhio solo e la coda di pesce !
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| Venusia |
| | CITAZIONE Consiglio ad esempio Sedna, per gli eschimesi (inuit), dea del mare, dea degli abissi (al di là e mare per gli inuit sono molto molto vicini), dea madre, dispensatrice di cibo e di morte ecc.ecc.. è vero! ! Anche se la stessa viene racchiusa come entita' in una personalita' della Siren, sorella gemella per alcuni, parte oscura per altri chiamata Balèn e sincretizzata in Stella Maris In effetti cambiano i nomi ma l'energia è la stessa CITAZIONE per le Mistress può essere un ottimo esempio. peccato abbia un occhio solo e la coda di pesce
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| maria e' rinata |
| | Cosa mi diresti dell'archetipo good mother?E' quello che mi rispecchia di piu' .
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| 36 replies since 12/9/2012, 07:48 2995 views |
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