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Bollettino Parrocchiale

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Don Perignon
view post Posted on 27/8/2014, 14:16 by: Don Perignon     +1   +1   -1
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Mon-Sieur benché io puzzi maledettamente di ban, mi lavo tutti i giorni
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Fratelli e Sorelle in Cristo,

desidero ringraziare pubblicamente le migliaia di centinaia di voi che hanno applaudito il mio modesto intervento al Meeting di Rimini: siete dei cristiani mitici, siete il sale della Terra, siete il seme della senape. Grazie ancora: 96 minuti di applausi ininterrotti non si dimenticano facilmente.
Sotto la mia corazza di combattente di Dio si nasconde un cuore pulsante e tenero, che si commuove vedendo tanta meravigliosa gioventù cristiana interessarsi con pieno ardore a temi difficili e attuali come quello da me trattato, ovvero “Il matrimonio gheista all’epoca di Papa Francesco”.

Ho dovuto affrontare una serie di infiniti pregiudizi per spiegare bene che il matrimonio gheista è possibile e può e deve essere celebrato da Santa Madre Chiesa in presenza di particolari e specifiche caratteristiche.
Innanzitutto ci dev’essere un amore vero ed esclusivo tra i due nubendi, che dovranno giungere al matrimonio vergini e puri, senza essersi mai scambiati neppure un bacio o una stretta di mano. Il sacerdote celebrante dovrà accertare l’esistenza di questi requisiti con ogni mezzo possibile, inducendo perfino in tentazione separatamente i singoli candidati con altri uomini, donne e bambini: solo chi veramente supera queste difficili prove potrà accedere allo step successivo.
Ugualmente si dovrà fare in ordine alla fede cristiana che i ghei professano di possedere: il celebrante dovrà allora accuratamente accertare che non sia Satana a muovere i novelli sposi al passo dell’unione davanti a Gesù. Sarà necessario svolgere un’intensa attività di ricerca circa il lavoro svolto dagli sposi e il loro reddito, chiedendo necessariamente per la funzione un’offerta non inferiore a 100.000 €: è chiaro a tutti che gli straccioni che chiedono di unirsi in matrimonio sono stati mandati da Satana e si dovrà negare loro l’accesso al sacro vincolo.
Si dovrà, inoltre, accertare l’appartenenza o la simpatia politica di ogni singolo candidato al matrimonio: non potranno essere accettati iscritti o simpatizzanti di Beppe Grillo o di altre odiose e antidemocratiche opposizioni alle larghe intese. Non si potrà procedere al matrimonio nei casi di coppie afflitte da altre malattie (diverse dal gheismo), perché sono spinte solo dall’esclusivo interesse ereditario del coniuge sano. Non si potranno celebrare matrimoni in cui un nubendo sia brutto, tatuato, grasso, basso, con le sopracciglia unite, pelato, troppo peloso, abbia l’orecchino o altri piercing, appartenga a razze inferiori come i negri o sia stato nella sua vita credente in false religioni o eretico, incredulo o ateo. Dunque il celebrante dovrà accuratamente svolgere indagini invasive della privacy per appurare l’esistenza di questi impedimenti assoluti. I costi delle indagini graveranno esclusivamente sui nubendi, che dovranno anticiparne le spese in misura non inferiore a 150.000 €. Il corso prematrimoniale per i gheisti dovrà avere una durata non inferiore ad un lustro, con frequenza obbligatoria quotidiana per preparare e maturare l’unico percorso cristiano che permetta di celebrare il vincolo valido agli occhi del Signore, imparando ogni utile percorso coniugale sui precetti sessuali, quale il divieto di dispersione del seme, dei contraccettivi, delle riproduzioni fotografiche o filmate, dello scambio di effusioni - anche innocenti - in pubblico, dell’obbligo di vivere in una casa isolata dal resto della comunità cristiana e del vincolo indispensabile e perpetuo alla Messa quotidiana. A tal riguardo la funzione religiosa per l’imposizione del Sacro vincolo del matrimonio dovrà celebrarsi o nelle ore notturne o nelle primissime ore di luce, comunque mai prima delle ore 22 o dopo le ore 6. L’Ave Maria potrà essere eseguita solo nel caso di coppia lesbica e mai in caso di uominisessuali. Sono vietatissimi vestiti stravaganti, l’abito bianco col velo è riservato alle donne, orecchini, collane e altre stramberie gheiste. Nessun bacio potrà essere autorizzato in chiesa, nemmeno alla fine della funzione, e le foto e i filmini delle nozze non potranno essere autorizzati (occhio ai telefonini: basta una foto per invalidare il matrimonio !), per evitare speculazioni sulla cristianità ed effetti scandalistici tanto graditi a Satana.
Il consenso degli sposi dovrà essere certificato da 100 testimoni scelti dall’officiante tra i migliori esponenti cristiani della parrocchia.
I parenti degli sposi e gli invitati tutti per partecipare alla funzione dovranno versare un’offerta non inferiore a 5.000 € ciascuno, fatta eccezione per i genitori e i fratelli e sorelle dei coniugi, che dovranno versare almeno 20.000 € a cranio.
Gli sposi dovranno assumersi la responsabilità e giurare pubblicamente, a pena di scioglimento del matrimonio e di scomunica infamante, di rinunciare per sempre ad adottare bambini e soddisfare in qualunque altro modo la voglia di paternità/maternità. I coniugi s’impegneranno altresì a donare alla chiesa almeno 100.000 € l’anno per tutta la vita di ogni singolo elemento.
Osservando queste semplici, intuitive, placide regolette, nulla osta alla celebrazione sacramentale degli sposi, con i migliori auguri di tanta felicità e prosperità dal Sommo Pontefice, dalla cristianità tutta, dallo Spirito Santo.
Nunc est nubendum, semper est nubendum, in nomine Patri et Filii et Spiritus Sancti.
S.L.G.C. (Sia Lodato Gesù Cristo).
Pace e bene.
 
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