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| Don Perignon |
| | « Scusi Don Perignon volevo sapere se fare esercizi spirituali a pagamento con una Sorella Mistress è adulterio o se comunque porta maledizione. Grazie »
Caro Fratello in Cristo,
occorre innanzi tutto ricordare che se la donna non è sposata non c’è mai adulterio: adultero è colui che prende la donna di un altro uomo la quale, se ci sta, diviene adultera pure lei. Dunque se una donna libera va con un uomo, che sia sposato o meno, non è mai adulterio. Certo, nel caso in cui ci sia un tornaconto per la donna, può facilmente trattarsi di prostituzione: ma la cosa è altrettanto grave dell'adulterio ? Le Sacre Scritture parlano spesso di prostituzione, ma, come del resto la storia di Eva insegna, è la femmina che adesca il maschio e lo induce in tentazione: è lei la colpevole, mentre il maschio ne è sempre e solo la povera vittima. Leggiamo nella Bibbia che: « Se la prostituta cerca il pane, la donna sposata ambisce una vita preziosa » (Proverbi 6, 26), quindi non solo è colpevole, ma è anche un po’ sfigata: perché la moglie vive nel lusso, mentre questa poveretta si accontenta di sopravvivere. D’altra parte, se per farsi mantenere a stento una donna non trova chi la sposi e deve prostituirsi è certo colpevole: Dio non manda a caso le disgrazie ! Guarda per strada, figliuolo, e vedrai quasi unicamente donne che vengono da paesi non cattolici (normalmente islamiche o, quando va bene, ortodosse) e quindi destinate comunque all'inferno ! Se poi la prostituta è sposata, è doppiamente colpevole, perché in questo caso, oltre alla sua prostituzione, ha indotto altri uomini all’adulterio. Ma cosa può accadere ad una donna sposata che si dedichi alla prostituzione ? La risposta è in Genesi, 38, 24: «Tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa delle sue prostituzioni». Giuda disse: «Conducetela fuori e sia bruciata!». A conferma che la prostituzione è colpa che ricade principalmente sulla donna stessa e poco sul maschio, leggiamo che solo i sacerdoti sono disonorati dalla presenza di tale tipo di impurità nella loro famiglia, pena la perdita della santità. Per cui non solo i sacerdoti «Non prenderanno in moglie una prostituta o una già disonorata, né una donna ripudiata dal marito. Infatti il sacerdote è santo per il suo Dio» (Levitico, 21, 7), ma dovranno anche badare alle figlie per evitare di doverle vedere arrostire come la nuora di Giuda, se vogliono continuare a fare il loro mestiere (Levitico, 21, 9): «Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco». È infatti la sola prostituta che commette abominio nei confronti del Signore, non chi la frequenta: «Non porterai nel tempio del Signore, tuo Dio, il dono di una prostituta» (Deuteronomio 23,19). L’Antico Testamento non addita in modo pesante i puttanieri, ma soltanto fornisce al maschio saggi consigli di moderazione: « Chi ama la sapienza allieta il padre, ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio. » (Proverbi 29, 3); « Non perderti dietro alle prostitute, per non dissipare il tuo patrimonio.» (Siracide 9,6) Insomma, figliuolo caro, posso dirti che, se sei un sacerdote, sei fregato: niente puttane, né da frequentare fuori casa, ma neanche che siano tue parenti e vivano con te. Se invece non lo sei, andando a mignotte, sicuramente non sarai maledetto, a meno che queste non abbiano marito (controlla sempre se hanno la fede al dito). Nostro Signore ti insegna comunque a non sperperare i tuoi averi in questo modo, quindi, a seconda del tuo reddito, non più di un paio di botte a settimana (e, se ti rimane ancora la voglia: pippe! ma ricorda, senza spargere il seme).
S.L.G.C. (Sia Lodato Gesù Cristo).
Pace e bene.
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