ANIMAL PLAY / TRAINING

13) ANIMAL PLAY (animal training)

Fratelli e Sorelle,

l’Animal Play (o Animal Roleplay o Animal Training) è un esercizio spirituale molto praticato in ambito fetish e BDSM, in cui il soggetto passivo (sub) viene addestrato ad agire e comportarsi come un animale, che può essere, ad esempio, un cavallo (pony play), un cane (dog play), un maiale (pig play), una mucca (cow play), un verme silenzioso strisciante (worm play) eccetera.
Orbene, in tutto ciò, non v'è nulla di peccaminoso. Dio ha lasciato una sua impronta in ogni cosa dell’universo e Dio può essere glorificato attraverso tutte le sue creature, anche le più immonde, dacché il dispregio e il disgusto che noi proviamo per certe bestie sono sentimenti originati dal demonio e che non appartengono al Padre Eterno.
Non vi è dunque nessuna proibizione per una coppia, unita nella grazia del matrimonio in Cristo, a praticare animal play se il ruolo dell’animale è ricoperto dalla moglie.
Questo perché la Bibbia, a proposito dei doveri delle mogli verso i mariti, ci fornisce chiare, illuminanti e sempre attuali indicazioni; per esempio:
<< Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa. Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa >> (Efesini, 5 22-24). E il motivo di questa differenza è ovvio: << Perché l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo >> (1, Corinzi, 11, 8-9).
Il caso contrario - quello cioè in cui vi sia un’inversione nel ruolo dei coniugi rispetto al giusto ordine naturale (e sovrannaturale) delle cose e sia il marito a fungere da animale e la moglie da padrona - come sappiamo, è ammesso a patto che sia assolutamente chiaro che il marito è sempre il capo spirituale del matrimonio e purché, fuori dal BDSM, egli mantenga saldamente la guida e l’autorità nella conduzione della famiglia che le Scritture assegnano al marito.
Il ragionamento svolto e le conclusioni a cui siamo pervenuti in tema di animal play erano molto semplici, tanto da venirne a capo applicando nozioni elementari e che, ormai, i Fratelli e le Sorelle in Cristo che leggono questa Sezione hanno da tempo assimilato.

Ma facciamo ora un passo in avanti, guardiamo oltre. Fino a che punto può spingersi l’amore per gli animali ? Ecco il vero tema, il quesito più appassionante sul quale regnano incertezza e confusione fra i cristiani credenti. Leggiamo insieme l'utilissima e umile lettera di un devoto seguace Fratello in Cristo che di mestiere fa l'agricoltore.

<< Caro Don Perignon,
sono un contadino e vivo di agricoltura e di allevamento nella mia fattoria. Ho una famiglia, educata nel culto e nel timore di Dio, di cui vado molto fiero, composta da una moglie e tre bellissimi figli. Vado molto fiero della mia famiglia, ma vado altrettanto fiero del mio allevamento. Lavoro molto, e mi piace lavorare ! E amo molto gli animali. Molte volte mi trovo a pensare che essi sono una benedizione del cielo. Tanto per cominciare mi danno di che vivere, e poi sono buoni e mansueti, non come gli uomini, che secondo me sono veramente le bestie più cattive che il Signore ha voluto seminare sulla Terra. Gli animali, invece, sono il segno della bontà di Dio.
Ma devo confessarLe una cosa, che mi vergogno di dire anche a Don Cimurro, il caro pastore della mia parrocchia.
Ogni tanto, specialmente di notte, vado a trovare i miei cari animali e mi viene voglia di rendere grazie al Signore. Ecco perché ogni volta porto un crocifisso e un rosario con me. Inserisco il crocifisso nel mio ano, cingo con il rosario il mio pene e bacio gli animali. Sento il loro fiato sul mio viso e la loro calda saliva sulla mia bocca e anche sul mio naso. A volte lascio che un animale baci il rosario che cinge il mio pene, così si sente benedetto anche lui.
Mi piace pensare che questo sia un ringraziamento nei confronti dei sacri animali che riscaldarono col loro fiato il buon Gesù Bambino.
Con mia moglie, molte volte, la possiedo chiamandola “vacca” e infilando il crocifisso nel suo, di ano, ma faccio tutto questo per lo stesso motivo: lodare Dio tramite la Sua creazione.
Volevo sapere: queste pratiche sono accettate da nostro Signore ? Mi sto mantenendo sulla retta via ?
La ringrazio, viva il Cristo. >>


Caro Fratello in Cristo,
prima di tutto ti ringrazio per esserti rivolto a me: è sempre con immensa letizia che accolgo le richieste di quelli che, tra i miei Fratelli, si sentono in dubbio. E provo ancor più gaudio quando i miei consigli si rivelano utili, spandendo balsamo di sollievo sui loro petti. Ma andiamo con ordine.
Tu mi dici che fai il contadino e che allevi animali, pagando con la tua e la loro fatica il prezzo che ogni buon padre paga per mantenere la propria famiglia. Sei meritevole di lodi, caro Fratello in Cristo, già solo per questo ! Infatti così è scritto: << Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito; l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto >> (Prov. 13, 4).
Oltretutto, tu ami il tuo lavoro, e non c’è niente di meglio di questo poiché: << Il pigro è simile a una pietra imbrattata, ognuno fischia in suo disprezzo >> (Siracide 22, 1-2).
Quindi, se gli animali sono il tuo lavoro, cosa c’è di male ad amarli come ami il tuo lavoro ?
Gli animali occupano un posto speciale negli scritti biblici a causa della loro creazione da parte di Dio e del loro ruolo in rapporto agli uomini. Dio vede gli animali come rappresentanti delle sue meravigliose attività creative e li ha creati per avere una relazione speciale con gli esseri umani. Egli infatti ci dice: << Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio steso…>> (Ger. 27,5).
Quindi, veniamo al tuo dubbio: tranquillizzati, non c’è nessun esplicito divieto nel baciare gli animali.
Il Levitico è chiaro: << Se un uomo si accoppia con una bestia, sarà messo a morte; ucciderete anche la bestia. >> (Lev. 15).
O vogliamo forse paragonare un casto bacio con un accoppiamento ? Giammai ! Uno dei significati della parola “adorare” è: accostare la bocca, baciare, da “ad”, che vuol dire “verso, vicino” e “os, oris”, che vuol dire appunto, “bocca”. Adorare il Signore significa essergli così vicini, intimi, confidenti, da poterlo avvicinare con la bocca: così come è rappresentata, da tanti artisti, l’adorazione dei Magi, proprio nell’atto di baciare il Bambino trovato dopo una lunga e difficile ricerca. Essi forse si accoppiano con lui ?
E, dunque, perché non adorare il Signore tramite gli animali, che oltretutto tu fai sì che adorino il Signore a loro volta facendogli baciare il rosario che cinge il tuo pene?
E qui veniamo, piuttosto, all’altro punto della questione: c’è un posto giusto dove collocare sacri oggetti come il crocifisso o, appunto, il rosario ? La mia risposta è no.
Infatti, come non è, purtroppo, più obbligatorio esporre il crocifisso nei locali pubblici, così non è vietato porlo dove la volontà del fedele comanda. C’è chi lo appende sul muro, chi lo tiene vicino al proprio letto, chi sul cuore, chi nel cuore, e, chi, come te, nell’ano. San Paolo disse: << Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo ? >> (1 Cor. 6,19): secondo te al Signore importa da quale porta del Suo tempio tu faccia entrare il crocifisso ? Lo stesso dicasi per il rosario.
Infine, sul fatto che tu chiami tua moglie “vacca”, infilandole il crocifisso nell’ano: non è peccato. I rapporti che insistono tra un uomo e una donna uniti nel sacro vincolo del matrimonio e che non disperdano seme, sono tutti accettati.
In conclusione, caro Fratello, io ti rassereno: nulla di quello che fai offende il Signore o la Sua Parola. Continua ad amare, come stai facendo, tua moglie e i tuoi figli e, soprattutto, i tuoi animali nel timore di Dio, e insegna ai tuoi famigliari ad adorare la Sua creazione. Spero di esserti stato d’aiuto. Cristo regni.

Pace e bene.

Edit di BDSMLover
Mi sono permesso di modificare il suo messaggio per inserire l'immagine anche nel titolo e farlo uguale agli altri.

Edited by BDSMLover - 4/5/2019, 15:55

A conferma, ecco la preziosa testimonianza del caro Fratello in Cristo Don Matteo Montesi. Basta stare attenti e il buon Don Matteo dispensa qualche consiglio utile.

Pace e bene.

Il Signore si mostra ovunque, anche nei posti più impensati.

Pace e bene.

BUON NATALE, EVVIVA IL PRESEPE !

Pace e bene.

Cari Fratelli e care Sorelle in Cristo,
oggi ricordiamo una gran benefattrice dell'umanità, forse le nuove generazioni non la conoscono, che proprio oggi compie 60 anni.

Parliamo di Ilona Stallera, nome d'arte "Cicciolina". Capita anche alle pornostar, e quindi Cicciolina va in pensione.
Mi sembrava giusto fare un omaggio alla signora che amava tanto gli animali e sopratutto i cavalli.

Pace e bene.

Cari Fratelli in Cristo e ancor più care Sorelle in Cristo,

spesso i nostri Fratelli (?) Islamici ci nascondono cosa predicano i loro profeti: SESSO CON GLI ANIMALI.

Con una fatwa Khomeini concesse di fare sesso con gli animali. Esiste un modo per un buon musulmano di avere rapporti sessuali con animali ? Noi Cristiani rispondiamo che non esiste, ma le linee guida per il sesso con gli animali si possono trovare negli scritti di Khomeini. Alcuni estratti dai suoi scritti servono a chiarire la questione. “Un uomo può avere rapporti sessuali con le pecore, mucche e cammelli e così via. Tuttavia, egli dovrebbe uccidere l'animale, dopo che ha raggiunto l’orgasmo. Egli non deve vendere la carne al popolo nel suo villaggio, ma invece è cosa buona venderla al villaggio accanto. Se si commette l'atto di sodomia con una vacca, una pecora, o un cammello, le loro urine e i loro escrementi diventano impuri, e anche il loro latte non può più essere consumato. L'animale deve essere ucciso e il più rapidamente possibile e bruciato. Il sesso con animali deve essere fatto di notte”.
Spero vivamente che questa lettura sia di insegnamento per quanti ancora sono accomodanti con questi muslim avanzi di galera e che irresponsabilmente incoraggiano l'immigrazione di questi sudici infedeli verso l'Italia e che vorrebbero la costruzione di moschee nelle nostre città italiche e sante.
Io diffido sempre dei Mori e della lascivia che si nasconde nella loro presunta morigeratezza dei costumi. Dal canto mio le pecorelle le faccio accomodare nella mia stanza, al sicuro da mani avide ed impure. Impegniamoci tutti affinchè certe barbare usanze non prendano piede sul nostro sacro suolo.

Pace e bene.

Resto dell'avviso che sodomizzare un animale non sia gradito al Signore.
Per questo in quelle terre aride e figlie dell'islamismo c'è sempre più bisogno della presenza di missionari esperti, gonfi di Speme e di Cristiana Carità, che sappiano impollinare la nostra fede ai puzzolenti infedeli. S.L.G.C. (Sia Lodato Gesù Cristo).

Pace e bene.

Cari Fratelli e Sorelle in Cristo,

fare politica e governare significa anche toccare con mano i problemi.

S.L.G.C. (Sia Lodato Gesù Cristo). Pace e bene.

Cari Fratelli in Cristo e soprattutto care Sorelle in Cristo,

l'odore della pecora ... Papa Francesco (Ciccio per gli amici) ha dimostrato subito, fin dalle prime apparizioni dalla loggia della basilica di San Pietro, di essere un grande comunicatore. Un uomo capace di sintetizzare, con parole e gesti semplici, concetti teologici di altissimo livello, sui quali i teologi tradizionali spendono anni di studi e discussioni, ma le cui tesi faticano a essere comprese dai cristiani “normali”, che di studi teologici ne hanno solo sentito parlare, nelle migliori delle ipotesi.
Uno dei suoi discorsi che mi hanno particolarmente colpito è stato quello ai sacerdoti della diocesi di Roma, ma che ritengo possa essere riferito a tutti i cristiani.
Il Papa non si è dilungato a spiegare quali dovrebbero essere gli aspetti qualificanti “dell’Annuncio” ma ha sintetizzato il tutto in «dobbiamo andare dove ci sono le pecore, nel recinto delle pecore, dobbiamo prendere l’odore delle pecore».

Questa frase ha suscitato in me molte perplessità e interrogativi. È noto, infatti, che l’odore delle pecore non è un profumo olezzante ma, troppo sovente, è una puzza che ci allontana e crea un muro che ci impedisce di entrare in un rapporto vero di reciproca parità. Molte volte l’odore ci allontana da chi ha bisogno di dialogo e ci impedisce di analizzare a fondo le situazioni reali che generano la puzza.

Pace e bene.

Caro TheBear, mio buon Fratello in Cristo,

ti pregherei di moderare il linguaggio, in quanto questo forum è frequentato anche da persone anziane, che non sono abituate al turpiloquio e al gergo di voi giovinastri.
Lasciati appoggiare da Gesù da tergo. Un saluto d'amore cristiano.

Pace e bene.