Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Come sono diventato Daniela, la sissymaid, femminizzazione (syssification) - dominazione - strap on - umiliazione pubblica

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-triskell-
view post Posted on 16/3/2013, 12:02 by: -triskell-     +2   +1   -1
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9. Problemi

Mia madre mi ha chiamato ancora e ancora. Vuole vedermi e anche mio padre.
Io cerco di evitare l’incontro. Mia madre mi chiede allora se mi sento bene. Benissimo rispondo io perché? Hai una strana voce Daniele. Io mi rendo conto che in effetti non sto parlando come al solito. Il tono è più acuto. non sto facendo la voce da donna. Viene da sola. Io non me ne sono accorto ma lei sì. Non ci sentiamo da sei settimane e questo piccolo ma importante cambiamento sta confermando ulteriormente la mia trasformazione.

Chissà perché tutti questi cambiamenti? Certo che vivere da donna mi fa muovermi e sentirmi da donna ma il mio fisico si è modificato parecchio in tredici mesi e adesso la mia vocina tradisce la mia metamorfosi

Faccio la voce più grossa per ingannare mia madre che mi aspetta tra quattro mesi al matrimonio di mia sorella e su questo non intende ragioni… dovrò essere presente.

Io sono sconvolta. Come faccio adesso? Mica posso presentarmi così a miei genitori e parenti!
Cerco di parlarne ad Anna che però mi ascolta appena. Da due giorni la sento assente. Abbiamo fatto l’amore una sola volta e senza grosse soddisfazioni. Mi dice che non posso nascondermi in eterno e che devo soltanto fare il mio outing al più presto.

Già però non è facile. Fare l’outing come? Andando dai miei vestita da donna con al mio fianco la mia compagna?

Lei ride e mi dice che lei non ci sarà… odia i matrimoni!

Mi sento tradita e sola. Come faccio allora? Mica posso mancare e d’altra parte andare da sola sarebbe troppo duro per me.

Decido di affrontare il problema più tardi quando mi sarò calmata. Così cerco la compagnia di Anna. Ma lei si rifiuta. Ha un appuntamento di lavoro…

Di lavoro?

Si, dice lei… ho accettato un lavoro di segretaria presso lo studio di un avvocato amico di mio padre…

E mi liquida così…



10. Nuovi accordi

Nei giorni successivi io resto sola a casa tutto il giorno, con la sola occupazione delle faccende domestiche. Anna mi raggiunge la sera dopo le otto.
Mangiamo ma facciamo l’amore appena. Io mi sento abbandonata. Lei mi dice che lo fa per rendersi indipendente da suo padre e che devo accettare le sue scelte.
Certo che le accetto ma almeno potremmo fare l’amore più spesso… si vedrà mi dice.

In realtà ha preso ad uscire qualche sera. Così resto sola giorno e notte. Mi annoio. Sono anche gelosa perché quando rientra è visibilmente soddisfatta. Sono sicura che ha trovato un amante.

Una sera le faccio una scenata. Le lancio tutta la mia rabbia addosso. Con l’isterismo di una pulzella mi scaglio contro di lei quando mi conferma che esce di nuovo. Allora lei ha una reazione che non mi sarei aspettato.

Mi schiaffeggia in pieno volto e mi scaglia per terra. Sono basita.

Non mi devi dire quello che devo fare, dice lei. Sei una troia che mi ha divertito per qualche mese. Ti tengo in casa perché ho bisogno di una cameriera che non mi potrei permettere altrimenti ma il nostro rapporto ha bisogno di essere ridiscusso.

Io la guardo con gli occhi stralunati… sono offesa, mi metto a piangere.

Piangi carina! Da ora in poi puoi scegliere se andartene o rimanere qui a mio servizio.
Certo non ti farò mancare di niente. Dopo tutto abbiamo passato bei momenti insieme. È quindi giusto che non ti cacci. Se vuoi ti farò conoscere anche qualche amante uomo o donna a piacere.
Ma adesso io ho voglia di uomini veri e ne ho trovato due allo studio che mi scopano insieme tutti i giorni e anche di notte. Quindi fatti una ragione cara… sei bellissima, ti ho fatto fare passi da gigante in questi mesi… non avrai problemi a trovarti un compagno o una compagna… o anche ambedue.
Però rassegnati! Sei la mia cameriera o no? Dai rispondi!… e mi schiaffeggia una seconda volta!

Io di nuovo non trattengo le lacrime e piango a dirotto più ferita dalle sue parole che non dagli schiaffi.

Mi ripete la domanda con insistenza… ed io guardandola in ginocchio dal basso all’alto le rispondo sommessamente che sì, sì certo resterò… e dove potrei andare? Resterò a suo servizio purché si occupi di me.

Ho bisogno comunque di un sostegno. Anche economico. Vado spesso dalla parrucchiera e dall’estetista. Ho bisogno di qualcuno che mi mantenga.
Lei accetta di farlo a patto che mi occupi della casa e che sia sempre pronta per eventuali voglie che le prendano all’improvviso.

Così l’accordo è fatto.

(continua)
 
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18 replies since 9/3/2013, 22:42   27239 views
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