Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Come sono diventato Daniela, la sissymaid, femminizzazione (syssification) - dominazione - strap on - umiliazione pubblica

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-triskell-
view post Posted on 17/3/2013, 12:14 by: -triskell-     +2   +1   -1
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T.P.E.
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11. Triste routine

Nelle settimane che seguono faccio la cameriera a tempo pieno e qualche volta Anna mi concede le sue grazie. Soltanto che è sempre più esigente. Le devo leccare la fica per ore prima che mi faccia il piacere di scoparmi con un bel fallo di gomma.

Il resto della mia vita prosegue tra la spesa, la parrucchiera, le faccende di casa, lo shopping e l’estetista. Alcuni uomini dimostrano di avere molto interesse per me. Qualcuno prova anche ad abbordarmi ma ho sempre paura della reazione di Anna e me ne torno a casa… da sola.

Sono abbastanza soddisfatta della mia femminilità ma restando sempre sola a casa non mi rimane altro da fare che masturbarmi con i finti falli acquistati da Anna. Mi consentono di tirare avanti ma non sono certo una compagnia vera!

Poi un giorno arriva Anna e mi annuncia che dal giorno dopo dovrò andare a prestare la mia opera di cameriera per qualche ora da suo padre.
La signora che si occupava delle pulizie e della segreteria è rimasta incinta e v’è bisogno di una sostituta. Anna ha proposto che ci vada io… se sono brava potrei avere anche un regolare contratto di lavoro! Così potrei diventare un poco indipendente sul piano economico.

Io non posso fare altro che accettare. In fondo la cosa mi offrirà un diversivo e forse un lavoro vero.



12. Il mio nuovo lavoro

Così due giorni dopo mi presento alla porta dell’appartamento del dottor Moroni. È gentile come sempre. Mi chiede notizie della mia cura. Dico che sto bene anche se come può vedere gli effetti collaterali sono assai rimarchevoli. Sorride e mi dice che ne vale la pena poiché sono molto attraente. È il primo complimento che mi fa in 15 mesi che mi ha in cura.

È vero che non ho lasciato niente al caso. Mi sono presentata a casa sua nel mio abitino da cameriera più sexy che indosso sotto un soprabito. Porto i capelli lunghi ondulati in una permanente anni 50 che mi sono fatta fare da Nicole la mia parrucchiera. È stata Anna a suggerirmelo perché suo padre adora quello stile e poi perché si confà al ruolo. Per di più porto un bustino stretto che mi fa la vita ancora più sottile. Le mie calze nere sono elegantissime con la riga dietro. Indosso anche scarpini bianchi con tacco 8 cm. Infine il mio decolletè è tale che lo vedo sbirciare spesso mentre parliamo. Mi si drizzano i capezzoli al solo pensiero di poterlo sedurre un giorno.

Il servizio è complesso. L’appartamento è grande, lussuoso e comprende anche il suo studio. Mi spiega come vuole che me ne occupi. Mi fornisce le consegne anche per il lavoro di segretaria. In genere gestisce i suoi appuntamenti da solo ma qualche volta occorre fissare alcuni appuntamenti direttamente da casa o dallo studio adiacente.

Mi sistemo ed inizio a pulire. L’accordo è che farò una settimana di prova e se tutto va bene mi proporrà un regolare contratto a sei ore. Ovviamente devo anche ricordare di occuparmi dell’appartamento di Anna ma lì tutto si può fare in due ore il giorno.

Il primo giorno tutto procede con calma. Quando rientra il dottore è molto soddisfatto di me. Si complimenta e mi da € 100,00 cash!

Quando rientro a casa sono esaltata. Sistemo in fretta le cose nell’appartamento e preparo la cena. Sono un poco stanca ma ho la soddisfazione di ricevere i complimenti anche da Anna per avere fatto bene il mio lavoro.
Per premio mi porta a letto dove mi scopa con lo strap-on come ai vecchi tempi!


La settimana scorre tranquillamente. Inizio a prendere confidenza con i locali. Con i piccoli trucchi da adottare per fare meglio il mio lavoro. Riesco a prendere confidenza anche con il mio compito di segretaria. Ricevo in media una decina di chiamate il giorno. I clienti sembrano soddisfatti.

In fatto di confidenza il dottore sta dimostrando interesse per me. Mi ha guardata più del solito, poi si è messo a parlare e a scherzare, infine mi ha fatto delle avances esplicite!

Devo ammettere che è un bell’uomo. Cinquantina, alto, ben strutturato, viso volitivo, elegante, sguardo penetrante. Delle mani larghe e ben curate. Sempre impeccabile nei suoi abiti tradizionali.

Io sono sempre più donna. Il mio culo è cresciuto ancora di dimensioni. Ho il culo di una matrona! Lui ne sembra molto affascinato. Ed io sono in una foia terribile.

Al giovedì non reggo più e quando una volta di più si fa un poco avanti, gli cado nelle braccia. Mi bacia appassionatamente ed io non resisto, contraccambio con intenso piacere.

È una scoperta bellissima. Amo baciare Anna. Ma con suo padre, con un uomo, è tutta una altra cosa! Quel sapore forte di maschio. Le labbra, la lingua decisa avvinghiata alla mia. Quella sensazione di essere posseduta e protetta! Mi sto sciogliendo in un brodo di giuggiole!

Mi palpa ovunque soffermandosi sulle mie chiappe che fremono. Cerca il mio seno con i baci e con la lingua. Gli offro volentieri i miei capezzoli dritti che lui succhia con amore.

Sono pronta ma voglio che lo sia anche lui. Scopro di averlo desiderato tanto. In tutti questi mesi ogni volta che passavo una visita tremavo davanti a lui.. e non certo per la puntura che mi avrebbe fatto! Poi da quando sono a servizio da lui sono fremente di desiderio ogni volta che lo incontro.

La mia voglia di lui è grande. Immensa. Ho palpato il suo pacco e con piacere ho avvertito una carnosità corpulenta che mi fa morire d’impazienza.

Siamo nel salotto. Lo faccio sedere sul sofà e mi metto in ginocchio tra le sue cosce.
Lui mi guarda e sorride. Io sono intenta a toglierli i pantaloni e i boxer. E ad un tratto, ecco! È uno spettacolo!

Questo gran mascalzone di un dottore è fornito di due coglioni grossi e pelosi e di un pene enorme a riposo. Sarà almeno venti centimetri! E con un diametro di tutto rispetto.

Penso a quante donne pagherebbero per averlo nelle loro mani. Ed è lì, tra le mie. Lo accarezzo e lo masturbo un poco. Il profumo che si libra nell’aria mi fa fremere le narici di foia. Non reggo più. Poso un bacio sulla grossa cappella e lui rantola di piacere. Inizio a leccarlo impegnandomi a tirare indietro il prepuzio. Poi prendo tra le labbra la cappella enorme e la succhio con avidità mentre gioco con le sue grosse palle.

Lui mi incita chiamandomi puttana, bella vacca, amore di troia. Sento però che non c’è disprezzo ma incitamento nelle sue parole. Allora mi lascio andare e lo spompino con cura e passione.

Il suo coso si sta dimostrando all’altezza. E che altezza! È più lungo del dildo di Anna e più massiccio anche! In ogni caso è di carne viva. Pulsa e profuma come solo i maschi veri possono fare. Ed io mi sto sciogliendo mentre lo succhio e lo bacio a ripetizione.

È un vero maschio e la mia fellatio dura a lungo… forse venti minuti forse di più quando lo sento che si irrigidisce e mi pianta l’asta in gola. È il momento!
Mi scarica cinque o sei getti di abbondante sperma bianco, caldo e saporito. È talmente tanto che non riesco a berlo tutto. Mi esce dalla bocca ma è talmente buono che con le dita faccio in modo di non perderne nemmeno una goccia!
Sono felice e fiera di me. Lui rantola ancora di piacere mentre lo succhio e lo lecco per ripulirlo a dover.

Sei fantastica mi dice. Una vera troietta innamorata!

Sì, lo sono…. È vero, sono sempre stata una troietta innamorata… prima di Anna ma adesso molto di più del padre.

Mi chiede di spogliarmi in uno strip tease. Mai fatto… ma improvviso e le mie mosse feline non devono essere male perché sembra soddisfatto. Mi tolgo lentamente la tutina da cameriera. Mi faccio aiutare con la cerniera. Lui si diverte molto. Resto con reggicalze, mutandine, calze e scarpini.

Nota da intenditore che porto le mutandine sopra le stringhe del reggicalze. Mi aiuta a toglierle e mi vede per la prima volta nella mia completezza. Avverto un misto di foia e di professionalità nel suo interesse per i miei piccoli attributi.

Gioca con le mie palline e con il cazzetto eternamente flaccido. Ma quando gli presento il mio culo da baciare vedo che la sua asta reagisce con vigore. Allora mi concedo alle sue cure. Mi bacia e mi succhia le tette eccitatissime.

Mi metto in ginocchio e gli faccio una spagnola. Il suo grosso cazzo tra i miei seni dai capezzoli turgidi… che bellezza!

È pronto per la copulazione e mi accorgo adesso di non essere preparata. Non ho gel e nemmeno preservativi!
Ma il dottore mi tranquillizza. Esce dalla stanza, va nel suo studio e ritorna con un gel professionale ed una confezione di preservativi extra large.

Però!

Da troietta che sono mi occupo del suo bel cazzone e lo vesto con amore. Il preservativo è giusto per lui.

Da professionista il dottore si occupa del mio buchetto. Inserisce un dito, poi due con tanto gel e mi sconvolge con il suo tocco da maestro. Tremo ovunque di piacere.

Mi fa sdraiare sulla schiena e prende le mie caviglie tra le mani. Bacia i miei scarpini e lecca le mie calze. Feticista adorato!

Lo vedo imperante su di me. Io sottomessa, lui voglioso con il suo cazzo eretto pronto a deflorarmi. Certo ho preso questo genere di calibro in passato ma erano falli finti. Questo è alquanto vero, carnoso e massiccio!

Viene verso di me. È il momento tanto atteso. Sorrido e lo invito a venirmi dentro. Lui si esalta e senza indugio mi penetra con la cappella. Uh! È grossa ma non fa male, anzi. Solo che quando penetra ulteriormente in me mi toglie il respiro!

Lui si accorge di tutto e prende tempo per darmi la possibilità di rilassare i muscoli dello sfintere. Poi pianissimo riprende la sua penetrazione e inesorabilmente mi impala con amore.

Sono sua, finalmente! Il sogno che diventa realtà!

Prende a scoparmi da prima con calma, poi su ritmo crescente, infine con frenesia.

Il suo cazzone mi sfonda tutta. Mi sento completa, appagata, innamorata. Lo voglio tutto in me. Gli voglio offrire il massimo piacere e mi abbandono al suo ritmo sovraeccitato.

Mentre mi scopa i miei seni sono la sua visione migliore. Ballano sul ritmo da lui impresso ed ogni tanto viene a posare un bacio o un succhiotto sull’una o sull’altra delle mie tettine erette.

Mi bacia le gambe, mi tiene per i fianchi. Affonda dentro di me e lo catturo con le cosce. L’istante dopo lo lascio andare e riprende il suo movimento a stantuffo. Sento le sue mani dappertutto. Gioca con il mio corpo il gioco dell’amore con sapienza infinita.

Mi scopa così una mezz’oretta. Sono tutta un brodo. Stordita dal piacere.
Poi mi chiede di mettermi a pecorina.
Mi inginocchio sul tappeto dove ho sistemato due cuscini e mi prende da dietro senza tanti complimenti. Brutale ma adorabile!

Han! Han! Mi scopa ansimando, gridando, rantolando ed io accompagno la sua monta con stridii acuti di pulzella deflorata.

Se non fosse che mi tiene per i fianchi, le sue poderose spinte mi scaraventerebbero per terra. Ma è attento al suo e al mio piacere e mi monta con destrezza, sbattendomi a dovere.

Sono in paradiso! Scopata dal mio medico, padre della mia amante, nel suo appartamento elegante in cui lavoro come cameriera… ancora senza contratto. Chissà se con oggi riesco ad ottenerlo?

non reggo più tra le sue spinte e i miei pensieri depravati. Sbrodolo il mio piacere inondando di sperma il cuscino mentre lui mi sgroppa con una foga delirante.

Poi è lui ad accennare l’eruzione. Ed infatti il suo movimento si esaspera ancora per arrivare a bloccarsi di colpo e scaricare la sua virilità in me, troietta innamorata.

Lunghi sussulti, sborra, sborra e ancora sborra infine si accascia su di me. Non reggo il peso, più di 90 kg credo! E ci abbandoniamo sul tappeto, allacciati.

Il suo pene si ammoscia piano in me. Tento di trattenerlo più che posso. Mi bacia sulla nuca. Mi accarezza tutta. Sono felicissima del mio e soprattutto del suo piacere.
Il suo pene esce da me con un flop. Gli offro un pegno d’amore, sfilo il preservativo ed inizio a bere con gusto il suo seme.

Rimane basito ma è visibilmente soddisfatto del gesto. Senza curarsi dello suo sperma mi bacia con passione e ci allacciamo in un abbraccio post amplesso pieno di tenerezza.

Parliamo un poco. Mi chiede se mi trovo bene da lui. Gli rispondo di sì, molto. Sarei molto felice di essere la sua cameriera, anche 24 ore su 24.
Lui sorride, mi bacia e mi dice che sarebbe fantastico. Ci baciamo per siglare il nostro accordo.

Poi mi chiede se la mia trasformazione in femminiello mi piace così tanto.
Beh, non è evidente? Godo ogni momento della mia vita. Mi piace da impazzire il mio corpo da donna. Lo trovo in sintonia con il mio sentire, con il mio essere.

Mi chiede se voglio farmi operare per diventare una donna a tutti gli effetti. Io rispondo che ci ho pensato ma che mi piace molto la mia tenera ambiguità. Le mie palline sono ancora in grado di produrre sperma e se il mio cazzetto non si drizza più è pur vero che dà un tocco magico e impudico alla mia silhouette!
Lui ride e mi conforta nella mia decisione. Per lui sono bellissima così come sono.

Allora gli faccio la domanda che tengo in riserbo da tempo. È vero che le medicine che mi ha prescritto ed amministrato non erano per la depressione bensì una cura ormonale?

Mi risponde che la cura è stata fatta con scopo doppio e complementare. Quando mi sono presentato come Daniele più di un anno fa da lui aveva notato che ero depresso non soltanto per problemi di casa e di studio. Il fondo della mia depressione stava nel fatto che non ero pienamente me stessa. Così mi ha indotta a scoprire la verità su me stessa.

Poi è capitata Anna, sua figlia che lui sa essere pervertita come poche. Ha saputo che le piacevo e si è proposta per occuparsi di me, per guidarmi nella mia transizione, per prendere cura delle mie debolezze e per farmi avvertire i piaceri possibili della mia nuova condizione.

Così erano d’accordo, padre e figlia? Io mi sento sconvolta. Certo che hanno saputo manovrare bene questi due! Ed io remissiva e lasciva mi sono lasciata fare con piacere!

Gli faccio notare che sono stata raggirata. Lui mi risponde che mi hanno guidato ma non obbligata. Non hanno mai forzato la mano. Ho fatto solo quello che mi andava di fare. È forse vero ma mi sento comunque un poco presa in giro. Non glielo dico. In fondo chi se ne frega. Sono diventata una bella ragazza e dopo avere avuto una amante mi faccio scopare dal padre che è un vero toro da monta!

Così lo bacio e cerco di rianimare il suo cazzo ancora moscio. Lui si diverte molto e mi lascia fare.
Lo prendo tra le labbra ed inizio a spompinarlo con calma. Prendo il tempo necessario per accentuare il nostro piacere. Mi piacciono i preliminari!

Lui intanto gioca con il mio cazzetto. Dopo un poco facciamo un 69. Lui succhia il mio piccoletto e le mie palline mosce mentre io mi diverto a praticare una fellatio magistrale al suo enorme membro carnoso.

Dieci minuti circa ed eccolo pronto. Lo faccio sdraiare. Adesso conduco io maestro! E gli monto sopra lasciandomi impalare amorevolmente. Sento il grosso pene entrare in me. Il mio culo è ormai abituato al suo calibro ed entra senza forzature, come in un fodero di carne.

Rantolo di piacere ed inizio a cavalcarlo dolcemente. Lui mi prende per i fianchi, poi viene a succhiare le mie tette. Mi agito sopra di lui sbattendo i miei attributi sul suo ventre. Mi stringe le chiappe e mi sbatte contro le sue cosce. Lo sento tutto in me. Grosso, carnoso, pulsante. Le sue palle sbatacchiano contro il mo deretano e mi eccito all’idea di farmi scopare dal mio medico che mi ha trasformata in quello che sono.

15 mesi per fare l’amore con l’uomo che forse desideravo sin dall’inizio. È stata lunga ma finalmente sono con lui e lui è tutto in me. Stiamo facendo l’amore. Mi scopa selvaggiamente e sono scatenata nel danzare con il suo grosso coso piantato nel culo!

I miei seni ballano al ritmo impresso dalla nostra copulazione. Andiamo avanti così a lungo. Molto a lungo. Non abbiamo fretta e prolunghiamo il piacere più che possiamo.

Mi chiede di girarmi ed eseguo il suo desiderio. Gli mostro adesso la schiena ed il mio culo incantato. Mi scateno. Sbatto le mie chiappe contro il suo pube e i miei attributi saltano liberi ed inermi per aria mentre sento il suo lungo cazzo entrare ritmicamente in me. È una goduria incredibile! Mai sentito niente di più gradevole.

Non so quanto dura, tanto comunque, fino a che, preso dalla foia ed dal ritmo crescente, il mio cazzetto sbrodoli una pioggia di sperma per aria.

Il dottore non si ferma… anzi martella le mie viscere come non mai ed io provo l’amplesso più lungo della mia vita!

Sono esausta ma il mio medico no. Mi fa scivolare di lato ed inizia a scoparmi da dietro con foga.

Sono sconvolta da tanta passione. Sembra inesauribile. Mi sbatte il suo coso in pancia senza ritegno. Con una mano mi tiene talvolta la gamba sinistra per aria e talvolta mi titilla i seni. Mi bacia sulla nuca e cerca le mie labbra che offro vogliosa. Intanto prosegue a stantuffo nel mio culo slabbrato.

Cinque, dieci, quindici minuti così senza tregua… poi di colpo esce da me e mi presenta la vista del suo cazzo che mi ficca lesto in bocca dove con un ultimo colpo di reni mi inonda di sperma calda e profumata.

Io ingorda bevo tutto di nuovo leccandomi le labbra. Lo ripulisco come si deve con la lingua e mi rendo conto solo adesso che mi ha scopata senza preservativo.

Spero che lei sia sano gli dico. Sanissimo cara. Non ho rapporti sessuali da quando è morta mia moglie e faccio comunque le analisi ogni sei mesi.
Questo mi rassicura… poi rifletto sul fatto che questo uomo vero non ha avuto rapporti per anni.
Chiedo perché, poi mi ricorda di avere fatto la promessa di non fare più sesso con una donna. Ha sofferto per la perdita della sua compagna d’amore e le è ancora fedele… ma i suoi istinti e le sue voglie sono grandi. Così quando mi ha conosciuto allo studio gli è balzata una idea impudica. Visto che non poteva venire meno alla sua promessa e nello stesso tempo aveva voglia di fare l’amore di nuovo, avrebbe potuto trovare la soluzione di iniziare una relazione con una transessuale. Il problema è che non poteva certo andare a trovare una escort fuori. La sua immagine avrebbe potuto essere messa in crisi nel caso si fosse scoperto.
Così ha approfittato del mio arrivo e grazie a sua figlia e a qualche mese di attesa può adesso avere una amante non sospettabile nel suo letto… sempre che io sia d’accordo.

E come potrei rifiutare? Solo che io non voglio essere soltanto la sua troietta privata. Mi sta bene essere la sua cameriera/segretaria e mi sta molto bene fare l’amore con lui… specialmente se mi scopa così come ha fatto oggi. Ma fuori di qui, in pubblico non voglio essere invisibile.

Lui ci pensa su e mi dice che ho ragione. Me lo merito. E poi chiunque mi scambierebbe per una vera donna. Quindi potrei diventare la sua compagna ufficiale in società. Ben inteso in privato sarei la sua serva troietta come pattuito.

Io ci sto e per siglare il nostro accordo trasgressivo mi alzo e lo prendo per la mano.

Andiamo in camera amore! Gli dico. E lui mi accompagna felice. Facciamo l’amore per una notte intera. Lui mi scopa alla pecorina, sdraiata, di lato, a smorza candela. Mi sbatte per ore facendomi venire ancora mentre lui riesce a resistere fino al mio sfinimento prima di sborrarmi tutto il suo amore in gola.
Ci addormentiamo che è già mattino.

Da allora diventiamo amanti. resto ovviamente la sua servetta e segretaria sexy. Ma al letto sono la sua amante e troia. Mi scopa quasi tutti i giorni. Qualche volta a ripetizione come la prima volta. Io sono felicissima.

Non solo. Siamo usciti qualche volta. Siamo andati tre volte al ristorante. Una volta sono stata presentata come la sua compagna in una festa organizzata da una sua amica. Lei era gelosissima! E' stato meraviglioso. Ho anche ballato con due uomini che mi facevano la corte. Ma io fedele al mio uomo ho rifiutato le loro avances cordialmente ma decisamente. Sono una troia ma solo in privato con il mio uomo!

13. Sorpresa!

(continua, la prossima sarà l'ultima puntata)
 
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18 replies since 9/3/2013, 22:42   27238 views
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