Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

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view post Posted on 3/8/2017, 16:51     +1   -1
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perche? :)
 
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Titolo: L'inquilino del terzo piano
Regia: R.Polanski
Anno: 1976
Genere:------------


Trama :Un impiegato polacco si traferisce a Parigi per lavoro e va ad abitare in un modesto appartamento appena lasciato vuoto da una donna che ha tentato il suicidio.Comincerà così per il giovane protagonista la sua piccola grande tragedia


Perché consiglio questo film:Beh,non saprei da dove cominciare...
Forse perchè nell'era degli artifizi digitali e degli effetti speciali,questo film nella sua semplicità è una piccola opera visiva che mantiene inalterata la sua forza a distanza di quarant'anni.
O forse perchè è la semplice storia di un uomo modestissimo e terribilmente poco complicato che si trova ,suo malgrado,nei panni del profeta moderno.Ed anticipando temi quali,quello della alienazione e quello della solitudine che affliggono oramai tutti,messi in scena dalla magistrale regia di Polanski,permette una immedesimazione pressoché totale con lo spettatore.
O più prosaicamente,perchè è un film che mi ha inquietato.
 
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view post Posted on 12/9/2017, 12:46     +2   +1   -1
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Titolo: DUNKIRK
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2017
Genere: drammatico/Thriller








Trama (in sintesi): il film racconta dell'evacuazione di Dunkerque. Conosciuta anche come "miracolo di Dunkerque" o "evacuazione di Dunkerque", fu una operazione di evacuazione navale su larga scala delle forze Alleate che ebbe luogo dal 27 maggio al 4 giugno 1940, dopo che le truppe inglesi del British Expeditionary Force (BEF) assieme alle forze franco-belghe erano state tagliate fuori e circondate dalle unità corazzate tedesche giunte sulle coste della Manica a seguito del riuscito sfondamento del fronte sulla Mosa. Si trattò del momento culminante e finale della cosiddetta battaglia di Dunkerque, presso il confine tra Francia e Belgio. Dato il completo isolamento via terra di queste truppe (oltre 1 milione di soldati tra inglesi, francesi e belgi), l'unica via di salvezza era la fuga in Inghilterra attraverso il trasporto via mare con unità navali di qualsiasi tipo.



Perché consiglio questo film: E' intenso, a tratti inquietante, tiene incollati allo schermo fino alla fine e, riesce a tramettere quel senso di patriottismo che gli Inglesi hanno nel sangue. Vedere quanto è successo, capire e comprendere un pezzo di storia è sempre qualcosa di affascinante, porta lo spettatore a essere lì, in prima linea, ad attendere quell'unica ancora di salvezza. Tiene viva l'attenzione e, si, anche la speranza.


E' un film davvero stupendo, da vedere. Per chi, come me, è amante della storia.
 
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Titolo: Z-L'orgia del potere
Regia:Constantin Costa-Gavras
Anno: 1976
Genere:------------


Trama :In un paese del Mediterraneo un deputato della opposizione viene assassinato.Un giovane e zelante sostituto procuratore cercherà di fare luce sull'accaduto


Perché consiglio questo film:Tratto da un romanzo di Vassilikos,il film tratta dei fatti antecedenti alla "Dittatura dei Colonnelli" che opprimerà le libertà ed insanguinerà la Grecia sul finire degli anni 60.L'incipit della pellicola (e del romanzo) è esplicativo del brodo culturale dal quale attingono a piene mani tutte le schifose dittature fasciste che abbiamo conosciuto nel secolo passato:“L’apparizione della peronospora si previene irrorando i vigneti con una soluzione di solfato di rame. Le preparazioni classiche sono la miscela bordolese e la miscela borgognona...Proprio come la peronospora, il comunismo deve essere combattuto preventivamente; come la peronospora il comunismo è un processo morboso causato da diversi agenti parassiti. E come l’irrorazione delle viti in tre fasi riesce a prevenire l’invasione della peronospora, è indispensabile irrorare gli uomini con miscele appropriate. In questo caso le scuole costituiscono il primo gradino, e cioè quando i germogli ancora non hanno raggiunto la lunghezza da dodici a quindici centimetri, per parafrasare il linguaggio del Ministro. La seconda irrorazione ha luogo poco prima o poco dopo la fioritura. Si tratta evidentemente degli studenti, degli operai, dei giovani che hanno problemi. Se questa irrorazione riesce, è molto difficile, per non dire impossibile, che l’infezione della peronospora comunista si estenda e faccia appassire con la sua azione corrosiva l’albero sacro della libertà ellenica. La terza e ultima irrorazione deve essere fatta un mese più tardi, ci ha detto il signor Ministro. Sostituite all’intervallo di un mese, un intervallo di cinque anni e constaterete che la regola in questo caso rimane assolutamente valida”…”…
Dopo l'assassinio del Deputato,interpretato da un sempre ottimo Ives Montand,il film si dipana nella scrupolosa indagine di un giovane sostituto procuratore,l'ancor più convincente Jean-Louis Trintignat,impegnato nella demolizione del muro di gomma di Ustichiana memoria,per il quale scoprirà le connessioni tra il potere politico,quello giuridico,quello militare e la delinquenza comune manovalaia.La sua sarà la classica battaglia persa in partenza.
Il film si conclude con queste parole:Contemporaneamente i militari hanno proibito i capelli lunghi, le minigonne, Sofocle, Tolstoj, Mark Twain, Euripide, spezzare i bicchieri alla russa, Aragon, Trockij, scioperare, la libertà sindacale, Lurçat, Eschilo, Aristofane, Ionesco, Sartre, i Beatles, Albee, Pinter, Socrate, l'ordine degli avvocati, imparare il russo, imparare il bulgaro, la libertà di stampa, l'enciclopedia internazionale, la sociologia, Beckett, Dostoevskij, Čechov, Gorkij e tutti i russi, il "chi è?", la musica moderna, la musica popolare, la matematica moderna, i movimenti della pace, e la lettera "Ζ" che vuol dire "è vivo" in greco antico. »
Un film che fa riflettere
 
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view post Posted on 12/10/2017, 14:31     +1   -1
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Titolo: LYCAN
Regia: Bev Land
Anno: Usa 2017
Genere: Horror

lycan

Trama (in sintesi): Quando a sei studenti del college di una tranquilla cittadina del sud viene assegnato come progetto di gruppo ‘riscoprire un momento storico’, uno di loro da il via ad un destino terrificante. Propone infatti di addentrarsi nelle foreste della Georgia per affrontare la leggenda di Emily Burt, il lupo mannaro della Contea di Talbot. ‘Talbot County’ è un Hitchcockiano racconto horror ambientato nel 1986 che affonda in una favola vecchia di 100 anni. In esso i nostri studenti incontrano le molto reali conseguenze che vanno oltre ogni lezione scolastica.

Il Lupo Mannaro di Talbot County

Si tratta dell’unico lupo mannaro della Georgia e si dice sia sepolto nel distretto di O’Neal, nella contea di Talbot. Tra gli abitanti più anziani alcuni ancora ricordano e raccontano di una persona in grado di trasformarsi in lupo mannaro che attaccava le greggi.

La storia ha inizio infatti quando gli attacchi diventano sospettosamente frequenti oltretutto lasciando le prede uccise sul luogo, non mangiate. Nonostante le guardie e le trappole le uccisioni continuarono e sembravano fatte per il gusto di uccidere. La specie dell’aggressore non era chiara, qualcuno aveva intravisto un lupo grigio ma le impronte non erano quelle di un semplice lupo.

Non riuscirono mai a catturare o uccidere la creatura ma un uomo del posto, molto religioso, riferì di un problema simile in Bohemia. In quel caso la soluzione era arrivata da una leggenda sui lupi mannari e dall’uso di una croce d’argento fusa per farne dei proiettili. A quel punto uno dei fattori imitò la soluzione e, nella seconda notte di guardia, riuscì a ferire la creatura che emise un grido più simile a quello di una donna che di un animale. Gli attacchi si fermarono e dopo circa un anno un dottore raccontò di aver curato proprio quella notte una donna, a cui avevano sparato con un fucile staccandole mano e polso.

(Se non volete sapere di più NON cliccate)



Perché consiglio questo film: Da amante dei film Horror, Vampiri e Lycan non poteva mancare questo film nella mia collezione, non è proprio il massimo, alcune scene lasciano un po' a desiderare ma, la trama è molto bella e, veritiera, si dice che il Lycan di Talbot Country sia esistito davvero. Anni or sono ero andata alla sua ricerca ma, con scarsi risultati anche se le storie che mi avevano raccontato non erano troppo immaginarie.
Ritrovarmi questa storia in un film, non potevo non vederlo, chissà magari mi avrebbe fornito qualche indizio in più.
Per chi è amante dello splatter, del sangue e, di quel pizzico di mistero, non può non vederlo.


Lo avete visto? Cosa ne pensate?
 
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view post Posted on 1/11/2017, 17:54     +2   +1   -1
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Titolo: Brokeback mountain (in italiano "I segreti di Brokeback mountain")
Regia: Ang Lee
Anno: 2005
Genere: Sentimentale/drammatico

brokeback-mountain

Trama: Ci troviamo tra le montagne del Wyoming negli anni '60. Ennis (Heat Ledger) e Jack (Jake Gyllenhaal), entrambi cowboy, convivono in una tenda durante la stagione del pascolo delle pecore in una zona particolarmente fredda. A causa dei caratteri opposti dei due protagonisti questo lavoro stagionale non inizia nel migliore dei modi, ma l'isolamento forzatissimo sulla montagna li avvicina irrimediabilmente. Entrambi convinti di essere etero al 100% si stupiscono di scoprire un'attrazione reciproca sia sentimentale che fisica per l'altro al punto da avere un rapporto sessuale durante l'estate perdendo poi l'uno le tracce dell'altro. Dopo svariati anni si riconciliano nonostante le loro famiglie e la relazione riprende, ovviamente in modo clandestino. Entrambi vorrebbero lasciare le loro vite per andare a vivere insieme ma sanno che rischierebbero la vita se tutti sapessero della loro vera natura sessuale.
Dopo varie vicissitudini Jack muore ed Ennis scopre che è stato ucciso proprio per questo motivo. Si reca a casa dei genitori di lui e gli viene permesso dalla madre di prendere un qualsiasi oggetto gli appartenesse, trovando una delle camicie risalenti alla loro prima esperienza vent'anni prima.


Perché consiglio questo film: di solito non mi mancano le parole per descrivere quanto mi piaccia un film ma questa volta non ne trovo. E' visivamente semplice e perciò molto d'effetto, c'è molta atmosfera. Principalmente il film possiede sfumature fredde che vanno in contrasto con il vestiario e la presenza dei due protagonisti. Dicendo "presenza" mi riferisco al calore corporeo di Jack ed Ennis che si contrappone al freddo esterno grazie alla loro passione. E' bello, coinvolgente, ti fa un po' male al cuore. Però ne vale sicuramente la pena.

E poi vogliamo parlare dell'enorme sex appeal di entrambi gli attori? (Personalmente preferisco Ledger, pace all'anima sua)

CITAZIONE (Edhara @ 12/9/2017, 12:46) 
Titolo: DUNKIRK
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2017
Genere: drammatico/Thriller








Trama (in sintesi): il film racconta dell'evacuazione di Dunkerque. Conosciuta anche come "miracolo di Dunkerque" o "evacuazione di Dunkerque", fu una operazione di evacuazione navale su larga scala delle forze Alleate che ebbe luogo dal 27 maggio al 4 giugno 1940, dopo che le truppe inglesi del British Expeditionary Force (BEF) assieme alle forze franco-belghe erano state tagliate fuori e circondate dalle unità corazzate tedesche giunte sulle coste della Manica a seguito del riuscito sfondamento del fronte sulla Mosa. Si trattò del momento culminante e finale della cosiddetta battaglia di Dunkerque, presso il confine tra Francia e Belgio. Dato il completo isolamento via terra di queste truppe (oltre 1 milione di soldati tra inglesi, francesi e belgi), l'unica via di salvezza era la fuga in Inghilterra attraverso il trasporto via mare con unità navali di qualsiasi tipo.



Perché consiglio questo film: E' intenso, a tratti inquietante, tiene incollati allo schermo fino alla fine e, riesce a tramettere quel senso di patriottismo che gli Inglesi hanno nel sangue. Vedere quanto è successo, capire e comprendere un pezzo di storia è sempre qualcosa di affascinante, porta lo spettatore a essere lì, in prima linea, ad attendere quell'unica ancora di salvezza. Tiene viva l'attenzione e, si, anche la speranza.


E' un film davvero stupendo, da vedere. Per chi, come me, è amante della storia.

Lo vidi il giorno che uscì. Sono leggermente in ritardo a parlarne :D

Quando si parla di Nolan generalmente si pensa al cinema di qualità avendo come base film come Inception o The dark knight, ed anche con Dunkirk si ha un prodotto visivamente molto bello. Però che palle la lunghezza delle sequenze di combattimento in volo: sono eterne e danno la sensazione che ci fosse il bisogno di allungare il brodo per arrivare ad un film di una certa lunghezza. Questa è l'unica cosa che mi ha seriamente annoiato. Ho apprezzato moltissimo la rara presenza di dialoghi. Per il resto mi sembra un tipico film americano che vuole trattare un fatto storico in modo piuttosto spettacolare. Nulla di rivoluzionario insomma, non è il film più bello che Nolan abbia fatto, ma sicuramente è stato un costosissimo esercizio di tecnica (riuscito bene).
 
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view post Posted on 22/11/2017, 17:45     +1   +1   -1
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Titolo: Babel
Regia: Alejandro Gonzalez Inarritu
Anno: 2006
Genere:...


Trama:Quattro storie,quattro piccoli microcosmi ben distinti e lontani tra di loro vengono uniti dalla capricciosa volontà del fato.Una coppia di americani in vacanza,una famiglia marocchina,un padre ed una figlia giapponesi ed una donna messicana


Perché consiglio questo film:Terzo capitolo della "trilogia della morte" di questo eccezionale regista messicano,tra i tre,forse, il più maturo.Opera profondissima,un grande film sulla Umanità.Quella Umanità spogliata di qualsivoglia latitudine geografica e messa in scena finalmente libera da ogni distinzione etnico/sociale.E' un film sulla complessità disarmonica e contraddittoria degli essere umani,le loro grandezze e le loro viltà,i loro slanci e le loro cadute,la loro perenne lotta contro la vita ed anche un poco contro se stessi.Le musiche di Santaolalla e di Sakamoto,tragiche e speranzose allo stesso tempo,flirtano,si aggrovigliano e si mischiano alle storie per restituirci momenti di cinema difficili da scordare
Toccante,tanto toccante...

p.s.ricorda "Dolls" di Kitano.Cazzarola quanto lo ricorda...
 
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view post Posted on 13/12/2017, 18:07     +1   +1   -1
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Titolo: Dancer in the dark
Regia: Lars Von trier
Anno: 2000
Genere: drammatico/musical

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Trama: Stati uniti, 1964. Selma emigra dalla Cecoslovacchia assieme al figlio appena adolescente e lavora come operaia in una fabbrica. La sua grande passione sono i musical e la scena di Broadway, infatti fa parte di una piccola compagnia teatrale che si occupa proprio di tale genere. La vita di Selma non è semplice come sembra a causa di una malattia oculare degenerativa che progressivamente la renderà completamente cieca e, sapendo che suo figlio è affetto dalla stessa malattia, si dedica al lavoro in modo ossessivo per guadagnare quanti più soldi possibili per potergli pagare una futura operazione preventiva. Questi risparmi guadagnati duramente, però, le verranno rubati da un amico poliziotto, Bill, il quale approfitta della semi-cecità di Selma. Quando viene colto in flagrante emerge che il suo gesto è stato mosso dalla necessità di colmare dei debiti familiari prima che si venga a sapere e, prima di venir ucciso da Selma, pattuisce che lei, per coprirlo, non dovrà mai far parola dell'accaduto. Selma accetta.

Una volta arrestata Selma ha la possibilità di diminuire la pena raccontando l'accaduto ma preferisce morire pur di mantenere la parola data. Verrà impiccata in carcere.


Perché consiglio questo film: quando mi consigliarono questo film ebbi molti dubbi perché il genere musical, sia in teatro, sia nel cinema, è quello che odio di più. Senza entrare nei particolari posso dire che è un genere che mi annoia e trovo che sia ciò che c'è di più lontano da una narrazione come si deve, ma sono punti di vista. Questo è il maggior motivo per cui ho fatto fatica a vederlo, sentendomi un pochino leggera una volta finito. Von trier è generalmente così: pesante, angosciante e ti fa sentire sollevato una volta che finisci di vedere la pellicola. E' semplice, con riprese spartane, colori e dialoghi desaturati. I brani che fungono da intermezzo sono un modo per ridimensionare la visione del film, per cambiarne il ritmo. Björk* sempre tanto brava, consiglio caldamente la versione non doppiata.

*Eddai, sentitevelo il suo nuovo disco: https://it.wikipedia.org/wiki/Utopia_(Bj%C3%B6rk)

Edited by BDSMLover - 2/9/2022, 02:07
 
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view post Posted on 13/12/2017, 19:23     +3   +1   -1
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Titolo: Lo straniero che venne dal mare
Regia: Beban Kidron
Anno: 1997
Genere: dramma/film romantico

Trama : La giovane Amy Foster lavora come domestica in casa degli Smith, proprietari della fattoria New Barns in Cornovaglia. Amy vive chiusa in se stessa e l'unica sua passione è raccogliere oggetti portati dal mare e nasconderli in una grotta segreta scavata nella scogliera. Un giorno Yanko, esule ucraino, unico superstite del naufragio di una nave malandata diretta in America, arranca nella brughiera e incontra Amy. Vedendolo sporco, malridotto e con un linguaggio incomprensibile, gli Smith rifiutano di soccorrerlo. Amy invece va a visitarlo, gli porta da mangiare, cura le sue ferite. Guarito, Yanko viene assunto come bracciante non pagato dal signor Swaffer su richiesta di sua figlia, che prova compassione per questo straniero. In paese tuttavia l'odio verso Yanko è profondo, e solo il medico James Kennedy ha il coraggio di denunciare l'ipocrisia dilagante. James comincia ad insegnare l'inglese a Yanko e a giocare a scacchi con lui. L'amicizia tra Amy e Yanko diventa amore e i due, sfidando le minacce di chi li rifiuta, decidono di sposarsi. Amy da alla luce un bambino, ma da quel momento gli eventi precipitano...
La passione supera tutte le barriere e le ostilità di questo mondo, supera pregiudizi, intolleranza ed incomprensioni.


Perché consiglio questo film Ho adorato questo film per vari motivi. Primo di tutti perché amo il mare; poi perché è una storia d’amore d’altri tempi dove l’amore vince su tutto e tutti.
Insomma se vi piacciono i film romantici, e se accettate anche i NON lieti fine, guardatelo 😊

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CITAZIONE (MissLangdon @ 13/12/2017, 19:23) 
Titolo: Lo straniero che venne dal mare
Regia: Beban Kidron
Anno: 1997
Genere: dramma/film romantico

Trama : La giovane Amy Foster lavora come domestica in casa degli Smith, proprietari della fattoria New Barns in Cornovaglia. Amy vive chiusa in se stessa e l'unica sua passione è raccogliere oggetti portati dal mare e nasconderli in una grotta segreta scavata nella scogliera. Un giorno Yanko, esule ucraino, unico superstite del naufragio di una nave malandata diretta in America, arranca nella brughiera e incontra Amy. Vedendolo sporco, malridotto e con un linguaggio incomprensibile, gli Smith rifiutano di soccorrerlo. Amy invece va a visitarlo, gli porta da mangiare, cura le sue ferite. Guarito, Yanko viene assunto come bracciante non pagato dal signor Swaffer su richiesta di sua figlia, che prova compassione per questo straniero. In paese tuttavia l'odio verso Yanko è profondo, e solo il medico James Kennedy ha il coraggio di denunciare l'ipocrisia dilagante. James comincia ad insegnare l'inglese a Yanko e a giocare a scacchi con lui. L'amicizia tra Amy e Yanko diventa amore e i due, sfidando le minacce di chi li rifiuta, decidono di sposarsi. Amy da alla luce un bambino, ma da quel momento gli eventi precipitano...
La passione supera tutte le barriere e le ostilità di questo mondo, supera pregiudizi, intolleranza ed incomprensioni.


Perché consiglio questo film Ho adorato questo film per vari motivi. Primo di tutti perché amo il mare; poi perché è una storia d’amore d’altri tempi dove l’amore vince su tutto e tutti.
Insomma se vi piacciono i film romantici, e se accettate anche i NON lieti fine, guardatelo 😊

Grazie per il contributo, Miss! Questo film mi manca, l'ho aggiunto alla lista per vedermelo il prima possibile :)
 
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view post Posted on 11/1/2018, 19:17     +2   +1   -1
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Titolo: Persepolis
Regia: Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud
Anno: 2007
Genere: autobiografico/animazione

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Trama: Teheran. Marjane è una bambina iraniana che vive in una famiglia piuttosto borghese che sta vivendo le prime rivolte islamiche (diventate poi rivoluzione) contro lo scià per portare la repubblica nel Paese. La protagonista vive in un amabiente molto vicino alla politica anche grazie a suo zio, scarcerato dopo esser stato un prigioniero politico, che le racconta della sua prigionia e dell'importanza delle battaglie che gli iraniani stanno conducendo. Successivamente scoppia il conflitto con l'Iraq e i genitori di Marjane, a malincuore, decidono di mandarla a Vienna ove l'adolescente frequentà un liceo francese. La vita viennese fallisce e finisce con il ricovero di Marjane in ospedale la quale, una volta guarita, decide di tornare nel suo Paese natìo per ricominciare. Tornata a Teheran comincia l'università e si sposa con un uomo che crede di amare. Poco tempo dopo, ancora più oppressa di quanto pensasse, chiede il divorzio e riparte per l'Europa, questa volta per sempre.

Perché consiglio questo film: il film è tratto dall'omonima graphic novel. Entrambi i prodotti sono spettacolari sia per la resa grafica, semplice ma fortemente sentimentale (nel senso che provoca emozioni), sia per le tematiche che non si finisce mai di affrontare troppo. E' necessario guardare questo film perché la forza con cui Marjane ci fa entrare nel suo mondo è di una forza inaudita, a tal punto da provare con lei le medesime sensazioni.. positive e negative che siano. Questo film apre gli occhi.
 
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Titolo: Il favoloso mondo di Amelie
Regia: Jean-Pierre Jeunet
Anno: 2002
Genere: Commedia

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Trama: Il film racconta le vicende di Amélie Poulain, giovane cameriera in un bar di Montmartre a Parigi, che passa il tempo ad osservare la gente e a lasciar vagare la propria immaginazione.
Un giorno la ragazza trova per caso una scatoletta dietro una piastrella del muro del suo appartamento. Con grande stupore la apre, trovando al suo interno dei piccoli ricordi e giocattoli, e intuisce che, molto probabilmente, si tratta di una scatoletta nascosta molti anni prima da un bambino che abitava in quella casa.
Amélie cerca di ottenere informazioni per riportare la scatola al proprietario originario.
L’esito dell’episodio fa sì che la ragazza si prefigga un nuovo scopo: fare del bene a chi la circonda. Amélie inventa allora degli stratagemmi per intervenire in incognito nelle esistenze delle persone da aiutare intorno a lei.
Il cammino di Amélie è segnato da numerosi incontri: Georgette, la tabaccaia ipocondriaca, Lucien, il commesso dell’alimentari, Madeleine Wallace, la portiera con la passione per il porto e per i cani impagliati; Raymond Dufayel alias "l’uomo di vetro", il suo vicino che vede solo attraverso una riproduzione di un quadro di Renoir.
Questa ricerca della felicità porta Amélie a fare la conoscenza di 
Nino Quincampoix, uno strano ‘principe azzurro’. Egli divide il suo tempo tra un treno fantasma e un sexy shop, e cerca di identificare uno sconosciuto la cui foto ricompare di continuo in moltissime cabine di foto automatiche.

Perché consiglio questo film: È una commedia leggera, colorata, surreale, ma che resta impressa per la dolcezza e perseveranza di Amelie di raggiungere il suo obiettivo, aiutare gli altri, anche se a modo suo ovviamente.
E poi perché non ci sono persone “diverse“ ma soltanto persone “speciali“ e perché non dovremmo mai rinunciare alla nostra fantasia
 
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Titolo: Gerry
Regia: Gus Van Sant
Anno: 2002
Genere: Drammatico

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Trama: Due amici, entrambi di nome Gerry, viaggiano in macchina attraverso la Death valley californiana.. in cui si perdono. Devono trovare il modo per sopravvivere e tornare alla civiltà.
!!!ATTENZIONE SPOILER FORTISSIMO!!!
Alla fine del film Gerry (quello interpretato da Casey Affleck) sta morendo e chiede al suo amico di strangolarlo per non farlo soffrire. Poco dopo Gerry (interpretato da Matt Damon) trova la salvezza. Oltre al danno anche la beffa, eh?

Perché consiglio questo film: E' Gus Van Sant, già questo dovrebbe spingere qualcuno a vedere i suoi film. :D A parte gli scherzi: è un film che non è adatto a coloro che sono abituati alle sparatorie, ai movimenti di macchina continui e ai film frenetici. "Gerry" (primo capitolo della "Trilogia della morte", tra l'altro) è un film lento (i piani sequenza sono INFINITI, ad esempio il primo che ritrae i due amici viaggiare in macchina dura più di cinque minuti), silenzioso (ci sono 10 minuti di dialoghi su 103 minuti di film, fonte Wikipedia), che ha un livello di approfondimento del personaggio che non è semplice capire. Ho guardato il film proprio oggi pomeriggio, partendo scoraggiata dalla preview che ebbi a lezione, ma ho capito solo ora, a distanza di ore, della grandezza di questo film. I piani sequenza sono lenti e lunghi allo sfinimento, è vero, ma se si partecipa a ciò che si vede lo spettatore ha la possibilità si sentire dentro di sè, attraverso i personaggi, le emozioni di angoscia, smarrimento, confusione. La dilatazione del tempo cinematografico, seppur in movimento, da un imprinting di ciò che sta succedendo.. come quando fissiamo un Canova all'interno di un museo.
 
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Titolo:La isla minima
Regia:Alberto Rodriguez
Anno: 2014
Genere:----------


Trama:All'alba degli anni 80 in una remota località della Spagna meridionale due ragazzine spariscono.I detective Juan e Pedro vengono mandati da Madrid ad indagare sul caso

Perché consiglio questo film:
Non saprei,ma ci sono dei film che,in una sera noiosa,capita di vedere per puro caso e sin dalla prima inquadratura,in maniera del tutto irrazionale,capisci che sarà un grande film o,come minimo,un film che ti piacerà.Così è stato per me nel vedere le panoramiche dall'alto con le quali inizia questa pellicola,di quelle che poi avrei scoperto essere delle risaie andaluse.Visione straniante come le rarefatte atmosfere disegnate dalla musica minimalista che le accompagnava.Il nitido spaccato di una Spagna post-franchista assai dubbiosa,quasi che la benedetta morte di un dittatore avesse sostituito la tirannide con una antipatica staticità.Le rinascite presuppongono sempre un forte periodo di dolorosa incertezza su quel che è stato e su quel che sarà,dicotomia questa splendidamente rappresentata dai due poliziotti tanto diversi nei loro modus operandi quanto opposti nelle proprie convinzioni politiche che traspaiono in ogni loro battuta.Perchè tutto era politica in quegli anni in Spagna ed il film ha la splendida "meritevolezza " di restituirci fedelmente quelle sensazioni,con le stesse rese ancora più intense dalla scelta di ambientare la narrazione in un profondo sud spagnolo crogiolo pregno di tutti quei laidi sentimenti che rendono tanto meschine ma splendidamente umane tutte le persone

Come finisce il film,come al solito,poco importa :P

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La Isla Minima

 
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view post Posted on 12/1/2018, 20:58     +1   +1   -1
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In cauda venenum
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Titolo: Morto Stalin, se ne fa un altro (la scelta dei titoli italiani mi lascia spesso perplesso..)
Regia: Armando Iannucci
Anno: 2017
Genere: Commedia nera, Storico.

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Trama: Dopo la morte del dittatore, tra i suoi collaboratori si scatena una tragicomica lotta per il potere senza esclusione di colpi.

Perché consiglio questo film Se siete appassionati di storia, di commedie brillanti e amate l'umorismo più cinico, questo film fa per voi.
L'opera si prende alcune licenze storiche, ma riesce comunque a rispettare molto bene come si svolsero i fatti subito prima la morte di Stalin, e tutto ciò che accadde in URSS e tra i membri della sua corte mentre egli ancora agonizzava, fino al suo funerale.
Gli attori hanno reso in maniera eccellente la paranoia, la paura, la grettezza, il doppiogiochismo e la viltà, ma anche l'astuzia, dei membri del Comitato Centrale mentre improvvisavano alleanze, cospiravamo su come neutralizzarsi a vicenda ed ottenere il potere. Viene mostrato perfettamente come in un totalitarismo ferocia e situazioni ridicole spesso si accavallano; tanto che, guardando il film, ci si trova in pochi istanti a ridere, per poi inorridire subito dopo. Oppure a disprezzare un personaggio e poi provarne simpatia, addirittura pietà.
 
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