Quando un aforisma diventa un moto, Non sogno un dungeon ma la mente che ne saprebbe farne a meno

“ L’UOMO NON SMETTE DI GIOCARE PERCHÉ INVECCHIA, MA INVECCHIA PERCHÉ SMETTE DI GIOCARE “ George Bernard Shaw

Un aforisma che mi è sempre piaciuto. Mi viene in mente spesso, come una tiratina di orecchie.
Ci sono rimasta a riflettere per un pò dopo aver letto il post di ConteMarcus sui giochi di ruolo.
Da sempre piaciuti. In molti scordiamo di averli fatti.
Il 《parlo tra me e me》 è partito da quella antipatia che ho per ciò che è ipocrisia.
E ho capito che non ne sono immune dall'esserlo.
Questo perché dico sempre che il bdsm non è un gioco… è maledettamente serio.E poi mi fermo lì. Perché sono convinta aver ragione, per quanto mi riguarda.
E allora, come mai sento quella vocina scontenta di questa affermazione?
Non mi sta contraddicendo se dico che è serio ma non vuole rinunciare voler giocare.

E la lascio libera a spaziare nel viale dei ricordi, perorando la sua causa nella speranza di farmi cambiare punto di vista.

Vedo quella bimba timida che fa piccoli passi nel mondo ma ha così tanta curiosità e voglia di scoprirlo.
Si dice che la necessità crea virtù. È così da grandi. Piccoli come eravamo non pensavamo a chi portava le idee migliori oppure a chi prendeva le redini di quelle situazioni in cui ci trovavamo senza giochi di comune uso.
Ogni cosa intorno a noi poteva servire allo scopo e l'unico limite a tutto questo era l'ora di rientrare in casa. L'immaginazione e la voglia di inventare non mancavano mai. Ed erano momenti magici a cui penso non con malinconia o rimpianto ma con la stessa curiosità di allora.
E ogni volta ritrovo in me un piccolo pezzettino di quella bambina che era così " strana". Questo perché passavo dall'essere parte attiva dei giochi, al mettermi in disparte. Non per timidezza. I compagni di gioco erano come di famiglia. Oltre al piacere che provavo nel arricchire le loro idee o partorirne di nuove, sentivo il bisogno di gustarmi e vivere la loro gioia, le reazioni, i discorsi, che avrei perso di vista impegnata nel partecipare al gioco.
Ma queste sono riflessioni che faccio ora perché la ritrovo in me. Allora erano cose a cui non sapevo dare spiegazioni. E mi veniva imputato il fatto di tenermi in disparte per non essere punita 🤦‍♀️🤣.

A quella voglia di scoprire, di improvvisare in base al momento, di essere spontanea o riflessiva, di pensare alle conseguenze e andare incontro all'ignoto … io non voglio rinunciare.

Serie sono le conseguenze e le regole da rispettare, serio l'impegno tra le parti ma tra questi confini ben delimitati voglio essere libera di giocare … un gioco da grandi, che porta con sé la stessa ingenua voglia di meravigliarmi di quando ero bambina.

Per non smentirmi, dico con tutta la franchezza possibile : l'animo sarà pur giocondo e farfallone ma la bacchettona che è in me cercherà sempre di mettere in riga chi sente dire che bdsm è un gioco e lo prende come tale😜.
Giochiamo? 😋😅

Ringrazio tutti voi per il contributo dato al tread. Non me lo aspettavo visto che era solo una riflessione.

ConteMarcus , galante come sempre ma, tengo dissentire riguardo la tua conclusione. La perfezione assoluta non esiste … possiamo sempre però godere di quella relatività che porta un momento ad essere perfetto 😉.


BDSMLover e MasterAlexV , concordo moderatamente con la vostra opinione se devo guardare ciò che avevamo noi da bambini e quello che abbiamo da grandi. Perché i tempi sono cambiati.

Ti viene chiesto a dieci anni un drone per Natale… che non arriva. Così, per "ridimensionare" le richieste, dopo quattro anni, ti chiede il quad completo di tuta e casco protettivo e … il drone. Ma non mi faccio illusioni perché so con certezza che tra un paio d'anni a tutto questo si aggiungerà il patentino e lo scooter. Avrà gran probabilità di vedere esaudite parte delle sue richieste.

Quindi dico che la differenza di costo dei giocattoli tra bambino e adulto è data solo dalla disponibilità economica.

Il mio pensiero si riduce ad un fatto di indole e caratteriale. Con tutte le difficoltà economiche, ammetto d'aver avuto tantissimi giocatori. Ciò che ricordo però con affetto sono i momenti in cui questi venivano messi da parte e ci divertivamo con qualsiasi cosa capitava di nutrire la nostra immaginazione.

E sono quei giochi che ci aiutano a crescere maggiormente perché seri, come dice Iulian . Ed è all'età dell'infanzia che mi riferivo quando ho detto che forse tutti abbiamo fatto giochi di ruolo prima o poi.

Se l'indole lo permette, ci si trova la stessa gioia nel gioco, bambino o adulto che sia. E se le regole non vanno rispettate, gravi sono le conseguenze a tutte le età.

Buon gioco a tutti 😘… se amate i giocattoli costosi oppure se vi piace improvvisare.