Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Racconti d'autore: TRANSFERT, femdom, depressione, psicologia, obbedienza, sottomissione, bondage, trampling, feet fetish, indumenti, umiliazionii, hot wax, ricatto psicologico

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-triskell-
view post Posted on 20/4/2024, 11:00 by: -triskell-     +1   -1
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CITAZIONE (guidofedele @ 18/4/2024, 12:20) 
Davvero molto intrigante e suadente, Scritto benissimo, eccitante. Complimenti vivissimi all'autrice.

Contento che piaccia. Proseguo con la pubblicazione.
=================================

5

Silvio si era nascosto nell'armadio della sala.
Indossava ancora il completo nero, con la cravatta verde scuro.
Teneva aperto quanto possibile per spiare fuori, ma non di più, per paura di essere scoperto.
Sentiva i passi di Anna muoversi dalla cucina alla sala. Era appena arrivata a casa.

Inspirò profondamente, quando la vede togliersi la camicetta bianca.
Sotto, aveva un reggiseno nero che le colmava le forme piene. Nelle prime sedute non l'aveva mai immaginata così.

Si sentì fremere quando lei si tolse anche le scarpe e i pantaloni, rimanendo in intimo. Quella pelle liscia esaltata dai capelli castani, sulle spalle perfette.

I piedi nudi, poggiati su un cuscino, si accomodava per guardare qualcosa in tv, con un bicchiere in mano. Silvio continuava a guardarla, irretito da quella visione, oltre la fessura dell'armadio. Non era solo quel corpo sensuale e fresco, era quel sorriso, che si apriva quando qualche scena alla tv la divertiva, ed il pensiero di cosa era successo alla seduta nel suo ufficio. Quel ricordo continuava a tornargli nella mente.

Anna si alzò d'improvviso, stiracchiandosi, forse durante una pubblicità. Fin quando poté Silvio la seguì con lo sguardo verso il bagno, ammirandole quel bel sedere e le cosce tornite.

Sperava che lei non fosse già andata a dormire. Avrebbe potuto sgusciare fuori tranquillamente dall'armadio e poi dall'appartamento, ma voleva vederla di nuovo.
La televisione era ancora accesa, ma magari era una di quelle che non se ne preoccupano.

I suoi dubbi sparirono pochi secondi dopo. Anna stava tornando indietro al divano, quando inciampò su un mobiletto e ruzzolò a terra.

Silvio si allarmò. Gli venne in mente, stupidamente, di uscire per aiutarla. Il desiderio di rassicurarsi che stesse bene combatteva con quello di stare nascosto. Decise di restare dov'era ma nel muoversi fece cadere una gruccia con una giacca della dottoressa. Deglutì sperando di non essere stato scoperto, ma la donna fissò verso l'armadio.
- C'è... che... c'è qualcuno?! - gridò.

Silvio deglutì e serrò la bocca, cercando di trattenere il respiro. Vide la donna arretrare e prendere qualcosa dal mobile bar. Sgranò gli occhi quando riconobbe una piccola pistola da borsetta. A gambe larghe la donna si avvicinò all'armadio, poi lo aprì di scatto con la mano libera.

Silvio alzò le mani di istinto.

- Sono io!, Tranquilla, sono solo io! -

Anna aprì la bocca e fece un passo indietro, puntandogli contro la pistola.

- Sei impazzito, che ci fai qui?

- S.scusa. Non ho scuse... volevo solo... mi dispiace tanto, me ne vado subito. -

Anna scosse la testa, gli fece cenno di scure con l'arma in pugno.

- Troppo facile così.
- C.come?
- Entri in casa mia, mi guardi mentre mi spoglio. Infrangi la mia intimità, è troppo, non te la lascio andare liscia.

Lui abbassò il capo ed alzò più le mani.

- Davvero, sono un idiota. Credo che la nuova terapia mi abbia fatto un effetto str...

- Ah, ora sarebbe colpa mia? Stavi meglio di prima, lo ricordi? I pensieri negativi stavano sparendo.

- S. sì è vero ma... forse dovremmo...

- Continuare - Lo interruppe lei.

- N-on sei arrabbiata?

Lei rise nervosa.

- Certo che lo sono, ma mi passerà quando avrò finito.

- C.come?

Lei alzò gli occhi al cielo. - Meglio che stai zitto. Stai zitto e ti spogli.

- Cosa? -
Lei alzò la pistola su di lui.

- Ti pare che stia scherzando? Tu mi hai visto nuda, o quasi, ora lo farò anche io. Ma visto che sei entrato come un ladro, io ti vedrò del tutto, non azzardarti a tenere le mutande. Muoviti!

Lui deglutì, poi iniziò dalla cravatta, quindi i pantaloni e la camicia, la canotta e le calze.

Anna alzò le sopracciglia:

- Levati le mutande... e inginocchiati.


(continua)
 
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