Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Posts written by Ulisse0

view post Posted: 15/6/2014, 21:21     QUANTE VOLTE VAI A MESSA ? - BDSM Cristiano e Sesso Cristiano
... dunque, le uniche due volte erano per due funerali.... quindi mai.
view post Posted: 22/5/2014, 23:42     ...Non nego di aver timore - Presentazione Indecisi, Curiosi, Primal, Vanilla, Famolostranisti
L'infanzia di Maria no? xD
la ballata dell'amore cieco è pesante...
amico fragile, l'hai mai sentita con Vasco Rossi?
view post Posted: 22/5/2014, 22:19     ...Non nego di aver timore - Presentazione Indecisi, Curiosi, Primal, Vanilla, Famolostranisti
Ciao, benvenuta.
Ho letto nella tua firma il pescatore di Fabrizio.
Hai altre canzoni sue che ti interessano?
view post Posted: 10/4/2014, 16:32     Self-bondage - L'Arte di Legare - Bondage, Shibari, Kinbaku
una volta ne ho trovato uno su youtube... la tipa era molto carina. xD
view post Posted: 17/3/2014, 19:00     +1La scultrice - Storie, Racconti Immaginari - BDSM, Fetish, Femdom, Maledom scritti dagli Utenti del Forum Legami di Seta
Se il personaggio è Dom allora parla con le virgolette... Se è sottomesso usa il -
(..) quelolo è lo scatto del telefono. Ti è più chiaro ora?
view post Posted: 17/3/2014, 12:10     +2La scultrice - Storie, Racconti Immaginari - BDSM, Fetish, Femdom, Maledom scritti dagli Utenti del Forum Legami di Seta
Buona sera. Questo è il primo racconto che posto su questo fantastico forum.
Spero di trovare il vostro ineresse. Buona lettura.

Marina lavorava come scultrice. Il suo laboratorio era pieno di polvere bianca ovunque. Librerie e ritratti occupavano tutte le pareti del primo piano dove era situata la camera da letto. Cerano due armadi. Ai lati del letto due comò. Uno, era piccolo e nero. Ci teneva un paio di vibratori ed un frustino. Un vibratore era nel letto. Il frustino era convinta di averlo prestato a qualcuno. Ma non ricordava a chi. Cerano poi due armadi bianchi dove teneva i vestiti.
Era ancora la bella addormentata tra le lenzuola quando comincio a far vibrare il suo dildo. il suo cellulare fece lo stesso intimandole di rispondere. Era il suo -agente-.
"Non lavoro per commissione, lo sai bene."
-Hanno accettato tutte le tue condizioni.-
"Non prendermi per il culo."
-Perchè dovrei, vogliono solo che tu usi una loro modella.-
"Prima di vedere la modella devo vedere la..."
-Vedere la pietra grezza, si. (..)Hanno detto che avrebbero mandato un auto con il loro esperto.-" Spero di non dover rispondere ad ogni sua stupida domanda?"
- Ha ricevuto la laurea in storia dell'arte al Notre-Dame di Parigi(..). Portando come tesi il tuo primo lavoro.-
"Stai parlando della mia "nemesi"? Quella che chiunque ha scambiato per un banalissimo angelo? L'unico che sia stato in grado di apprezzare e riconoscere quell'opera era il signor Gerard Grojan."
- Suo figlio. Arthur Grojan, ha chiesto di te.-
"Quindi?"
-Il 19 ti verrà a prendere."
"A che ora?"
-Tra 24 ore. Alle 10."
"Brutto scemo! Non è tra 24 ore. Ma 24 minuti."
Quando usci dal tepore delle lenzuola trovò un biglietto sull’altro cuscino.
-Grazi per avermi lasciata sveglia tutta la notte. Ti sarò grata per sempre di avermi fatto capire cosa sono veramente. – Con affetto Jes.
Chiuse il cellulare, lo gettò sul letto e questi ricominciò a suonare.
Facendo comparire un numero che non aveva in rubrica.
"Cazzo"

Nello stesso frangente una macchina di lusso percorreva una strada con un pizzico di traffico.
-tu [...] tu[...] tu [...] Pronto?-
"Madame Rose? Marina Rose?"
-Es Rosê. Je suis italienne.-
"Ah, italiana. Bien.. Je ne parle pas d'un certain temps. S'il vous plaît pardonnez-moi si il ne pouvait pas me comprendre. "
-Si vous préférez, je peux parler français. -
"Oui."
- D'accord!-
Da qui parlarono francese, ma sia per me che per voi che leggete, sarà scritto in italiano.
"Credevo fosse francese!"
-mia madre è francese. Il mio cognome è italiano!-
"Volevo avvisarla di un mio ritardo."
- (..) meglio, quello sbadato del mio agente mi ha comunicato solo (..) ora il vostro arrivo!- "Sarò sotto casa sua fra venti minuti."
-(..) molto bene. Potremo prendere dei croassant?”
" temo di no."
-ma non (..) posso lavorare senza aver fatto colazione. Come non posso (..) presentarmi a voi senza farmi una doccia.-
"o si lava o si nutre"
-Tanto meglio (..) mi troverete in accappatoio, nuda e bagnata.-
Strappò via la biancheria umida di umori dal letto e ritrovò il frustino ricordando poi, che l’avesse prestato a Jes qualche settimana prima.
Sul letto era rimasta solo la coperta. Sopra vi buttò il frustino.
Con il telefono in mano, Arturo, rimase seccato dall'artista.
Arturo era stato adottato da un facoltoso uomo d'affari. Studioso di arte era diventato il suo rampollo. Condividevano molte passioni. Tra cui la particolare predisposizione alla dominazione delle giovani fanciulle. Aveva sentito parlare di Marina ad una mostra sul Canova. Vide alcuni suoi bozzetti molto interessanti. Ne rimase subito conquistato. Ci sarebbero voluti gli esatti 20 minuti che aveva annunciato prima.
Marina invece era nuda e si diresse in cucina dove preparò del caffè. Fece colazione e poi si fiondò sotto la doccia. Dove ne uscì solo al suono del campanello. Bagnata e con l’accappatoio andò ad aprie al suo futuro capo.
-Buongiorno Marina. Sono il suo capo. Artur Grojan.-
“Invece di portarmi dei fiori poteva portare dei croassant.”
“Le dispiace se entro un momento?”
-Prego…-

Gli occhi di Arturo caddero verso la scala e poi sugli anellini ai piedi di Marina.
“Li sotto c’è il suo laboratorio?”
“Non vi sfugge niente vedo?”
Giro i talloni e andò in bagno.
-Dovrei aver lasciato dei vestiti sul letto sareste così gentile da portarmeli mentre mi sistemo i capelli?-
Arturo andò verso il letto, dove non trovò nessun indumento. Lo riferì e in tutta risposta le disse di sceglierle qualcosa dentro l’armadio.
“qui ci sono solo indumenti invernali.”
-Guardate l’altro.-
Poi prese in mano il frustino.
Lo rigettò sul letto. Aprì l’altro armadio e le scelse una camicetta a maniche corte. Un paio di jeans, un reggipetto nero, ed una mutandina rossa.
Quando andò dalla scultrice con i suoi vestiti in mano la ragazza notò un ciondolo con un triscele.
“Non mi avete portato le calze, non vorrete che vada…”
“Ha dei sandali?”
“Riterreste opportuno che io vada alla cava con dei sandali?”
Andò verso la scarpiera. Prese due scarponcini poi tornò verso il suo letto. Dove raccolse dei calzini che annusò brevemente. Reputandoli sconvenienti li gettò nei panni sporchi. Ne prese altri due e giudicandoli convenienti li indossò. Mise gli scarponcini, e andò a chiudere nel comò nero il frustino. Insieme all’altro dildo.
-Ne parleremo in macchina se vuole.-
“Non credo che avremmo il tempo..”
“Cosa non credete?”
“in macchina parlemo del suo lavoro. Non le darò il tempo per simili frivolezze.”
-Dopo di voi allora.-
Cosi uscirono dall’appartamento ed entrarono in macchina.

Entrati in macchina cominciarono a parlare del suo lavoro. Le consegnò un plico dove c'erano almeno 30 disegni firmati da lei. Erano fotocopie a grandezza naturale.
"Le ho portato degli schizzi fatti da lei."
-È la mia raccolta migliore. Come l'avete avuta?-
"il suo maestro di disegno dal vero. Si è fatto consegnare i suoi lavori migliori da tutti i suoi insegnanti."
-Dai tempi delle scuole primarie aggiungerei.-
"Ma i suoi lavori migliori, a mio parere, sono questi 4 vestiti."
-Anche i miei. Non ho più fatto nessun altro vestito. Dopo questi quattro non ho più avuto idee.-
Diedero una sbirciatina a questi schizzi.
Il primo era un vestito rosso con una gonna fino a terra. Al petto, a forma di cuore, c'era un tocco di giallo.
"La modella deve essere bionda suppongo?"
Marina si limitò a guardarlo. Come a dirgli: vuoi una medaglia per questa pensata?
"Passiamo al vestito della terra. Qui ha pensato ad una vestaglia color sabbia, corpetto marrone con particolari in nero e fuseau tipo mimetica deserta. Qui ha optato per una modella scalza."
"il modello dell'aria è un vestito da sposa. Lo salterei."
Per l'acqua ha optato per due modelli diversi. Uno con dei jeans e l'altro vestito è un vestito da sera azzurro con il bianco sulle estremità.
"Come a fare la schiuma marina?"
-Volete parlare del frustino?"
"No"
Tagliò corto.

"Abbiamo un lavoro più importante da fare. Le ho portato delle foto con della pietra grezza."
Le passò uno schermo portatile dove erano stato salvato del materiale.
“Come credete che possa giudicare delle pietre soltanto da queste foto.”
“Non ha capito.”
Prese il telefono, alzando il dito verso di lei
“Faccia silenzio.”
“Mi prendete per stupita?”
“Arriveremo a minuti. Tenete tutto a disposizione di sua signoria. Non vuole vedere le foto.”
Chiuse il telefono. Prese un cerino e accese un sigaro all’aroma di cacao.
Arturo aveva con se anche una cartellina nera. Sempre con il simbolo del trischele sulla fodera.
“Volete dirmi cosa devo scoprire o…”

Prese una consistente boccata di fumo dal sigaro
Si rivolse a Marina e le fumò in faccia.
-o offrirmi un sigaro?-
“Questi non sono per bambini. Sono per gli adulti. Lei è una bambina che ancora non sa quello che vuole. E pretende che gli adulti le diano attenzioni solo perché crede di essere una delle poche a capire certe cose.”
Marina dalla giacca estrasse il biglietto che aveva scritto Jes. Rigirandolo trovò un post scriptum.
“In my house I will COME with myself.”
Arturo, leggendo il bigliettino decise di vedere se era lei la ragazza che cercava. Lo disse in italiano.
“Non deve assolutamente permetterglielo.”
-Non le ho permesso di venire per tutta la notte. Forse è…-
“Forse dovrebbe scendere allora.”
Diede tre colpi allo schienale del conducente e questi si fermo in mezzo ad una piazzola dell’autostrada.
“Non è in grado di gestire una normale notte di sesso. Figuriamoci una sessione vera e propria. Ho sbagliato a rivolgermi ad una come lei.”
-Ma quella ragazza mi ha chiamata perché sarebbe morta se non l’avessi…-
“Quante scuse! Stia zitta e scenda!”
Arturo aprì la portiera intimandole di uscire.
Marina prese il telefono, dentro di lei stava per chiamare un taxi. Aveva già praticamente composto il numero.
A quel punto Arturo capì che doveva essere spinta ancora di più, che il lavoro di rinascita avrebbe richiesto più tempo del previsto.
“Per una volta le vedo fare la cosa giusta. Si chiami un taxi e torni a casa. Contatterò qualcuno con più palle. Magari un vero scultore.”
-No!-
“No cosa?”
Le diede uno schiaffo.
“Le ho detto di stare zitta.”
Non era uno schiaffo forte. Ma la fece bagnare. Era un’umiliazione.
Prese il telefono. Compose un nuovo numero.
“Jes! Sono Marina.”
-Buongiorno. Scusa se sono scapata così ma(..) ero troppo eccitata e dovevo andarme.-
-Che stai facendo?-
-Sono appena(..) arrivata a casa. Stavo per fare un bagno.-
“Se ti azzardi a venire dentro la vasca giuro che te ne farò pentire!”
Stava tremando terribilmente. Ma la sua voce era ferma.
-…si (..) Non verrò finchè non me lo permetterai tu Marina.-
“ora devo andare.”
-Ciao. Ti aspetto.-
Riagganciò.

Arturo si versò un goccio di Rum invecchiato dodici anni.
Marina non aveva ancora idea di cosa avesse fatto. O a quale gioco avessero dato inizio. Ma era sempre più eccitata. Tremava dall’eccitazione.
Arturo richiuse la portiera. Bevve, fumò, poi porse un pezzo di cioccolato alla sua ancella.
“Prenda, le serviranno molte energie tra poco.”
-Vi ringrazio. Posso chiedervi perché mi serviranno delle energie?-
Prese il telefono, compose un numero e disse:
“Padre, l’artista deve essere strigliata. Devo tornare a casa.”
“Ti lascio al sala numero(..) tre. Un mio amico ha già prenotato(..) la due.”
“Grazie Padre.”
Chiuse il telefono.
“Le avevo detto di stare zitta. Avete disubbidito. Devo punirvi.”
Eccitata, e soprattutto sconvolta al punto da non capire come le suscissero quelle parole.
-Si mio signore.-
Ma uscite si sentì pronta a tutto.
Roccia1987
continua

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Edited by Roccia1987 - 17/3/2014, 19:10
view post Posted: 13/3/2014, 09:02     +1salve a tutti - Presentazione Switch
Direi che se non le dai con criterio perdi tutto. Dal controllo di te al controllo della controparte slave. Ad esempio: dopo una sessione di sculacciate preferirei coccolare un pochino le natiche della slave. Sopratutto perché, se si tratta di una novizia :( ha bisogno di capire quello che succede. Di esternare tutte le sue emozioni, le sue perplessità. La safe word serve a questo.
Tutti sanno riconoscere un grido di dolore da un grido di piacere, o sbaglio?

Perchè non metto mai l'anteprima a quello che posto.

Edited by Roccia1987 - 14/3/2014, 00:10
view post Posted: 9/3/2014, 09:43     +3buongiorno, mi chiamo Roccia1987 - Presentazione Master
Buongiorno a tutte le utenti e tutti gli utenti.
Mi chiamo Roccia, sono dell'87. Sono dominante/master. Mi piace scrivere, e spero che qualcuno già abbia letto le mie storie sparse in un altro forum.
Ho sbirciato questo forum e l'ho trovato molto divertente... ma non in modo comico...
Spero di fare nuove amicizie e di non rompere troppo l scatole.
Non sono una persona devota, ma il saluto pace e bene non mi dispiace.
Spero di contribuire al più presto!
Un bacio alle utenti, un abbraccio agli utenti. ;)
2880 replies since 11/4/2013