Ne vogliamo finalmente parlare?
Alcune persone considerano senza mezzi termini fanatici coloro che parlano di stile di vita in ambito BDSM. Tanto per cominciare si dovrebbe avere molto ben chiaro che lo “stile di vita” è prima di tutto un concetto psicologico (Adler), in base al quale ognuno di noi cerca di impostare le proprie relazioni, di guidare il proprio comportamento e, in ultima analisi di manifestare la propria personalità.
Stile di vita significa, quindi, prima di tutto essere in un certo modo, pensare in un certo modo, comportarsi in un certo modo.
Stile di vita non significa fare unicamente quello nella vita, vivere grazie ad un lavoro in ambiente BDSM, vestirsi sempre in dress code impeccabile, andare solo ad eventi BDSM, o magari, come qualcuno pensa davvero o ironizza, frustare la gente per strada o sottomettersi al proprio datore di lavoro e così via.
L’essere umano “funziona” fino a quando può adattarsi al contesto, fino a quando riesce a comportarsi in un certo modo con i genitori, in un altro con il partner, in un altro con i clienti e i colleghi. Chi mantiene sempre costantemente lo stesso atteggiamento ha problemi che richiederebbero una psicoterapia (in analisi transazionale si dice che non riesce a passare da uno stato dell’Io all’altro). Se uno si aggrappa a questa falsa credenza per cui vivere il BDSM come “life style” significa incarnare costantemente un ruolo, per forza di cose deve considerare matto chi professa questa visione, ma questo denota semplicemente un’incomprensione del significato del termine.
Faccio un esempio banale ma che può essere esperienza vissuta per molti. Prendiamo un adolescente con una passione smodata per i giochi di ruolo. “Gioca” due sere a settimana, tutti i suoi amici sono giocatori, la maggior parte giocano nel suo gruppo, quando si incontrano parlano solo di quello, magari continuando a ruolare anche se non sono in sessione, nel tempo libero preparano avventure, studiano manuali, leggono romanzi fantasy, dipingono miniature o quant’altro. Ha anche una passione per le convention ed il medioevo, e su internet partecipa a diversi forum a tema. Magari anche i videogiochi che fa si riferiscono a questo filone. Quanto è importante per questa persona il GDR? Molto. Forse questa persona va in giro con uno spadone a due mani legato alla schiena? Forse all’università parla in khazalid agli esami? In famiglia considera orchi i genitori e goblin i fratelli minori? Se così fosse credo che lo si manderebbe a parlare con uno psicologo molto presto, mentre può vivere pienamente la sua passione senza degenerare e senza compromettere il resto della sua vita.
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