Ogni storia importante nasce o con l’amore o col litigio. La nostra col litigio, a causa di una prodomme ubriacona rumena che insozzava la tag ogni sera, qualche lustro fa. Io da utente mi incazzavo in pubblico e in privato a manetta, tu non facevi un plisset. Ti detestavo. Poi un giorno, senza un se, un ma o un perché, mi ritrovai moderatore. Baruffammo anche quel giorno, ti dissi che stavi facendo un grosso errore. Ma tu andasti avanti nel tuo tipico stile: impassibile.
Gli anni successivi è impossibile raccontarli, bisognerebbe scrivere un romanzo. Ci siamo visti “mille” volte, anche solo io e te a pranzo vicino a casa tua o vicino al mio ufficio. Tu cercavi di memorizzare la mia targa per avere i miei dati in motorizzazione, io parcheggiavo a casa di dio per impedirtelo. Io ti diedi come nome il mio secondo nome e tu facesti lo stesso. Diffidavamo. Eravamo oggettivamente agli antipodi. Ma io ti riconoscevo delle cose, tra cui l’illuminazione di creare questo forum, e tu altre a me. Un matrimonio di interesse? Forse all’inizio.
Poi ci fu il “salto”. Ero solito invitare gli admin ai raduni di cui ero, sin dal primo, co-organizzatore. “No, no, no.” Ma io insistevo. E finalmente dicesti sí. Un “entità astratta” scendeva dall’Olimpo tra i comuni mortali. E lí successe la cosa che mi porterò nel cuore e che cancella ogni dissidio: era, forse (non ricordo con precisione) Bologna 2. Era stato un bellissimo raduno di due giorni, sabato fino alle 2 di notte a bere e ridere, domenica a fare i turisti. Alla fine del raduno, al momento di andare via, tu mi guardasti con uno sguardo che non dimenticherò: “Stanis è stato bello, sono tutti contenti”. Io serio risposi “Lover, tutto questo è grazie a te, tu lo hai reso possibile. Senza LdS non saremmo qui, ora”. Tu rimanesti in silenzio. Poi dicesti a mezza voce “sí”, e potrei giurare che la tua maschera di uomo burbero fosse emozionata, forse commossa.
Io ti ricorderò sempre come quell’istante: l’uomo che si rende conto di colpo di aver cambiato la vita di tante persone, che hanno trovato amicizie, compagni, amori, e, finanche matrimoni. Inconsapevolmente. L’idea era un’altra, quella di combattere “gli sporchi e cattivi di quel forum”. Ma ti è sfuggita di mano, e quando te ne sei reso davvero conto hai capito l’immensità di quello che era nato, che avevi creato.
Da quel giorno fu un pelino diverso. Non che avessimo la stessa visione - guai! - ma si trovarono compromessi su quasi ogni “dossier”. Come quello di un giovane e splendido ragazzo, molto fumantino ma con un grande cuore, bannato a vita a causa di “un pomeriggio di un giorno da cani”. Venni a pranzo da te e ti dissi “sbannamelo, per favore. Fallo per me.”. “E’ complicato ma ci provo” mi dicesti. E alla fine ci riuscisti. Lí capii che eri una gran testa di cazzo, ma con un grande cuore.
Poi sei venuto a tanti altri raduni. Ricordo quello di Roma, organizzato da Apakura, in cui ti invaghisti della seducente Caylin. E il rientro in auto, io alla guida, tu sul sedile del navigatore, Caylin, Edhara e Paololooner dietro. Che già a Orte dormivano uno sull’altro. Tu “Eh, dormono, ma noi…”. Le ultime parole famose: nemmeno eravamo ad Arezzo che tu stavi già dormendo come loro, un angioletto. Vi siete svegliati dopo Lodi, tutti belli riposati!
Poi ci fu la terribile epoca del covid. Ci divise in modo netto. In pubblico, sul forum, e anche in privato, quando ti moderai nella nostra chat telegram e tu te ne andasti. Chiesi anche aiuto a Triskell, cosa rarissima, per evitare che la cosa trascendesse e il forum cambiasse “oggetto sociale”, da BDSM a “no vax”. Tempi cupi per tutto il mondo. E anche per noi.
E poi arriviamo ai nostri giorni. Mesi di calvario. Grazie ai tuoi amici di infanzia che sapevano di te, di noi, di LdS, ho potuto starti vicino, in questi durissimi mesi, con altre persone del forum che ti hanno voluto bene. Non racconterò la parola terribile che un giorno, su quel letto di ospedale, pronunciasti. Invece voglio ricordare l’affetto che i tuoi amici di infanzia e la tua famiglia ti hanno dato, lottando a fianco a te quasi ogni giorno, per mesi. Si vede da questo che sei stato una persona leale e buona, molto amata, sotto la scorza burbera.
Ti ho visto lottare ancora, in questo infinito calvario, poco tempo fa. E ti ho rivisto, immobile, due giorni fa, con indosso il tuo amato giubbetto da motociclista, nella camera mortuaria.
Grazie Lover. Hai cambiato la vita mia e di tante persone. Inconsapevolmente.
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