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Buongiorno, provo a presentarmi essendo nuova.
Mi sono affacciata da poco nell'ambito bdsm, ma seguo da sempre l'argomento con libri e film.
Cerco un Master Dom con esperienza ma senza barba, baffi, tatuaggi e "stomacone da bevute di birra"(ho notato che la maggior parte delle foto postate hanno queste caratteristiche).
Richiesta cultura classica e medio alta, che sappia l'italiano, scritto e parlato, in quanto per prima cosa deve sapermi prendere cerebralmente e i primi contatti saranno scritti.
Sono impegnata, ho poco tempo da perdere e non ospito.
Non sono giovane ma credo di essere ancora in forma vista l'età 50+, con voglia di imparare e conoscermi più a fondo.
Se qualcuno pensa di essere all'altezza della situazione, di farmi credere che ne valga la pena a provare questa nuova esperienza si faccia avanti.

La storia dell’Impero Romano a occhio e croce la conosciamo tutti, così come sappiamo anche che dall’altra parte del mondo esisteva anche un Impero Cinese. Quanto però, 2000 anni fa, queste due realtà fossero vicine, è cosa molto meno nota.
A favorire i contatti tra questi due mondi, soprattutto, fu un altro accadimento storico anch’esso molto ben conosciuto a grandi linee: le conquiste in Asia di Alessandro Magno.
Il grande condottiero macedone, a partire circa dal 334 a.C., diede vita a una delle imprese più incredibili della storia. Sostanzialmente, fino alla sua morte avvenuta nel 323 a.C., in meno di 10 anni conquistò tutta l’Asia meridionale, fino ai confini della odierna India. La campagna militare partì per sconfiggere i nemici storici dei Greci, i Persiani, ma una volta conquistato il loro impero, Alessandro proseguì fino ai confini del mondo allora conosciuto o quasi.
Voi direte “bella spedizione, non ha fatto a tempo a vincere qualche guerra che già è morto, cosa volete che ne sia restato dell’impero di Alessandro solo qualche anno dopo”?
E invece quelle conquiste vennero consolidate dai generali greci di Alessandro, suoi amici fin dall’infanzia, che dopo la sua morte si spartirono l’impero e diedero vita a nuove dinastie elleniche che cambiarono il mondo di allora molto più di quello che immaginiamo. Questo perché, per la prima volta, territori immensi si trovarono a condividere lingua e cultura, magari facendosi anche la guerra tra loro, ma sempre continuando a conservare nei centri di potere una sostanza profondamente greca.
Per fare un esempio di questo lascito, Tolomeo prese l’Egitto, divenne Faraone e fino a Cleopatra quel territorio divenne emanazione del mondo greco, Alessandria fu una delle città più importanti del passato, per alcuni versi anche più di Roma stessa, centro di scienze, di cultura, di biblioteche e di commerci come forse anche Roma non riusciva ad essere.
Altra dinastia importantissima fu quella di Seleuco, altro generale di Alessandro, che sostanzialmente sostituì la precedente dinastia persiana e mantenne intatto il loro impero per almeno altri 300 anni.
Da una costola della dinastia Seleucide, infine, venne anche il Regno di Battriana, territorio di giunzione tra il resto dell’ex impero di Alessandro e mondo ancora più orientale, indiano e cinese.



In questo immenso territorio pacificato, su cui si parlava una stessa lingua e che aveva una stessa cultura di base, divenne estremamente facile dare vita a commerci ad un livello mai visto prima, sostanzialmente mettendo in contatto diretto per la prima volta l’Impero Romano, con quello Cinese, attraverso quella che oggi tutti conosciamo con il nome di Via della Seta. Si consolidarono così i percorsi, le piste, le città di sosta, il passaggio delle merci e i contatti diplomatici ed economici che continuarono a tenere in vita questa Via fino quasi ai giorni nostri.
Parallelamente alla Via della Seta terrestre, poi, se ne sviluppò anche un’altra meno conosciuta, ma non meno importante, quella che univa sempre gli stessi imperi, ma via mare. I Tolomei, in quanto greci, erano prima di tutto marinai (cosa che invece non passava neanche per l’anticamera del cervello ai precedenti faraoni egiziani autoctoni) e poi anche abituati all’idea del commercio. Tolomeo fece subito costruire un porto sul mar Rosso e unì con un canale il Mar Rosso al Nilo. Ecco, dunque, creata anche una via d’acqua che potesse unire mondo romano e mondo cinese.

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff755949/via-della-seta.jpg)

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff755949/Silk_route.jpg)

E perché questa via d’acqua è così importante?
Per un ritrovamento relativamente recente negli archivi imperiali cinesi, un qualcosa di cui loro hanno mantenuto documentazione e noi invece, viste le mille vicissitudini, avevamo completamente perso contezza.
Nel 166 d.C., con Marco Aurelio imperante, una delegazione imperiale romana arrivò in Cina e fu ricevuta dall’Imperatore cinese. Non c’è certezza storica se furono proprio emissari direttamente di Marco Aurelio, o se probabilmente semplicemente uomini d’affari romani che provarono a spingersi fin laggiù, o magari commercianti greco-egiziani che, facendo affari nel Mediterraneo con il mondo romano, provarono ad aprire una loro strada diretta, che saltasse i passaggi intermedi delle merci prima che queste arrivassero in occidente. Però l’Impero Romano era ben noto a quello cinese, è pieno nei loro archivi di citazioni che ne confermano la conoscenza a livello storico e commerciale, quindi non ci sono dubbi che questo incontro “diretto” ci sia stato, anche se esattamente con chi e a che livello non è dato sapere.

Tutte queste cose sono mirabilmente raccontate, per chi volesse approfondire, nel libro “Da Roma alla Cina”, di Jean-Noel Robert, latinista e storico dell’Antica Roma che ha avuto il merito di mettere insieme i pezzi e fare un quadro chiaro e dettagliato di tutto il contesto storico che ha portato alla creazione e al consolidamento, fino alla conoscenza diretta, di queste due realtà così distanti.
Una storia che, anche solo a immaginarla, si passerebbe per matti, se non ce ne fosse stata documentazione.

Esmex ha dato un segno. Lei è veramente lontana Roma Napoli non so.
Potrei aiutare nella logistica.
Nessun altro?

Ho letto gli interventi di tutti, non riesco bene a capire se si parla di contesto BDSM o di vita in generale...

Se si parla di vita in generale, tra le persone che conosco la quantità di uomini single e che non scopano è enormemente superiore a quella di donne nella stessa situazione. Conosco una miriade di ragazze/donne che iniziano relazioni con gente a caso perché non sono capaci di stare da sole, e conosco una miriade di uomini perfettamente in grado di stare da soli e che preferiscono stare da soli perché non si accontentano di ciò che "la piazza" offre. Probabilmente nei giri che frequento la situazione è opposta a quella descritta da molti di voi, probabilmente è un'eccezione o un caso, ma per la mia esperienza personale mi verrebbe da dire a occhi chiusi che sono le donne ad accontentarsi più facilmente rispetto agli uomini, ma rimango sul condizionale perché non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio.

Se parliamo di contesto BDSM boh, non saprei. Credo che gli uomini sottomessi e le donne dominanti siano in maggior numero rispetto all'opposto, anche grazie al fenomeno del pay, quindi è presumibile che un uomo dominante abbia un raggio di scelta poco ampio e si trovi a dover scendere a compromessi. Io qualche volta ci ho provato a scendere a compromessi ma se si va d'accordo solo su quello e per il resto non c'è quasi nient'altro in comune per me è una perdita di tempo. Alla stessa maniera con una donna vanilla con cui c'è sintonia su tutto ma manca quello mi sentirei infelice. E ammetto che l'attrazione fisica conta, si, non è la cosa che conta di più, ma conta anche quella.

Quindi come si fa? Niente, si porta pazienza e si aspetta di trovare "il giusto peso". Io sono anche molto mentale quindi no, non mi accontento affatto, non sono mai stato un tappa-buchi occasionale e penso che non riuscirò mai ad esserlo, non è ciò che mi interessa. Anche in questo periodo, per dire, è un po' che sono tornato single e ho diverse ragazze vanilla che mi tampinano ma non me ne può fregar di meno, con una donna con cui non ho determinati tipi di sintonia farei fatica anche soltanto ad andarci a letto, sarebbe una sbatta inutile.

Non penso che tutti gli uomini ragionino così né penso che questo mi renda un uomo migliore di altri, per carità, anzi, magari riuscissi a scopare con più facilità e meno pippe mentali.

Ma per me è così.

Gli uomini soffrono sicuramente molto di più la solitudine sessuale, le donne quella affettiva.
Diciamo che nel primo caso accontentarsi non è un problema...al massimo ti scopi un cesso per una sera, e poi tanti saluti.
Nel secondo la cosa è molto più seria. Trovo molto triste l'idea di accontentarsi per paura di restare soli...meglio soli che accompagnati in modo sghembo e approssimativo.

Ovviamente bisogna essere capaci di stare soli. Non è per tutti.

Ciao Alessandra.
Ho letto le risposte e vedo che è ribadito più volte l’invito a non rinunciare al ‘te stessa’.
E tanti altri consigli che, ovviamente, derivano dalla personalità e dal modo di pensare di chi scrive.

Ci sono risposte che mi sono sembrate ruffiane, consolatorie, probabilmente per sostenerti nel disagio che hai espresso.

Comme d'habitude, Selene, manifesta la propria pacata saggezza e, secondo me, centra la soluzione del problema.

Tu hai scritto:

Ti contattano…
Questo, a mio sentire, avviene qui (o siti simili) o in risposta ad un tuo annuncio.
Considerato quello che cerchi, se fosse un annuncio non si limiterebbe a ‘Cerco padrone’, ma sarebbe più articolato e contemplerebbe il lato affettivo/sentimentale.

Ma tu sai che lo span di attenzione raramente supera i 5 secondi?
Specie se il lettore ha il cervello oppresso dal testosterone. (Non eclatante, ma… questo passa il mercato.)
E, essere sufficientemente concisi per lettori, magari lenti, o che, come succede una gran parte di volte, non leggono fino in fondo, non è facile.

Ma, secondo me, il problema non è nelle persone che, purtroppo, sono quello che sono, ma nelle tue aspettative e nel modo in cui cerchi di soddisfarle.

Se tu aprissi un negozio di attrezzatura da pesca e lo chiamassi 'Bar', la gente entrerebbe a chiederti un caffè.
Li avresti indotti tu in errore usando quel nome.
Se tu entri in un forum SM, come 'schiava' mi sembra logico che, chi ti avvicina, sia interessato a come ti sei qualificata (schiava) e non alla ‘persona’. Idem per un sito di annunci, etc.
L’insegna dice SM, non sentimenti.

Quando vado a comprare una costata, a me non interessa se il macellaio sia cattolico, se sia appassionato di sport o se ami gli animali: mi interessa che mi venda della carne idonea alle mie esigenze.
Sono certo che abbia dei sentimenti, dei problemi e dei desiderii, come tutti.
Ma non sono lì per discuterne: non ne ho la voglia e, probabilmente, il tempo. Io voglio una costata.

Quindi… perché ti meravigli se in un sito a tema SM cerchino in te la ‘schiava’?
Sei tu che li hai indotti a pensare che quello sia il tuo scopo.
E, anche loro, saranno certi (se adeguatamente interrogati) che tu abbia dei sentimenti, dei problemi e dei desiderii, come tutti.
Ma non è un sito di supporto emotivo: è un sito SM.

Sei sicura che, una volta ‘negoziato’ il rapporto D/s non siano disponibili a coinvolgere i loro sentimenti?

Io non ho alcuna intenzione di sposarmi. Ma… che cosa deciderei di fare se trovassi un guanto per la mia mano?
Probabilmente lo farei.
Ma, se me lo chiedessero adesso, sarebbe un tanto educato quanto fermo: no!

Il problema che manifesti risiede, secondo me, nel pessimo tempismo.

Prova ad immaginare una festa di battesimo, e prova ad immaginare la valanga di regali che (di solito sono per i genitori e non per il neonato: doppioni, assurdità, etc.)
E se qualcuno regalasse un buono per un funerale?
Non credi che urlerebbero all’eresia?
Eppure, tra tutti (tutine di taglia sbagliata, assurdi cucchiai in argento difficili da pulire, etc) quello, proprio quello sarebbe un regalo azzeccato perché, essendo nato, senz’altro quel buono gli sarà utile. Magari dopo 100 anni, ma gli sarà utile.

Ciononostante, tutti sarebbero indignati.
Come tu ti indigni che ad una ‘schiava’ domandino limiti, preferenze ed ambizioni.
Vorresti che ti domandassero altro, lo so.
Ma non sono loro fuori luogo: lo sono le tue aspettative.

E non credi che tutte quelle ‘schiave’ che sono sul medesimo sito in cerca di mero appagamento carnale si irriterebbero se venissero loro rivolte domande (come quelle che piacerebbero a te) ma che loro considererebbero riservate e personali?
Davvero non credi che ci siano delle ‘schiave’ che cercano manette ai polsi e, solo dopo avere conosciuto bene il master, decidano se sia il caso o meno che quello metta le radici nella loro anima?

Non sto criticando le tue aspirazioni. E non sto criticando le loro.

Ovviamente sono perfettamente al corrente della marmaglia di risponditori seriali, arrapati inaffidabili e cacciatori di sesso strano!

Il mio è solo un invito a guardare le cose in modo più vasto ed obiettivo…