6) SCATFratelli e Sorelle,
nei forum BDSM l’argomento dello
scat è solito scatenare le diaspore più terribili e anche più temute.
I fedeli, al solo sentire l’odore di questa parola, si schierano immediatamente in fazioni opposte, chi pro e chi contro, combattendosi senza esclusioni di colpi.
Orbene, io credo che il motivo di questi barbari scontri sia uno solo: LA PIGRIZIA.
E non mi riferisco solo alla pigrizia intestinale, che in non infrequenti casi è determinante nell'aggregarsi ad uno o all'altro partito, ma anche alla pigrizia di compiere un'esegesi, faticosa e puntuale, delle Sacre Scritture, come testimonia a tutt'oggi la perdurante mancanza, da parte della Chiesa Apostolica Romana, di una presa di posizione ufficiale su questo importante tema.
Ordunque, la domanda di base a cui dobbiamo per prima cosa rispondere è: la pratica BDSM dello scat, ma soprattutto la liturgia della sua celebrazione, è peccato ?
Se sì, perché ? E se no, sempre o vi sono delle condizioni da rispettare ?
I fautori dello scat, giustamente, sostengono che, non implicando tale ritualità alcun atto di penetrazione sessuale (o quantomeno non necessariamente) essa non soltanto non contravverrebbe ad alcun precetto cristiano, ma risulterebbe implicitamente ammessa anche prima del matrimonio, non compromettendo, in alcun modo, la verginità dei fidanzati aspiranti futuri coniugi in Cristo. I più integralisti e accesi sostenitori della castità perpetua giungono addirittura a teorizzare che, in un santo percorso di astinenza, lo scat sarebbe esercizio spirituale indispensabile per saziare l’appetito materiale del penitente.
All’opposto, i detrattori dello scat (ma soprattutto le detrattrici) obbiettano che si tratta di pratica, di per sé, sporca, e quindi “
immonda” (in senso biblico) ed in quanto tale esecrabile e perciò sacrilega. Aggiungono, inoltre, che essa comporterebbe gravi e dannose conseguenze per la salute (la scienza è divisa: se è vero che i nutrizionisti ammoniscono i soggetti comunicati, i dietologi sono più possibilisti in base agli studi e alle ricerche svolti sui soggetti comunicanti).
Fra queste due fazioni se ne pone, talora, una terza, che riconoscendo parzialmente le ragioni ora dell'una ed ora dell'altra, conclusivamente finisce per ammettere lo scat esclusivamente in periodo di Quaresima e fra coniugi cristiani sani e molto osservanti del digiuno. In nessun caso sono ammessi coloro che si siano macchiati, in passato e anche non recente, di peccati per eccesso di gola.
Insomma e in sintesi, fra i Cristiani regnano l’anarchia e la confusione più sovrana in materia.
Ebbene, io credo che questo forum, dove non si litiga (almeno finora), sia il luogo ideale per fare chiarezza in detta controversia materia.
Vediamo dunque cosa ci dicono, a proposito dello scat, le Sacre Scritture:
Deuteronomio, 23, 13-14<<
E fra i tuoi utensili avrai una pala, con la quale, quando vorrai andar fuori per i tuoi bisogni, scaverai la terra, e coprirai i tuoi escrementi. Poiché l’Eterno, il tuo Dio, cammina in mezzo al tuo campo per liberarti e per darti nelle mani i tuoi nemici; perciò il tuo campo dovrà esser santo; affinché l’Eterno non abbia a vedere in mezzo a te alcuna bruttura e a ritrarsi da te. >>.
Come vediamo chiaramente da questo passaggio,
la pratica BDSM dello scat non è, in sé, vietata dalla Bibbia. Tuttavia
è vietato praticarla in casa propria.
E il motivo di tale divieto, come abbiamo appena letto, è chiaro e semplice: c’è sempre il rischio che il Signore, passeggiando per casa tua, pesti uno dei tuoi escrementi. Ciò sarebbe una grande scortesia nei confronti di qualunque ospite, figuriamoci al cospetto dell’Eterno, che magari nella sua misericordia infinita è accorso frettolosamente a casa tua, in tuo sostegno, in risposta alle tue preghiere. Che figura ci faresti ?
Per questo il mio consiglio è quello di praticare lo scat (preferibilmente dopo il matrimonio)
in campagna o, al limite, in una stanza d’albergo.
L’ultimo capoverso del sopraccitato passaggio biblico, anche se può sembrare oscuro e sibillino, in realtà altro non è che una ulteriore precisazione a carattere prescrittivo: Dio, entrando in casa tua non vuole vedere in mezzo a te (al centro del tuo petto) alcuna bruttura (nessun escremento). Altrimenti, l’Altissimo, schifato, si ritrarrebbe da te, per sempre.
Ma vediamo cosa dice il Sacro Tomo riguardo la posa in opera del materiale fecale.
Malachia, 2, 2-3<<
Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Ecco, io spezzerò il vostro braccio e spanderò sulla vostra faccia escrementi, gli escrementi delle vittime ... perché siate spazzati via insieme con essi. >>
Da queste poche e semplici parole, si evince quanto sia importante l’interpretazione corretta della parola di Dio, ed è precisamente qui che si apprezza il lavoro dell’esegeta e il suo sacrificio di spendere anni e anni di studio sui Sacri Testi per portare il Verbo dell’Onnipotente in mezzo a voi, o pecore smarrite.
Malachia ci esorta a prestare attenzione, onde non scambiare una dolorosa maledizione (la rottura d’un braccio) con una innocente e passionale benedizione (defecazione sul volto), ammonendoci sulla necessità dell’igiene del dopo rapporto, lo sciacquone che spazza via ogni residuo fecale.
Già. Ma che dire delle precauzioni, dell’igiene, delle malattie ? Anche su questo punto le Scritture Divine civengono in aiuto.
In Ezechiele, il mio profeta preferito (che il Signore se lo porti in Gloria) si trovano importanti consigli per un sano, equilibrato e soddisfacente svolgimento dello scat ed affinché tale pratica sia vissuta nell’amore reciproco e sia illuminata e benedetta dalla Grazia dell’Agnello di Dio.
Ezechiele 4, 12-15<<
Mangerai questo cibo in forma di una schiacciata d'orzo, che cuocerai sopra escrementi umani davanti ai loro occhi. In tal maniera, mi disse il Signore, mangeranno gli Israeliti il loro pane impuro, in mezzo alle genti fra le quali li disperderò».
Io esclamai: «Ah, Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro». Egli mi rispose: «Ebbene, invece di escrementi umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane». >>
In questa ricetta Biblica c’è tutto quello che vi occorre sapere per espletare, senza alcun peccato, la vostra grande passione (lo scat) in piena sintonia con gli insegnamenti del Catechismo e della Madre Chiesa.
Gli escrementi vanno dunque prima mescolati con l’orzo, in modo da aumentarne il potere nutrizionale e renderli sostitutivi di carboidrati (pasta e pane). Vanno inoltre schiacciati, per rendere uniforme la cottura ed infine cotti, per la loro completa sterilizzazione. I pericolosi batteri che ivi possono risiedere, infatti, superati i 100 °C, muoiono. Fate soprattutto attenzione al fatto che tutta la “schiacciata” sia ben cotta: attenuerete notevolmente l’odore acre e pungente delle feci, in ragione delle fragranze tostate e maltate proprie delle deiezioni umane. Per massimizzare questa proprietà, consiglio una dieta ricca di fibre e vegetali (cicoria e scarola
in primis) e di bere molto “
mate”, l’infuso argentino a base di erbe di campo e fieni aromatici.
Se poi, nonostante le rassicurazioni del Signore, aveste comunque timore di venir contaminati da parassiti e dalle malattie, Ezechiele vi dà un'altrenativa, esortandovi a seguire il Divino consiglio: usate feci di bue anziché umane. Saranno già sterilizzate dal processo digestivo del ruminante, e subito pronte da ingerire, anche crude.
Nella speranza di avervi aperto gli occhi, vi benedico affinché lo Spirito Santo viva sempre in voi. Viva Gesù !
Pace e bene.
Edited by BDSMLover - 4/5/2019, 15:43