Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Stili di vita

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view post Posted on 12/12/2014, 12:40     +1   -1

Maestro
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Premessa: parlo solo di gusti personali e mi piacerebbe che gli altri descrivessero i propri.

Per qualcuno avere una schiava vuol dire avere un’amante, per altri una compagna, per altri ancora un oggetto, sessuale o no, su cui sfogarsi, ecc.ecc. Per me la schiava deve ricoprire, prima di tutto, il ruolo della serva. Alcuni di noi con una “certa età” ricorderanno che durante l’infanzia era un ruolo ancora presente nella nostra società, poi sostituito dalla donna delle pulizie, ma con dinamiche totalmente diverse ed un impiego ad ore.
Poi la schiava è un’allieva, una persona avida di insegnamenti, non solo riguardanti il BDSM, ma comunque interessata al miglioramento personale in genere.
Per me avere una schiava vuol dire impegnarsi in un rapporto lungo che tenda alla perfezione (naturalmente irraggiungibile, ma è buon pretesto), avere una persona costantemente devota e rispettosa, ventiquattrore su ventiquattro. Anche qualora per ragioni logistiche non fosse possibile condividere lo stesso tetto (ma il 24/7 con convivenza resta l’ideale), questa persona vivrebbe in casa mia per lunghi periodi di tempo, in base alla distanza ed agli impegni lavorativi (tutti i fine settimana, quindici giorni ogni due mesi, o quant'altro). Il telefono resta l’ultima spiaggia per mantenere i contatti negli eventuali giorni in cui si resta divisi, internet lo escludo. Una persona per cui non si tratta di ricoprire un ruolo occasionalmente, ma una persona per cui quella è la vera ed unica vita, mentre la maschera si indossa nei rapporti con gli altri.
Lavare, stirare, spazzare, spolverare, pulire i tappeti, portare fuori i cani, tenere pulito il giardino, lavare i piatti, la macchina. Una perfetta governante che mantenga la casa in ordine impeccabile mentre io sono al lavoro, per accogliermi, nuda e in ginocchio, dietro la porta al mio rientro. Una persona che mi serva come il migliore dei maggiordomi, capace di dormire a terra e mangiare nella ciotola, se non le dovessi concedere privilegi maggiori, o se dovesse perderli. Una persona consapevole che ogni minima mancanza o deviazione dal protocollo è ripresa con una bacchettata, il cane sempre a portata di mano. Ma in questo percorso più si va avanti e più le cose diventano naturali. Essere ammessa sul letto del Padrone, intrattenersi a volte con Mia figlia, vedere un film insieme, piccole cose in una coppia, ma gesti di un valore enorme in un rapporto di questo tipo. Le punizioni grosse, le più impensate, rimandate alla sera o al fine settimana, per gravi mancanze, lasciano sempre più il posto alle prove condivise ed affrontate con spirito totalmente diverso, o alla pratica del BDSM nel suo aspetto più ludico, in cui i desideri delle due parti, anche nel sadomasochismo, combaciano. La schiava come opera d’arte, altro prezioso elemento che arreda la case, oltre ai quadri, ai tappeti e ai mobili. Poi, con il passare del tempo, cene per pochi intimi, tutti dell’ambiente, con i rispettivi schiavi a servire, ma comunque lontani dai riflettori e dagli eventi pubblici. La sorellina? Forse, un giorno, dopo anni, se mai fosse necessario movimentare un rapporto troppo monotono, divertendosi con le dinamiche tra “schiava numero uno” e “schiava numero due”, ma di certo non dovrebbe essere un fattore destabilizzante.
Questa non è solo una visione, è il modo più pieno in cui l’abbia vissuto (eccetto la parte finale), e difficilmente si rinuncia alle buone abitudini.
 
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Souldress
view post Posted on 12/12/2014, 15:24     +1   +1   -1




Pur non condividendolo in ogni frammento, sono piuttosto in linea con il tuo pensiero.
Credo che una buona slave debba necessariamente avere doti di accudimento in grado di agevolare nella vita quotidiana il proprio Padrone.
Penso anche che un rapporto 24/7 sia la naturale evoluzione di un rapporto sano e duraturo fra Dom e sottomesso.
Non credo che utilizzerei abitualmente la mia slave come serva, semplicemente perchè non amo vengano toccate troppo le cose in casa mia mentre non sono presente.
Questo non vuol dire che non la utilizzerei per lavoretti semplici ma per me seccanti.
Vorrei che la mia schiava si occupasse prima di tutto di intrattenermi, di occuparsi del mio benessere e dei miei vestiti.
Sono attratta dagli slave che sanno suonare, conversare, leggere bene a voce alta.
Mi aspetto che sappiano preparare una bella tavola, intrattenere gli ospiti, scrivere per me.
Alla mia slave spetterebbe il compito di spazzolarmi i capelli, custodire e pulire i miei vestiti lavandoli a mano e riporre le mie cose con ordine.
Se il servizio svolto non fosse di mio gradimento mi occuperei di punire ed educare meglio la fanciulla assicurandomi che la volta successiva non commetta lo stesso sbaglio.
Anche a me piace molto il cane come strumento punitivo, oppure il frustino da equitazione.
Ho avuto anche due slave col collare contemporaneamente e posso assicurare che se educate a dovere sono perfettamente in grado di interagire in maniera funzionale.
 
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cagnatimorosa
view post Posted on 13/12/2014, 13:37     +1   +1   -1




Il mio rapporto D/s è molto più realistico e con i piedi puntati a terra con tutte le problematiche di ogni giorno ....
Sivent posso passarti non un nominativo specifico, dato che dovrei prendermene la responsabilità, ma posso indirizzarTi verso una prestigiosa scuola per "maggiordomi e governanti" qui vicino a casa mia
Hai fatto una buona descrizione di un classico rapporto vanilla con un forte "famolostrano" non così difficile da trovare al giorno d'oggi con l'entrata nelle tematiche quotidiane del mondo bdsm
Non capisco se il Tuo tralasciare le basi del rapporto D/s è voluto o passa in secondo piano. A mio avviso, ma non sono così da molto in questo modo di vivere e sono solo una "persona" che usa il cervello oltre alla "pancia", la base su cui fondare un rapportoD/s oltre a quelle che sono di normale prassi, rispetto ed educazione che forse corrisponde al SSC, è la dominazione mentale e una volta avuto quella non c'è nulla che una sottomessa non possa fare/subire anche per un semplice gesto di appartenenza da parte del Dom a cui si è affidata. Il resto è tutto fantasia, ho troppo anni per non saper che le idealizzazioni spesso sono nella nostro immaginario e la realtà è fatta di altri piccoli frammenti ... E se si ammalasse o nella più comune delle ipotesi rimanesse incinta con alcuni problemi magari obbligata a letto per minaccia che faresti la rispediresti al mittente per" merce avariata"per il semplice motivo che ha rotto il bond
Io ho difficoltà a poter avere un rapporto 24/7 ma se lo avessi potrei essere certa di toccar il cielo con un dito e per ora cerco con molto sforzi miei e del Lord di costruire e seguire questa appartenenza tenendo i piedi a terra e valutando che non si può con un sol colpo di spugna cancellare gli anni trascorsi sia sul lato pratico che ... mentale
Credo che le favole stiano solo scritte nei libri. Il nostro quotidiano purtroppo è fatto non solo di noi stessi ma di un infinita persone/situazioni attorno.
Per questo credo che ognuno di noi giorno dopo giorno costruisca qualcosa che si "adatti" al quotidiano trantran.
 
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view post Posted on 14/12/2014, 11:14     +2   +1   -1
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sissy maid obbediente
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Buongiorno.

Lo stile descritto da Sir Sivent, non si discosta molto da quello che cerca, ed a volte realizza, una sissy maid. Scusate se cito questa categoria ma è quella che conosco meglio, dato il mio appartenervi.
Per le schiave non so bene come funziona, posso pensare che ci sia lo stesso "appagamento" nel donarsi come serva al proprio Padrone, appagamento che permette "l'accettazione" e lo "svolgimento" del ruolo.
Lo stile di vita delle due "categorie" , dato il genere, è differente, ma quello che non cambia, credo, sia la sostanza.
Si parla di rapporto 24/7, sebbene non sia diffusissimo, esiste, sia per le slaves che per le sissies. Ho avuto modo di conoscere, in questi anni, persone che lo hanno vissuto, tutte mi han detto che non è semplice da viverlo, ma assicuro che esiste.
Per quanto mi riguarda, non nego che mi piacerebbe provarlo (con Padrona per me), ma ci sono problematiche oggettive non semplici da superare....come sissy intendo.
 
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Platinumplus
view post Posted on 14/12/2014, 17:17     +1   -1




Certo, tutto bello, poi arriva pure il cappellaio matto che ci offre mezza tazza di thè.....
Volete qualcuna che pulisca casa? chiamatevi una colf e pagatela....
Volete qualcuna che vi serva il pranzo? Andate al ristorante e pagate....
Volete qualcuna che sappia suonare uno strumento? Andate a teatro e pagate il biglietto....
E' bello volare con la fantasia, ma nel frattempo la vita passa e la realtà è ben altra cosa.....
Poi mi chiedo per quale arcano motivo una persona brillante, che sa fare tante cose, economicamente stabile, con cultura, che sa suonare uno strumento e quant'altro, debba passare i weekend a farvi da sguattero a voi ricevendo come premio cosa, le vostre frustate?....ma svegliatevi, con tutto il rispetto....

A me piace un bdsm che sia reale, non basato sui voli pindarici, un gioco tra persone adulte e consapevoli, non l'adesione acritica a un "protocollo" scritto chissà da chi. La maschera non può essere la vita vera, la maschera è il bdsm, un gioco, chi si illude che il bdsm sia la vita vera ha visto troppi film tipo "Secretary" e cazzate simili. Chi aspira al 24/7 lo dice o perchè gli fa comodo essere servito e riverito (a chi non farebbe comodo..??) o perchè la propria vita fa così schifo che se ne vuole costruire una seconda, più rassicurante, nel bdsm.......in questo caso si consiglia vivamente una psicoterapia più che una frustata....
 
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Il Candido
view post Posted on 14/12/2014, 18:10     +5   +1   -1




Io trovo l'animo umano infinitamente sfaccettato e vario. Qualcuno può dire che agli italiani piaccia il calcio, ma io pur essendolo provo repulsione per questo gioco. Qualcuno dice che le ragazze bionde col seno grande siano le donne obiettivamente più belle al Mondo; questo finchè non giunge qualcuno che le adora rosse e col seno piccolo.
Io temo che tu, Platinplus, stia generalizzando i gusti e soprattutto le inclinazioni umane come se fossero programmate col Dos. Le fantasie, siano esse attive o passive, dominanti o sottomesse, variano moltissimo da persona a persona. Sivent ha aperto un thread in cui parla della sua visione non spacciandola come quella che Dio ha rivelato essere universalmente giusta. Mi sembra che invece tu ponga il tuo gusto come fosse la verità e questo non è un bene, a mio giudizio. Non voglio partire con discorsi antropologici noiosissimi per i più, ma posso dire che quello che per te è un volo pindarico per altri è o è stato una realtà.
Di fatto a me piace più l'idea di educare che di devastare e sono certo che, qualora trovassi una persona di questo avviso, ne saremmo entrambi appagati e ne deriverebbe un miglioramento personale.
Non mi sento nessuno per dire che chi ha gusti e desideri diversi da me sia in torto, a meno che non si violi la legge ovviamente. Di certo non cerco qualcuno che faccia finta di essere un personaggio fantasy di Dragonlance durante una sessione bdsm, però cerco una persona che incarni quella che è la complementarità del mio essere, quell'incavo in cui la gemma del mio essere possa incastonarsi perfettamente. Sono certo che tu, dati i tuoi gusti, sbadiglieresti durante una mia performance, questo perchè sarebbe la mia.
Io rispetto il tuo pragmatismo, ma non è bello che venga spacciato per qualcosa di diverso da un semplice parere. Ovviamente anche il mio è un parere.
 
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Platinumplus
view post Posted on 14/12/2014, 19:15     -1   +1   -1




Il punto è questo, Il Candido: io ho conosciuto abbastanza approfonditamente il panorama bdsm romano e napoletano (ammesso che quest'ultimo esista, perchè lo scenario è piuttosto desolante): non dico che la mia visione pragmatica sia quella più giusta, dico che si basa sulla conoscenza di fatti e di persone reali, dico che il bdsm è molto meno "aulico" di ciò che può pensare chi non ci affonda le mani dentro. Fin quando si fantastica con la mente o si leggono libri si possono immaginare scenari di ogni tipo, infatti in questo topic abbondano i verbi coniugati al condizionale (farei, direi, mi piacerebbe...), ma poi bisogna tornare con i piedi per terra, la gente non si divide in dom e sub, non si può spacciare un gioco per la realtà e questo è un dato di fatto, non la mia visione contro quella di un altro di pari dignità.
Qui alla luce di una presunta libertà di pensiero e di espressione ognuno può dire ciò che gli pare e siamo d'accordo ma ciò non vuol dire che si può affermare senza tema di smentita che l'asino vola, perchè l'asino non vola....quindi vanno bene tutte le fantasie, i punti di vista e le prospettive, i farei e i direi, ma per fortuna esiste anche la realtà e quando avrete trovato la persona brillante, acculturata, aperta di mente, gradevole, che sa suonare uno strumento, masochista che si dona a voi incondizionatamente nell'aspirazione suprema di servirvi per tutta la vita senza nulla a pretendere, che viene il sabato e la domenica a pulirvi il giardino e a prepararvi da mangiare in cambio delle vostre frustate mi fate un fischio, ok...? In attesa di ciò esiste la mano destra......
Anch'io nella mia fantasia vorrei avere una Naomi Campbell chiusa in gabbia, che libero all'occorrenza per farmelo succhiare un po' e farmi preparare la cena e che magari mi mantiene pure perchè non ho voglia di lavorare....ahò che volete, questa è la mia visione....
 
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view post Posted on 14/12/2014, 19:41     +4   +1   -1
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sissy maid obbediente
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CITAZIONE (Platinumplus @ 14/12/2014, 17:17) 
Poi mi chiedo per quale arcano motivo una persona brillante, che sa fare tante cose, economicamente stabile, con cultura, che sa suonare uno strumento e quant'altro, debba passare i weekend a farvi da sguattero a voi ricevendo come premio cosa, le vostre frustate?....ma svegliatevi, con tutto il rispetto....

Con tutto il rispetto mi permetto di dissentire....
Mi hai praticamente descritta, tranne per la mia capacità di suonare uno strumento...ho sempre voluto imparare ma non ne ho avuto occasione...

Sembrerà strano o pazzesco, per te, ma il servire può dare appagamento, chiamala indole sub o come vuoi, ma gente che si dona come slave c'è, non sono l'unica.
A me piace passare dei fine settimana a fare la squattera (come dici tu), servo con passione la mia Dom e non me ne vergogno. Forse ai tuoi occhi ti sembrerà pazzesco, immagino che vista da fuori la cosa possa sembrare aassurda, ma ti assicuro che di slaves come me ne esistono....quindi lo stile che alcuni Doms hanno descritto qui, non è proprio fantascienza.
 
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Il Candido
view post Posted on 14/12/2014, 20:23     +1   +1   -1




Saper suonare uno strumento non è una cosa così rara. Non credo di essere particolarmente fortunato eppure conosco molta gente che suona o canta, alcuni non in maniera amatoriale.
Peraltro a me non è mai capitato un rapporto simile a quello a cui ambisco, ma conosco gente che ha avuto qualcosa di simile. Certo è più difficile trovare raffinatezza e senso dell'arte in un rapporto bdsm, di certo mazzate e dominazione pura è più facile, ma la possibilità esiste. Esistono i rapporti 24\7 che per me sono l'obiettivo mentre per altri sono follia.
Io non credo si stia parlando di cose impossibili, solo di cose più difficili da ottenere. Francamente senza la possibilità di istruire e crescere come persone questo ambiente non mi interesserebbe affatto.
Potrei non trovare mai quel che cerco, come dici tu, o come è capitato ad altri potrei avere questa fortuna e sentirmi appagato. Se dovessi limitarmi a frustare, bastonare e farmi chiamare padrone quelle sporadiche volte che dovessi incontrare la schiava di turno non mi sentirei appagato. In tal caso ho sempre la pittura, la scultura, la musica e il modellismo.

Ovviamente rispetto la tua esperienza ed il tuo punto di vista.
 
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ReginaFalangi
view post Posted on 14/12/2014, 20:39     +1   -1




Vediamola così: la differenza tra "ieri" e "oggi" è che la maggior parte delle persone è libera di fare da schiavo a qualcuno. Nel caso specifico di cui stiamo parlando. Io non posso dar consigli perché non mi sento così estremista, per usare un termine. Finché non si costringe nessuno è libertà, no?

E poi, nella società, ci sono così tante donne che fanno praticamente da schiave al marito. E' una cosa diversa, qualcuno potrebbe pensare. La donna si sente frustrata, si lamenta sempre. Eppure a volte non esce da quello schema anche se potrebbe. Idem per l'uomo. Si tratta di esempi in cui non c'è sessualità, ma in verità io ci vedo perversione.

Non so se sono stata abbastanza chiara... è un argomento che non condivido ma che accetto. Come l'aborto, come l'andarsi a fare suore di clausura. E' una scelta, no? La strada è lunga, ma dovremmo forse imparare a non criticare troppo il prossimo...
 
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Souldress
view post Posted on 14/12/2014, 20:44     +1   -1




Vogliamo affrontare il tema dal punto di vista materiale?
Bene, facciamolo.
Con la premessa che sono una studentessa che sopravvive facendo lavori sartoriali e creativi e tenendo i figli degli altri per sei euro l'ora;
posso affermare che dal mio punto di vista mi sono sempre impegnata ad accollarmi il 100% delle spese delle attrezzature e di offrire vitto e alloggio ai miei slave per tutto il tempo in cui sono con me.
Pago l'ingresso agli eventi e molto spesso perfino la benzina utilizzata per i loro spostamenti.
Posso io reputarmi una sfruttatrice o una persona che vive di fantasia?
Non credo affatto dato che pratico da tempo discreto considerando l'età che ho.
Ti assicuro che molti slave sono stati ben felici di suonare per me o di trascorrere del tempo rendendosi utili e non parlo di rapporti occasionali ma di relazioni durate anche tre anni.
Ah, se frequenti gli ambienti romani probabilmente ci conosciamo di già.
 
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cagnatimorosa
view post Posted on 14/12/2014, 20:49     +1   -1




CITAZIONE (Souldress @ 14/12/2014, 20:44) 
Vogliamo affrontare il tema dal punto di vista materiale?
Bene, facciamolo.
Con la premessa che sono una studentessa che sopravvive facendo lavori sartoriali e creativi e tenendo i figli degli altri per sei euro l'ora;
posso affermare che dal mio punto di vista mi sono sempre impegnata ad accollarmi il 100% delle spese delle attrezzature e di offrire vitto e alloggio ai miei slave per tutto il tempo in cui sono con me.
Pago l'ingresso agli eventi e molto spesso perfino la benzina utilizzata per i loro spostamenti.
Posso io reputarmi una sfruttatrice o una persona che vive di fantasia?
Non credo affatto dato che pratico da tempo discreto considerando l'età che ho.
Ti assicuro che molti slave sono stati ben felici di suonare per me o di trascorrere del tempo rendendosi utili e non parlo di rapporti occasionali ma di relazioni durate anche tre anni.
Ah, se frequenti gli ambienti romani probabilmente ci conosciamo di già.

Hai mai chiesto loro come di sento o quando sei tu a far tintinnare la moneta ? Sono interessata al loro pensiero , se lo conosci.
 
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Souldress
view post Posted on 14/12/2014, 20:55     +1   -1




Ti chiedo scusa ma non ho capito la domanda.
 
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Platinumplus
view post Posted on 14/12/2014, 20:58     +1   -1




Souldress, la tua premessa è interessante e secondo me è un punto da approfondire. Mi riservo di farlo in seguito perchè ora esco.
Ci tengo a precisare che non facevo riferimento allo sfruttamento economico degli slave, quanto alla poca verosimiglianza di determinate situazioni descritte, che rimangono, appunto, delle fantasie.
La mia visione è molto più vicina a quella di cagnatimorosa.
Ho frequentato gli ambienti romani perchè ho servito una Padrona di Roma e ho avuto modo di fare una certa vita sociale nell'ambiente romano, conosco determinati eventi e persone, ora non frequento più quell'ambiente perchè non sto più con quella Padrona.
 
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view post Posted on 15/12/2014, 01:06     +1   -1
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L'appartenenza è insita nell'anima
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CITAZIONE (cagnatimorosa @ 14/12/2014, 20:49) 
CITAZIONE (Souldress @ 14/12/2014, 20:44) 
Vogliamo affrontare il tema dal punto di vista materiale?
Bene, facciamolo.
Con la premessa che sono una studentessa che sopravvive facendo lavori sartoriali e creativi e tenendo i figli degli altri per sei euro l'ora;
posso affermare che dal mio punto di vista mi sono sempre impegnata ad accollarmi il 100% delle spese delle attrezzature e di offrire vitto e alloggio ai miei slave per tutto il tempo in cui sono con me.
Pago l'ingresso agli eventi e molto spesso perfino la benzina utilizzata per i loro spostamenti.
Posso io reputarmi una sfruttatrice o una persona che vive di fantasia?
Non credo affatto dato che pratico da tempo discreto considerando l'età che ho.
Ti assicuro che molti slave sono stati ben felici di suonare per me o di trascorrere del tempo rendendosi utili e non parlo di rapporti occasionali ma di relazioni durate anche tre anni.
Ah, se frequenti gli ambienti romani probabilmente ci conosciamo di già.

Hai mai chiesto loro come di sento o quando sei tu a far tintinnare la moneta ? Sono interessata al loro pensiero , se lo conosci.

Credo ti stesse chiedendo se sai cosa provano o hanno provato i tuoi slave nei confronti di questo aspetto della vostra relazione, ovvero il pagare.
 
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