Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Liceità delle pratiche sadomasochistiche

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view post Posted on 28/8/2016, 23:32     +2   +1   -1
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Asp fermi tutti ... Monellina l'argomento è tanto interessante quanto delicato.
Questo 3d vuol essere, se ho ben capito gli intenti di Ameliè, quello di dare un allert alle novizie e uno stimolo ai Master a studiare non solo boundage, ma anche la parte legale. Ma nessuno, credo, voglia essere il sapientino o la sapientina di turno.
Si parte sempre dall'ipotesi che si è seduti davanti ad un buon caffè e discutere tra amici.
Poi come ci sono pseudo Master che mandano al pronto soccorso una slave perchè usano una tecnica medical senza averla mai provata, ci saranno anche salve che, per qualsiasi motivo, vanno loro stesse al pronto soccorso per denunciare il lato b violaceo da sculaccioni per farli passare per maltrattamenti.

Correggetemi se sbaglio (non sono un legale), ma tutto parte dagli artt. 582 583 e 585 del Codice Penale. La loro combinazione da vita alle sentenze, sempre sulla base delle "denuncie". E vorrei ricordare che il C.P. non è un dizionario che da definizioni e alcune volte , se le da, le da distorte rispetto alla comune cultura generale. Un esempio per tutti, senza fare OT, il temine "malattia" (da cui si definiscono le lesioni) non è tanto da C.P., ma Medicina Legale. Cioè da una persona giuridica che non è l'operatore di polizia o un magistrato. In pratica non è quello che comunemente si pensa, ma quello che giuridicamente si intende.
Quindi io suggerirei di continuare con tranquillità e senza andare in pvt, tanto in pvt l'unica cosa che si possa dire è quella di andare da un legale che ha già avuto esperienza professionale (meglio se bdsmer lui o lei stessa) sull'argomento.
 
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Amelié.
view post Posted on 29/8/2016, 02:09     +1   +1   -1




CITAZIONE (Monellina @ 28/8/2016, 23:46) 
Ecco lascio le spiegazioni ad Amelié...odio salire in cattedra,se volete mi trovate in pvt. :)

Ciao Monellina,
Con il mio ultimo post facevo riferimento alle domande che Stanis e Melkor hanno rivolto a me personalmente. Non stavo entrando nel merito dei discorsi intercorsi tra te e loro. Nessuno desidera salire in cattedra e non é una gara a chi risponde prima o meglio. Come ha detto bene Marius questo 3D é stato aperto con l'intento di cercare di dare informazioni importanti sugli aspetti legali. Tutti possono portare il loro contributo, e anzi é giusto che lo facciano. Rispondere in privato va benissimo, ma sarebbe un peccato perché si perderebbe di vista quello che era appunto l'intento iniziale di cercare di diffondere il più possibile un informazione completa e corretta.
 
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Amelié.
view post Posted on 29/8/2016, 20:53     +3   +1   -1




CITAZIONE (Stanis @ 26/8/2016, 00:04) 
Bel lavoro, Amelie.

Mi sembra che ci siano altre due sentenze recenti che arricchiscono il quadro giurisprudenziale (Cassazione penale, sentenza n. 37916/2012 e Cassazione penale, sentenza n° 39228/2011) sui temi inerenti le pratiche sadomaso.

Quella del 2012 in particolare mi pare tratti anch'essa il tema del consenso e in particolare dell'importanza del consenso continuato durante la sessione.

Le hai viste? Ti sembrano in continuità con quella da te analizzata e successiva in ordine cronologico?

Ciao Stanis,
ho letto le sentenze a cui fai riferimento.

Nello specifico con la sentenza 37916/2012, viene stabilito che “si può commettere il reato di violenza sessuale continuata (artt. 81 c.p.c e 609 bis c.p.) anche in una relazione amorosa di carattere sadomasochista, ed anche quando gli atti sessuali costituenti reato, in quanto privi del consenso della vittima, si sono alternati a rapporti sessuali ugualmente di carattere violento ma voluti dalla vittima stessa, e dunque non costituenti reato. Non solo: si commette il reato di violenza sessuale anche quando il consenso, pur inizialmente espresso dalla vittima, nel corso del rapporto sessuale venga meno”.
In sostanza la sentenza stabilisce il principio in base al quale per ogni singola pratica sessuale vi deve essere il consenso, e tale consenso deve continuare a sussistere anche nel corso del rapporto sessuale.

La sentenza n° 39228/2011 della Corte di Cassazione Penale affrontava il seguente caso "Tizio ama i rapporti sessuali di tipo sadomaso e, seppur non con violenza fisica, costringe la propria moglie a prestarsi ad essi. La sentenza d’appello, che lo aveva condannato per maltrattamenti in famiglia, veniva impugnata con ricorso per cassazione sulla base di un’argomentazione: Tizio rivendica il fatto che nulla sarebbe stata la costrizione, in quanto nell’atto sessuale vi erano ribaltamenti di ruoli dai quali traspariva non solo il consenso della moglie quanto anche l’assenza di ogni sentimento di soggezione psichica da parte della stessa."
La Corte di cassazione ha in sostanza stabilito che in questo caso il marito fosse responsabile di maltrattamenti in famiglia, sostenendo che
anche se la donna aveva dato il proprio consenso a rapporti di tipo sadomaso, questo consenso di fatto non era davvero libero, poiché nella vita famigliare di tutti i giorni l'uomo la maltrattava, umiliandola e ponendola quindi in uno stato di soggezione psicologica, che di fatto viziava il consenso dato all'atto sessuale. La sentenza infatti recita proprio che l'uomo esercitava "un atteggiamento mentale di vero e proprio disprezzo nei confronti della moglie”.

Quindi di fatto queste due sentenze dal mio punto di vista sono uniformi alla sentenza più recente sopra citata del 2015, in cui si dice appunto che il consenso deve essere libero e revocabile.
 
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view post Posted on 30/8/2016, 08:54     +2   +1   -1
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Grazie Amelie.
Quella del 2012 in effetti sottolinea con forza l'importanza del consenso sempre e comunque.
Particolare e interessante quella del 2011. Vero è che trattasi di contesto familiare, e spesso quindi non è applicabile a BDSMer che non convivono, eppure stabilisce una cosa non di poco conto: la costrizione non è solo fisica (corde, ecc.) ma può scaturire da dipendenza, pressioni, ricatti, minacce, umiliazioni, degradazioni. Insomma è la condizione di soggezione psicologica ad avere limitato la libertà con la quale è stato dato il consenso. E quindi a rendere nullo il consenso stesso.
 
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Amelié.
view post Posted on 30/8/2016, 21:20     +3   +1   -1




CITAZIONE (Lord Melkor @ 26/8/2016, 00:28) 
Grande Amelie. Ottimo pezzo.
La domanda che mi pongo è: dato per assunto che informato, libero e revocabile siano chiari e facilmente gestibili. Il punto relativo a "effettuato da una persona che non si trovi in una situazione di disabilità psichica" a mio parere resta piuttosto vago. Chi stabilisce se uno è disabile psichicamente? Io mi reputo mediamente intelligente ma non sono un medico. E chi viene da me magari le nasconde eventuali patologie psichiche. Come Ci si pone in quest'ottica? Vengono chiarificati questi punti in qualche modo?
In secondo luogo, mi permetto un'osservazione inerente allo stato di subspace. È la condizione in cui la libertà è meno certa. Quindi siccome secondo me la sicurezza viene prima di tutto se mi rendessi conto che la slave è in subspace le lascerei godere il momento e smaltire le endorfine. Perché il rischio è quello che manchi la consensualità.

Ciao Lord Melkor,

riguardo alla prima domanda che poni sulla disabilità psichica, non ho trovato nulla relativamente alla sentenza di cui stiamo discutendo, però ho trovato un altra sentenza che pur non essendo attinente al BDSM nello specifico, tratta il tema della disabilità nella sfera sessuale.
La sentenza della Cass. pen. Sez. III, n. 18513/2015 stabilisce che il ritardo mentale o una disabilità intellettiva non impedisce di per sé un valido consenso all'atto sessuale.
Perché il fatto sia punibile è necessario provare che la condizione di inferiorità psichica e mentale sia stata sfruttata per ottenere il consenso al compimento dell’atto. Quindi chi compie un atto sessuale con una persona affetta da disabilità psichica, è perseguibile solo se:
-era consapevole della disabilità
-ha sfruttato tale disabilità per indurre la persona ad avere un rapporto sessuale
La Corte aggiunge inoltre che nel concetto di infermità posso rientrare anche quei disturbi della personalità (disturbi caratteriali o relazionali) che non sempre sono inquadrabili nel novero delle malattie mentali, ma solo se sono di una consistenza, intensità e gravità tali da incidere effettivamente sulla capacità di intendere e di volere, escludendola del tutto o viziandola in modo importante.
Va specificato che questa sentenza ha avuto una certa importanza ed è stata apprezzata, perché per la prima volta si è riconosciuta almeno in linea di principio la libertà sessuale delle persone affette da disabilità psichica. Secondo il Giudice infatti andrà accertato di caso in caso se la disabilità da cui è affetta la persona la renda effettivamente capace di intendere e di volere, e quindi di dare un consenso valido.
Quindi ci tengo a sottolineare che questa sentenza non vuole in alcun modo fornire una giustificazione per chi commette un reato di violenza sessuale verso persone disabili, ma semplicemente riconoscere il diritto anche ai disabili di poter avere una vita sessuale come le persone non affette da disabilità. Questo perché con il termine "disabilità psichica" ovviamente si possono ricomprendere tantissime situazioni differenti che possono comprendere livelli di autonomia e di autodeterminazione della persona, diversissimi tra loro.

E' importante comunque precisare che in Italia il sistema giudiziario è un sistema cosiddetto di Civil law, dove quindi i precedenti giurisprudenziali come appunto le sentenze, non costituiscono legge.
In sostanza significa che in caso di controversia, l'avvocato difensore negli atti processuali, può sicuramente fare riferimento alla sentenza di cui stiamo discutendo, per sostenere la sua tesi difensiva. Tuttavia il giudice chiamato a risolvere la controversia, non é vincolato ad uniformarsi ad essa, e quindi può decidere anche in modo diverso.


Riguardo alla seconda domanda relativa allo sub-space.
Come dicevo nel post iniziale è legittimo supporre che questo stato inibisca la capacità di intendere e di volere e che quindi una persona che versa in questo stato non sia più in grado di fornire un consenso valido. Quindi il consiglio in questi casi è sicuramente di sospendere ogni pratica finché la persona non sia tornata pienamente in sé.

Edited by Amelié. - 31/8/2016, 11:27
 
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Lord Melkor
view post Posted on 31/8/2016, 08:10     +2   +1   -1




Amelie intanto grazie per esserti sbattuta a cercare.
Quindi venendo alla questione io che non sono un esperto psicologo ma voglio fare bdsm e sono anche un master alle prime armi ad esempio. Mi trovo davanti una tipa che vuole fare bdsm. La conosco e lei mi racconta di essere stata violentata nel l'adolescenza. Mi è successa sta cosa almeno in tre casi. Questa condizione come la devo valutare? È una condizione invalidante? Se la persona ha seguito un percorso terapico può essere considerata normale?
L'impressione è che sia una sorta di zona grigia poco chiara e che determinate situazioni siano a rischio per entrambi. Non so se riesco a spiegarmi bene.
Quanto al subspace avevo anche io letto a suo tempo questa diciamo pratica di buon senso.
Grazie ancora
 
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roberto1907
view post Posted on 1/9/2016, 23:45     +2   +1   -1




[QUOTE=Monellina,26/8/2016, 07:41 ?t=59139781&st=0#entry418963365]
Bravi i miei avvocati...e se la slave per dispetto denunciasse per percosse o lesioni il suo Master sostenendo che lui si è spinto troppo oltre e lei non era consenziente? 😉 zan zan !

Direi , da vecchio frequentatore di Tribunali, che Monellina, in due parole, ha messo chiaramente in evidenza il nocciolo della questione. Le sentenze, la giurisprudenza, la Corte di Cassazione, sono tutti elementi importantissimi, ma l'esperienza pratica è un'altra cosa. Tutto le ricerche fatte costituiscono un lavoro eccellente, ma non bisogna mai dimenticare che le sentenze sono emesse dopo che il "presunto reo" è stato sottoposto per anni, e per quanto riguarda l'aspetto civilistico anche per decenni, a torture costituite dal trituratutto che è la giustizia italiana, al cui confronto il nerbo di bue, il gatto a nove code o i morsetti per capezzoli con pesi da 500 gr. sono carezze innocenti. Se per ipotesi, accadesse ciò che ha descritto Monellina, sarebbero veramente c..... amari per il Master in questione. La giustizia da manuale è importante, ma lo è molto di più la pratica forense. Meditate Master (me compreso:)), meditate.....
 
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view post Posted on 2/9/2016, 10:01     +2   +1   -1
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[QUOTE=roberto1907,2/9/2016, 00:45 ?t=59139781&st=15#entry419144070]
CITAZIONE (Monellina @ 26/8/2016, 07:41) 
Bravi i miei avvocati...e se la slave per dispetto denunciasse per percosse o lesioni il suo Master sostenendo che lui si è spinto troppo oltre e lei non era consenziente? 😉 zan zan !

Direi , da vecchio frequentatore di Tribunali, che Monellina, in due parole, ha messo chiaramente in evidenza il nocciolo della questione. Le sentenze, la giurisprudenza, la Corte di Cassazione, sono tutti elementi importantissimi, ma l'esperienza pratica è un'altra cosa. Tutto le ricerche fatte costituiscono un lavoro eccellente, ma non bisogna mai dimenticare che le sentenze sono emesse dopo che il "presunto reo" è stato sottoposto per anni, e per quanto riguarda l'aspetto civilistico anche per decenni, a torture costituite dal trituratutto che è la giustizia italiana, al cui confronto il nerbo di bue, il gatto a nove code o i morsetti per capezzoli con pesi da 500 gr. sono carezze innocenti. Se per ipotesi, accadesse ciò che ha descritto Monellina, sarebbero veramente c..... amari per il Master in questione. La giustizia da manuale è importante, ma lo è molto di più la pratica forense. Meditate Master (me compreso:)), meditate.....

Ribadisco quello che ho detto in un mio post precedente, confermato da Ameliè, sull'intento del 3d e ben compreso dagli altri sia Master che slave.
Siccome a voi due piace riassumere in "due parole" gli intenti e la buona volontà degli altri, mi permetto di farlo anche io, senza offesa per alcuno.
Da "buon frequentatore" (non come "cliente", ci tengo a precisare!) di aule, di corridoi e di uffici giudiziari, aggiungo una chicca.

"In aula non vince chi ha ragione, ma chi dimostra di avere ragione".

Ma siccome amo giocare con le parole.
Faccio una domanda in OT(?).
Voi che siete assidui di Tribunali, perchè le assicurazioni non pagano più "il colpo di frusta" ? :)
 
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view post Posted on 2/9/2016, 14:05     +1   +1   -1
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[QUOTE=Marius,2/9/2016, 11:01 ?t=59139781&st=15#entry419150273]
CITAZIONE (roberto1907 @ 2/9/2016, 00:45) 
CITAZIONE (Monellina @ 26/8/2016, 07:41) 
Bravi i miei avvocati...e se la slave per dispetto denunciasse per percosse o lesioni il suo Master sostenendo che lui si è spinto troppo oltre e lei non era consenziente? 😉 zan zan !

Direi , da vecchio frequentatore di Tribunali, che Monellina, in due parole, ha messo chiaramente in evidenza il nocciolo della questione. Le sentenze, la giurisprudenza, la Corte di Cassazione, sono tutti elementi importantissimi, ma l'esperienza pratica è un'altra cosa. Tutto le ricerche fatte costituiscono un lavoro eccellente, ma non bisogna mai dimenticare che le sentenze sono emesse dopo che il "presunto reo" è stato sottoposto per anni, e per quanto riguarda l'aspetto civilistico anche per decenni, a torture costituite dal trituratutto che è la giustizia italiana, al cui confronto il nerbo di bue, il gatto a nove code o i morsetti per capezzoli con pesi da 500 gr. sono carezze innocenti. Se per ipotesi, accadesse ciò che ha descritto Monellina, sarebbero veramente c..... amari per il Master in questione. La giustizia da manuale è importante, ma lo è molto di più la pratica forense. Meditate Master (me compreso:)), meditate.....

Ribadisco quello che ho detto in un mio post precedente, confermato da Ameliè, sull'intento del 3d e ben compreso dagli altri sia Master che slave.
Siccome a voi due piace riassumere in "due parole" gli intenti e la buona volontà degli altri, mi permetto di farlo anche io, senza offesa per alcuno.
Da "buon frequentatore" (non come "cliente", ci tengo a precisare!) di aule, di corridoi e di uffici giudiziari, aggiungo una chicca.

"In aula non vince chi ha ragione, ma chi dimostra di avere ragione".

Ma siccome amo giocare con le parole.
Faccio una domanda in OT(?).
Voi che siete assidui di Tribunali, perchè le assicurazioni non pagano più "il colpo di frusta" ? :)

Mi dispiace leggere questa acidità ingiustificata,io con il mio post ho voluto solo specificare che il consenso è difficile da dimostrare, specie in ipotesi di lesioni,percosse o di bdsm, di difficile comprensioni da parte della società,figuriamoci di un giudice ,tutto quì...e cmq sono avvocato.
 
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view post Posted on 2/9/2016, 14:35     +1   -1
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Monellina, il difficile non è l'impossibile ;)
Si sono acido, grazie :P, dai su siii sportiva che hai iniziato tu a pungolare ... da vera monellina del resto :)
Ma mi riquoto, l'intento è quello di mettere sull'avviso chi pratica bdsm (Dom o slave che siano), specialmente chi ci si affaccia per la prima volta.
Certo questo 3d è solo, come già detto, un "quattro amici al bar" che discutono bonariamente (troppo?) di un argomento serio. Se, poi, nella comitiva c'è un addetto ai lavori ben venga. Potrà contribuire, se ne ha voglia, dissertando sull'argomento.
Che ne pensi? Ti andrebbe di mettere i puntini sulle i se scivoliamo troppo? :)
 
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Amelié.
view post Posted on 2/9/2016, 14:40     +2   +1   -1




CITAZIONE (Lord Melkor @ 31/8/2016, 09:10) 
Amelie intanto grazie per esserti sbattuta a cercare.
Quindi venendo alla questione io che non sono un esperto psicologo ma voglio fare bdsm e sono anche un master alle prime armi ad esempio. Mi trovo davanti una tipa che vuole fare bdsm. La conosco e lei mi racconta di essere stata violentata nel l'adolescenza. Mi è successa sta cosa almeno in tre casi. Questa condizione come la devo valutare? È una condizione invalidante? Se la persona ha seguito un percorso terapico può essere considerata normale?
L'impressione è che sia una sorta di zona grigia poco chiara e che determinate situazioni siano a rischio per entrambi. Non so se riesco a spiegarmi bene.
Quanto al subspace avevo anche io letto a suo tempo questa diciamo pratica di buon senso.
Grazie ancora

Ciao Lord,
credo che la risposta alla tua domanda potrebbe trovarsi nel criterio della "diligenza del buon padre di famiglia" utilizzato dal codice civile.
Non essendo tu uno psicologo o psichiatra di professione, nessun Giudice può aspettarsi che tu sia in grado di fare una diagnosi accurata e precisa su una persona, per valutare quali e quanti danni può aver subito in seguito all'esperienza della violenza sessuale.
Direi che un Giudice può ragionevolmente aspettarsi però che tu, prima di iniziare a praticare Bdsm con una persona, diligentemente valuti sulla base delle tue conoscenze, della tua intelligenza, e della tua esperienza di uomo medio, se effettivamente questa persona sia o meno in grado di darti un valido consenso.
Purtroppo temo che non esista una risposta più specifica di questa alla tua domanda.
Ovviamente ti sto dando una opinione personale, quindi prendila come tale.

Figurati. Spero di essere riuscita a chiarire i tuoi dubbi almeno in piccola parte. :)
 
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icon10  view post Posted on 2/9/2016, 14:49     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Marius @ 2/9/2016, 15:35) 
Monellina, il difficile non è l'impossibile ;)
Si sono acido, grazie :P, dai su siii sportiva che hai iniziato tu a pungolare ... da vera monellina del resto :)
Ma mi riquoto, l'intento è quello di mettere sull'avviso chi pratica bdsm (Dom o slave che siano), specialmente chi ci si affaccia per la prima volta.
Certo questo 3d è solo, come già detto, un "quattro amici al bar" che discutono bonariamente (troppo?) di un argomento serio. Se, poi, nella comitiva c'è un addetto ai lavori ben venga. Potrà contribuire, se ne ha voglia, dissertando sull'argomento.
Che ne pensi? Ti andrebbe di mettere i puntini sulle i se scivoliamo troppo? :)

Sempre a vostra disposizione e ci tengo a ribadire,tutto bello quello che avete trovato,ora poniamo che una schiava piena di ematomi e ferite decida di denunciare il suo Padrone per percosse,ragazzi sono bei cazzi! Vai a dimostrare che era consenziente,che si trattava di bdsm,che era tutto un gioco,quì si rischia tanto...e non avete testimoni lì con voi che possano aiutarvi a dimostrare che era un gioco.Ora poniamo questa ipotesi,vi giocate tutto con le prove( e di certo non parlo del contratto che avete scritto e firmato tra voi),ci vogliono prove testimoniali e altro,insomma assicuratevi che la schiava non sia una matta prima di fare qualunque cosa.D'altro canto anche la stessa deve dimostrare che le ferite che ha sul suo corpo sono state provocate proprio da voi.Insomma bene o male che vada di sicuro si rischiano casini!
 
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view post Posted on 2/9/2016, 15:02     +1   +1   -1
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Ti ringrazio Monellina hai appena giustificato il mio ...

"In aula non vince chi ha ragione, ma chi dimostra di avere ragione".
Non voglio insegnarti il mestiere, ma sai meglio di me che le prove si costruscono in aula.
E
Le assicurazioni non pagano i "colpi di frusta".
Troppi furbi e furbe in giro, chi di solito "mozzica" la prima volta e gli va bene, magari ci prende gusto e riprova il bis, non credi?
 
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view post Posted on 2/9/2016, 15:54     +2   +1   -1
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CITAZIONE (Monellina @ 2/9/2016, 15:49) 
Sempre a vostra disposizione e ci tengo a ribadire,tutto bello quello che avete trovato,ora poniamo che una schiava piena di ematomi e ferite decida di denunciare il suo Padrone per percosse,ragazzi sono bei cazzi! Vai a dimostrare che era consenziente,che si trattava di bdsm,che era tutto un gioco,quì si rischia tanto...e non avete testimoni lì con voi che possano aiutarvi a dimostrare che era un gioco.Ora poniamo questa ipotesi,vi giocate tutto con le prove( e di certo non parlo del contratto che avete scritto e firmato tra voi),ci vogliono prove testimoniali e altro,insomma assicuratevi che la schiava non sia una matta prima di fare qualunque cosa.D'altro canto anche la stessa deve dimostrare che le ferite che ha sul suo corpo sono state provocate proprio da voi.Insomma bene o male che vada di sicuro si rischiano casini!

Hai ragione Monellina. Resta però il fatto che, aldilà della malafede delle persone che possono raccontare una palla ai giudici per interesse di vario genere, esiste qualche normativa ed un po' di giurisprudenza e conoscerne i contenuti non è poi male. Da lì a dire che uno sia in una botte di ferro...no. Questo è uno dei millemila motivi per cui si predica a tutti, più spesso agli/alle slave ma talvolta anche ai Master/Mistress più giovani e inesperti, di praticare solo con persone che si conosce bene e di cui si ha totale fiducia.

......oppure praticate sempre di fronte a tanti testimoni oculari. Evviva la promiscuità se essa ti fa evitare guai peggiori! :D
 
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Lord Melkor
view post Posted on 2/9/2016, 16:14     +2   +1   -1




Grazie Amelie chiarissima la risposta.

Monellina volevo chiederti: quindi una video registrazione a cellulare della schiava che dà il consenso potrebbe essere una prova valida?

Comunque basta anche il sesso normale in Italia per finire nei guai. Pensate a quel padre che si è fatto la galera accusato dai figli di molestie sessuali ma era innocente e loro hanno ammesso che era stata la madre a pressarli per mentire quando erano ragazzini.
 
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