CITAZIONE (Xerisja @ 9/6/2019, 01:42)
Il tuo ragionamento non fa una piega, tuttavia lo trovo a tratti semplicistico. Mi sembra in un certo senso riduttivo mettere a confronto due ere evolutive così diverse. La specie umana di oggi non è mossa, come hai giustamente accennato tu, dalla necessità di sopravvivere nel senso evolutivo del termine: il pianeta in cui viviamo è sovrappopolato e quindi viene meno l'urgenza di trovare il porto sicuro per mantenersi in vita. Nella società odierna, oltretutto, stiamo assistendo ad una progressiva e sempre maggiore emancipazione del genere femminile: in questo senso sempre più donne cercano l'indipendenza fisica, emotiva ed economica dagli uomini (non sempre tutte insieme, intendiamoci). Ragionando in questi termini, allora, si deve parlare di inversione del processo naturale delle cose? Di alterazione della "programmazione" della donna? Credo che il distacco delle donne da certe meccaniche (le quali farebbero parte di questa natura che le ha "programmate così") sia una risposta forte e dimostri che noi non siamo esseri programmati. Il fatto che all'interno dei nostri geni vi siano delle cose imprescindibili (come l'accoppiamento, la creazione di società, lo scambio commerciale etc) non credo sia una motivazione sufficiente per dire che siamo prestabiliti nella nostra essenza.
Che esistano donne che cercano l'uomo per la sua disponibilità economica è indubbio. Dire il contrario sarebbe ipocrita. Ma non credo le donne di oggi lo facciano per una questione di "sopravvivenza evolutiva" ma più una questione di trovare agio... cioè: non è più una questione di trovare l'uomo in grado di mantenerle in vita e assicurare loro la prole, è più trovare il buon partito. Non so se sono riuscita ad essere chiara.
Inoltre voglio chiederti una piccola precisazione: nel post principale, di cui questo è una sorta di appendice, hai citato tal "Sesso Umano" di Vincenzo Masini. Non ho trovato nulla in merito, nemmeno nella lista delle sue pubblicazioni (che trovi
qui). E' una pubblicazione specifica/articolo/capitolo di un libro?
Quello che affermi è indubbiamente vero, almeno in parte. Anche nel testo che ho citato, si può evincere quanto sia cambiata la figura femminile nel corso del tempo, e di conseguenza, buona parte della società umana. Permangono però delle criticità, perché , nonostante i passi avanti, molti esponenti del genere umano.... Sono rimasti indietro.
Proverò ad entrare più nel dettaglio. Per farlo, a supporto della mia personale ipotesi, chiamerò in causa la memetica. Cos'è la memetica? Ecco la definizione:
Nel suo libro "il gene egoista", l'etologo Richard Dawkins ha introdotto il termine meme per descrivere una unità base dell'evoluzione culturale umana analoga al gene, in base all'idea che il meccanismo di replica, mutazione e selezione si verifichi anche in ambito culturale. Così come in biologia, la presenza di questi elementi porta all'emergere spontaneo di effetti evolutivi, anche se per i memi questi si manifestano in senso diverso rispetto a quello biologico. Nel libro, Dawkins descrive il meme come una unità di informazione residente nel cervello. Si tratta di uno schema che può influenzare l'ambiente in cui si trova (attraverso l'azione degli uomini che lo portano) e si può propagare (attraverso la trasmissione culturale).
Ne potete trovare un accenno qui:
https://oggiscienza.it/2019/02/06/memetica-richard-dawkins/Se la genetica, tramite il DNA, trasmette informazioni “base”, quali il colore degli occhi, l'altezza e la predisposizione a determinate malattie dell'individuo, fino ad arrivare alla spinta verso la procreazione, i memi gestirebbero tutte le informazioni culturali, che l'uomo ha prodotto dalla sua comparsa ad oggi.
Con una sostanziale differenza: la teoria dei memi è una protoscienza, che non si può verificare materialmente Non si può rintracciare un meme, all'interno del copro umano per analizzarlo. Un gene sì. Fatta questa doverosa premessa, entro nel dettaglio della mia teoria. Facciamo alcuni esempi, molto diversi tra loro ma simili per finalità.
In molte parti del mondo, tra cui l'Italia, ci sono donne che sarebbero ben disposte a sposare un malavitoso affermato (mafioso, camorrista, n'dranghetista di sorta), pur di cambiare la propria posizione all'interno della scala sociale. In queste zone, l'ambiente è viziato da problemi abbastanza gravi. Totale mancanza della presenza dello Stato o delle sue istituzioni, scuole fatiscenti (le cosidette “scuole di frontiera”), impossibilità di impegnarsi in attività extra-scolastiche costruttive e formanti per la persona, lavoro inesistente. I “memi” buoni, quindi, non possono esistere, o sono pochi, perché una condizione del genere, è al limite della sopravvivenza. Non c'è emancipazione, tanto per l'uomo, tanto e molto di più per la donna, che già parte sfavorita.
Cosa rappresenta la forza, la potenza, il rispetto? Chi fa di tutto per guadagnarseli. Ossia il mafioso di turno. Quello è l'uomo forte. Quello è l'uomo importante. Quello è il capobranco. Ovviamente, non tutti quelli che vivono queste situazioni sono così, ma per molte cos'è meglio? L'uomo che sta zitto e subisce, che abbassa la testa, che guadagna 4 soldi alzandosi alle 5 di mattina per andare a lavorare, e non arriva alla terza settimana del mese, quando tutto va bene, oppure l'autorità altra?
Altro esempio. Quante ragazze si iscrivono all'università, non danno manco un esame all'anno e perdono tempo, con il solo scopo di selezionare il maschio “figlio di”, economicamente ben piazzato? Personalmente io ne ho conosciute parecchie ai tempi. Applicare la teoria dei memi, in questi casi, è molto più difficile. Perché spesso l'ambiente non è così al limite come nell'esempio precedente. Spesso sono donne in cui uno dei genitori, se non entrambi, lavorano. Mediamente a scuola ci sono andate, hanno avuto la possibilità di studiare, di acculturarsi, magari hanno fatto uno sport, suonano uno strumento musicale. Hanno una vita sociale “sana”. Hanno avuto la possibilità di selezionare i giusti memi. Magari hanno ricevuto un'educazione volta allo sviluppo della famiglia, piuttosto che alla loro eventuale carriera e/o alla realizzazione personale. Potevano anche rigettare questo meme, eppure il fine ultimo, sarebbe quello di trovare il buon partito con cui accasarsi. Ergo, la loro “emancipazione”, passerebbe attraverso la figura maschile.
Di esempi se ne potrebbero fare molti, con tante variabili diverse. Ovviamente, eliminiamo i fattori di “disturbo”, dati dal fatto che, situazioni del genere sono reali, ma le variabili in campo, sono moltissime, e il risultato potrebbe comunque discostarsi da ciò che scrivo. Fatta questa precisazione, e partendo dal presupposto che i due esempi fatti portino al medesimo risultato, proviamo a tirarne le somme:
Nel primo caso, i memi sono per lo più corrotti. L'unico meme valido, toccabile con mano sono i soldi e il potere che essi racchiudono. Nel secondo, invece, i memi “buoni” possono essere scelti, c'è la possibilità di farlo, eppure si prova a seguire un unico percorso. Ora, dalla formula, togliamo i memi. Per quanto affascinanti, come già accennato poc'anzi, sono una protoscienza tutta da dimostrare. Cosa ci rimane?
La genetica, e le informazioni che portano. Quindi, se la mia analisi è corretta, se ho valutato bene la maggior parte delle informazioni in mio possesso, alcune/tante/molte donne (non so quante in realtà), si “arrenderebbero”, o semplicemente porterebbero avanti lo schema che la natura impone loro. Ne va da sé che il desiderio di farsi una famiglia, ricercare una vita agiata, non è sbagliato, non affermo questo. Ma possono essere le ragioni che spingono gli individui a farlo. E questo, a rigor di logica, può essere applicato in qualsiasi contesto.
Vogliamo ribaltare quanto detto, analizzando il comportamento maschile in determinati casi specifici?
Prendiamo in esame il comportamento del tipo che struscia il proprio fallo, sulle terga della ragazza che gli sta davanti, su una pista da ballo in discoteca. Quell'individuo potrà essere tanto un ragazzo che nella vita avrà avuto poche possibilità di crescita, tanto quanto l'opposto. Eppure perché si comporta così? Perché noi uomini, subiamo l'eccitazione data dalla visione del corpo femminile, più di ogni altra cosa. Anche in questo caso, è la natura ad averci fatto così. E' nel nostro DNA. I geni, spingono a riprodursi. Ora, ci sarà chi eviterà di comportarsi in questa maniera scellerata, pur subendo certi stimoli, che li controllerà. Mentre qualcun altro, si comporterà come un primato alla vista del culo della femmina, in chiari atteggiamenti riproduttivi. O più semplicemente, si comporterà come un idiota.
Ribadisco quanto detto nel post di apertura, a scanso di ulteriori equivoci:
Esistono donne che si svegliano alle 4:00 di mattina, preparano tutto quello che possono per la famiglia, infilano una tuta e vanno in fabbrica a farsi un “bel” turno di lavoro in fabbrica, stando su una catena di montaggio, per provvedere al loro sostentamento e a quello familiare? Magari non hanno un marito, ma dei figli da mantenere. Oppure ne hanno uno con invalidità tale, da impedirgli di lavorare, o ancora disoccupato? Certo che ci sono, sono anche tante, e ripeto, le ho conosciute personalmente.
Esistono donne in carriera, e non in carriera, che si fanno in quattro, otto, venti, pur di affermarsi? Che, per loro scelta, cercano l'indipendenza dall'uomo, che non vogliono avere figli? Assolutamente, anche in questo caso, viste con i miei occhi, sentite con le mi orecchie.
Esistono donne, che hanno un profondo e radicato senso della famiglia, che desiderano averne una, sacrificando magari il loro lavoro, pur di dedicarcisi con impegno? O altre che riescono a far combaciare entrambi gli aspetti, al meglio delle loro possibilità? Sicuro, ne ho avuti di esempi tangibili.
Esistono donne che, guardano un uomo dall'alto in basso, tentano di capire quanto guadagni mediamente l'anno, e una volta fatto questo, se non rientri in una determinata categoria, nella migliore delle ipotesi non ti guardano neanche, oppure si rivolgono a te addirittura con disprezzo? Uff, che ne parliamo a fare.
Sviscerare tutti perché e i percome, è impossibile, perché l'umanità ha un ampio spettro, ma se trovo casi come quelli da me presi in esame in questo topic, una spiegazione devo trovarla. Provo a farlo attraverso questo schema, che, non vuole essere una prova scientifica, ma il frutto di un mio ragionamento. In qualche modo, insomma, un “come”, funzionano le cose, che meccanismi si instaurano all'interno del genere umano, in determinate situazioni, cerco e provo a trovarlo. Il “perché?”, anche, ma lì diventa veramente troppo difficile.