Il mio ritorno

Ho stravolto il tuo corpo. LA tua mente, la tua bocca. Tutte le tue labbra.
"Te lo fatto sudare..."
"Si mio signore... Me l'hai fatto godere..."
Poi mi guardi, attraverso i tuoi occhi vedi tutto il mio calore.
"Per tutta la sessione ho creduto che mi avessi lasciata digiuna."
"Ed avrei voluto... MA ti ho lasciata a stecchetto per troppo tempo. Era ora che godessi per me..."
"Per noi mio signore...
Lasci che le mie mani accarezzino il tuo collo.
Ti accarezzo come se fossi un arpa. La mia arpa. Il mio strumento per darmi e darci piacere.
Stretta tra le mie gambe aspetti...
LE tue mani sulla mia seta gessata. La mia sulla tua testa. Resti li.
Con la mia ad accarezzare la tua capigliatura.
"Mi sono preso ogni sorta di piacere da questo corpo; che ho fatto mio..."
"Davvero mi vorresti calva?"
"Se i tuoi capelli non mi dicessero nulla sarebbero fatti tuoi."
"non avresti nulla da tirare mentre mi sodomizzi..."
Dalla tua anima sento una domanda...
"Non chiedermelo ora. Nemmeno ti conosco!"
Dal tuo sguardo una dolce supplica.
Vuoi una danza, e non potresti chiedermela più educatamente.
Allora ti inarchi verso di me, con le braccia a cadete Resti inginocciata a me...
Vedo il nero che mi doni dalle tue suole... Quelle piante che ancora non ho avuto il piacere di tormentare...
Eppure; il loro sapore mi è ignoto. MA come tutto di te.
Sento solo la tua anima che mi desidera... Vorresti già conoscermi.
"Ma come potresti riconoscermi se ancora non sei qui?"
"Sai che non mi avrai fin quando avrai bisogno di me.... SAi che non ti incontrerò finché mi cercherai. Devo essere io a trovarti..."
Le tue labbra ora mi baciano.
"Vupi che nasconda ancora il corpo che ormai ti appartiene?"
"Sta vota no. Voglio lasciarti, per una delle ultime volte, possibilità di vestirti come desideri."