Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Riflessione sul sadismo

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view post Posted on 20/8/2019, 07:31     +7   +1   -1
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Buongiorno a tutti!
stavo riflettendo qualche tempo fa sul significato del sadismo, che, se non sbaglio, consiste nel provare piacere al vedere soffrire un’altra persona. Io ne sono molto incuriosita perché è un modo di sentire che non è nelle proprio nelle mie corde.
Cari/e Dom/me, che cosa vi affascina delle pratiche che provocano dolore? Qual è il significato del vostro sadismo?
Un piacere erotico nella sofferenza altrui?
Il fatto che qualcuno provi dolore x voi? (quindi non tanto vi piace l’altrui sofferenza in sè, ma il fatto che qualcuno la subisca x voi?)
Una specie di vendetta nei confronti di cattiverie subite nella vita?
Torturare x es un perfetto sconosciuto, magari del proprio stesso sesso (ipotizzando che il/la Dom/me sia eterosessuale) darebbe uguale piacere?
Altro?
So che esiste un’ampia letteratura sull’argomento, ma non ho letto nulla xchè non amo molto i libri... Grazie a chi vorrà rispondere.
 
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view post Posted on 20/8/2019, 08:08     +1   +1   -1
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Davvero un bellissimo quesito,quello che qui poni,Mina😋😋😋

CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Una specie di vendetta nei confronti di cattiverie subite nella vita?

Così fosse sarebbe un "tantino" pericoloso,non credi...
Ma difficilmente qualcuno,anche fosse,qui lo ammetterebbe🙃🙃🙃
 
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view post Posted on 20/8/2019, 08:16     +1   +1   -1
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Esiste la soglia. Ovvero quel monumento dove una leggera forma di dolore privoca piacere.
Non si tratta di forti dosi di dolore, difficilmente.
Forse in modi punitivi…
Ma anche lì è estremamente difficile.
Poi impongo sempre una stimolazione del piacere mentre lo elargisco.
Ma mai eccessive, solo per aiutarvi a non semrtirlo troppo: quanti basta a farvi superare una punizione.

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view post Posted on 20/8/2019, 08:19     +3   +1   -1
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Difficile rispondere,ma ci provo.
Intanto il dolore è un ` emozione,quindi è la risposta ad uno stimolo imposto dal dominante che diventa padrone di quella forte emozione.
Stessa cosa con il solletico,implica la gestione di una reazione causata ad altri.
Causa piacere perché è proprio il dominio altrui che eccita,il fatto che soffra per te,ti dona quel dolore con amore,ti rende importante in quel momento,ha scelto te e non altri.
Confesso che anche guardare altri che giocano,che soffrono mi da piacere e in quel caso non sono io a comandare,ma credo che sia un po' come il mirroring che scatta quando si guarda altri far sesso ed eccita (vado in ot mi sa).
Aggiungo inoltre,nessuna vendetta contro la vita,sarebbe assurdo dai e mi eccita farlo anche con sconosciuti,ma non si crea la stessa bolla,lo stesso feeling che si ha con una persona legata,è un po' come far sesso,o fare l amore.
Concludo dicendo che a mio avviso siamo tutti sadici e tutti masochisti,sta a noi scoprire questa parte.

Edited by Francesca Catapano - 20/8/2019, 09:32
 
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view post Posted on 20/8/2019, 08:21     +1   +1   -1
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CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Cari/e Dom/me, che cosa vi affascina delle pratiche che provocano dolore?

Il dolore in se e il fatto che la partner accetti che certe pratiche provochino dolore :D

Ritengo che ci sia una profonda carica erotica nella consapevolezza che l'altra persona è disposta ad accettare una cosa di per sé spiacevole e che probabilmente non accetterebbe di fare con il primo che capita. Sicuramente trovo l'accettazione delle pratiche S&M una dimostrazione della sottomissione della partner.

Personalmente non provo nessun piacere nel fare del male al primo che capita, ne considero il sadismo una pratica per sfogare rancori passati, ho scoperto invece che per me è un ottimo anti stress.

Nel mio caso specifico di recente, praticando equitazione, ho compreso che in parte è anche il bisogno di sentirmi il maschio alfa.
 
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view post Posted on 20/8/2019, 11:10     +3   +1   -1
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CITAZIONE (Francesca Catapano @ 20/8/2019, 09:19) 
Intanto il dolore è un ` emozione,quindi è la risposta ad uno stimolo imposto dal dominante che diventa padrone di quella forte emozione.
Stessa cosa con il solletico,implica la gestione di una reazione causata ad altri.
Causa piacere perché è proprio il dominio altrui che eccita,il fatto che soffra per te,ti dona quel dolore con amore,ti rende importante in quel momento,ha scelto te e non altri.

Quoto, mi hai rubato le parole di bocca.

Penso, senza scomodare l’ampia letteratura e decenni di studi di psicologia, che esista un sadismo “buono” e uno “malato” (uso termini terra-terra proprio per non andare in OT e restare sulla sostanza delle domande).

Quello “buono” è quello descritto da Francesca, si crea un forte circuito virtuoso slave-Dom: tu mi doni la tua devozione e prova di fiducia assoluta, io provo la forte emozione di avere questo potere “assoluto” in dono, provo di rimando una forte gratitudine e, in ultima analisi, ho l’istinto di proteggere un bene così prezioso mettendo in atto un rito che è sì sadico ma che non arriva a far male tanto da mettere a rischio la sicurezza e la salute della persona davanti. Alla fine si genera una forte simbiosi emotiva che si scioglie in un grande abbraccio e a un lungo after-care.

Quello “malato” è quello che nasce da desideri di rivalsa, da misoginia, come risposta a violenze subite, ecc. e non si preoccupa dell’integrità e dell’incolumità psico-fisica dell’altra persona. In una sola parola è “distruttivo”.

Bel post, brava Mina.
 
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view post Posted on 20/8/2019, 11:55     +1   +1   -1
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Le urla di dolore sono musica per le mie orecchie anche se sopite da una museruola.
Il terrore negli occhi della vittima mi manda in delirio.
 
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view post Posted on 20/8/2019, 11:58     +1   +1   -1
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CITAZIONE (BDSMLover @ 20/8/2019, 12:55) 
Le urla di dolore sono musica per le mie orecchie anche se sopite da una museruola.
Il terrore negli occhi della vittima mi manda in delirio.

Oddio, urla…
Se fossero mugolii accentuati sarebbe il massimo!
 
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view post Posted on 20/8/2019, 13:35     +1   -1
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Ciao Mina,
il tuo quesito ha popolato anche i miei pensieri, in quel periodo in cui ho iniziato ad analizzare la mia sessualità, la mia volontà e ciò che ero con le mie partner.
Ed è una delle riflessioni, fra le altre, che mi ha fatto addivenire alla conclusione che - no - non sono un master.

Perché non godo del dolore altrui, godo del vedere godere.
Godo della libertà di godere, della frenesia del piacere anche quando sfocia nel parossismo.
Per questo mi piace stare con le esibizioniste, con quelle che si fanno umiliare, con quelle che fuori sembrano la perfetta figlioletta di buona famiglia e poi con me bestemmiano ed ostentano volgarità che neanche le più laide battone da sbarco, con quelle che perdono la testa ad essere schiaffeggiate, strattonate, fottute.

Non è lo schiaffeggiarle che amo, è la presa di coscienza di lei che travalica il mediocre perbenismo sessuale per appagare e appagarsi, che mi eccita.

Perché godo di questo in posizione dominante, allora? Sarebbe uguale a posizioni invertite?
No, non sarebbe uguale.
Perché sono troppo imperioso caratterialmente per riuscire a godere del godimento altrui sopra e contro la mia volontà, e perché sono troppo narciso per non amare la visione di una ragazza che sottometto, e che si sottomette a me

Edited by Il Guardiano del Faro - 20/8/2019, 14:59
 
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Lord_SNK
view post Posted on 20/8/2019, 18:27     +1   -1




Rispondo da non praticante, sulla base della mia idea:

CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Cari/e Dom/me, che cosa vi affascina delle pratiche che provocano dolore? Qual è il significato del vostro sadismo?
Un piacere erotico nella sofferenza altrui?

Sì. Fin da piccolo, mi piaceva vedere il viso femminile contratto in un'espressione di dolore. E mi piaceva vedere donne legate. Trovo che l'arte dello shibari e del kinbaku, aumentino la sensualità e l'erotismo tipico delle forme femminili. Anche l'idea di lasciare segni sul corpo della partner, mi ha sempre galvanizzato. E' come marchiare, e marcare ciò che è "mio". Trovo la sofferenza (o meglio, certa sofferenza) molto erotica dunque. La idealizzo come una sorta di preliminare all'amplesso.

CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Il fatto che qualcuno provi dolore x voi? (quindi non tanto vi piace l’altrui sofferenza in sè, ma il fatto che qualcuno la subisca x voi?)

Non so dare una risposta certa.

CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Una specie di vendetta nei confronti di cattiverie subite nella vita?

Non avendo mai provato, questa è sempre stata la mia paura più grande. E' una cosa che mi sono sempre chiesto. "E se volessi fare male, come sfogo alle mie frustrazioni?" "Sarò misogino?" Infatti questo è stato uno dei (tanti) motivi, che mi hanno tenuto lontano da questo mondo. Questo lato della mia personalità, a volte mi fa paura.

CITAZIONE
Torturare x es un perfetto sconosciuto, magari del proprio stesso sesso (ipotizzando che il/la Dom/me sia eterosessuale) darebbe uguale piacere?
Altro? So che esiste un’ampia letteratura sull’argomento, ma non ho letto nulla xchè non amo molto i libri... Grazie a chi vorrà rispondere.

Sul torturare una persona sconosciuta, dipende. Come esiste il sesso occasionale, esiste anche il sessionismo. Che credo sia la stessa cosa. Ma non credo che si possa fare così a su due piedi, o a cuor legegro come una scopata occasionale qualsiasi. Si ingligge dolore, quindi un minimo di conoscenza penso ci voglia, da entrambe le parti. Sculacciare una sconosciuta, senza averci mai parlato manco una volta? Idea allettante, ma difficilmente lo farei.

Torturare un uomo? Il solo pensiero mi fa ribrezzo. Qualsiasi iterazione sessuale con un altro uomo, per me è off-limits. Anzi, la maggior parte dei contatti fisici con gli uomini per me lo sono. Altro esempio, ho sempre trovato lo shibari maschile, orrendo. Non me ne vogliano i bunny maschi, ma per me è così.

Comunque tutto dipende da cosa si intende per sadismo. Per me una schiena o un culo rosso e graffiati, ad esempio, sono erotici. Una che gronda sangue no. Una foto che ritrae uno shibari di Nobuyoshi Araki è erotica. Una foto del ebrei ad Auschwitz, mette solo rabbia e vergogna. Un racconto qui su LdS, può essere eccitante. Il rapporto delle torture Cinesi nel Lao Gai, non mi fa dormire per giorni.

Ovviamente, per quanto mi riguarda, quello sopra riportato, è solo una parte di un discorso un pò più complesso.
 
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Miss_Me
view post Posted on 20/8/2019, 20:37     +2   +1   -1




Per me sono momenti di autentico desiderio, che nascono da fantasie o da situazioni concrete durante un incontro.
Può essere una bellissima e ampia schiena chinata verso i miei piedi, che inizio ad aver voglia di colpire e segnare... Può essere la voglia di tendere una corda cattiva che costringe in una posizione ancora più scomoda durante una legatura... o i fantastici delicatissimi capezzoli e tutti gli attrezzini deliziosi utilizzabili (ma anche le semplici mollette da bucato) e altri.... punti delicati e indifesi.
È un desiderio intenso che si alimenta mentre si realizza per le reazioni visibili: i gemiti, le contrazioni di paura... o giocare con le sensazioni, spostandole dal dolore al piacere e viceversa, e mentre questo accade sorgono, salgono e aumentano tantissime altre emozioni, gratitudine fortissima e stupore per la resistenza e la forza nel subire e donare della persona che si offre o, in casi di gioco più "lieve", una solida gioia complice nel sapere il "divertimento" dell'altro. Sale e poi si attenua fino a sciogliersi in una placida soddisfazione.
Cosa significa tutto ciò, moltissimo? Aver paura :) e trattenersi, trattenersi, trattenersi in relazione all'esperienza della controparte e alla propria, in relazione al suo rapporto con il dolore e in relazione alla conoscenza reciproca.
 
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view post Posted on 20/8/2019, 20:51     +2   +1   -1
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Madre Superiora del Convento di LDS - Appartengo -
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Dal lago più profondo e nero

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Mina ma che bella discussione che hai aperto.
Complimenti, davvero bella.

Ti rispondo per come posso e per le mie piccole esperienze che, spero, aumentino sempre di più. 😄

Ho provato a sottomettere alcuni slave uomini e, ti dirò, mi è piaciuto, mi piaceva “sentire” il loro dolore, “sentire” la loro sofferenza, i loro volti contratti dal dolore.
Vedere le loro emozioni percorrere attraverso il loro corpo fino ad arrivare al loro viso e nelle loro smorfie e gemiti.
A volte, urla.
Sapere che qualcuno mi sta donando un pezzo di sè, un pezzo del suo essere, è qualcosa d’indescrivibile, unico.
È un desiderio.
Un qualcosa intrinseco nella propria mente.
Forse è anche un po’ un senso di onnipotenza ma, regalato, donato e sincero.

Spero prima o poi di sottomettere una slave, mi piacerebbe molto.
Secondo me, le donne, hanno qualcosa in più.
(Non me ne vogliano gli slave 😊)
 
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view post Posted on 20/8/2019, 21:13     +1   -1
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CITAZIONE (Il Guardiano del Faro @ 20/8/2019, 14:35) 
Ed è una delle riflessioni, fra le altre, che mi ha fatto addivenire alla conclusione che - no - non sono un master.

Perché non godo del dolore altrui, godo del vedere godere.

Grazie per la condivisione.

Comunque a certi Master D/s “puri” (puri nel senso che non praticano sadomaso ma solo D/s) il dolore non interessa. Interessa il potere, il poter decidere e guidare, dettare ordini e regole e vederli rispettati con obbedienza e devozione.
Quindi non è detto che il dolore e il sadismo siano “necessari” in un legame Dom/sub.
 
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view post Posted on 21/8/2019, 07:14     +3   +1   -1
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Grazie a tutti per le bellissime risposte! ❤️

CITAZIONE (edmonddantes86 @ 20/8/2019, 09:08) 
Davvero un bellissimo quesito,quello che qui poni,Mina😋😋😋

CITAZIONE (.mina. @ 20/8/2019, 08:31) 
Una specie di vendetta nei confronti di cattiverie subite nella vita?

Così fosse sarebbe un "tantino" pericoloso,non credi...
Ma difficilmente qualcuno,anche fosse,qui lo ammetterebbe🙃🙃🙃

Grazie 😊
Iin effetti hai ragione, sarebbe difficile ammetterlo... ma magari.

Francesca Catapano ok grazie della risposta: è vero, il piacere dell’avere il controllo della situazione!

Yanez de Gomera bene, capito! 😊 Entrambi gli aspetti sul dolore sono importanti x te.
Mi piace assai il discorso del maschio Alfa: tra l’altro anche il cavallo 🐎 un po’ come la slave, va educato e corretto, punito se serve... Un pony play reale 😊

Stanis grazie mille ☺️ Ok rimaniamo quindi sul tema dell’avere il potere di generare forti emozioni nell’altro se ho ben capito. Mi auguro che la cura e l’attenzione alla sicurezza che descrivi per la partner durante e dopo i giochi siano pratica diffusa, o per lo meno che incontrerò io sul mio cammino...

Bdsm Lover hey Lover wow! E cos’è che ti manda in visibilio del terrore negli occhi di una vittima?? È questo che vorrei capire col post.
x dire, a me se uno mi guarda con terrore mi viene da andare via...

Il Guardiano del Faro grazie per la tua visione Primal.
ok, quindi anche a te quello che eccita e vedere una persona che, grazie a te e a quello che le fai, riesce a superare il proprio modo di essere composto e perbenista. Che quindi fa qualcosa che solitamente non fa e che in qualche modo si ritrova. Ho capito bene?
 
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ArtiglioAffilato
view post Posted on 21/8/2019, 10:19     +1   +1   -1




Un punto molto importante e su cui i dom dovrebbero a lungo riflettere. Perché? Perché noi sadici (si mi ci metto anche io) abbiamo un lato oscuro. Forse più o meno marcato ma esiste. È una questione che mi sono sempre posto e che mi ha sempre fatto paura in un certo senso sebbene col tempo sia riuscito ad accettarmi.

Accettare il fatto che si sia sadici significa capire e comprendere le dinamiche del sadismo che sono più o meno le stesse (seppure di molto attenuate) che guidano taluni criminali seriali. Sì ho appena finito di vedere mindhunter e quindi sono carico. Però io la domanda me la sono fatta.

Il piacere di decidere del dolore di un altro. È qualcosa di potentissimo. E che da un piacere difficile da recuperare altrove. Pensate a tanti esempi storici. A quanto sia in guerra presente la tortura, non venitemi a dire che è per estorcere info. Lo è in parte.

È il piacere del dominio assoluto del decidere per il dolore di un altra persona. Chiaramente in ambito bdsm è di molto attenuata la carica malata come diceva giustamente Stanis ma non va mai dimenticato che esiste un filo.
 
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28 replies since 20/8/2019, 07:31   854 views
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