| | |
| | |
| |
| | Si discute spesso di dominazione e di appartenenza e cosi' mi sono chiesto quali sono le condizioni e quindi le pratiche in presenza delle quali si puo' parlare di rapporto totale. Secondo me sono 3, senza un ordine fra loro, ma ci devono essere tutte 1 castità cioe' il controllo assoluto dell'orgasmo dello schiavo da parte della padrona 2 cuckold cioe' lo schiavo deve accettare che la padrona fa sesso con altri e anche guardare e aiutare se richiesto 3 cesso completo cioe' la padrona non usa il wc per fare i suoi bisogni ma usa lo schiavo. Ho fatto l'esempio padrona e schiavo perche' io sono per il femdom ma penso che funziona anche con padrone e schiava. Io non sono arrivato a nessuna di queste 3 cose e forse non ci arrivero' mai pero' penso che per dire che un rapporto di dominazione e' vero e totale ci vogliono tutte 3. Non dico che sono le sole, dico solo che un rapporto di dominazione non e' totale se ne manca anche una. Volevo sapere senza polemiche cosa ne pensate, se concordate oppure no. Grazie in anticipo per i vostri pareri e le vostre risposte, ciao.
| | |
| |
|
| |
| | Potrebbe considerarsi un punto di arrivo del rapporto D/s "ideale"
| | |
| |
|
| |
| | Ciao Servofedele, concordo con quanto ha scritto Xeri qui sopra e, aggiungo che non sono le pratiche in sé a costruire un Legame e, la dominazione e l'appartenenza ma, bensì, dalle due persone stesse: partendo dal riconoscimento, iniziando un Legame dove i limiti si superano piano facendo un passo alla volta, dove c'è devozione e dove ci si dona. Secondo me, non sono quelle tre pratiche a creare la dominazione e l'appartenenza ma, c'è molto di più. E' un'insieme di tutto.
Concordo anche con Lover, potrebbe essere un punto di arrivo ma, a mio avviso, non di partenza.
| | |
| |
|
| |
| | Sono d'accordo che e' molto soggettivo dire che le pratiche sono quelle. Io la vedo cosi' ma ognuno ha le sue idee. Si' che sono pratiche estreme e senz'altro sono un punto di arrivo. Io infatti non ci sono arrivato e non e' che voglio arrivarci anche perche' forse non ci riuscirei. Pero' con la persona giusta, chi lo sa. Pero' quello che voglio dire e' che secondo me se la dominazione e' totale allora come slave le subisci e non le puoi escludere, ecco. Grazie comunque per le risposte
| | |
| |
|
| |
| | Mi sembra un esagerazione da racconto porno. Se parliamo di vita reale, secondo me queste non sono condizioni applicabili, può succedere di essere sottoposti ad una o a tutte queste cose per una volta ma non credo possa diventare normalità nemmeno in un rapporto dom/sub. Inoltre certe pratiche portano problemi anche di salute credo.
| | |
| |
|
| |
| | Situazioni estreme e non da tutti, senza dubbio. Di estremo degrado, direi, ma caratterizzano certamente un rapporto di sottomissione incondizionata. Il controllo assoluto dell'orgasmo, dopo un po', porta a dipendenza, fisica e psicologica, dalla keyholder. Che la keyholder non si faccia mancare il sesso è poi solo una conseguenza, abbastanza logica e naturale. Lo human-wc, simbolicamente, marca tutta la distanza: tu la veneri, lei ti usa come cesso. E' troppo anche per me, ma capisco il tuo argomento. Quindi alla tua domanda rispondo che concordo.
| | |
| |
|
| |
| | Trovo intrigante la domanda. Che però parte da un presupposto errato come ti han fatto notare xeri ed edhara.
Il per te.
Cioè quei tre punti (che peraltro in parte io pure condivido) variano da soggetto a soggetto. Io ad esempio aggiungerei un quarto punto dominazione economica. Decido io se spendi quanto spendi se spendi per te o per me. Potremmo aggiungere controllo sull’alimentazione e via così. Il controllo assoluto però implica un’enorme responsabilità sulle spalle del dominante perché più ti spingi in profondità più l’altro è nelle tue mani e basta un nonnulla per fare danni anche seri fisici psichici economici.
| | |
| |
|
| |
| | in teoria forse sì, in pratica ... be careful what you wish
| | |
| |
|
| |
| | Io immagino il rapporto di dominazione/sottomissione come una sorta di percorso che si fa in due, passo dopo passo, dove i limiti si ridefiniscono di volta in volta. Non penso che siano tanto le pratiche a determinare il rapporto "ideale" quanto la profondità della reciproca interdipendenza. Condivido con chi ha poi detto che il piano della realtà e della fantasia non siano necessariamente coincidenti. Ma poi, se il BDSM è un mondo che si fregia di "rompere le regole" che tradizionalmente connotano i rapporto umani, ha davvero senso parlare continuamente di regole, condizioni, pratiche che definiscono cosa è e cosa non è BDSM? Non è una contraddizione? E' solo una domanda eh
| | |
| |
|
| 9 replies since 14/1/2020, 13:57 773 views |
| |
| | |