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| | Marilyn Monroe: il mito, la Dea, la Donna irraggiungibile, il sogno erotico senza tempo. Così diversa dagli attuali canoni di bellezza, ma ugualmente divina. Ritengo che nessun uomo potesse resistere al suo fascino. Nonostante il successo, la vita di Marilyn fu alquanto breve e tormentata. Così potente e allo stesso tempo così fragile: perché anche le Dee soffrono?
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| Lord_SNK |
| | Beh, forse perché le divinità non esistono, e siamo tutti esseri umani? E comunque, a me personalmente, Marilyn non ha mai detto poi molto. Né come sogno erotico, né come attrice.
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| | CITAZIONE (Lord_SNK @ 1/3/2020, 20:01) Beh, forse perché le divinità non esistono, e siamo tutti esseri umani? E comunque, a me personalmente, Marilyn non ha mai detto poi molto. Né come sogno erotico, né come attrice. Hai ragione. Per quanto riguarda Marilyn ho un debole per le Donne come lei e cioè burrose, "materne" e sensuali
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| | É vero come diceva un poeta che amiamo in mille la stessa donna, in mille appunto ma non in milioni, per cui mai ci sarà giudizio univoco. Indubbiamente apprezzo di più l'intellettuale bramosa di conoscenza Norma Jeane al personaggio Marilyn Monroe, tuttavia non sono imune al suo fascino, così come non fu il poeta Pasolini che gli dedico uno dei suoi più belli omaggi
Del mondo antico e del mondo futuro era rimasta solo la bellezza, e tu, povera sorellina minore, quella che corre dietro ai fratelli più grandi, e ride e piange con loro, per imitarli, e si mette addosso le loro sciarpette, tocca non vista i loro libri, i loro coltellini
tu sorellina più piccola, quella bellezza l’avevi addosso umilmente, e la tua anima di figlia di piccola gente, non ha mai saputo di averla, perché altrimenti non sarebbe stata bellezza. Sparì, come un pulviscolo d'oro.
Il mondo te l’ha insegnata, Così la tua bellezza divenne sua.
Dello stupido mondo antico e del feroce mondo futuro era rimasta una bellezza che non si vergognava di alludere ai piccoli seni di sorellina, al piccolo ventre così facilmente nudo. E per questo era bellezza, la stessa che hanno le dolci ragazze del tuo mondo... le figlie dei commercianti vincitrici ai concorsi a Miami o a Londra. Sparì come una colombella d'oro.
Il mondo te l’ha insegnata, e così la tua bellezza non fu più bellezza.
Ma tu continuavi a essere bambina, sciocca come l’antichità, crudele come il futuro, e fra te e la tua bellezza posseduta dal potere si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente. La portavi sempre dietro come un sorriso tra le lacrime, impudica per passività, indecente per obbedienza. Sparì come una bianca colomba d’oro.
La tua bellezza sopravvissuta dal mondo antico, richiesta dal mondo futuro, posseduta dal mondo presente, divenne un male.
Ora i fratelli maggiori, finalmente, si voltano, smettono per un momento i loro maledetti giochi, escono dalla loro inesorabile distrazione, e si chiedono: «È possibile che Marilyn, la piccola Marilyn, ci abbia indicato la strada?» Ora sei tu, la prima, tu sorella più piccola, quella che non conta nulla, poverina, col suo sorriso, sei tu la prima oltre le porte del mondo abbandonato al suo destino di morte.
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