Riflessioni

Io non credo francamente che la società ci voglia casti e puri, non lo vedo da nessuna parte, né in tv, né nei modelli di vita che ci vengono proposti, né nei libri, né nel quotidiano dove basta andare a pranzo con i colleghi nella pausa da lavoro per cadere in discorsi di cazzo e figa. No, non mi pare proprio che si sia nell'Italia anni '50 dove forse sì questa ipocrisia c'era, a quanto si legge e ci raccontano.

Resta vero, ma sempre meno, che certe parafilie vengono guardate con sospetto. Aldilà di stabilire il confine tra filie e disturbi (rimando al testo DSM V per i distinguo del caso), resta un che di 'strano' negli occhi di chi guarda queste cose senza condividerle. Ma sempre meno e molto dipende dall'ambiente dove si è nati e cresciuti e l'apertura mentale dell'ambiente dove siamo cresciuti. Io sono una persona fortunata sicuramente, altri meno, ciononostante penso che un po' tutti oggi godiamo di uno sdoganamento di queste cose che permette, per fare un esempio tra tanti, a molte centinaia di persone all'anno (sì. ormai i numeri sono questi, al netto del covid) di avvicinarsi ai corsi di bondage e sospensioni tramite i vari kirigami, davide la greca, andrea ropes, sarca e tanti altri maestri di corde. A questi corsi trovi marito e moglie che hanno lasciato i figli a casa, ragazzi di vent'anni, le coppie di amici, la casalinga di voghera e il pastore abruzzese (o era sardo? Cito a memoria Nanni Moretti). Davvero. Quindi boh, io non mi sento fuori posto. Che poi io vada a sbandierare cosa faccio io nel mio privato in mezzo a pubblica piazza, questo no (ma chi mi conosce sa che sono una persona riservata). Ma che l'idraulico che mi viene a riparare la perdita del lavandino veda nel salotto di casa mia la gogna, la croce di sant'andrea e la gabbia a me non fa né caldo né freddo.