Ti accorgi che forse, non sei in pace con te stessa, perché alle tre di mattina, sei ancora completamente sveglia. Ti alzi un attimo, apri il frigo... Stappi una beck's. Il primo sorso ghiacciato, è come un pugno nello stomaco, esci sul terrazzo, per goderti questo piccolo momento di quiete. Dal tuo attico, hai una veduta completa di Stoccolma...vedi in lontananza le luci dei locali di So-de, ancora pullulanti di vita, e girandoti a 360 gradi, il tuo sguardo si ferma un attimo sulle scure acque del Malaren. Oltre vi è il Baltico. Il blue Cobalto delle sue acque, ti danno una tranquillità inspiegabile, e ti riportano indietro nel tempo. Il mar Baltico è il tuo grande e profondo cassetto dei ricordi. La tua mente torna indietro alle bellissime serate estive, dove appena diciottenne rimanevi fuori quasi tutta la notte, per vedere il sole calare dopo mezzanotte. Il solstizio d'estate, con la lunga notte dei fuochi... Le risate, ed il primo amore conosciuto a Visby, durante le ferie estive. Purtroppo gli amori finiscono,il sesso può diventare scontato, banale... Il sesso può trasformarsi in ODIO. Il Baltico, dalle sue pure e calme acque cristalline, si trasformò in un Oceano grigio scuro, che con una violenza estrema travolse tutto... Vita, sentimenti, emozioni, Anima. Ricordi ancora il sapore della sabbia bagnata nella tua bocca, il viso premuto e schiacciato sulla spiaggia... Il suo ansimare animalesco, le tue calde lacrime. "ti prego, lasciami stare, mi fai male... Ho solo 19 anni." Le mutandine strappate... Il sangue... Ed un fiotto caldo dentro di te. Il tuo urlo, nel cuore della notte arrivò diretto al cielo... Forse a Dio. Ma Dio in quel momento non c'era. Ti alzasti un attimo in piedi,il dolore, ti fece cadere per terra... Sei svenuta... Non ricordi più nulla. "Mamma... Mamma." La voce proviene dalla camera di tua figlia. "Dimmi amore cosa c'è, ci sono io qui vicino a te." "Mamma, ho fatto un brutto sogno, ti stavano facendo del male." Per un attimo ti sale violentemente un nodo alla gola... Trattieni a stento le lacrime. "Amore mio, vieni in cucina, che tu e la mamma, mangiate una bella fetta di cheesecake con un bicchierone di latte caldo." Accendi la luce della cucina, mentre Fredericke apre il frigo e mette sul tavolo la cheescake, prendi la bottiglia del latte lo versi in un tegamino, per poi farlo riscaldare su uno dei fornelli del piano cottura. Osservi tua figlia, che taglia le fette di torta. "Mamma, la più grossa è per te,",te lo ripete sorridendo. Di rimando le dai un bacio, con la mano, ti avvicini a lei, accarezandole il capo. Tua figlia, così dolce, spontanea, così allegra ed altrettanto fragile, e'tutto ciò che ti è rimasto per continuare a vivere... L'altra parte dell'amore... Nata da un sentimento bestiale e di odio. A volte, quando la guardi ti viene in mente, quella notte, quando la tua intimità fu violata senza nessun rispetto, senza la benché minima pietà... Fredericke è figlia di quella violenza durata quindici minuti, avresti potuto non accettarla, razionalmente ti era concesso. Ma poi chi ti rimaneva, per continuare a vivere? Ora sei tu che hai bisogno di lei, sei tu che cerchi costantemente il suo amore. Fredericke è la parte solare della tua vita... Colei che ti dà la spinta, ogni singolo giorno per sopravvivere. "Fredericke, stamattina non vai a scuola. Viene Brigitte e rimarrà a dormire con te questa sera. Mamma deve andare ad Uppsala per lavoro con Franziska... Torniamo domani pomeriggio. Brigitte ti porterà al luna park,stasera mangerete in quel bellissimo ristorante a Gamla Stan...dai,sai quello in cui fanno le polpette con la salsa di ribes, E tu, riesci a mangiarne anche dieci?Poi giocherete alla Playstation, e ...pufff, domani andremo a fare un bel giro sul lago... Io e te sole. Ti va amore mio? " " Sei la mamma più bella del mondo." Ascolti queste parole e deglutisci amaro... La vita ha il gusto orrido del fiele e della cicuta. " Ora torna a letto... Amore mio, i brutti sogni,non riappariranno piu'. "
