Legami di Seta - Forum Italiano BDSM & Fetish

Prostituta, femdom, controllo dell'orgasmo, fetish, castità, fellatio, piedi, umiliazioni, edging

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view post Posted on 12/2/2024, 13:12     +1   +1   -1
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T.P.E.
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Racconto non autografo, trovato sul web, dal sito laravlush, autore anonimo
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La Padrona da tempo controlla il mio orgasmo e da tempo non mi permette di accoppiarmi con le donne.
I miei orgasmi consistono solo in masturbazioni sempre in situazioni umilianti e degradanti, oppure mi obbliga a subire un pompino da qualche suo amico gay ricordandomi che prima o poi dovrò anche io essere pronto a fare qualche pompino.
Il giorno del mio compleanno la Padrona mi dice.
“Sei stato bravo e quindi ti permetto di accoppiarti con una donna. Stasera ti porterò a donne”.
Non posso credere alle mie orecchie!
Non sto nella pelle, anche se devo dire che mi spiace far sesso senza la Padrona. Il sogno dello schiavo è che un giorno la Padrona voglia usare il suo corpo al punto di scoparmi solo per dimostrare che sono un semplice oggetto di cui lei dispone come meglio crede.
Arriva sera dopo che per tutto il giorno la Padrona mi ricordava l’evento con frasi del tipo: “Allora sei pronto? Allora sei contento che stasera forse scopi? Secondo me non ti tira più ... non farmi fare brutte figure” e io che continuo a pensare a cosa avrà in mente. Inizio a scartare l’ipotesi che mi porti in qualche locale a lasciarmi provare a rimorchiare perche’ la vedo troppo sicura che concluderò. Penso ad un locale di scambisti. ma so che lei non accetterebbe di andare con chi capita e quindi resto sempre più inquietato e del resto ho scartato l’ipotesi che mi mandi a prostitute perchè ha detto che lei sarà con me. Così alla fine penso che forse ha un’amica brutta che non trova un maschio. Chissà, le vie della Padrona sono imperscutabili.

Dopo cena saliamo in macchina e Lei mi indica la strada: gira di qua, gira di la’ ….
Poi mi fa accostare e mi aggancia il guinzaglio. “Oddio ma cosa ha in mente ?”
Gia’ mi ha fatto tenere la cintura di castità e non capivo, ma ora sono ancora piu’ confuso.
Mi fa accostare mentre attendiamo un suo amico. Arriva, sale con noi un suo amico Master che gia’ conosco ed il mistero si infittisce ancora di più.
Vengo fatto mettere sul sedile posteriore, guida il Master. Mentre parlano capisco che stiamo andando a prostitute. Non ci posso credere: mi porta a prostitute con il guinzaglio, la cintura di castità, con lei presente e un altro maschio!?! Ma chi trovermo? E poi io non sono avvezzo ad andare con le prostitute, io ormai godo solo con i piedimi della Padrona, con masturbazioni e sono sottoposto ad astinenze lunghe, non sono mai andato con una prostituta.
il Master si dimostra esperto conoscitore della zona e delle prostitute. Ne conosce diverse che non si fanno problemi ad accostare una macchina con ben tre persone a bordo. Finalmente ne scelgono una. Il mio imbarazzo è impressionante, quasi mi vergogno a guardarla perche’ il Master, senza tanti giri di parole, le ha detto qualcosa del tipo:
“Dobbiamo farlo scopare“.
La ragazza mi guarda, prima vuole i soldi, poi vede il guinzaglio e ride.
Il Master dice “Non ti preoccupare, sai e’ il nostro schiavo e lo facciamo divertire”
(Nostro? Da quando? Io sono lo schiavo della Padrona….).
ovviamente non dico nulla. Mi sganciano il guinzaglio e mi ordinano di abbassare i pantaloni e io eseguo.
La ragazza vede la cintura di castità , si scosta un attimo e chiede:
“Ma come faccio con sto coso?”
Interviene la Padrona: “Ora lo togliamo, sai lui non puo’ avere il controllo del suo cazzettino”. Quindi mi passa la chiave, mi libero e la ragazza inizia a toccarmi e sento la Padrona che dice:
“Sai, non è necessario che lo scopi, devi solo farlo venire, scegli tu come“
La ragazza allora entra un po’ di piu’ nella parte: capisce che potrebbe guadagnarsi i soldi senza nemmeno scopare e quindi inizia con una sega e poi un accenno di pompino.
La Padrona ride e mi mostra i piedini perchè sa che io posso godere solo con quelli. Cosi’ mentre la ragazza pompa io guardo i piedi padronali, la Padrona mi fa un cenno facendomi capire che ho il permesso e così mi libero.
Ancora non ho finito di godere che la Padrona mi dice: “Non hai ringraziato !“
Io ringrazio mentre sto per levarmi il preservativo e la Padrona mi dice.
"Su, hai goduto, ora bevi tutto”
Io la supplico con lo sguardo e la prostituta stessa ha un’esclamazione del tipo “ma no poverino” e la Padrona aggiunge: “Come no … lui è abituato così, se gode deve bersela”.
Svuoto il preservativo nella mia bocca.
La ragazza scende dalla macchina e noi ripartiamo.
Credo di non essermi mai sentito cosi’ umiliato in vita mia.

Dopo la prima volta con una prostituta la Padrona una sera mi dice che saremmo andati con il suo amico Master e che mi sarei divertito.
Questa volta intuisco già come finirà. Fortunatamente mi aveva fatto togliere la cintura di castità e non mi aveva ordinato di rimetterla. Credo ad una dimenticanza. Di solito la porto sempre, io non ho l’ordine di decidere: se la Padrona non mi ordina di metterla io non devo metterla anche se poi magari mi sgrida. Ma una volta che ho osato rammentarlo o peggio metterla senza l’ordine fui punito.
In quelle circostanze capii che la Padrona era contenta del mio comportamento, o comunque non era contrariata, ma per natura mi punisce se faccio qualcosa di mia spontanea volontà senza che mi venga ordinato. Questa è una tecnica della Padrona che alla fine mi dimostra che qualsiasi cosa io faccia è sempre sbagliata. Se chiedo o avviso sbaglio, se non lo faccio sbaglio. Così lei mi punisce come e quando vuole, tanto un motivo lo trova sempre e io imparo che sono inadeguato alla sua presenza. Lei è superiore e quindi il solo fatto di essere ammesso al Suo cospetto è un onore.
Ero senza cintura di castità, dicevo, ma il collare lo avevo. Mi aggancia il guinzaglio e andiamo.
Il Master come sempre dimostra di conoscere l’ambiente e le ragazze. Ne scelgono una che sale in macchina. Pago e la Padrona le dice:
“Non mi interessa come, basta che lo fai venire, anzi meno gli fai e meglio è, tanto lui deve godere lo stesso”.
La ragazza sembra un po’ perplessa ma evidentemente conosce bene il Master e non dice nulla. Inizia a spogliarsi, le vedo il seno … e la Padrona mi dice:
“Ringraziala, guarda che brava, ti fa vedere anche le tette”
Io ringrazio, poi la ragazza si sta toglie gli slip e il Master aggiunge:
“Uh dai che oggi vedi una fica, ti va bene!”
La ragazza si ferma, forse infastidita o forse per capire, guarda il Master, evidentemente lo conosce, e la Padrona aggiunge:
“Ma a lui non serve la fica o il culo, a lui bastano i piedi. Mettigli un piede in faccia e che si faccia una sega che per lui è gia’ troppo”.
La ragazza mi guarda, io abbasso lo sguardo e lei capisce, si toglie una scarpa e mi piazza un piede sul naso e così facendo allarga un po’ le gambe, per un attimo le vedo la fica: quella cosa che ormai da tempo non vedo più, se non quando la Padrona fa i suoi bisogni su di me e per caso per cercare di guardare tutto spalanco gli occhi.
La ragazza mi dice: "Dai vieni così, ti piacciono i piedi ?"
Le rispondo di sì, controllo la Padrona che per il momento non mi ha ancora fatto capire se posso o se non posso godere.
La Padrona inizia a dire che sono un impotente, che non mi si rizza più con la fica, che il massimo che posso avere sono i piedi … che non scoperò mai più.
La ragazza mi tiene i piedi in faccia e sento la Padrona dire:
“Dai su allora quanto ti ci vuole a venire? O vuoi farti una sega dopo a casa, nella cuccia, tutto solo?"
Capisco che posso godere così mi sego mentre il piede della ragazza è sulla mia faccia.
La Padrona mi dice: “Baciale il piede mentre vieni e ringrazia”.
Cosi’ faccio, vengo baciando i piedi di una prostituta mai vista prima, ho pagato solo per farmi una sega, ma la Padrona è contenta di dimostrare il suo potere e quindi io sono FELICE. Felice di essere sempre piu’ degradato e sempre meno maschio, tanto che, anche questa volta, ho dovuto svuotare il preservativo nella mia bocca.

Sono anni ormai che sono al servizio di Padrona Lara.
Il mio percorso di crescita nella sottomissione e nell’appartenenza e dipendenza è stato lungo, ma sempre pieno di soddisfazioni. Lara mi ha portato a superare, piano piano, parecchi limiti e ad impormi sempre più restrizioni e dipendenze oltre a piccoli rituali che sono ormai diventati dei piacevoli meccanismi automatici.
Nel percorso Lara mi ha iniziato a imporre restrizioni sessuali, prima impedendomi di andare con donne, poi impedendomi di toccarmi se non con suo ordine, poi impedendomi di toccarmi se non in sua presenza e su sua concessione. Peraltro, quando ricevo il permesso di toccarmi, non sempre mi è consentito di venire: a volte vuole che arrivi al punto e poi mi ferma e mi lascia a contorcermi. Quando mi permette di venire è sempre in modo umiliante e spesso doloroso. Di fatto, quindi, sono anni che non faccio sesso, a parte la masturbazione.
In verità ciò non è del tutto vero, infatti mi è concesso quando c’e’ qualche suo amico gay o qualche sottomesso che vuole essere umiliato da un maschio allora vengo chiamato. Poi c’e’ un altro momento in cui mi permette di approcciarmi al sesso, e in questo caso con donne, e cioè in occasione del mio compleanno, del Natale (ma solo se sono stato bravo) e quando, a suo insindacabile giudizio, mi sono distinto particolarmente e l’ho resa felice o per lo meno sono stato quasi all’altezza delle aspettative padronali.
Per queste occasioni una volta c’era Master, un carissimo amico della Padrona, grande persona, gentile e buono nella vita “quotidiana” e Master nella sfera privata-sessuale. Master conosceva tutte le prostitute della zona e così io venivo portato in macchina a prostitute. Queste conoscendo Master non si facevano problemi ad accettare la presenza di Master e di Lara oltre alla mia. Io ero sempre portato o con il collare o con la cintura di castità.
Le cose peggioravano sempre più come atto sessuale, infatti Lara spiegava sempre loro che:
“E ‘ il mio schiavo e ovviamente non può far sesso. Gli concedo una volta ogni tanto di potersi svuotare. Fallo godere come ne hai voglia” più o meno questo era il concetto.
Così la prima volta potei venire con un pompino. Piano pogressivamente, sia da quel che diceva la Padrona, sia penso dal conoscere Master e dal vedermi cosi’ conciato, il sesso diventava sempre meno. Infatti la seconda volta potei venire guardando la fica ed il culo della prostituta, ma facendomi una sega. un’altra volta dovetti leccare la fica e così chi godette fu la prostituta e io venni poi obbligato a segarmi mentre ridevano tutti e tre. Ricordo una volta che fui fatto scendere dalla macchina e mi dovetti inginocchiare per terra mentre leccavo i piedi ad una prostituta e mi segavo. Insomma negli ultimi 4 anni il sesso per me era solo o pompini da maschi oppure umiliato anche da prostitute (che almeno potevo toccare un po’) oppure toccandomi ma solo in sottomissione alla Padrona.
Oggi, purtroppo, Master non c’e’ più e quindi è diventato tutto più difficile. Lara pero’ ha voluto comunque concedermi il mio sfogo sessuale meritato (era un anno che non vedevo donna e sono 4 anni che non scopo una donna).
E’ iniziata una ricerca perche’ non è facile approcciare una sconosciuta e chiedere che anche una donna possa assistere. Alla fine ne troviamo tre e Lara ne sceglie una, avrebbe voluto anche la foto ma non c'era.
Ci presentiamo ma Lara inizialmente non svela la natura del nostro rapporto. Credo che la prostituta pensi che siamo una coppia un po’ strana, dove o il maschio vuole che la donna veda per imparare qualcosa, o dove la donna vuol vedere il maschio scoparsi un’altra o magari pensa che alla fine vogliamo farlo in 3. Non so, sono cose che mi passano per la testa senza un vero riscontro. Ricordo solo che la prostituta è giovane e carina, con due belle tette, ma nulla di che, non certo una che ti giri se la incontri per strada, ma nemmeno un’anziana carampana come avrebbe potuto succedere.
Lara mi dice: “Ti è andata bene, guarda come e’ bella”.
Insomma iniziamo. Lara guarda e interagisce, da “suggerimenti”, ma inizialmente è anche imbarazzata. La prostituta inizia con una spagnola e inizia a leccare un po’.
Finalmente giunge il momento di penetrarla, finalmente dopo oltre 4 anni mi faccio una scopata.
Sto per penetrarla la cappella entra e Lara indicando un guinzaglio esclama: "MA COSA E’ QUELLO?"
Ci fermiamo. La prostituta dice che, a volte vengono feticisti o uomini che vogliono fare i cagnolini.
“Bene” esclama Lara “può indossarlo?“ e così mi mettono il guinzaglio (è pure un guinzaglio a strozzo).
“Io lo tengo al guinzaglio mentre ti scopa” dice Lara.
Ricominciamo, ma ogni volta che sto per penetrarla Lara tira il guinzaglio soffocandomi e impedendomi di proseguire.
La cosa va avanti per tre/quattro volte. La prostituta inizia un po’ a irritarsi ha paura che la cosa vada per le lunghe. Lara capisce e dice:
“Tranquilla ti paga una doppia sessione e poi puoi farlo venire anche senza scopare se vuoi”.
Penso di aver maledetto tutti gli dei dell’olimpo.
La ragazza si rilassa. Io ormai quasi non respiro più. La ragazza inizia con una sega io capisco che sto per venire.
Supplico: “No la prego non così” … dico cose strampalate alle orecchie della ragazza del tipo “... sono quattro anni ...”, “...non lo merito...”, “pietà”.
Ma ormai la ragazza non mi considera più e guarda Lara in tono interrogatorio … ha capito chi comanda.
E Lara le dice: “Vuoi farlo venire in fretta? Dagli un piede e permettigli di venire sui piedi” .
E così dopo 4 anni senza scopare finisco venendo sui piedi di una prostituta mentre Lara tira ancora il guinzaglio dicendomi:
“Brava la ragazza vero? Ringraziala!“.
Ecco questa è Lara, questo è il mio stato, questo è come posso fare sesso.
Eppure sono felice di appartenere a Lara, padrona del mio pensiero, della mia anima, del mio sesso e delle mie venute.
 
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