Farsela leccare è umiliante per le prodomme?, E con il prezzo che tende ad infinito l'umiliazione tende asintoticamente a zero?

Si dice che nelle legende vi sia un fondo di verità.
Io non so se sia vero.
Però penso che la stessa cosa valga per le barzellette, dove certe battute nascono da esperienze reali ( o percepite tali ).

Un po' come quelle barze famose che iniziano con "Ci sono un inglese, un francese, un tedesco ed un italiano" in qualche situazione scomoda e l'italiano, noto per la sua furbizia, ne esce vincitore con una soluzione brillante.

Personalmente qualche sera fa mi sono ritrovato in una situazione che mi ha ricordato molto una nota barzelletta un po' sessista e non troppo politicamente corretta.

La storiella è arcinota e si svolge proprio ad una festa. Io invece ero ad una festa BDSM che già di per sé, dato lo spettacolo di alcune pro, pareva già una carnevalata. D'altronde il periodo si prestava. E questo fatto la rende ancora più gustosa.

Ma raccontiamo prima la nota storiella.

Siamo ad una festa ed un simpatico e baldo giovine si avvicina ad un'avvenente fanciulla ed attacca con:
"Scusa, verresti a letto con me per un milione di euro?"
"Ma certo!" esclama convinta la donzella.
"E per 50 euro?"
"Ma certo che no! Mi hai preso per una puttana?"
"Questo l'abbiamo già stabilito prima, ora stiamo trattando sul prezzo."

Carina vero? Beh, se è vero che, come diceva il grande Trilussa, la cameriera è ladra ma la signora è cleptomane, allora si potrebbe sostenere che la differenza, per certe coscienze, tra il sentirsi mignotta (pardon, sex worker) o meno lo fa il prezzo.

Ora immaginiamo una prodomme giovane ma non certo strafiga, diciamo bellezza nella norma e di sicuro non esperta, almeno da come si comportava.
Stava parlando con un tizio ed io per caso ho orecchiato una frase tipo: "Per noi mistress è umiliante farcela leccare, io non faccio certe cose in sessione. Vuoi comunque leccarmela? Allora paghi il doppio".

E ditemi che in certe storielle non vi è un fondo di verità!

Da scolpire nella pietra.

È solo questione di prezzo.
Ma il mondo del pro è un Bdsm annacquato dove vale la legge di mercato.
Dove una parte di loro reputa non Bdsm pratiche come il t&d.
In realtà è un'autoconvinzione perché facendo pratiche intime con sconosciuti si sentono delle prostitute.
Ma è tutto nella loro testa. Al cliente non frega nulla.
Basterebbe dire. Si è Bdsm ma è intimo e lo faccio con il mio ragazzo.
Avrebbe più senso.

Poi anche quella stronzata che dice qualcuna che il teasing denial una dominante non lo fa perché si sentirebbe sottomessa. Che è il simbolo del maschilismo.
Che stronzate.
Ma se il teasing denial si fa anche alle donne.
Io che sono switch, oltre asubirlo lo faccio con piacere alle mie ragazze, le faccio impazzire.
Ed una slave con la quale ho giocato (ex fidanzata di quando avevo 20 anni e lei pure) l'ho anche legata spesso e appunto la stimolavo e negavo.
E le piaceva.

Quindi Zilly il piastrellista, inutile che citi il circo delle prodomme perché è tutto ed il suo contrario.
Un Bdsm annacquato.
Bisogna esserne consapevoli w non meravigliarsi.

È mercato.
Il mercato ha una domanda, un' offerta ed un prezzo.
Più la domanda alza il prezzo, più troverà meno rara l'offerta.
Vale per lo scat, per le prodomme integerrime che cedono alla scopatina se si offrono cifre folli, vale per l'appartamento che dici che non venderai mai perché ci sei ctesciuto fino a quando non ti offrono dieci volte il valore di mercato.
In ogni caso si.
Io non amo leccarla, ma mi veniva ordinato per punizione, per completa mia sottomissione.
Ed anche di masturbare la padrona con me legato al 100 per cento e mi lasciava solo le dita libere.
In quei casi la padrona si divertiva, anche usandomi come dildo umano.
E qui siamo in campo no pro.
Poi ci stanno le ginarchiche, le padrone tutte in latex che dicono che lo schiavo non può mai sfiorare la padrona.
Ma le ginarchiche, citando il maestro Pearleage mi stanno sul cazzo. E non poco.

Esiste un espressione, che ho sentito usare anche da donne, espressione che io non amo e non uso, ma che ha anch'essa un fondo di verità: fa schifo al cazzo.
Identifica qualcosa di veramente brutto e laido.
Infatti si sa che noi maschietti siamo di bocca buona, molti dicono addirittura che "basta che respiri". Chi ama i classici può dire che per Plutarco, spenta la candela tutte le donne sono uguali.

Le donne no. Per le donne, non è vero che spenta la luce tutti gli uomini sono uguali.
Sono molto più selettive.

Conosco una pro che mi ha detto chiaramente che a lei piace farsela leccare, anche in sessione, ma solo da quelli che le piacciono. Io purtroppo non sono tra quelli.
Con me può essere esplicita: è noto perfettamente che se non fosse per i soldi, io e lei non saremmo compatibili. Sia per età, dato che lei ha un terzo dei miei anni in meno, sia per il mio non rinomato aspetto fisico.
Ecco, io ammiro di più una così, onestà e schietta ,piuttosto che una che sposta la sua morale e la sua indignazione come si sposta l'asticella del salto in alto, solo che al posto dei reggiasta ci sono le mazzette di soldi.

Anni fa, una nota prodomme che arrivava dal free e che faceva ancora free mi disse: "ci sono cose che faccio solo come mistress ed altre solo come prodomme", intendendo che come mistress chiedeva ai suoi schiavi pochi limiti e si faceva quello che diveva ed aveva voglia lei, il che poteva anche dire che, se ne aveva voglia, si faceva zompare dallo schiavo di turno; come prodomme rispettava i tanti limiti del cliente ( ossia io ), faceva quello che piaceva al cliente, ma non zompava e non voleva fare pratiche intime tipo il cunnilingus. Era la tassa aggiuntiva che pagavi per essere cliente e non schiavo. Ed io ero d'accordo.

Alcune cose, personalmente non le farei mai: se una mi offrisse 200 euro per legarmi e frustarmi a sangue, per un'ora, direi proprio di no. E continuerei a dire NO anche per 400 euro.
Ma anche se la prodomme di cui sopra mi dicesse che sarebbe disposta a farmela leccare se io acconsentissi a sperimentare con lei una sonda uretrale, direi, a malincuore, no.

Qualcuna dice che anche i maschietti possono fare facilmente soldi nel mondo pro: basta rivolgersi al mercato gay.
Non so se sia vero o meno, essendo un mondo che non conosco né mi interessa conoscere, ma fare il master per gay è senz'altro diverso che fare la prodomme. Sarebbe lapalissiano spiegare il perché, che è facilmente intuibile.

Con questo vorrei dire che io, personalmente, trovo molto più umiliante tacitare la coscienza con i soldi per fare cose che mi fanno schifo o con persone che disprezzo che non offrire,dietro compenso a prezzi di mercato un servizio completo.

Standing Ovation!!! ( Preciso che è ironica)

Caro Galoppino, infatti qui non si discuteva se ad una piaccia o meno, se se lo faccia fare o meno da tutti o solo da chi vuole lei.

Si discuteva del fatto che alcune lo fanno con sovrapprezzo e poi vogliono fare le vergini, ossia se il sentirsi o meno mignotta è solo una questione di prezzo.