Votes given by Ornda

Oh, mio adorato pubblico, finalmente vi palesate!
Non immaginavo che fossero in tanti a seguire questo nonsense!
La mia risposta si è fatta aspettare? Scusate avevo in ballo un paio di esami.
Mi sembra che siamo arrivati finalmente alla fine di questa lunga pièce teatrale intitolata:
“la fanciulla ed il troll
O meglio conosciuta come
Il principe che si risvegliò un mattino troll e l’ innocente che glielo fece notare”



ringraziamenti
Desidero complimentarmi con tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di questo meraviglioso spettacolo:
Con l’adorato pubblico,
che ha mantenuto il silenzio fino alla fine,
con le comparse,
che hanno aiutato a dare vita e colore a discorsi ormai stagnanti,
con coloro che hanno cercato di sdrammatizzare
e i loro compagni animali,
con gli addetti di scena,
che si sono ben guardati dall’esporsi personalmente ed hanno preferito le ombre delle quinte (I see you too)
i critici
che hanno voluto recensirla,
ma soprattutto quel qualcuno,
la star di questa piece,
che è finito con l’inciampare nelle sue stesse corde.





Chiudiamo con le risposte di questo piccolo Q&A:
1. Dove finisce la mia presentazione e da dove invece ha avuto inizio il teatrino?
P.s.
Potremmo anche andare avanti a sarcasmo da qui a 100 anni, ma che senso ha sulla mia presentazione? Apporta qualcosa in più? qualcosa in meno?
Simpatico utente, vada in pace, e si faccia conoscere se le interessa su altri fronti (aka discussioni ).
Vedo che l'invito/suggerimento a finirla non è stato colto, che dire... ne faremo un nuovo momento improntato alla comicità "alla master6".
Per ben tre volte (se non di più) avevo suggerito di finirla, beh dopo quest’ultima frase ho considerato la presentazione terminata.
Qualcuno avrà ben pensato, per non si sa bene qual motivo ( direi noia), di rendermi the butt of a joke, bene io adoro questo tipo di cose soprattutto quando I can pretty well go along with it, turn it and made someone else the butt of it.
2.perchè la spocchia?
Ovviamente avrete avuto modo di osservare l’uso a volte proprio,
a volte improprio, a volte folle, a volte geniale di citazioni, concetti aulici o meno.
Beh diciamo che aveva iniziato qualcun altro a metterla su questi toni e per me non è un problema usarli di riflesso.
3. Perchè?
Io sono nata con un grosso handicap: una mente analitica, meno male che ho sviluppato anche l’humor ad accompagnarla. Ciò nonostante e proprio per questo ci sono moltissimi tipi di interazione che mi lasciano perplessa.
Il problema è che mi si è palesato un personaggio che non seguiva un filo logico.
Tesi? Antitesi? Argomentazioni? Mai sentito parlare?
Piuttosto si andava di sottili insulti gratuiti…o.O why? È come dire: non so controbattere le tue argomentazioni quindi ti insulto (pensate Sgarbi). Però lo faccio in maniera così intellettualoide che o non te ne accorgi o che comunque renda “me” più brillante del Dash agli occhi del pubblico.
Ho voluto divertirmi quindi nel creare del sottilissimo nonsense - sì persino usando citazioni colte si può fare - anzi metà del divertimento in questo caso sta proprio lì.
Qual modo più decostruttivista di intaccare la boria altrui che con una boria senza senso.
Prima o poi, come si è verificato, la cosa diventerà terribilmente evidente, tanto da farlo ammettere a chi altri per primo.
L’uso di frasi trite, di frasi meno, di lingue differenti, vive e morte,
Escamotage da fumo scenico,
trucchetti retorici,
usati per far ammettere all’altro che l’abuso di queste (che fa egli per primo) non è mica indice di intelligenza quanto di inutile spocchia.
Giacché la questione posta in origine, e che qualcuno ha dimenticato per strada, di senso non ne aveva dapprincipio.
La tesi da confutare o meno è/era in qualche modo incentrata sulla mia persona, scuserete il mio sottolineare l’ovvio: il massimo esperto in proposito sono e resterò io.
4.Perchè non passare alla messaggistica privata?
Perché non la uso, semplicemente. La mia possibile partecipazione a questo forum o ai forum in generale o a qualsiasi cosa non sia dal vivo è limitata. C’è poco da prendersela o da cercare di aggirare.
Non è una “regola offensiva” messa perché gli altri utenti siano in qualche modo brutti e cattivi (anche se potrebbe esserlo) quanto un: mi conosco, 100% sincera, non sono in grado né ho il tempo da dedicare per intrattenere conversazioni degne di questo nome online, o alle persone che vi sono dietro che non sia il rispondere quando più mi aggrada ad un topic che trovo interessante o per avere risposte sulle famose “domande”.
Non si può pretendere da me un modus di interazione che non sia il mio personale, è il grado di educazione e rispetto minimo che viene garantito perfino ai clochard.
Probabilmente avrò più tempo finita l’università, ma ho un brutto sentore in proposito.
5. Il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi. (Che Guevara)
L’avrei potuto continuare all’infinito, con dipinti, immagini e quant’altro. (yep they too have more than one meaning) Grazie, grazie davvero per aver deciso finalmente di chiuderla qui.
6. Mi sorprendo: ho persino avvisato del fatto che una trappola (in verità anche più d’una) attendeva di scattare. Mi sono data de la “moby dick” vs Acab, mi sono data de la gigante/mulino vs Don Quiqote.
In i 10 film ho espressamente detto che mi piace il mindfuck (in questo caso parliamo di un effetto narrativo e non della related scena bdsm, per questa necessito il consenso delle parti).
@Miss_Me, la vera sorpresa sei stata tu,
tieniti stretto l’istinto che ti ritrovi: in mezzo al mio rispondere a schicchere sei riuscita ad intravedere un’altra delle label che mi appartengono (si sono più d’una, e quasi tutte di nicchia).
7. i momenti di serietà: la storia del suolo-cuore semplificata:
Suolo=cuore=strati del nostro io dove risiedono o possono risiedere sentimenti di qualsivoglia sorta.
Vegetazione= sentimenti= amore, affetto e amicizia di ogni tipo.
Influenze esterne= clima, stagioni
Se il suolo è povero di nutrienti è difficile possa crescervi qualcosa. Responsabilità propria non dell’altro.
Se il tipo di pianta è stagionale e non sempreverde è inutile arrabbiarsi quando conclude il proprio ciclo. Responsabilità di nessuno delle parti.
A volte non si può fare attecchire un tipo di pianta che non collude con il tipo di suolo o habitat, o ha bisogno di infinite cure per non morire.
E così via discorrendo.
Pensare che più uno dia amore, più sia un frammentare, un perdere la propria capacità di provare sentimenti mi sembra un modo masochisticamente tragico di viverla.
Nel malaugurato caso le affermazioni fatte su queste falsarighe non fossero un tipo di posturing ad eroe tragico, mi è sembrato giusto ed altruistico offrire questa perla (citando qualcun altro “ai porci” o meno non saprei).



At the end of the day,
Sono solo un tenero fiorellino introverso al quale non piace stare sotto le spotlight