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Cuckold sissy per amore di mia moglie, Cuckold, sissymaid, femminizzazione, umiliazione, sodomizzazione, cintura di castità

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view post Posted on 20/11/2013, 13:50     +4   +1   -1
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T.P.E.
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Racconto non autografo, trovato sul web, dal sito eroticiracconti, autore Sweetsissysophie
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Nota dell'autore:
storia di un matrimonio a rischio salvato dalla abnegazione e dedizione di un maritino effeminato

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Mi chiamo Sandro e mia moglie si chiama Adele. Ci siamo conosciuti in biblioteca all’università dove studiavo lettere antiche e lei lingue moderne.
Sin dall’infanzia ho sempre avuto una sessualità scarsa con le donne. Sono piuttosto introverso ed il mio fisico di omino con piccoli attributi non mi aiuta affatto.
Adele è però una donna particolare. È carina anche se non bellissima, molto intellettuale. Alta 1.70 cm come me, ha i cappelli mori e lunghi, ha un bel viso un poco paffutello, degli occhi verdi stupendi con uno sguardo ammiccante e delle labbra generose. È piuttosto esile grazie alla dieta ferrea che mantiene con cura. Se così non fosse prenderebbe sicuramente dei chili di troppo. Il suo seno è medio anche se i suoi capezzoli sono protuberanti, molto adatti all’allattamento. Vita stretta e fianchi larghi, gambe abbastanza slanciate ed una vagina rosa piuttosto larga per il mio cazzetto.
Se non fossi un intellettuale inveterato non mi avrebbe forse degnato di uno sguardo. Ma amava la mia conversazione. Uscivamo insieme spesso. Qualche volta ci baciavamo. Poi un giorno di maggio facemmo sesso. Lei era poco esigente per fortuna. Sua madre l’aveva tenuta ben stretta in una morale religiosa che concedeva poco alla carne. Sembrava soddisfatta delle mie prestazioni. Ed io ero felice.
Andammo avanti nel nostro fidanzamento per tre anni. Poi quando lei era entrata di ruolo nell’insegnamento in una città lontana circa 800 km dalla nostra cittadina d’origine ed io come archivista nella biblioteca comunale decidemmo di sposarci.
I primi due anni furono anni di felicità e di tranquillità. Adele voleva però un bambino. Provammo ad averlo con ogni mezzo. Niente da fare. All’inizio pensammo che il problema fosse di Adele ma gli esami e le visite specialistiche lo esclusero. Mi sottoposi allora ad esami e visite anche io e scoprimmo che ero poco virile. Non del tutto sterile, ma i miei spermatozoi erano pochi e poco vitali. Pensammo all’inseminazione artificiale ma, pur ripetuta, non funzionava.
I medici dicevano che prima o poi ce l’avremmo fatta, che si trattava di un mero calcolo probabilità. Ma intanto passava il tempo. Adele piangeva spesso ed io mi sentivo in colpa. Mia suocera cercava di rincuorarci. Lo facevano anche i miei genitori che, pure lontani geograficamente, ci sostenevano economicamente, ma le cose stavano peggiorando.
Adele iniziò a rifiutarsi a me.
Non sei in grado di farmi avere bambini Sandro, mi disse. Voglio dei bambini. E tu non sei in grado di essere padre.
Io ero confuso e mortificato. Cosa fare?
Avevo comunque voglia di fare l’amore con mia moglie. Questa voglia era debordante e non erano certo le poche volte al mese in cui mi accettava nel nostro letto che mi bastavano. Il resto delle notti le passavo in una altra camera. Quella degli ospiti dove iniziai a navigare in internet per distrarmi. All’inizio frequentavo siti intellettuali. Poi la mia voglia di sesso mi portò su siti porno ed erotici. Cominciai a guadare immagini, video e a leggere storie che mi eccitavano da morire. Mia moglie dormiva da due ore quando io stavo ancora nella mia cameretta a farmi delle lunghe seghe davanti a materiali di dubbio gusto che però mi procuravano emozioni e sensazioni fortissime e bellissime.
Uno dei generi di lettura e di video che mi appassionavano maggiormente era quello del cuckolding. Ero terribilmente attratto dalle varie sfaccettature degli intrighi e mi identificavo sempre con il povero maritino cornuto che assisteva consenziente alle effusioni d’amore e di sesso di sua moglie con i suoi amanti di turno.
Era terribile ma iniziai a immaginare mia moglie Adele nelle braccia di un altro uomo e la cosa mi eccitava da pazzi. Quando vi aggiunsi che così facendo mia moglie avrebbe potuto avere i figli che desiderava non reggevo mai più di pochi minuti nelle mie masturbazioni. Eruttavo il mio debole seme e, sebbene con sensi di colpa tremendi, andavo poi a dormire rimuginando nei sogni le stesse fantasie.
Nel tempo sviluppai l’idea di concretizzare le mie fantasie. Adele però non era certo donna da accettare una discussione sull’argomento. Come fare allora?
Passarono delle settimane poi mi capitò una chat su di un sito dedicato al cuckolding. Alcuni degli interventi erano interessanti. Non volgari. Uno degli utenti più sagaci era un certo “inseminator69”, tutto un programma!
Gli scrissi per chiedergli se voleva chattare con me. Mi rispose che era disponibile ma voleva avere dettagli sulla mia storia. Iniziai così una corrispondenza fitta con uno sconosciuto al quale confidai le mie fantasie, le mie paure e le mie speranze.
Lui era molto disponibile. Si spacciava per essere un bell’uomo, molto attraente e molto dotato che adorava le coppie consenzienti in cui il maritino di turno lo pregava di scopare sua moglie e in cui lei si dava a lui di fronte al suo coniuge come mai si era data.
La nostra chat andò avanti a lungo, settimane. Sentivo che quell’uomo era gentile e collaborativo. Mi capiva e mi dava consigli. Gli chiesi quindi un appuntamento. Lui accettò. Ci saremmo visti in un bar abbastanza in voga della città.
Quel sabato inventai una scusa per uscire in città. Vi erano diverse persone, tutte eleganti. Io stesso mi ero vestito bene. Adele aveva avuto da ridire.
Perché per fare una passeggiata ti agghindi così? Mi chiese.
Beh, vado a fare un giro in centro ed è sabato pomeriggio. Non voglio sfigurare.
Strano! Disse lei. Di solito ti curi poco degli altri. D’altronde ti curi poco di me pure.
Sei crudele Adele. Sei tu che ti rifiuti. Mi hai confinato in quella cameretta e passano giorni senza che ti possa vedere o baciare!
Beh, se tu fossi un vero uomo saresti sempre nel mio letto!
Su queste parole rimasi mortificato e umilmente ma con determinazione accresciuta uscii senza dare altre spiegazioni.
Ero nel bar da dieci minuti con il cuore che batteva all’impazzata quando entrò il signore della chat. Ci eravamo scambiati delle foto e poi avevamo usato anche le telecamere. Quindi fu facile incontrarci. Mi sorrise amichevolmente. Risposi con il mio più bel sorriso e mi raggiunse.
Ciao io sono Massimo, disse stringendomi la mano in modo deciso.
Ciao sono Sandro, piacere. Finalmente ci incontriamo.
Sì, finalmente. Speravo proprio che potessimo passare dalle parole ai fatti. Ero un poco stanco di chattare e basta. Sai che la tua storia mi ha eccitato molto. Ho proprio voglia di conoscere te e tua moglie un poco meglio.
Già mia moglie. Conoscere me non è molto difficile. Ma con lei non sarà facile. Come già sai è molto religiosa e conservatrice.
Sì, però vuole dei bambini.
Certo.
Faremo in modo che possa averli. Non ti preoccupare. Senti, possiamo andare a casa mia? Non è molto distante da qui. Staremo più comodi.
Va bene.
Ci alzammo, pagai le nostre consumazioni e ci avviammo a piedi lungo un vicolo laterale. Durante il tragitto scherzammo un poco su fatti di cronaca e sulla politica italiana che non dava esempi di particolare onestà.
Il suo appartamento era grande, spazioso, ben arredato e curato nei minimi dettagli. Mi disse di sedermi dove volevo. Mi avrebbe servito un caffè. Chiesi del tè. Acconsentì.
Mentre sorseggiavamo il nostro tè riprendemmo la nostra conversazione.
Lui mi disse che aveva già avuto storie a tre di cuckolding, ricordava otto esperienze significative. Questa volta però sperava di potere avviare una storia più seria. Ormai aveva quarantasei anni e desiderava qualcosa di più profondo.
Io capii. Ma non sapevo neppure come potere fare accettare a mia moglie l’arrivo nella nostra relazione di un altro uomo.
Massimo mi disse di non preoccuparmi troppo. Era lui l’esperto. Piuttosto voleva sapere da me se io ero pronto per il suo arrivo.
Non capisco. Cosa vuoi dire?
Beh, prima di fare la proposta a tua moglie dovremmo conoscerci meglio per essere, almeno noi, in sintonia.
E cioè?
Beh. Ti ho visto in foto ma mai nudo. E tu non hai mai visto me nudo. Sarebbe carino intanto scoprire le nostre carte per facilitare il nostro rapporto.
La logica era implacabile. Va bene dissi io. Così iniziai a spogliarmi. Togliermi il sopra fu facile anche se mettevo in evidenza le mie spalline strette, le mie braccia senza muscoli ed il mio petto debole. Niente pancino. Il dopo fu più difficile. Anche se Massimo mi incoraggiava amichevolmente. Sganciai i pantaloni e tirai giù gli slip. I miei fianchi larghi e le mie gambe glabre ed affusolate apparvero al suo sguardo assieme ai miei piccoli attributi. Arrossii dalla vergogna.
Non devi arrossire Sandro, disse lui. Capisco perché tua moglie non riesce ad avere bambini. Sei poco virile. Anzi con pochi ritocchi potresti essere una bella ragazza. Ma non c’è niente da vergognarsi. Sei molto carino, dovrei però dire carina. Sì, sei molto carina. Mi piaci molto. Vieni qui.
Vergognandomi mi avvicinai e lui all’improvviso mi baciò sulla bocca amorevolmente!
Io resistetti ma lui mi stringeva a sé e dopo un poco mi lasciai fare. Ero indifeso, debole, impaurito. Il suo abbraccio e le sue labbra calde, invitanti. Mi baciò a lungo.
Mi chiese poi di aiutarlo a spogliarlo. Era insolito ma divertente. Una rivelazione. Mi piaceva farlo!
Massimo era muscoloso e piuttosto peloso anche se non tantissimo. Corpo ben conservato per la sua età e quando tirai giù i suoi boxer mi apparve lui. Il suo membro. Una proboscide di carne penzoloni di circa venti centimetri montata su due grossi testicoli che dovevano contenere tanto di quello sperma da inseminare schiere di donne in calore.
Ero tutto un fremito di emozione e di paura. O forse dovrei dire di speranza. I miei sentimenti si mescolavano così velocemente in me da confondermi. Ero ancora sotto l’impresa della sorpresa quando mi chiese se avessi mai indossato della lingerie.
Beh, no. Ma non sono mica una donnicciola!
Peccato. Saresti molto attraente, disse su una aria mista tra lo scherzo e la confidenza. Dai, fammi vedere. Vediamo un poco cosa posso trovarti. E nudo con il suo corpo possente si scottò da me per rovistare in un grande armadio.
Sei più o meno della taglia della mia ex, continuò. Lei se ne è andata all’improvviso ed ha lasciato alcune cose qui da me. Mhmm… vediamo… abbiamo delle calze nere, rosse, beige. Mutandine fiorite… no, non adatte al momento. Ah, sì questo reggicalze è molto seducente. E poi, ma sì, ecco, sapevo che c’era un reggiseno imbottito. La mia ex aveva un seno piccolissimo. Ti andrà a pennello. Ho anche degli scarpini. Che taglia porti.
Io lo guardavo fare come in un sogno. Ehmm.. il 39, risposi.
Lei il 38. Ma vediamo, forse questi ti possono andare. Sono un poco più grandi. Dovrebbero calzare bene. Su dai. Prova il tutto e mi porse un ensemble da indossare.
Ma scusa dovrei fare la parte della donna? Non ti basta mia moglie?
Non hai capito caro. Io sarò l’amante di tua moglie ma tu dovrai giocare la parte della cuckold sissy. Sono sicuro che sarà molto più piacevole per te. Certo sarai un poco umiliato ma sarà più nella natura delle cose. Agli occhi di tua moglie apparirai come un uomo effeminato ed accetterà così più facilmente di concedersi a me con il tuo consenso.
Sei sicuro? Chiesi più intimorito dalla piega che stava prendendo il nostro incontro piuttosto che dal bisogno di essere rassicurato e convinto.
Ma certo. L’ho già fatto con altri tre coppie. Funziona benissimo.
Beh. Se lo dici tu!
Così presi il reggicalze e lo infilai. Agganciandolo provai una sensazione strana. Piacevole. Che andò aumentando quando mi infilai le calze nere. Le mie gambe glabre fremevano sotto il tocco del nylon. Avvertì un pizzicore pervadere il mio sfintere ed il mio cazzetto.
Quando mi infilai il reggiseno ero irrimediabilmente in tiro. Massimo sorrise e mi disse che ero molto attraente.
Vedi che ti piace vestirti da donna, mi disse. E devo dire che così agghindata sei più naturale e più carina. Ti voglio chiamare Sandra. Sei bellissima. Manca solo un poco di trucco e un ritocco ai tuoi capelli e ci siamo.
Mi stavo divertendo. Stranamente. Ma così era. Sapevo di essere un poco ridicolo ma il gioco mi piaceva e mi misi a sorridere.
Dai, prova gli scarpini adesso, mi disse.
Erano degli scarpini neri con un tacco medio, niente di che ma piuttosto eleganti e sexy. Mi stavano un poco stretti ma comunque riuscii ad indossarli. Quando mi misi in piedi avevo guadagnato 7 o 8 cm e traballavo un poco.
Lui mi fece camminare per la stanza tenendomi per mano. Essere guidato da questo uomo nudo mentre indossavo lingerie e scarpini da donna mi fece arrapare da morire. Mi sentivo stranamente a mio agio.
Dai, tira su il culetto, mi disse. Ancheggia bene. Sì, così cara. Sei molto bella!
E così dicendo e facendo lo guardai mentre si stava vistosamente eccitando. Il suo pene era in tiro come un fuso. Lunghissimo, enorme e profumato.
Vieni cara, disse, sediamoci un poco adesso. E mi fece sedere sulle sue cosce!
Parliamo un poco, amore. Vedi, per sedurre tua moglie dovrei passare per un tuo vecchio amico. Magari un amico di scuola. Comunque di un periodo anteriore alla vostra relazione. Tu dovresti invitarmi a cena una sera. Poi penserò io a tutto quanto. Flirt con tua moglie. Rivelazioni su di te. Ed il gioco sarà fatto.
Ma, lei è molto religiosa. Non penso che accetterà facilmente.
Non mi aspetto che lo faccia. Ma sono sicuro di riuscire a inserirmi dolcemente nella vostra relazione, magari con il tempo.
Mentre stavamo parlando Massimo mi stava accarezzando le cosce, il culetto. Mi baciava le spalle e dietro le orecchie. Fremevo tutta!
Vedrai che formeremo un bellissimo trio e quando tua moglie avrà capito chi sei veramente e chi sono io non metterà ostacoli.
Se lo dici tu… ed accettai il bacio passionale di Massimo. Quest’uomo era semplicemente un seduttore nato. Mi stava facendo scogliere tutta. A quel punto non avevo più dubbi sul fatto che avrebbe potuto decidere mia moglie ad acconsentire ad un trio amoroso.
Dai, cara. Prova ad accarezzarmi anche tu. Prendi confidenza con il corpo di un uomo vero.
Lo guardai intensamente e con un sorriso iniziai eseguire il suo comando dolcemente. Lui si lasciò fare divertito. Le mie manine sui suoi muscoli erano veramente quelle di un omino o di una donnicciola! Aveva ragione. Potevo benissimo passare per una donna, almeno per molti aspetti.
Era sodo, caldo, possente. Il profumo del suo sesso in erezione tra le mie cosce mi metteva in subbuglio. Immaginavo mia moglie davanti allo spettacolo della sua mascolinità. Il suo stupore e la sua speranza di avere dei bambini. Intanto con la mano sinistra avevo afferrato il suo pene sotto la grossa cappella. Tirai indietro la pelle per liberarla del tutto. Un fragolone enorme. Un frutto proibito rosso sangue che versava già liquido preseminale in abbondanza.
Se vuoi puoi metterti in ginocchio e baciarlo. Mi disse.
Credi che sia bene? Chiesi io intimorita.
Ma certo, cara. Non temere. Vedrai che ti piacerà. Ti verrà tutto naturale e starai benissimo. Devi solo lasciare la femmina in te prendere il sopravvento e sarà bellissimo.
Fidandomi di lui mi misi in ginocchio tra le sue cosce. Lo guardai. Era stupendo. Uomo maschio puro. Un concentrato di testosterone. Immaginavo mia moglie nella stessa mia posizione ed io che stavo a guardare. Ma in fondo prima di proporre questo uomo a mia moglie era giusto che lo provassi prima io!
Così iniziai ad accarezzare i suoi bei testicoli pelosi e capienti. Erano la promessa di felicità per mia moglie, forse anche la speranza per lei di rimanere incita. Li baciai amorevolmente. Poi dolcemente posai un bacio intenso sulla sua cappella. Mugolò di piacere. Ma quando iniziai a leccarlo e a succhiarlo il suo mugolio si fece molto più intenso. Mi incitava dicendomi che ero molto gentile, molto brava. Prendevo confidenza con l’Uomo. Una cosa che non avrei mai immaginato di potere fare solo due ore prima.
Così ero lì che succhiavo il cazzo di un signore appena conosciuto che mi scopava la boccuccia per convincermi che era in grado di scoparsi mia moglie! Situazione alquanto rocambolesca e depravata ma gioivo con tutto il mio essere.
Mi accorsi che il mio pene era quasi moscio. Eppure avvertivo una grande eccitazione sessuale. Chissà perché e come fosse possibile?
Andai avanti a succhiarlo molto a lungo, più di mezza ora. Infine lo sentì irrigidirsi, contorcersi e con un urlo liberatorio mi inondò la gola, la bocca ed il viso di sette o otto getti copiosi del suo sperma dolce un poco acido. Ne presi un poco sul mio dito e lo guardai. Era bianco e cremoso. Sembrava yogurt dal colore e dalla densità. Niente a che vedere con il mio seme trasparente e molto liquido. Il profumo era poi fortissimo. Gustai ancora quella delizia e porsi in alto il mio sguardo verso Massimo che mi sorrideva soddisfatto.
Sei bellissima Sandra. Vieni amore. Sdraiati accanto a me. Ci coccolammo a vicenda, a lungo, parlando dei nostri piani futuri.
Venne poi il momento di lasciarci. Massimo aveva degli impegni ed io dovevo tornare a casa. Mi chiese di mettere la lingerie in una borsa e di portarla a con me. Avrei potuto indossarla nei momenti di libertà.
Rientrai a casa quando Adele era già intenta a preparare la cena. La baciai ma mi accolse freddamente. Allora le proposi di aiutarla un poco. Non disse niente ma mi lasciò apparecchiare, preparare l’insalata, tagliare il pane e scegliere un vino bianco adatto al menu di pesce che aveva cucinato.
La cena fu piuttosto silenziosa. Parlammo solo di lavoro. Poi mi offrii per lavare i piatti poiché la nostra lavastoviglie era guasta. Adele mi guardò con sorpresa. Non avevo per abitudine di fare le faccende di casa.
Ti senti bene? O hai qualcosa da farti perdonare? Mi chiese lei.
Beh, no. È solo che voglio darti una mano. Sei sempre indaffarata quindi mi sembra giusto aiutarti.
Mhm.. non me la racconti a modo. Mi stai nascondendo qualcosa. Comunque sia se vuoi farlo accetto volentieri. Sono stanca stasera ed ho bisogno di rilassarmi un poco.
Bene cara. Se vuoi posso anche farlo tutte le sere. Non so come mi sia venuta questa battuta ma mia moglie sorride ed acconsente volentieri.
Così mi ritrovo in cucina affaccendato mentre lei va in salotto a guardare un poco di tv.
Più tardi la raggiungo e ci guardiamo l’ennesima replica di Pretty Woman. Lei lo adora ed io inizio ad apprezzarlo anche dal punto di vista femminile!
Quando è il momento di andare a letto Adele mi sorprende. Di solito recentemente non abbiamo più rapporti o quasi. Sono state settimane senza sesso. Solo qualche bacio e qualche carezza.
Invece stasera mi dice che sono stato molto carino e che ha molto apprezzato che volessi fare le faccende di casa. Era stanca ed aveva proprio bisogno di rilassarsi.
Vieni caro! Mi bacia e mi coccola tutto. Ci spogliamo e il mio cazzetto è già in tiro. Lei sorride. Lo prende in mano e lo accarezza. Non duro molto. Le vengo nel palmo della mano e mi sparge il seme sul ventre.
Poi mi chiede di leccarle la passerina. Eseguo ben volentieri nella speranza di poterle fare l’amore dopo.
Il suo gusto è delizioso. Lo riconoscerei tra mille donne. Mi soffermo a lungo sulle sue labbra vaginali e mordicchio il suo clitoride come piace a lei. Affondo la lingua più che posso e gioco con il mio dito nel suo sfintere. Risultato viene due volte nell’arco di mezza ora e ancora una volta quando le bacio e le lecco i seni che fremono sotto l’impulso delle mie carezze.
Massimo mi ha chiesto di parlare a mia moglie di rapporti con altri uomini, tanto per preparare il terreno e sondare le sue reazioni emotive. Approfitto del suo momento di estasi per avviare la mia proposta.
Adele. Mi rendo conto che non sono abbastanza per te. Sono piccolino. Ti amo da morire ma so di non essere all’altezza dei tuoi desideri. Hai mai pensato di fare l’amore con un altro uomo? Anche solo in sogno?
Lei mi guarda con stupore. Ma tu sei mio marito! Come potrei desiderare un altro uomo! Amo te anche se è vero che sessualmente sei raramente molto prestante.
Beh, non parlo di sentimenti, cara. Ma mi rendo conto che non riesco a darti le soddisfazioni che meriti. Forse un altro uomo saprebbe farlo.
E tu accetteresti che tua moglie andasse al letto con un altro uomo?
Beh, sarebbe terribile per me, lo ammetto. Ma ti amo così forte che forse potrei sopportarlo. I suoi occhi si accendono di colpo.
Oh, maritino mio, riprende lei coccolandomi tutto. Sei un tesoro. Ti amo tanto. Un marito devoto come te dove lo ritrovo? Non diciamo più sciocchezze vuoi. Mi fai girare la testa ma sai che sono molto religiosa e per niente al mondo farei l’amore con un altro. E poi sei il mio tesoro, nonostante tutto. E mi bacia appassionatamente. Mi lascio fare… la sento bagnata oltre modo. Le mie dita si soffermano sulla sua vagina in calore. So che il concetto di cuckolding che le ho instillato inizia a fare il suo effetto. Non lo ammette ma è sicuramente eccitata. Anche se penso sia sincera quando mi dice che mi ama e che la sua morale non le consente di andare oltre i rapporti coniugali.
Finiamo la serata con un torrido 69. Avrei preferito poterla penetrare e farle l’amore come l’uomo che vorrei essere. Ma lei preferisce così e quando penso al pomeriggio con Massimo mi dico che forse è questo tutto quello che posso sperare fare con la mia sposa.
Ci addormentiamo felici insieme. Non accadeva da tanto.

Nei giorni successivi la fortuna vuole che Adele sia spesso a scuola per impegni collegiali ed altre riunioni. Io non appena posso vado a prendere la mia borsa. Tiro fuori la lingerie e la indosso immaginando di essere con Massimo. Non posso contenermi e vengo dopo poche sollecitazioni. Mi trovo non bella ma abbastanza intrigante. E quando il mio piccolo pene è moscio ancora di più!
La settimana successiva, una mattina in cui non ho il turno in biblioteca vado a trovare Massimo. Ci siamo messi d’accordo per telefono. Si è liberato da impegni di lavoro per me. Appena entro nel suo appartamento mi bacia sulla bocca e mi fa sedere. Mi offre da bere e mi chiede se sto indossando la lingerie che mi ha regalato. Arrossisco e abbasso lo sguardo poi reagisco e fieramente gli dico di sì.
Fammi vedere cara! Ordina lui.
Ed inizio a spogliarmi dei miei vestiti maschili per restare in reggiseno, reggicalze, calze e mutandine.
Sei un amore, mi dice e mi accarezza tutta. Vedo che ti sei anche depilata come ti avevo chiesto.
Non so come spiegherò la cosa ad Adele ma ho seguito le consegne di Massimo alla lettera. Sono andato due giorni prima in farmacia ed ho acquistato una confezione di crema depilatoria. Ne ho usato pochissimo vista la mia poca peluria ma il risultato è sorprendente. Ho una pelle liscia e soffice come quella di un bambino. E Massimo si diverte molto ad accarezzarla e a farmi fremere di voglia.
Ho tanto voglia di te, gli confesso. Una settimana senza vederti è stata durissima.
Oh, cara, vieni qui, amore. E mi bacia, mi stringe a sé e lo sento sotto i suoi pantaloni tirare a più non posso.
Vorrei subito prenderlo in bocca ed assaporare il suo seme ma lui mi chiede di attendere.
Ho un piccolo regalo per te. Prima di tutto altra lingerie per divertirti a casa. Mi fa vedere altri indumenti sexy, in particolare due corsetti in pizzo e motivi floreali che mi fanno subito impazzire. Provo uno dei due e mi sento immediatamente troia a mio agio!
Poi mi fa vedere un vestitino. Uno di quelli che si trovano nei sexy shop, immagino. Un costume da sexy cameriera bianco e nero con fronzoli alla francese.
Lui mi guarda divertito quando lo indosso. Mi sento un poco ridicola ma sicuramente eccitata. Mi sta a pennello.
Scarpini neri. Mi porta davanti alla coiffeuse della sua ex ragazza e provo a truccarmi. Ho guardato diversi video su You tube ma sono molto insicura. Comunque sia fondo tinta, mascara, eyeliner, rossetto rosa. Faccio del mio meglio. I miei capelli abbastanza lunghi si lasciano fermare da una passata rosa con fiore laterale poi pettino i miei riccioli tanto da darmi una aria vagamente femminile. Non è un granché ma ho quasi l’aria di una ragazzina.
Massimo è molto soddisfatto. Mi bacia e mi prende per mano.
Prova a fare qualche faccenda in modo sexy, mi dice. Lo guardo allietata e mi metto a spolverare i mobili di casa sua. Ancheggio più che posso, ammicco, e mi piego per meglio fare vedere il mio culetto. Lui si diverte molto.
Poi mentre mi piego per l’ennesima volta sento le sue possenti mani posarsi sui miei fianchi e la sua carne calda posarsi tra le mie chiappe!
Ti voglio cara. Ti desidero tanto. Sei molto sexy. Lasciami farti l’amore. Ti voglio fare donna oggi!
Io sono tutta in subbuglio ma ho paura. Paura di essere ad un punto di non ritorno, paura del probabile dolore e della perversione che so di non saper controllare in me.
Lui mi tranquillizza. Vedrai che sarò molto gentile, mi dice. E poi se vuoi che diventi l’amante di tua moglie devi fare un piccolo sforzo per diventare meno uomo. Questo di darà maggiore credibilità e forza. Una volta più donna che uomo la mia presenza apparirà a te come a tua moglie la cosa la più naturale che sia. Formeremo un trio eccezionale.
La sua logica è inesorabile e le sue mani sul mio corpo, il suo respiro vicino al mio. Le sue carezze ed i suoi baci nel collo e dietro le orecchie mi fanno vacillare.
Quando mi chiede di mettermi a pecorina davanti a lui non resisto più. So quello che vuole fare ma non riesco ad appormi, anzi. Vi è qualcosa in lui di seducente e di forte che mi da fiducia. Chissà se saprà convincere mia moglie?
Ha convinto me intanto!
Mi solleva la gonna e mi toglie le mutandine. Il mio culetto è lì davanti ai suoi occhi e ai suoi baci. Mi fa fremere. Umetta il buchino con lingua e saliva in abbondanza. Ci sa fare questo mascalzone!
Se leccasse così Adele la farebbe venire in cinque minuti. Io ho il cazzetto ritto nonostante la posizione di sottomissione.
E’ il momento. Sono un poco rigida come una giovane pulzella. Lui mi accarezza e mi parla dolcemente. Secondo le sue indicazioni mi devo rilassare e quando lui spingerà in me dovrò favorire la sua penetrazione muovendo indietro lo sfintere come se dovessi fare la popò.
Non sapevo tutto ciò ma sembra funzionare. Avverto la sua grossa cappella calda posarsi sul mio buchino arroventato e umido. Ed inizia a spingere in me. Eseguo le sue consegne ed arcuo bene la schiena per rialzare le mie chiappe verso di lui.
Mi tiene per i fianchi e mi fa muovere indietro sempre di più mentre lui continua a spingere. Sta entrando!
Sento la verga sfondarmi il culetto. Avverto la invasione del mio sfintere delicato. La sua cappella e parte dell’asta si stanno muovendo in me. Leggero bruciore ma niente dolore per fortuna. Solo una sensazione di intrusione. Un disagio iniziale che però con il tempo e le continue sue spinte sta scemando lasciando il posto ad una nuova sensazione. Inizio ad apprezzare il suo bel cazzone in me. Sta scivolando sempre più nelle mie viscere procurandomi dei piaceri mai sentiti. E‘ una folgorazione. Sono gay? Mi sta scopando ormai e la cosa mi piace un sacco!
Rantola il suo piacere a più non posso, spingendo forte tra le protuberanze del mio culo ormai slabbrato.
Io inizio a contorcermi e ad assecondare il suo movimento sensuale e passionale. L’asta mi fa vibrare. Le nostre carni si mescolano sempre più ed inizio a gridare di gioia. Mi ha sverginato e mi sta montando come fossi una donna. Nella mia mente malata immagino Adele scopata da questo stallone che sto provando in anteprima per lei. Massimo è un maschio di razza. Continua a stantuffarmi il culetto per un tempo lunghissimo.
Non sapevo che un uomo potesse durare così tanto! Io nel frattempo non reggo più e dopo l’ennesimo affondo di Massimo nelle mie viscere, erutto il mio debole sperma tra le lenzuola arrotolate sotto di me.
E’ stato qualcosa di incredibile. Improvviso, intenso e liberatorio. Un orgasmo così sconvolgente che ho gridato, con una vocina da donnicciola il mio piacere, la mia sottomissione e la passione perversa che mi pervade quando sto con Massimo.
Sono ancora in fase di recupero ma Massimo continua senza tregua a scoparmi. Deciso, implacabile e fortemente sensuale. Passano almeno 15 minuti. Sono tutta un brodo. Sento il suo corpo sbattere contro il mio. Il liquido profumato del nostro amplesso continua a sgorgare dal mio culetto sformato e a colare sui miei testicoli e lungo le mie cosce. I colpi suoi ripetuti, i suoi baci poi le sue mani che mi stringono i fianchi e mi obbligano ad accompagnare il suo movimento frenetico mi fanno impazzire di goduria.
Rantolo ancora di piacere quando lo sento irrigidirsi. Si esalta una ennesima volta spingendo la sua lunga asta nel profondo delle mie viscere e mi sento riempire. Eiacula una volta, due, tre getti abbondanti di sperma! E ancora e ancora poi qualche sussulto e ancora gocce di sperma. So, dal nostro incontro precedente, che Massimo è abbondante, ma oggi si supera. Immagino mia moglie irrorata di tanto seme in lei. La sua voglia di avere bambini sicuramente soddisfatta da tanti spermatozoi di maschio vero. Non resisto più e, mentre sta pompando le ultime gocce della sua mascolinità in me, vengo di nuovo. Un rivolo appena ma il mio sperma trasparente finisce sulle lenzuola nel mio rantolo soffocato dal bacio intenso di Massimo.
Restiamo sul letto a coccolarci a lungo.
Parliamo di come organizzare l’incontro con mia moglie. Viene confermato che Massimo dovrebbe passare per un amico d’infanzia e di adolescenza. Fissiamo alcuni dettagli per fare corrispondere le nostre versioni di fatti di gioventù per essere credibili. Faccio una ipotesi di data per una cena a casa. Potrebbe essere la settimana prossima di venerdi.
Massimo mi chiede se sono contenta. Lo sono eccome. Con mia moglie il sesso è diventato raro e poco soddisfacente. Con lui è un uragano che mi pervade e mi elettrizza i sensi.
Ti piace indossare i miei regalini? Mi chiede. E così facendo accarezza il nylon delle mie calze.
Si, amore. Rispondo io. Mi piacciono tantissimo. Devo ammettere che vestirmi da donna mi da un senso di completezza e di eccitazione mai provati prima.
Ti piacerebbe indossarli sempre?
Sì, ma non so come fare con Adele e con il mio lavoro.
Beh, per il lavoro possiamo trovare una soluzione. Per quanto riguarda tua moglie, una volta che sarà la mia amante potrai vestirti da donna anche sempre.
Davvero?
Certo cara. Sarò io l’uomo di casa. Tua moglie e tu sarete le mie amanti.
E tu pensi di potere soddisfare entrambe, dico io scherzando sulla sua mascolinità. La mia è una battuta. In realtà sento il suo membro eretto premere contro la mia coscia e so già la risposta. Massimo è un vero mandrillo.
Mi bacia intensamente. Afferro il suo cazzone che si sta distendendo sempre più. È forte, caldo, pulsante e profumatissimo. Non resisto e lo prendo in bocca.
È soltanto il nostro secondo appuntamento e tutto mi sembra così naturale!
Io piccola sissy in intimità con l’uomo che spero diventerà l’amante di mia moglie! Solo l’idea mi fa vibrare di eccitazione. Sembra impossibile ma è così vero e perverso che mi sciolgo tutta nella fellatio al suo membro adorato.
Mi soffermo a lungo sull’asta e sul glande ma scendo anche verso i suoi testicoli enormi e pelosi che lecco come una cagna in calore.
È veramente degradante ma bellissimo!
Intanto Massimo gioca con il mio sederuccio e con il mio forellino. Accarezza le cosce, si diverte a farmi sentire di più l’estasi provocata dalle mie calze di nylon.
Poi mi fa piazzare sul lato destro e con dolcezza mi penetra da dietro. Me lo ritrovo dentro tutto quanto senza forzare. Il mio ano è stato così lavorato prima che cede senza difficoltà. La sensazione è inebriante.
Mi sento avvolta, protetta, rilassata e sottomessa. Mi sento amata per la mia debolezza di maschietto effeminato. Mi sento sissy e mi piace da morire!
Prende lentamente a scoparmi su un ritmo più sostenuto. Ansima rumorosamente. Fa tutto il lavoro, poverino. Io puttanella mi lascio sbattere con dolcezza senza fare grossa fatica. Accompagno solo il suo pompare in me indietreggiando il culetto verso di lui per facilitare la sua penetrazione. È uno sforzo minimo per un massimo piacere!
Mi bacia più volte, spinge in me. Mi sciolgo tanto da sentire rivoli di umori profumati colare dal culetto sulla chiappa destra e sulle lenzuola.
Poi decide di cambiare posizione. Senza uscire da me mi posiziona sotto di lui. Stiamo di fronte. Io sdraiata con le gambe sulle sue spalle e lui imperante in ginocchio contro il mio sfintere. Riprende il suo ritmo. Anzi è più sostenuto!
Il mio cazzetto moscio si sveglia un poco ma rimane pressoché passivo, scosso in qua e là secondo le spinte impresse da Massimo che mi sbatte adesso come una bagascia. Scivola in me con forza. Entra ed esce, poi rientra facendomi perdere la cognizione del tempo. Avverto solo l’estasi della nostra copulazione. Non mi trattengo più e inizio ad ululare di piacere in un brodo di goduria febbricitante.
Lo sento gonfiarsi in me. Si irrigidisce. Sono sicura che sta per eruttare il suo seme abbondante in me. Lo voglio tanto!
Invece lui si calma. Mi sento frustrata ma è sicuro di sé. Competente ed implacabile nel sesso quanto è bravo nella seduzione.
Esce da me e si sdraia per rilassarsi un poco.
Vieni, cara! Monta a cavalluccio sul mio cosone e divertiti un poco mentre riprendo fiato.
Sorrido e come una troietta mi posiziono sopra di lui gambe divaricate poi mi siedo sulle sue cosce prendendo cura di lasciarmi dolcemente impalare dal suo enorme membro eretto.
Le nostre carni si uniscono di nuovo. I nostri umori si mescolano ancora ed inizio a muovermi su e giù roteando il bacino per meglio sentirlo in me.
È bellissimo! Quando poi prendo il ritmo, inizio a danzare su di lui. Una danza dell’amore e del sesso che mi fa impazzire di goduria. Lui gioca con le mie tettine erette. Le accarezza, le pizzica, le mordicchia poi le lecca ed avverto sensazioni insospettabili e bellissime.
Sai cara, mi dice, al più presto dovremo pensare a farti crescere delle belle mammelle, dice lui. Adoro questa posizione quando le mie compagne di sesso fanno ballare i loro seni liberi e li posso toccare e baciare.
Le mie mammelle? Chiedo io mentre rallento il mio ritmo amoroso.
Certo, dolcezza. Vedrai che bello. Ho già pensato a tutto io.
Non so cosa rispondere. L’idea di avere un seno da donna mi eccita ma mi fa anche paura. Per adesso preferisco vivere nel presente e lascarmi scopare da questo toro da monta di Massimo.
Andiamo avanti ancora a lungo. Vibro, ansimo, mi dibatto sul suo cosone e infine sborro il mio seme trasparente sul suo ventre mentre lui si arcua e erutta il suo sperma denso a fiotti nelle mie viscere. Rantola di piacere e mi chiama puttanina. Lo bacio con passione e lo ringrazio di tanta goduria provata.
Ci lasciamo andare alle coccole. Poi esce da me. Sento colare un fiume di sborra che cerco di raccogliere con le dita. È abbondante, bianco, consistente e profumato. Bevo quanto più posso del suo nettare.
Lui mi osserva divertito.
Sei veramente una troia nata, mi dice. Ma sei così dolce. Quando saremo con tua moglie sarà bellissimo vedrai!
Mezz’ora più tardi mi rivesto. Massimo mi osserva dal letto. Ho ancora la mia lingerie sotto i miei vestiti maschili e penso che se tutto va bene presto potrò indossarli in libertà. Domanda. Sto facendo la cosa giusta? Sicuramente sto facendo qualcosa di non comune. Desiderare il bene di mia moglie tanto da diventare una cuckold sissy è qualcosa che ho letto raramente e mai visto né sentito prima nella realtà. Eppure Massimo mi da fiducia. Mi da concretezza. Mi fa sentire nella carne e nei sensi che ciò è possibile.
Mi da ancora qualche consiglio su come preparare mia moglie al cuckolding poi ci baciamo intensamente e prendo la via di casa.
Durante lo spostamento in auto mi sento sconvolta ed elettrizzata. Avverto alcuni rivoli di sperma che umettano le mie mutandine. Un profumo intenso di sesso che emana dal mio corpo. Sono proprio una troietta!
Appena arrivato a casa mi spoglio e mi faccio una lunga doccia. Ripongo nel ripostiglio la lingerie e mi riposo un poco. Ascolto musica sorseggiando un tè caldo.
Nel tardo pomeriggio decido di mettermi a cucinare. Ho letto alcune ricette su internet e voglio fare una sorpresa ad Adele.
Quando la sento rientrare, avverto il suo nervosismo dal modo in cui cammina forzando sui suoi tacchi a spillo e sbattendo le chiavi dell’auto sul mobiletto d’entrata.
Dopo un minuto si affaccia in cucina, mi giro e noto la sua sorpresa nel vedermi con il suo grembiulino rosa affaccendato nel preparare una cena a base di pesce.
Ciao, mi dice. Sei un amore a preparare la cena. Come hai fatto?
Beh, pensavo che ti facesse piacere rientrare a casa e trovare tutto pronto. Ho letto alcune ricette interessanti su internet e volevo farti una sorpresa.
Gradita sorpresa! Mi dice lei con un sorriso che la libera in parte dal suo nervosismo.
Mi bacia amorevolmente. Sono felice che le sia un poco passata. Mi racconta la sua giornata di lavoro, i problemi con una classe difficile, una discussione animata con un genitore, le angherie di una collega ed il confronto animato con un vigile urbano per un parcheggio al limite delle regole in una zona però in cui parcheggiare è diventato una gara a chi arriva prima.
La consolo e le dico che stasera non deve pensare a tutte quelle brutte cose.
La faccio sedere in salotto e le preparo un drink. Poi mentre lei sorseggia e si rilassa un poco, torno in cucina a perfezionare i piatti che ho preparato.
Venti minuti più tardi passiamo a tavola e mangiamo tranquillamente il pasto variegato ma leggero che ho preparato con cura. Mi fa i complimenti. La ringrazio e le propongo di cucinare io durante la settimana in maniera tale da alleviarle il fastidio. Rimane stupita una volta di più della mia disponibilità a sostituirla nelle faccende di casa e sebbene i nostri rapporti sessuali siano ancora sporadici mi propone di raggiungerla in camera più tardi.
Sono felicissimo. È allora che le dico che oggi ho incontrato un vecchio amico di scuola. Un caro amico che non vedevo da anni e a cui ho proposto di venire a cena a casa nostra se Adele fosse d’accordo. Mi guarda sorridente e mi dice che non ci sono problemi. Al contrario, anche perché non frequentiamo molte persone. Sarebbe utile e piacevole.
Quando hai pensato di fare venire questo tuo amico? Mi chiede.
Ti andrebbe bene venerdi prossimo?
Beh, sì perché no! Che tipo è?
Penso che ti piacerà molto. È un amico incredibile ed è anche un bell’uomo. Ho piazzato questo apprezzamento per vedere l’effetto su di lei.
I suoi occhi si sono accesi un istante forse ma rimane apparentemente impassibile e mi dice che intendeva chiedermi della sua personalità.
Oh, dico io… ha una personalità forte, ha tendenza a comandare ma sa essere altruista, comprensivo e generoso. Ha un buon lavoro da libero professionista.
È sposato? Mi chiede lei.
No, rispondo io. Non so neppure se abbia una compagna al momento. Ci siamo incontrati stamani per caso e non ho approfondito.
Beh, potresti chiedergli di venire con la sua donna se ce l’ha.
Sorrido dentro di me pensando che spero che lei, Adele, possa diventare la compagna del mio amico, ma resto neutrale nei miei propositi e nelle mie espressioni.
Così fissiamo per venerdì. Telefono a Massimo per annunciargli l’appuntamento e lui mi da alcuni consigli ulteriori per i preparativi.
Dopo avere sparecchiato e lavato i piatti, raggiungo mia moglie in salotto dove ci guardiamo un vecchio film di Woody Allen. Mi addormento un poco sulla spalla di Adele. È stata una giornata lunga ed intensa.
Prima della fine del film mi sveglio e mi stiro un poco. Adele è molto gentile. Mi bacia. Ci coccoliamo. Le chiedo se ha ripensato alle mie parole di giorni fa.
Lei fa finta di non ricordare.
Sai, quando ti ho parlato di un uomo vero con cui avere veri rapporti sessuali.
Beh, no. Che sciocchezza! Non ci ho pensato per niente. Molliamola qui ok? Non mi va.
I suoi occhi dicono il contrario ma la chiudo lì. Sono sicuro che nella sua testa la mia proposta perversa e l’invito a Massimo abbiano fatto connessione rapida ma non insisto.
Più tardi andiamo al letto insieme. Adele mi chiede perché non ho più i pochi peli miei sul corpo.
Oh, pensavo che ti sarebbe piaciuto di più, amore. Un pizzico di fantasia nel nostro piccolo gioco amoroso. Ti dispiace?
Lei mi guarda un poco sorpresa ma sorridente. No, no al contrario, la tua pelle è molto soffice e delicata. È curioso ma intrigante. Vieni qui carino!
E ci facciamo le coccole. Niente di ché. Baci, carezze, ci facciamo un lungo e dolce 69 e dopo essere venuti entrambi ci addormentiamo appagati. Io nell’attesa piena di paure e di speranza del venerdì.
Le giornate passano lentamente. Penso a quello che sto facendo. Fino a questo momento è stato come un gioco. Una sorta di piccolo sogno con elementi di realtà ma niente più. Cosa accadrà da venerdì? Chissà come reagirà Adele? E come reagirò io? So che Massimo è un bell’uomo seducente e seduttore. Lo sento molto sicuro di sé. Con me ha già operato la sua magia. Lo saprà fare anche con mia moglie? Poi mi chiedo se è veramente quello che voglio. Sento il mio stomaco annodarsi, contorcersi. Non riesco a concentrarmi sul lavoro e mi faccio riprendere più volte per degli errori banali. Il mio capo ufficio, sig. Pacini, un uomo di cinquantatre anni con l’aria severa mi reprimenda seccamente. Sono costretto a chiedere scusa e a inventarmi dei problemi di famiglia.
Per adesso può andare, mi dice su di un tono stizzito… ma stia attento Sandro. Non potrò tollerare alcuna altra negligenza.
Me ne vado mortificato e provo vergogna. Anche mentre lui mi parlava stavo con la testa altrove. Immaginavo cosa cucinare per cena. Quali addobbi mettere in tavola. Poi mi chiedevo di nuovo se stessi facendo la cosa giusta. Uno zibaldone di pensieri, speranze e timori che mi confondono la mente e i sensi.
A casa con Adele cerco di essere tranquillo. Lei mi sorride. Sembra felice di potere finalmente incontrare qualcuno del mio entourage. A parte i miei genitori e qualche parente non conosce nessuno del mio ambiente. A dire il vero la situazione è reciproca. Conosco i suoi ed un paio di cugine sue. Le altre persone sono state delle comparse nel nostro matrimonio. Anche lei ha una sola amica. Piuttosto antipatica. Bella ragazza Nicole ma con un caratteraccio che mi mette sempre a disagio. Meno male che abita a circa 100 km di distanza da noi.
Infine arriva venerdì. Ho già in programma di preparare tutto io. La cena, la sala da pranzo, i cocktail. Seguo alla lettera le istruzioni di Massimo. Adele è ormai abituata a vedermi fare le faccende di casa. È molto contenta e scambiamo dolci baci di affetto anche se il nostro sesso ha ripreso, dopo quella serata di emozioni, la sua triste routine.
È venerdì sera. Sono in cucina con un grembiule mentre sto sistemando l’arrosto quasi pronto. Adele è vicina a me e sta mettendo l’acqua della pasta a bollire. Sento suonare il campanello.
Tuffo al cuore! E’ lui, dico a mia moglie con una espressione vistosamente esagerata che mi sorprende.
Bene, caro… mi dice lei sorpresa più di me. Chi va ad aprire?
Vado io, amore, dico io e mi incammino verso l’entrata. Aprire la porta è stato dura. Emozioni contrastanti. Ci siamo, mi dico internamente. Il dado è tratto!
Apro la porta e mi si presenta un Massimo elegante nel suo costume blu. Profumato, sorridente, alto e seducente, fiori alla mano.
Vedendomi solo, mi bacia sulla bocca!
Ciao cara… è bello essere finalmente qui. Posso entrare?
Prego, caro amico! Dico io sorridendo e un poco scherzando.
Tua moglie dov’è?
Sta arrivando penso.
Adele si mostra nella hall d’entrata con il suo bel vestito nero aderente, calze e scarpini tacco 12. Sorride a Massimo con uno sguardo di meraviglia e di intensa emozione. E’ un colpo di fulmine. E’ chiarissimo! Lui le tende i fiori. Mia moglie arrossisce un poco, poi da donna di casa elegante e matura si riprende e tende la mano a Massimo.
Lui le fa un bacia mani da film. Lei si emoziona ulteriormente. Massimo è un seduttore nato!
È lì che capisco la situazione appieno e capisco di avere fatto la scelta giusta. Loro due alti, eleganti, belli e sorridenti. Io piccolino con il mio grembiule da donna. Sono già umiliato. Avverto chiaramente che Adele è stata colpita di primo acchito dalla bellezza di Massimo, dalla sua sicura virilità ed eleganza. La sua morale vacilla già davanti a questo uomo così attraente.
Li invito a sedersi in salotto mentre io vado a prendere da bere e a sistemare i fiori in un vaso adeguato.
Quando ritorno li trovo accanto l’uno dell’altra intenti a parlare di me.
Sa, Adele, quando Sandro mi ha detto di essere sposato non gli ho creduto all’inizio. Non lo credevo capace. Adesso poi che vedo sua moglie così incantevole sono oltremodo sorpreso.
Lei sorride capendo che la sta corteggiando e mi sta umiliando. Quell’uomo ci sa fare davvero!
Mentre sto versando da bere, lei riprende.
Sa… Sandro è un bravo maritino. Gentile, fedele e servizievole. È facile per una donna legarsi a lui. Lo amo tanto ed è un coniuge fedele...
Posso capire, dice lui, è stato un bravo amichetto da adolescente. Abbiamo fatto tante follie insieme.
Ah, sì? Dice lei curiosa. Cosa per esempio?
E si mette a raccontarle un paio di episodi inventati in cui passo da scemo e lui da scaltro con le ragazze. Mi guarda. Annuisco davanti a mia moglie che si mette a ridere di gusto del suo ridicolo maritino.
Perché non vai a controllare la pasta, caro? Mi chiede lei su un tono di comando.
La guardo stupito. Mi affretto però a rispondere. Certo cara, vado subito! E li lascio lì a chiacchierare di tutto un poco.
Dopo un quarto d’ora annuncio che la cena è pronta. Arrivano in salotto che sono già intimi!
Massimo tiene mia moglie per i fianchi e lei si lascia guidare da questo ammaliatore nato.
Servo io. Mangiamo e parliamo dapprima di lavoro, poi delle nostre passioni.
Ad un tratto, a fine cena, Massimo mi chiede se ho ancora la mia piccola passione di indossare lingerie.
Arrossisco di stupore e di vergogna. L’argomento non avrebbe dovuto essere oggetto di discussione la prima sera. Avevamo previsto di incontrarci alcune volte in modo benigno prima di affrontare questi temi.
Mia moglie rimane colpita. Mi guarda intensamente con un aria indagatrice. Lingerie? Chiede con un tono che mi mette a disagio.
Sì, lingerie, cara Adele. Sa come sono certi ragazzini. Curiosi sulla loro personalità e sessualità. Suo marito era uno di quelli. Niente di che, ovviamente. Io curiosavo tra la lingerie delle mie ragazze. Lui curiosava tra la lingerie di sua madre. E si mette a ridere.
Lei mi guarda, poi si gira verso di lui. Ma veramente? E si mette a ridere anche lei.
Io resto lì, umiliato, impotente davanti alla loro ilarità. So però che devo reggere il gioco di Massimo.
Non faccio fatica ad esprimere il mio imbarazzo. Ammetto però davanti a mia moglie che qualche volta gioco ancora a indossare lingerie.
Lei mi guarda con un misto di divertimento e di repulsione che mi colpisce nel profondo.
Beh, dice lui. È carino ma a quanto pare non ne hai mai parlato con tua moglie. Mi dispiace di essere entrato in questo argomento. Pensavo che lei ne fosse al corrente.
Non lo ero, dice Adele. Ma adesso capisco molte cose. Mio marito è una persona adorabile ma non molto virile.
Questo lo posso capire. Non lo era in passato, dice lui. Attirava anche gli uomini inconsapevolmente. Anche io devo ammettere di avere avuto un attimo di debolezza per lui. Però sono troppo innamorato del sesso femminile.
Dice questo guardando intensamente mia moglie che di colpo si scioglie in uno sguardo languido e si perde negli occhi di lui tenendolo per mano!
Io cerco di sviare i loro sguardi parlando del dessert. Loro si girano lentamente verso di me e mia moglie mi dice che sarebbe carino se li servissi vestito da donna!
Da donna? Chiedo io basito.
Ma certo cara.
Cara?
Ma sì, amore. Dai, fammi vedere come sei quando indossi la tua lingerie. Sono proprio curiosa.
Non riconosco mia moglie. È una moralista molto religiosa e piuttosto severa in fatto di costumi. In questo momento reagisce oltre le mie più rosee aspettative alle lusinghe di Massimo e addirittura vuole scoprire il mio lato femminile!
Anche Massimo è rimasto spiazzato. Ma sorride e mi fa cenno di muovermi.
Va bene, cara, rispondo su un tono sommesso. Vado e torno. Intanto vi lascio la frutta.
Loro continuano a mangiare e a parlare mentre io mi incammino verso la stanza dove tengo le mie cose proibite.
Vengo fuori con la mia borsa segreta e li vedo tubare e ridere di gusto di una barzelletta di Massimo.
Vado in camera e mi spoglio. Mi guardo allo specchio un attimo. Certo sono proprio una donnetta!
Se avessi delle mammelle e mi fossero tolti i miei attributi potrei passare per una donna di media bellezza.
Banco alle ciance. Scelgo un bustino rosa con spalliere. Infilo dei palloncini riempiti d’acqua calda per simulare dei seni da adolescente. Li sento bene aderenti e confortevoli. Si muovono in maniera quasi naturale. Infilo le mie calze rosa a motivi floreali posteriori. Delle mutandine di pizzo dello stesso colore. Guardo il mio vestito da cameriera fucsia. Il colore è un poco vistoso e umiliante. Un vestito da pura sissy! Ma in fondo ben mi sta. E mi sta bene in effetti. Tutto crinoline e luccichio di tessuto. Adatto ad un film porno!
Indosso i miei scarpini beige. Avrei preferito quelli rosa ma Massimo non aveva la taglia giusta per me. Andranno bene?
Mi guardo allo specchio. Prendo la mia trousse da trucco e mi dipingo il visetto. Fondo tinta, mascara, eyelashes e quanto altro. Sono carina. Non bella ma carina. Massimo mi aveva regalato due clip che indosso con vezzo femminile. Certo sono un poco vistosi sulle mie orecchie ma a lui piacciono così. Mi acconcio i capelli alla garçonne. Indosso il mio collarino e la mia passata da cameriera e due anelli da pochi soldi. Una spruzzata di Lacôme e sono pronta. Mi sono occorsi quarantacinque minuti.
I miei ospiti aspettano ancora il dessert. Mi devo sbrigare. Invece di passare per il corridoio principale decido di passare da un vecchio ripostiglio che da accesso alla cucina. Do il tocco finale alla torta. Preparo i piattini e le forchette da dolce. Solo per due a questo punto. Poso tutto sul carrello, aggiungo lo spumante ed i bicchieri, poi mi incammino verso il salotto.
Quando entro, Massimo e Adele sono ancora lì a tubare. Lui le tiene la mano e le dice cose dolcissime a cui mia moglie non sa resistere, tanto che gli bacia la mano.
È fatta! Adele è sicuramente sedotta!
Ed io, divertita, avanzo ancheggiando e sculettando vistosamente spingendo elegantemente impettita il carrello del dolce per farmi notare.
Massimo mi ha vista sin da subito ed ha alzato il pollice della mano sinistra in segno di approvazione. Mia moglie si gira e mi vede.
Oh, mio… Oh, Sandro! Non ci posso credere! Ma sei meravigliosamente donna! Oh, ma che dolcissima cameriera!!! Ulula lei mettendomi in uno stato misto tra imbarazzo e felicità.
Oh, fatti ammirare!.. si alza, viene verso di me e mi ispeziona come fossi una puledra. Sei bellissima, mi dice!
Aspetta qui un attimo e si incammina verso il ripostiglio sotto le scale.
Approfitto del momento di sua assenza per rivolgermi a Massimo.
Scusa ma non ti sembra di andare troppo veloce?
Beh, tua moglie ha ceduto subito. Era importante procedere celermente. Saltare le tappe.
Cosa vuoi dire che ha ceduto subito?
Ci siamo baciati a lungo mentre eri in camera tua. È una donna molto sensuale e devo ammettere che mi piace più di quanto pensassi.
Questo mi può anche andare bene ma sono qui vestito da cameriera!
Beh, questa è una idea di tua moglie. Io avrei aspettato un poco ma lei è partita in tromba e mi ha preceduto nettamente.
Stavo per ribattere quando avverto il click ripetuto della mia macchina fotografica. È Adele che mi fa tante foto!
Fatti ammirare cara… ecco alzati sui tacchi, arcua bene la schiena, tira sul il culetto.. sorridi. Bene!
Continuiamo così per una ventina di minuti. Mi avrà fatto una cinquantina di foto!
Dobbiamo immortalare questo momento! Dice lei su un tono entusiasta.
Posso servire adesso? Chiedo a mia moglie.
Ma certo amore. Tieni la macchina. Ci servirà più tardi. E si siede accanto a Massimo che la stringe a sé e la bacia di fronte a me.
Mi sento terribilmente umiliato e orribilmente eccitata. È una sensazione strana, bellissima e crudele, perversa ma così elettrizzante.
Continuano a baciarsi e a coccolarsi mentre verso loro da bere e porgo loro i bicchieri.
Grazie cara… sei molto dolce. Mangiano il loro dessert mentre io resto lì vicino pronta a servirli.
Sai, riprende lei con sguardo furbetto, sono felice che tu abbia invitato il tuo amico d’infanzia stasera. Stanno succedendo cose meravigliose. Penso proprio che dovrei offrire ospitalità a Massimo nel nostro letto matrimoniale… sarebbe bello passare la notte con lui. Non ti dispiace vero maritino mio? In fondo mi avevi proposto qualcosa del genere tempo fa.
Ehm… no amore. Come già sai capisco che hai bisogno di un vero uomo. Ed io come puoi vedere non lo sono molto. In fondo Massimo è il mio migliore amico da sempre. Se proprio deve avvenire meglio che avvenga con lui. Ti prego Massimo, prenditi cura di mia moglie stanotte.
Certo cara Sandra. Lo farò senza altro! Risponde lui divertito e cordiale.
Sandra? Chiede lei. Ma sì, che bello! Ho sempre avuto remore morali e religiose a tradirti. E non puoi sapere quante volte sono stata vicina a farlo in questi anni. Ma visto che lo chiedi tu e che ti sei trasformato in un femminiello penso che posso cedere alla tentazione senza commettere un peccato mortale.
Lo penso anche io cara… dico io su un tono remissivo.
Adele, interviene Massimo, vorrei però che la nostra Sandra assistesse alle nostre effusioni. Sarebbe perfetto. Umiliante ed eccitante anche per lei. Non vorrei che soffrisse da sola.
Se lo vuoi caro Massimo. Perché no? In fondo deve imparare molto su di me e questa può essere l’occasione!
Così Massimo si alza e prende in braccio mia moglie. Lei è sorpresa sia dalla mossa che dalla forza del mio amico. Si incammina con lei in braccio come fossero due sposi intenti a fare l’amore nella loro luna di miele.
Massimo mi dice di seguirli con la macchina fotografica. Obbedisco con un misto di rassegnazione e di eccitazione sculettando del mio meglio come mi ha insegnato lui.
Arriviamo nella stanza nuziale dove sin dall’inizio, anni fa, ho sempre fatto cilecca o figure meschine.
Massimo posa gentilmente Adele sul letto e sdraiandosi su di lei inizia a baciarla voluttuosamente, le sue mani s’infilano ovunque, bacia i suoi capezzoli già scoperti, mia moglie ulula di piacere e iniziano a spogliarsi.
Carezze, baci, pizzicotti, si leccano e si abbracciano con passione. Lei rimane in reggicalze e calze di nylon.
So che Massimo è un feticista e mia moglie si diverte tantissimo. Io intanto ho già fatto una decina di foto.
Lui è un satiro scatenato e gioca con il corpo di Adele facendone risuonare tutte le corde di preliminari amorosi che conosce. Non è ancora passato all’atto vero che mia moglie si lascia andare in un mugolio che conosco. Viene in uno sbrodolare di fluidi mentre lui le coccola il culetto e la bacia selvaggiamente sui seni.
Mia moglie si riprende un poco e sorridente lo bacia intensamente. Io sono già sconvolta nel vederla così arrapata. Non sono mai riuscito ad eccitarla in questo modo!
Poi Massimo si lascia spogliare. Mia moglie ha uno sguardo di curiosità estrema. E’ vera bramosia.. mai vista in tutti questi anni di vita coniugale. Sembra una pulzella alla sua prima esperienza sessuale. È avida del suo corpo possente e virile. Accarezza i muscoli e bacia le parti più sensibili.
Quando arriva alla patta che ha già palpato più volte le leggo una emozione fortissima attraverso l’obiettivo della macchina da presa. L’ho messa in posizione ripresa video e mi gusto questo momento.
Giù i boxer e mia moglie fa un urlo di sorpresa piacevole tenendosi le guance con le mani e sgranando gli occhi meravigliati.
L’enorme pene di Massimo balza verso di lei semi eretto con i suoi venti centimetri abbondanti!
Godo dello stupore di Adele. Mi immedesimo in lei e ricordo, eccitata, quando ho visto quel grosso pene spuntare davanti a me la prima volta. L’emozione ed il ricordo mi fanno colare nelle mutandine tanto liquido preseminale che ho l’impressione quasi di essere venuta!
Massimo è molto divertito. Mi guarda e sorride. Sa che ha conquistato mia moglie per sempre. Una volta che lei si sarà assuefatta al suo enorme pene non lo lascerà più. E dentro di me lo spero bene anche se spero non lasci neppure me!
Mia moglie si riprende dallo stupore iniziale ed accarezza il suo nuovo giocatolo sessuale.
Oh, mia cara Sandra… sei stata molto gentile a farmi conoscere il tuo amico. Ha un membro mostruoso. Troppo bello e forte! Sorride verso di me e prosegue dicendomi che è almeno tre volte le dimensioni del mio misero cazzetto.
Annuisco mentre riprendo la scena e le parole. Anzi per aggiungere un poco di pepe alla situazione alzo la gonna, tiro fuori il mio cazzino eretto e lo riprendo per sottolineare le parole di mia moglie.
Adele e Massimo sono molto divertiti della mia mossa e mi incitano a continuare così.
Torno ad inquadrarli e vedo mia moglie baciare dolcemente la cappella enorme e profumata di lui. I suoi ormoni fanno emanare un odore intenso di maschio che avverto a distanza e fanno vacillare la testa di Adele che inizia una fellatio di passione. Succhia, lecca, bacia e ingoia quanto può della belva di carne che le sta crescendo ancora tra le dita.
Accarezza e bacia più volte i capienti testicoli pelosi e torna sempre ad occuparsi dell’asta e del glande che assapora come fosse il frutto proibito dell’amore.
Va avanti con la sua fellatio per ancora undici minuti e tredici secondi. La macchina calcola il tempo in modo precisissimo.
A questo punto il pene di Massimo ha raggiunto una lunghezza disarmante. Mia moglie è estasiata. Riesce a mala pena a proferire parole di meraviglia ancora.
Io godo del suo rinnovato stupore e mi eccito nel mio completino da cameriera.
La mia dolce e crudele sposa mi ordina di chiederle di farsi scopare dal mio amico così da non essere colpevole di adulterio.
Rimango stupito ma capisco che lo devo fare per il nostro bene. Esito un poco poi mi lancio.
Signora Adele, le andrebbe di farsi scopare da Massimo? È un bravo amatore. Un vero stallone che la renderà molto felice.
Mia moglie sorride oltremodo soddisfatta della mia sottomissione al suo piacere e mi risponde che non vede l’ora.
Vedo che Massimo sta per prendere l’iniziativa. Chiede ad Adele di piazzarsi a pecorina davanti a lui. Lei, elettrizzata, esegue con dolcezza. Si mette a quattro zampe, arcua bene la schiena, tira su il culo da matrona che si ritrova e lascia penzolare un poco i suoi seni medi con i capezzoli dritti come fusi.
Si guarda all’indietro per meglio ammirare il suo amante che sta per prenderla come mai le è capitato con me. Il mio cazzetto non è lungo abbastanza per un rapporto in quella posizione. Lui invece con i suoi ventisei centimetri può questo ed altro ancora!
Massimo si posiziona dietro di lei. Accarezza le sue chiappe. Gioca con i suoi fianchi, le accarezza la fica bagnata ormai dalla intensa voglia. Posa baci e baci sul buchetto posteriore facendo ululare la mia sposa di desiderio e di goduria.
Infine Adele non ce la fa più. Si gira di scatto e gli chiede di prenderla adesso, di prenderla tutta.
Sono tua Massimo, fammi tua!.. Urla con passione. Scopami, scopami come il mio maritino non è mai riuscito a fare! Ti prego. Scopami come vuole essere scopata una donna dal suo uomo!
Massimo gira la testa verso di me che sto riprendendo la scena. Sorride e mi fa un cenno di vittoria. Poi umetta ulteriormente il suo pene e la fica di mia moglie e infine si avventa su di lei.
Quando la grossa cappella si posa tra le sue labbra vaginali Adele lancia un gemito di piacere a me sconosciuto.
Lui le insinua il suo cosone dentro la carne che si apre dolcemente e lo risucchia al suo interno.
Filmo il tutto in ravvicinato. È un istante magico. La mia sposa deflorata dal mio amico di letto! Qualcosa di indimenticabile. Per rendere più accattivante e convincente la scena alterno la loro copulazione con inquadrature delle parti basse del mio corpo in cui si nota il mio vestito da cameriera, le mie gambe avvolte nelle calze di nylon, le mie scarpine beige ed il mio cazzino che misero misero fa capolinea ogni tanto umiliato da tanta potenza dell’amante che ho voluto per mia moglie.
Adele ha iniziato da qualche minuto a dibattersi sotto Massimo che le pistona la fica su di un ritmo crescente. So della potenza sua. Godo della vista di mia moglie scopata così ma avverto anche un altro sentimento. Una specie di… sì, gelosia! Sono un poco gelosa del piacere di Adele. Qualche giorno fa ero al suo posto e riesco ad immaginarmi come ero io, posto come lei adesso, sul letto di Massimo, inculato a randa per più di una ora!
Beata la mia compagna di vita nel godere del cosone del mio amico e complice. Spero di potere giocare un altro ruolo più tardi anche se il voyeur e l’addetto alle riprese non mi dispiace al momento.
Massimo spinge ormai all’inverosimile. La sbatte come una bagascia, pistonando così forte che urla il suo piacere estremo a tutto il vicinato. Certo gli abitanti dei dintorni non sono abituati a sentirle fare degli urli del genere!
So che Massimo andrà fino in fondo. Lei sbrodola di goduria. Viene due volte nel giro di mezza ora. I suoi fluidi colano addirittura sulle lenzuola!
Infine mentre sto per venire dalla scena che riprendo con dedizione, Massimo si irrigidisce, spinge una altra volta il suo grosso e lungo pene dentro di lei e infine, in un urlo liberatorio, erutta tutto il suo sperma nella vagina sfondata di mia moglie che lo incita a più non posso.
Massimo, come il suo solito, continua per lunghi momenti ancora a eruttare sperma e ancora sperma. Mia moglie è sconvolta. Ed io pure. Nella foia dell’azione mi rendo conto che Massimo non ha usato il preservativo e considerato che mia moglie, visto la natura delle nostre relazioni sessuali, non assume anticoncezionali chissà cosa succederà!?
Li vedo accasciarsi sul letto, stanchi dell’azione. Io stoppo la macchina. Mi siedo sulla poltrona di fronte al letto.
Mia moglie alza la testa e si rivolge a me. Ti è piaciuto cara? Mi chiede.
Sono un poco spiazzata ma accetto la provocazione. Sì signora, è stata una lunga scena erotica che mi è piaciuto tantissimo, rispondo su un tono sommesso.
Non ho mentito. Sono stati veramente eccezionali. Sapevo di Massimo ma non di mia moglie. È una rivelazione. Nonostante la sua morale religiosa è una vera troia da monta!
Massimo si alza sul gomito e mi chiede con naturalezza di leccare la vagina di mia moglie. Sono stupito ma capisco il messaggio. Da brava hubby sissy mi metto tra le cosce di Adele e mi accingo a leccarle la passera sbrodolante.
La situazione è meravigliosa per uno/a come me che desidera essere cuckold.
Il profumo è intenso. Misto dei fluidi di Adele e dello sperma di Massimo. Inebriante per me. Aspiro con intensità per gustarmi il momento. Poi lecco appena le sue labbra vaginali. Il gusto è strano, mai sentito prima ma delizioso e perverso. Sono presa dalla foia ed inizio a leccare dimenando la mia lingua e le mie labbra, strusciando dalla passera al buchino, bevendo tutto quel nettare d’amore.
La mia sposa, dapprima divertita, sta adesso reagendo sessualmente. Mugola di piacere, mi incita a leccare più forte. Mi accanisco sul suo clitoride mordicchiandolo un poco e leccandolo senza ritegno. Lei si eccita di nuovo. Mi dice che sono bravissima.
Alzo gli occhi e vedo che Massimo si è messo a succhiare e leccare i suoi seni. Ha dei capezzoli dritti come fusi e, pizzicati da Massimo, sembra stiano per sprizzare latte.
È come pensavo fosse… bellissimo! Ma lo è ancora di più quando riesco a fare venire Adele. Ulula il suo piacere ai quattro venti e mi spruzza in bocca il suo fluido vaginale che bevo con avidità.
Concludo il mio servizio, lei si accascia di nuovo soddisfatta della mia prestazione e intenta a farmi i complimenti.
Sono molto fiera di me. Ho avuto un mio ruolo attivo in questa nuova relazione.
Ma non è finita. Massimo mi chiede di succhiargli il pene ammosciato che gronda ancora di umori misti.
Lo guardo con ebbrezza. Poi mi giro verso Adele in cerca di approvazione. Mia moglie sorride furbescamente e mi dice di farlo per l’amore che ho per lei.
In realtà non sa che l’ho già fatto altre volte ma il suo incitamento mi colpisce nel cuore. Mi vuole comunque bene ed io l’adoro.
Sì, amore mio… se è quello che vuoi, dico io. Farei qualunque cosa per te, cara.
Prendo in mano il grosso serpente di carne. Seppure flaccido le mie due mani insieme non riescono a contenere la sua lunghezza. Il profumo è un poco diverso, meno intenso ma altrettanto alettante. Forse più.
Lo bacio sul glande e fingendo una timidità che non c’è lo prendo in bocca e lo succhio con estrema soddisfazione. Massimo mi incita.
Bravissima la mia sissy! Sei bellissima e ubbidiente. Tua moglie è proprio fortunata ad averti. Hai un talento nato. Chissà perché non ci siamo incontrati intimamente quando eravamo giovani.
Ero attratto da te. Sapevo di non essere gay. Ma mi piacevi molto anche allora. Adesso è tutto chiaro. Sono sicuro che dentro sei più donna che uomo. Ecco perché anche adesso non ho la sensazione che un uomo stia coccolando il mio pene.
Le sue parole non fanno che accendere oltremodo la voglia in me. Sono tutta un brivido di piacere. Mi sento vibrare e lo avverto ancora di più quando sento il suo grosso membro ravvivarsi tra le mie labbra.
È bellissimo! E lo è ancora di più quando penso a mia moglie che è lì accanto a me e mi osserva mentre mi dedico amorevolmente a rianimare l’oggetto del suo piacere.
Lei mi accarezza la testa. Mi dice cose dolcissime.
Sei un bravo maritino, Sandra. Ti amo anche più di prima. Questa sera resterà negli annali, cara. Tante rivelazioni. Il tuo amico e caro amante mio da adesso che hai tanto insistito per farmi conoscere. La tua passione per la lingerie e per la sottomissione. Il tuo stile da perfetta femminuccia ed il tuo divertimento nel giocare il ruolo di cameriera. Il tuo piacere nell’essere cornuto, meraviglioso cornutino consenziente!
Sono proprio felice, sai. E come sai occuparti del mio amante! Sembra che tu abbia un talento nato o lo hai fatto tante volte prima?
Mi fermo, lascio un attimo il cosone di Massimo, la guardo e le dico che mi era capitato raramente in precedenza di pensare agli uomini ma mento dicendo che è la prima volta che passo all’atto. Massimo sorride e mi incita a riprendere.
Dopo qualche minuto il suo pene è perfettamente eretto e pronto all’uso. Mia moglie mi ringrazia con un bacio sulla fronte e mi chiede di riprendere la scena successiva.
Sono un poco frustrata ma comunque fiera di avere ravvivato la fiamma della passione in Massimo e di avere preparato il terreno per una nuova copulazione per la mia dolcissima mogliettina.
Prendo la macchina ed inizio le riprese. Massimo si è lasciato andare all’indietro sul letto. Adele lo accarezza, lo bacia un poco dappertutto e monta a cavalcioni su di lui. Con estrema calma e sensualità prende in mano il lungo pene eretto e lo piazza all’entrata della sua vagina già bagnata. Si toccano, mia moglie mugola di piacere e si lascia lentamente impalare.
Fa un poco fatica a prenderlo tutto dentro. Ma forzando un poco ci riesce con sua estrema soddisfazione. Lui le pone le mani sui fianchi e l’aiuta nel delizioso sforzo.
Poi mia moglie inizia la danza dell’amore ondeggiando di lato, salendo e scendendo su di lui, dimenandosi presto su di un ritmo frenetico mentre lui le bacia i seni e le afferra le chiappe con forza.
Attraverso l’obiettivo li vedo prendere un passo alternato e sensuale che mi meraviglia. Ho ancora molto da imparare su mia moglie. Spero quanto prima di potere fare ciò che sta facendo con lui.
Già mi vedo impalata su di lui mentre danzo la stessa danza amorosa. Spero presto di potere essere sua di nuovo al posto di Adele. Intanto prendo nota di come si fa per rendere felice il proprio uomo.
Adele cambia posizione e sempre impalata mostra la sua schiena al suo amante. È girata verso la telecamera e mi guarda sorridente. Riprende il suo ritmo che diventa ancora più frenetico. I suoi seni dai capezzoli irti ballano sensualmente e sbattono sul suo petto, rivoli di fluidi profumati di sesso le colano lungo le cosce. Si esalta e Massimo la incita chiamandola dolcissima troia o amore di bagascia.
Adele mi fa l’occhiolino e cerca una intesa maligna con me. Sorrido e riprendo ancora mentre viene vistosamente una volta, poi, dopo una decina di minuti una seconda volta ancora.
Lui la prende di lato e si trasforma in una furia. Io ho il cazzetto in erezione totale sotto la mia gonna di cameriera. La sta sfondando da più di quaranta minuti, esattamente quarantadue e trentasei secondi.
La mia dolce sposa si fa scopare a più non posso ululando il suo piacere e venendo una altra volta. Massimo è senza pietà e la sbatte ancora più di venti minuti prima di pomparle dentro il suo amore. Tanto sperma da non potere essere contenuto dalla fica slabbrata di lei. E, in un mugolio intenso di entrambi, non posso che venire anche io involontariamente bagnando le mie mutandine.
Mia moglie e Massimo hanno assistito alla mia scenetta e sorridono entrambi. Pur nello sfinimento della copulazione Adele mi chiama e mi chiede di avvicinarmi.
Vieni qui Sandra, dolcissima Sandra. Vieni a farmi vedere come il tuo uccellino si è bagnato.
Mi avvicino divertito dal suo tono e dalle sue parole.
Mi alza un poco la gonna, abbassa le mutandine umide e mi prende il cazzetto moscio per giocarci un poco e strofinare il mio sperma trasparente sulla sua mano.
Abbassati cara! Mi ordina.
Eseguo piena di speranza. Mi fa leccare il palmo della mano e assaporo il gusto del mio seme. Non è male ma ancora preferisco di gran lunga quello di Massimo!
Ci prendiamo una pausa e parliamo. Adele è entusiasta di come stia andando la serata. Ha ancora qualche remora riguardo alla cosa a causa del suo moralismo religioso.
Non dovresti, gli dice Massimo. In fondo non stai tradendo tuo marito. Non si tratta di adulterio. Lui è consenziente. Se poi consideri che il tuo maritino ama essere trattato da donna, ti rendi conto che fare sesso con me è un peccato veniale.
Adele sorride sollevata. La logica del suo amante è disarmante. Approvo quanto detto dal mio amico.
Vedi, cara, le dico, ho sempre avuto un debole io stessa per Massimo. È un bell’uomo e un amante che immaginavo essere straordinario. Sin dall’età della scuola ho fantasticato tante volte su di lui. Non mi sentivo gay ma comunque ero attratto da lui. Nessun altro uomo mi interessava. Solo lui.
Poi la nostra relazione che stava andando così così. Mi sentivo inutile o quanto meno al di sotto delle tue aspettative e dei tuoi bisogni. E non mi riferisco solo alle dimensioni minuscole del mio pene. So che non riesco a durare più di cinque minuti. Causa la mia deficienza ma anche grazie all’eccitazione che mi provochi. Sono innamoratissima di te. Mi fai impazzire.
Adele mi coccola un poco per questa dichiarazione di amore e di adorazione nei suoi confronti. Un bacio e proseguo.
Ti avevo poi parlato della possibilità che ti vedessi con un vero uomo. Per fare l’amore e forse per avere anche i bambini che non puoi avere con me.
Certo esitavo, soprattutto riguardo i bambini. Ma sapevo che il passo era inevitabile.
Così quando ho incontrato Massimo l’altro giorno ci siamo rivisti con piacere e nella mia testa ho fatto due più due. Chi meglio di lui poteva essere il tuo compagno e amante. L’uomo che ho sempre ammirato e desiderato io stessa. L’uomo che so essere bravissimo al letto. L’uomo di cui mi fido ciecamente e che, generoso e discreto, può essere il complemento della nostra relazione.
Mia moglie mi ascolta languidamente sdraiata sul letto nelle braccia di lui. Mi guarda con occhi interessati e pieni di riconoscenza.
Le chiedo. Ho sbagliato cara? Speravo che ti rendesse felice.
Oh, amore, mi risponde lei. Sei il maritino più affettuoso che ci sia. E mi viene a baciare sulle guance. Non hai sbagliato affatto. Stasera ho fatto l’amore come non lo avevo fatto mai in vita mia. Scusa caro, ma è stato così diverso da come lo fai tu. Massimo è stato meraviglioso. Ho avuto più orgasmi in una sera che in dieci anni di rapporti con te.
La sua battuta è molto umiliante per me ma, seppur esagerata, penso che il suo entusiasmo descriva bene la realtà e la accetto volentieri con un sorriso sommesso.
Riprende lei. Ma non è soltanto questo a rendermi felice. Mi sento veramente meno colpevole dal fatto che tu mi abbia presentato il tuo amico e abbia accettato senza difficoltà che andassi al letto con lui.
E non è finita. Vederti qui vestito da donna piacevolmente agghindato da cameriera e pronta a servire il mio ed il suo piacere mi rende allegra e serena. So che posso farlo con Massimo senza vergogna e priva di sensi di peccato e con te che mi assisti e mi capisci è quasi incredibile ma molto eccitante.
È vero cara, dico io. L’unica cosa che devo però ammettere è che, in quanto Sandra, mi sento un poco gelosa. Sono felice del tuo piacere. Ma la donna che è in me è frustrata di non potere avere parte del tuo piacere.
Massimo sorride e mi dice che se Adele è disponibile potrebbe regalarmi lo stesso piacere che ha procurato a mia moglie poco anzi. E per provare le sue parole si mette seduto e ci fa vedere il suo enorme membro eretto.
Mia moglie lo guarda sorpresa con una punta di sospetto. Ma, da donna intelligente e sensibile, capisce la situazione.
Lo faresti con il mio maritino?
Beh, risponde lui. Sai che da giovane ho avuto un debole per lui. Adesso che lo vedo vestito da donna… e che donna! In effetti sento che potrei ringraziarlo di avermi fatto conoscere la sua meravigliosa moglie così candidamente e così intimamente. So che ti potrebbe dare fastidio cara Adele, ma in fondo, il tuo sposo, la nostra Sandra, merita, direi, di essere ringraziata per tutto quello che ha reso possibile, non ti pare?
Adele annuisce. Io la guardo pieno di speranza.
Deve però promettermi una cosa allora, dice lei.
Che cosa? Chiedo io confusa.
Direi che se lascio Massimo darti un poco di piacere che ti sei guadagnato dovrai da ora in poi fare per noi la cameriera per davvero. Cioè per me in particolare. In cambio quindi vorrei che tu ti occupassi della casa. Ho visto che ne saresti in grado. Sarebbe carino se tu ti prendessi cura di tutte le faccende.
Ma, come faccio con il lavoro?
Beh, all’inizio possiamo conciliare il tutto. Mezza giornata di faccende basteranno. Se poi cambiasse qualcosa… e guarda Massimo con occhi da innamorata… potremmo pensare alla tua funzione full-time.
Dovrei abbandonare il mio lavoro? Chiedo io frustrata.
Non precorriamo i tempi, cara. La mia è soltanto una ipotesi… forse solo un sogno ad occhi aperti. Volete che vi lasci? Vado a farmi una doccia.
Si alza languidamente, posa un bacio sul pene di Massimo e poi sulla mia fronte. Fate pure amicizia, ci dice, ma non troppo perché più tardi avrò voglia di divertirmi ancora. E se ne va, sinuosa, affascinante, sculettando verso il bagno.
Massimo mi chiama a sé.
Vedi dolcissima Sandra. Ci siamo riusciti. Tua moglie è veramente fantastica e tanti anni di mancato sesso vero con te l’hanno resa molto arrendevole. Non mi sarei mai aspettato di farle l’amore la prima sera. È la prima volta che mi capita. E tu sei semplicemente fantastica. Una sissy maid perfetta, sottomessa, servizievole, molto carina nell’aspetto e nei modi. Vi sono cose da migliorare ma penso che formeremo un trio eccezionale. E mi bacia con passione.
Rispondo al suo bacio arrendendomi tra le sue braccia forti. Poi mi fa sdraiare sul letto e mi solleva le gambe per aria. Sfila le mie mutandine e resto con il reggicalze, le calze ed i miei scarpini. Il vestitino da cameriera tirato su. Mi bacia i testicoli, vado subito in tiro, ma lui mi strizza i testicoli.
Non così, cara. Voglio vederlo moscio il tuo cazzetto.
Ero preso dalla foia, come faccio? Chiedo io intimorita.
Aspetta e vedrai. Mi strizza di nuovo i testicoli fino a farmi molto male.
Ma sei pazzo?
Rilassati e lasciami fare, amore. E di nuovo mi fa un male tremendo. Sono rossa in viso e sto per svenire. Il mio cazzetto è quasi sparito nel mio scroto.
Il dolore si prolunga oltremodo. Mi prende all’inguine e mi risale in gola.
Ecco, adesso possiamo procedere, dice lui. Mi bacia il buchetto. Sento la foia salire in me però stranamente il mio piccolo pene freme appena ma si guarda bene dall’andare in tiro.
Massimo mi accarezza tutta, gioca con le mie chiappe poi avanza con il suo membro.
Mi sovrasta di tutto il suo immenso corpo. Ho ancora dolore all’inguine ma mi sento pronta per lui.
A scanso di equivoci mi da una altra strizzata ai testicoli e mi morde il pene. Non ho mai sofferto tanto.
Basta, urlo ormai. Basta Massimo, mi fai male!
Rilassati, dice lui, vedrai che tra un poco passa. E lo vedo avventarsi contro di me.
La sua grossa cappella si affaccia alla mia rosellina in subbuglio. Si posa e spinge per entrare. Non fa molta fatica. Ormai mi sono abituata al suo calibro.
Si insinua teneramente e mi sento di nuovo bene. Un resto di dolore ma il suo pene nel mio ano mi fa dimenticare gli spasmi dei miei testicoli doloranti.
Dopo un poco prende il suo ritmo ed inizia a scoparmi con l’intera sua asta, entrando in profondità, facendomi vibrare di piacere.
È sopra di me, mi guarda e mi bacia, mi accarezza, lo abbraccio, lo voglio tutto in me. Spinge, vado a cercarlo per meglio sentirlo e farlo godere. Lui aumenta il ritmo che diventa presto frenetico. Mi sta sfondando tutta. È una furia. Ansimo sotto le sue spinte e sento di nuovo il mio cazzetto pronto ad andare in erezione.
Mentalmente cerco di concentrarmi su altro. Tengo a bada l’erezione per evitare che Massimo mi infligga una altra punizione. Ci riesco abbastanza.
Lui si è accorto di quanto sta accadendo. Sorride e mi dice che sono bravissima.
Continua così piccola mia, mi dice. Ti voglio arrapata, posseduta ma assolutamente flaccida. Sei così dolce, così seducente. Bellissima! E mi pompa dentro il suo pene su un ritmo che mi quasi svenire.
Non so da quando stiamo così facendo l’amore. Girando la testa vedo arrivare mia moglie.
È molto incuriosita dalla scena. Il suo nuovo amante e vero bull della situazione che si sta scopando il suo maritino vestito da sexy cameriera. Deve essere qualcosa di impagabile e perverso.
Sorride. Non dice niente e si siede dove stavo io una ora fa. Apre il suo accappatoio e mi fa vedere il suo bellissimo corpo di donna in calore. Si tocca i seni, li accarezza, si lecca un dito e poi inizia a masturbarsi mentre Massimo mi chiede di girarmi sul lato.
A questo punto vedo mia moglie in pieno. Massimo si posiziona dietro di me ed inizia a stantuffare il mio culetto senza remissione. Mi sbatte come fossi una troia.
Adele è molto divertita. Ci incita a continuare così. Io sono eccitatissima. Il mio piccolo pene non resiste più ed inizia ad allungarsi per i pochi centimetri a lui concessi.
Non dura molto. Senza smettere di sfondarmi il culo, Massimo afferra i miei testicoli ed inizia di nuovo la tortura. Strizza forte più volte e mi metto ad urlare. Un urlo misto di piacere e di dolore che fa ridere mia moglie di gusto. Umiliazione totale!
Mi sento scopata come volevo ma torturata ed umiliata all’inverosimile. Sembra che Massimo mi voglia evirare. Mentre spinge in me il suo cosone tira a sé la mia borsetta di testicoli. Fa proprio forza su di loro per scoparmi bene.
Sono in uno stato di confusione terribile. Goduria e sofferenza. Soddisfazione di farlo davanti a mia moglie, di rubarle la scena, ma disperazione di non poterlo fare con dolce diletto come quando ero a casa di Massimo.
Eppure mi piace! Mi piacciono i suoi modi di farmi sua annullando la mia mascolinità e davanti a mia moglie per di più!
Adele è curiosissima. Ma non si accontenta più del suo ruolo passivo. Viene verso di noi. Posa la mano su quella di Massimo che mi tiene i coglioncini.
Ci penso io, caro. Prenditi cura del dietro. Al davanti ci penso io. È molto divertita e diversa dall’Adele che conosco da anni. Il suo sguardo si è fatto più crudele ed il suo sorriso pure.
È per lei uno spasso tirarmi per i testicoli e tormentare il mio cazzetto per lei inutile mentre il suo amante mi scopa di santa ragione.
Mi fa male ma godo da morire… tanto che senza erezione dopo un poco erutto le mie gocce d’amore nella sua mano. Sussulto dopo sussulto con il pene di Massimo che mi sollecita la prostata. Gemito di piacere soffocato il mio e Adele mi dice che sono stata una bravissima bambina molto perversa.
Mi mostra la sua mano bagnata di sperma e mi ordina di leccarla. Eseguo. In fondo che cosa vi è di male?
Tiro fuori la lingua e bevo tutto con avidità ma spero bene di potere gustare presto il migliore sperma di Massimo.
Sono ancora in estasi per l’orgasmo avuto quando Adele, crudele, chiede a Massimo di smettere di scoparsi il suo maritino.
Ricordati che sei venuto qui per farmi tua, gli dice. Adesso che Sandra si è divertita come era giusto per ripagarla della sua disponibilità e abnegazione, voglio riprendere il mio ruolo nel nostro trio.
Massimo sorride alla durezza della mia sposa e mi lascia senza discutere. Sono frustrata come non mai.
Ma Adele, fallo finire ti prego, chiedo io con tono da supplica. Voglio arrivare fino in fondo.
E no, cara! La donna qui sono io! Ricordati che tu sei la mia cameriera. Ti ho lasciato un piccolo divertimento come premio ma Massimo deve a me il suo nettare. Tutto al più quando mi avrà inseminato potrai forse leccarmi la vagina e gustare il suo sperma passivamente.
Sono triste ma capisco che mia moglie ha ragione. In fondo l’ho voluta io questa situazione e mi arrapa da morire.
Le lascio il posto. Mi alzo e mi vado a sedere dove era lei. Lui si sdraia beato e Adele si siede sulle sue cosce lasciandosi impalare dolcemente.
Iniziano a fare l’amore rumorosamente. Adele danza come una pazza in capo a pochi minuti e lui gioca con il suo corpo come con una bambola di carne.
I seni di lei sbattono sul suo petto mentre si lascia andare e sente tutta l’asta che le sale in gola. Viene ululando il suo piacere. Una volta poi, dopo una quindicina di minuti, una altra volta ancora.
Massimo sembra instancabile. Mi ha scopata per quasi una ora e sta facendo godere a ripetizione mia moglie da venticinque minuti!
Infine però lo vedo che si irrigidisce e con urlo liberatorio inizia a pompare sperma nel nido d’amore di Adele che riceve una altra irrorazione abbondante del suo seme.
Si calmano, si lasciano andare. Li vedo sudati. Prendo una salvietta dal cassetto sulla mia sinistra e vado ad asciugarli.
Adele è molto riconoscente e mi bacia in fronte mentre prendo cura di loro.
Il mio premio è di potere succhiare il pene moscio di Massimo e di ripulire la passera slabbrata e colante di umori di mia moglie. Li bevo e pulisco entrambi con la lingua. Poi finisco di asciugarli a dovere.
Mi ringraziano. Adele mi bacia di nuovo sulla fronte poi mi dice. Sandra, carissima, sei stata meravigliosa. Senza di te non avrei mai avuto una serata così entusiasmante. Quante scoperte! Quanto piacere mi hai fatto provare! E Massimo! Un vero stallone che hai messo nel mio letto. E poi tu vestito da donna e da cameriera che ti prodighi per il nostro piacere. Sei proprio il maritino ideale. E mi bacia amorevolmente.
Adesso vai nella tua stanza cara. Massimo ed io dormiamo qui. Buonanotte dolcissima Sandra.
Accetto il bacio di Massimo ed il suo ringraziamento personale poi mi ritiro nella mia stanzetta.
Ce l’ho fatta! Il mio piccolo sogno è diventato realtà. Mia moglie è felice ed io ho assunto il ruolo che probabilmente è sempre stato il mio da sempre. Ma che ne sarà di me da domani?

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(continua).....

Nota dell'autore: l'avventura continua tra copulazioni, salone di bellezza e chastity device ... nella prossima puntata


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view post Posted on 23/11/2013, 01:49     +3   +1   -1
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T.P.E.
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Parte seconda
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Il giorno dopo sono la prima a svegliarmi e ad alzarmi. Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Sono bruttissima anche se ho l’aria soddisfatta! Sembro sbattuta e lo sono stata in effetti. Faccio i miei piccoli bisogni. Il culetto è umido e la popò esce libera, senza ostacoli. Ho notato che quando faccio sesso passivo sono quasi incontinente dal buchetto.
Decido di fare una doccia. Bella calda e rigeneratrice. Mi asciugo. Vado nella mia cameretta e mi vesto. Reggicalze, calze, mutandine, reggiseno con i miei palloncini. Mi torna in mente la voglia di Massimo di vedermi con delle vere mammelle. Chissà se stava scherzando? Intanto mi scelgo un abitino da cameriera che per oggi sarà rosa. Scarpini beige ancora. Mi acconcio i capelli con una passata. Un tocco di spazzola qua e là. Mi trucco. Un velo leggero. Per la mattina è sufficiente. Abbondo soltanto con il rossetto rosa sgargiante. Una spruzzata di profumo dietro le orecchie. Mhm… non male! Mancano dei gioielli. Decido di indossare delle vecchie clip di mia moglie a forma di cuoricini. Niente di troppo vistoso anche se mi danno vagamente uno stile da ragazzina.
Vado in cucina a preparare la colazione. Sono lì da venti minuti quando sento dei passi dietro di me. Le mani possenti di Massimo mi cingono i fianchi e giocano con la mia vita. Mi giro sorridente e lui felice mi bacia sulla bocca. Un bacio intenso, sensuale, sconvolgente di prima mattina. Sono già in subbuglio.
Lui indossa i pantaloni soltanto e avrei tanta voglia di prenderlo in bocca. Ma avverto i passi di mia moglie nel corridoio e ci sganciamo. Bongiorno carissima Sandra, mi dice lui.
Buongiorno signore, rispondo io con un inchino da cameriera professionista. Siamo in questa posizione quando mia moglie entra in cucina.
Buongiorno Sandra, maritino mio! Mi dice lei. Che bella nottata. E leggo la felicità come non mai dipinta sul suo bel viso di donna innamorata.
Ho preparato la colazione, annuncio ai nuovi amanti. Volete farla qui o in salotto?
Beh, cara.. direi in salotto. È più elegante e adatto al tuo ruolo, non ti pare? Risponde mia moglie.
Certo signora. Mi sembra più conveniente. Accomodatevi, arrivo subito con il carrello.
Li vedo baciarsi e uscire dalla cucina. Sono proprio una bella coppia. Massimo è veramente l’uomo giusto per mia moglie. Mi sento fremere di felicità.
Entro in salotto sculettando e spingendo il carrello della colazione. Servo in tavola e li lascio mangiare in pace. Vado a fare colazione in cucina e mangio pochissimo. Penso che dovrò mettermi un poco a dieta. La mia pancetta non va d’accordo con la mia lingerie!
Dopo mezza ora sento mia moglie che mi chiama. Mi affretto per servirli.
Siediti Sandra, mi dice lei.
Eseguo.
Massimo ha avuto una grande idea, sai. Conosce un salone di bellezza dove potremmo andare per darti una aria più femminile. Dice che le proprietarie sono fantastiche e molto disponibili nei confronti dei femminielli come te.
Ah, si? Chiedo io incredula. Ma cosa mi potrebbero fare?
Beh, dice lui, meglio chiederlo a loro direttamente. Le chiamo subito.
Non ho il tempo di dire la mia che Massimo sta già iniziando la conversazione con una certa Gisèle.
Si, pronto Gisèle, ciao, sono Massimo. Già, quanto tempo. Sì, tutto bene e tu? Senti, ti chiamo perché vorrei portarti una mia amichetta particolare. Sì, vorrei che tu la vedessi e l’aiutassi un poco. Sì, vorrebbe essere più carina, sai di cosa parlo! Potresti? Anche la settimana prossima, con calma. Hai un buco stamani alle undici? Ma che ore sono? Quindi tra due ore! Mah, direi che meglio di così non poteva andare. Sì, veniamo a quell’ora. Sì, io, lei e sua moglie. Va bene? Bravissima Gisèle. Ti ringrazio. Ti voglio bene cara.
L’ho ascoltato come fossi in trance. Ma che sta facendo? Sono già un cuckold vestito da donna, anzi da cameriera. Le cose stanno precipitando oltremodo. Vorrei esprimere i miei dubbi e le mie reticenze ma davanti alla sua determinazione e allo stato di trepidazione allegra della mia sposa non oso replicare.
Adele viene a baciarmi sulle guance. Che bello! Dice, magari ci facciamo fare le unghie assieme!
La guardo sbigottita. Le unghie?
Ma non ho il tempo di dire nulla. Massimo mi chiede di aiutarli a vestirsi. Io potrò andare in negozio così come sono.
Ma scusa Massimo, vuoi che esca vestito da cameriera? Non ti sembra di esagerare?
Sì, in effetti è forse un poco vistoso. Scusa Adele vogliamo trovare un vestitino adatto a Sandra. Qualcosa di carino ma di non troppo sgargiante.
Adele sorride. Vieni cara, mi dice e mi prende per mano, andiamo a vedere se in armadio troviamo qualcosa di più convenzionale.
Passo più di mezza ora con mia moglie che si mette a cercare un vestito adeguato. Provo questo, provo quello. Troppo lungo, troppo corto, ti fa i fianchi troppo stretti. No, proviamo questo altro. In capo ad una decina di vestiti abbiamo trovato un pantalone nero da donna che le avevo regalato qualche anno fa. Non le sta più perché ha preso un paio di chili di troppo. Mi sta a pennello. Poi sceglie una camicetta bianca e un blazer nero elegante e sexy. Scarpini a tacco basso. Adele batte le mani dalla gioia. Oh, cara, adoro questa cosa! Scegliere i vestiti insieme e curiosare come due amiche! Oh, mi manca tanto avere una vera amica confidente. Vuoi essere la mia amica?
Mhm.. esito io, ma capisco che dire di no sarebbe assurdo a questo punto. Certo, cara, se lo vuoi….
E mi bacia sulle guance di nuovo. Poi mi sistema meglio i vestiti. Mi trucca e mi presta due suoi anelli ed un vecchio suo orologio da polso. Molto eleganti.
Scusate, donne… sarebbe però ora di andare. È Massimo che ci richiama alla puntualità. Adele finisce di pettinarsi e accentua il rosso delle sue labbra con lo stesso rossetto che ha usato su di me.
Tieni cara. Ho già preparato questa borsetta per te. Poche cose dentro. Rossetto, pettine, fazzoletti, il tuo documento di identità e la tua carta di credito.
La guardo. È bellissima, raggiante e eccessivamente entusiasta di vedere il suo maritino cuckold uscire con lei vestito da donna e pronto a farsi accompagnare dal bull Massimo nel salone di bellezza dove verrà emascolato ulteriormente.
Devo ammettere che la situazione è rocambolesca ed eccitante allo stesso tempo. Quando usciamo arrossisco dalla vergogna di essere vista da qualcuno del vicinato. Ed accade immancabilmente. Due pensionati del palazzo e la portinaia ci vedono passare. Salutiamo gentilmente e loro ricambiano con aria sbalordita. Quando proseguiamo verso l’auto li sento commentare il nostro piccolo trio. Mia moglie a braccetto di Massimo sorride sorniona ed io sculetto vistosamente per ripicca.
Il salone di Gisèle è in un quartiere elegante della città. Ci accoglie lei di persona. Una cinquantina d’anni portati egregiamente. Bel viso, occhi verdi e penetranti, un seno prosperoso, fianchi un poco larghi ma seducenti, due gambe da trentenne. È ancora una bellissima donna per la sua età e sono sicura che è molto corteggiata.
Saluta Massimo baciandolo sulle guance con un appetito sensuale che fa ingelosire mia moglie.
Poi saluta mia moglie facendole grandi complimenti per la sua scelta. Mia moglie si rasserena soltanto quando vede arrivare la socia di Gisèle, Anna, una bella donna bionda, polposa, occhi blu, tipo nordico, poco più che trentenne.
Nel momento in cui capisce che Gisèle ed Anna sono amanti comprende anche che la sua gelosia non ha ragione di essere. Fa allora un bel sorriso e le bacia entrambe soddisfatta e rasserenata.
Il trio di donne rivolge poi la sua attenzione alla mia persona. Gisèle e Anna sono semplicemente sorprese ed entusiaste.
Oh, cara Adele, ma Sandra è bellissima! Fatti vedere amore, mi dice. E mi fa girare su me stessa. Oh, ma… che bel bocconcino!
Come ti chiami tesoro? Mi chiede Anna su un tono eccessivamente confidenziale.
Mhm… Sandra, rispondo io con una vocina da donnicciola e aria remissiva.
Ma che carina! Esclama Gisèle attirando così l’attenzione di due sue clienti intente a pagare alla cassa. Le due signore di mezza età mi guardano sospettose, sorridono, vistosamente divertite dalla scenetta.
Ho l’impressione che con il loro acume femminile hanno già intuito quale è la situazione ed arrossisco vistosamente.
Meno male che salutano Gisèle ed Anna come si fa tra amiche e se ne vanno.
Gisèle mi prende sotto braccio e mi guida all’interno del negozio verso una stanzetta dove mi fa spogliare e sdraiare.
Massimo e Adele fanno capolino all’entrata. Gisèle dice loro di fare ritorno tra un paio di ore.
Adele mi manda un bacio con la mano e mi annuncia che vanno a fare la spesa e magari un poco di shopping.
Li saluto amichevolmente e mi lascio fare da Gisèle che mi coccola tutta.
La prima cosa che fa è quella di farmi i complimenti.
Cara Sandra, ho raramente visto un bel corpo effeminato come il tuo. Sei già bellissima al naturale!
Grazie! Rispondo io un poco imbarazzata.
Bene, iniziamo con il togliere i piccoli peli indesiderati. Anna, la mia assistente si occuperà dell’elettrolisi. È un procedimento praticamente indolore ma un poco lungo. Serviranno diverse sedute ma sei fortunata. Hai pochi peli solo sul viso e un poco sulle gambe ma non dovrebbero essere molto resistenti.
Arriva Anna con sorriso un poco divertito ma amichevole ed inizia la seduta. Anna è una professionista compiuta nonostante la giovane età. Procede come fosse un medico, meticolosa e paziente. Attacca ogni millimetro della mia pelle a cominciare dal viso. Resto con gli occhi chiusi e avverto poco e niente.
Mi chiedo se sto facendo un errore. La mia vita coniugale e sentimentale sta prendendo una piega che mi piace molto, che ho anche voluto in parte ma sta cambiando velocemente. Cosa dirò in ufficio? Ma soprattutto come spiegherò la cosa ai miei genitori, ai miei parenti ed amici?
Passa il tempo tra mille pensieri. Anna ha finito la sua prima seduta con me.
Sei stata bravissima, Sandra, mi dice. Molto ferma. Ho lavorato bene ed in profondità. Per essere la prima volta siamo già a buon punto. Qualche seduta ancora e non avrai più fastidi. Dobbiamo però sapere se mantenere tutta la peluria intorno al tuo piccolo pene oppure se dobbiamo intervenire anche lì.
Non so cosa rispondere, dico io. Forse sarebbe meglio chiederlo a mia moglie quando tornerà a prendermi.
Va bene, dice lei sorridendo. È una bella donna e molto forte, non è vero?
Beh, sì e l’amo tanto!
Si vede. Sei veramente un bocconcino prelibato, cara Sandra. Potessi fare lo stesso con un mio amichetto!
Anche lui è?…
No, non ne vuole sapere. Eppure avrebbe il fisico adatto. Ma si ostina ad atteggiarsi da maschiaccio quando è un piccolo femminiello dentro. Peccato perché con il tempo sarebbe una grande fichetta! E parte con una risata sonora.
Gisèle arriva. Ispeziona il lavoro di Anna. Le fa i complimenti. Brava Sandra, mi dice. Sei stata paziente e Anna ha fatto un ottimo lavoro. Ti basteranno un numero limitato di sedute per ovviare alla poca peluria. Vieni adesso, andiamo a farti una bella pulizia della parte alta del viso.
Ma sono nuda! Dico io vergognandomi.
Che carina, esclama lei. Ma no. Ecco una blouse per te.
Mi offre un capo di vestiario simile al loro, una blouse bianca che mi copre un poco ma non molto le gambe. Mi da anche delle ciabattine.
Vieni adesso. Marcia ti sta aspettando.
Mi ritrovo davanti una bionda dagli occhi blu, anche lei tipo nordico, con sguardo maligno ma sorriso ampio. Sembra che Gisèle abbia una predilezione per questo tipo di donna. E dal bacio che si scambiano sembra che si diverta anche molto con loro. Ci presentiamo. Lei è esperta nel trattamento del viso anche se poi si occuperà pure del mio corpo.
Inizia la seduta. Molto rilassante devo dire. Non so se tutte le donne provano le stesse sensazioni ed emozioni quando vanno in una salone di bellezza e benessere ma io mi trovo bene. È piacevole anche se Marcia mi spunta ogni tanto le sopraciglia e mi massaggia vigorosamente il collo.
In capo ad una mezza ora non mi riconosco o quasi. Il mio viso è meno stanco. E’ più luminoso. I tratti sono più sfumati. Le mie sopraciglia sono curate, arcuate e assottigliate. Sarà un problema sostenere il mio ruolo da uomo in società!
È Gisèle ad acconciarmi i capelli. Non sono molto lunghi e non posso permettermi altro che un taglio androgino. Lavora di pettine e forbici. È bravissima e velocissima. Mi controlla spesso. Rivede i dettagli, forza il suo tocco intorno al collo, lascia sfumare delle ciocche sui lati degli occhi. Il risultato è sorprendente. Certo non sono mai stato molto virile ma adesso chiunque capirà che sono del terzo sesso. Sono meravigliata ed impaurita allo stesso tempo. Chissà come farò ad andare al lavoro lunedi?
Marcia torna da me per occuparsi del mio corpo. Vengo massaggiata con prodotti che sembrano oleosi ma lasciano la pelle pulita, liscia, soffice.
Infine Gisèle si incarica di farmi un trucco leggero appena velato. Pochi tocchi e non mi riconosco più. Ho davanti a me l’immagine di una ragazzina. Una adolescente birichina!
Mi sto ancora ammirando nello specchio quando arrivano Adele e Massimo. Mia moglie si esalta nel vedermi.
Oh, mio… Oh, Sandra! Ma sei bellissima! Fatti ammirare. E mi lascio guardare e toccare sorridendo per la sorpresa dipinta sul volto della mia sposa.
Gisèle si diverte a prendermi un poco in giro amichevolmente poi mi dice che abbiamo alcune altre cosucce da fare. Le unghie per esempio.
Le unghie? Chiedo io. Ma come faccio con il lavoro?
Niente paura. Intanto facciamo un pedicure e manicure poi useremo soltanto uno smalto protettivo rosa appena visibile.
Adele chiede a Gisèle se può anch’essa approfittare del servizio.
Ok, risponde Gisèle ma mi occuperò personalmente di Sandra allora. E così procediamo.
Massimo si diverte molto a seguire le nostre cure corporali. Sorride e chiacchiera con Gisèle ed Anna che, meticolose nel loro lavoro, ci fanno belle.
Ad un certo punto Massimo diventa un poco più serio e chiede. Senti Gisèle… ma hai ancora quegli oggettini che ti avevo lasciato un anno fa in custodia?
Ho il pacco nel retro del negozio così come me lo avevi lasciato, caro. Ti serve? Risponde lei.
Beh, sì. Adesso sì. Con la mia ex in casa non potevo certo tenerli a portata di mano né nasconderli. Li avrebbe scoperti in ogni caso. Posso andare a vedere?
Certo, amore. Vieni, ti do la chiave. Dovrebbe essere su uno scaffale in alto a destra subito dietro la porta.
Bene, esclama lui. E lo vedo partire con la chiave verso il retro. Resto con Adele pieno di domande a cui Gisèle risponde solo in parte.
Sono degli accessori sexy che mi ha chiesto di custodire per il tempo della sua relazione precedente. Adesso gli saranno utili immagino.
Adele ed io ci guardiamo dubbiose ed eccitate allo stesso tempo. Intanto le due estetiste stanno lavorando bene, ma lo smalto “appena rosa” è alquanto vistoso!
Ma no, mi dice Gisèle. Vedrai che pochi lo noteranno. Pochi? Chiedo io. Speravo che nessuno potesse notare alcunché!
Ma cara… se ci facciamo belle sarà pure per essere notate, no? Ribatte mia moglie!
Stiamo ancora discutendo quando vedo arrivare Massimo con un pacco di media grandezza. Sorride malignamente e mi dice che abbiamo risolto il mio problemino di erezione.
Gisèle ed Anna sogghignano rumorosamente e mi sento umiliato in pubblico. Adele incuriosita chiede di che cosa si tratta.
Lui fruga nel pacco e ne tira fuori vari oggetti. Fa un elenco. Frustini, butt plug, vibratori e peni in lattice di varie dimensioni e forme, poi uno strano aggeggio con la forma del pene ricurvo all’ingiù.
Vedi Adele, questo è un chastity device. Una sorta di gabbietta per peni affinché la persona imprigionata non possa andare in erezione né avere eiaculazioni non controllate. È trasparente, ricurvo per tenere forzatamente il pene in posizione passiva. Lascia spazio per urinare come fa una donna. È regolabile e soprattutto si chiude con un piccolo lucchetto che da alla persona in possesso della chiave un potere assoluto sul prigioniero sessuale. Carino no?
La mia sposa va in estasi. Ulula la sua eccitazione alla sola idea di vedere il mio cazzetto in gabbia.
Gisèle ed Anna ridono di gusto. Io cerco di sorridere ma la cosa non mi piace molto.
Essere sissy e cuckold ok, ma privato di piacere non mi va. Solo che sono lì in quattro a caldeggiare la mia sottomissione e non riesco a rifiutare.
Gisèle mi tira via la blouse. Resto nudo sotto. Adele si incarica di prendere in mano il mio piccolo sesso che reagisce subito al suo tocco. Lei lo colpisce più volte e mi strizza i testicoli per mantenerlo flaccido. Dolore! Infine Massimo si incarica di sistemarlo all’interno della gabbietta.
Non so perché ma l’idea che mi faceva paura prima adesso mi eccita tantissimo. Ma che pervertita sono? Una volta ingabbiato, il mio piccolo sesso tenta di reagire ma ovviamente non riesco ad andare in erezione. Avverto un dolore all’inguine e quando Adele chiude il lucchetto capisco di essere ormai un giocatolo nelle loro mani. E la cosa mi rende stranamente felice!
Massimo inserisce la chiave del lucchetto nella collana che due anni fa regalai a Adele.
Adesso sei tu la sua custode e potrai decidere quando permettere a Sandra il suo piccolo piacere naturale. Ovviamente non troppo spesso!
Quanto spesso? Chiedo ingenuamente.
Beh, dalla mia esperienza direi una volta ogni due o tre settimane, se sei collaborativa come lo sei stata fino ad oggi.
Le signore ridacchiano di gusto ma mia moglie non affonda il dito nella piaga. Viene verso di me e mi bacia sulla fronte. Ti voglio bene, amore, mi dice. Sarò magnanime, vedrai. Ma l’idea di essere in situazione di controllo mi eccita un sacco sai!
Mi lascio baciare sulle labbra con sollievo. Quelle labbra che in un modo o in un altro fino al giorno prima erano solo per me e che condivido adesso con Massimo. Quelle labbra che si sono divertite anche a succhiare la sua belva di pene mi stanno facendo un bene dell’anima. Anche se mi sento sempre più umiliato ed accetto di essere lo zimbello della situazione.
Gisèle propone di concludere la mia metamorfosi con la perforazione dei lobi delle mie orecchie.
Ho degli orecchini del mio gioielliere di fiducia che andrebbero molto bene a Sandra, esclama entusiasta.
Ma? Non posso mica andare a lavorare con degli orecchini! Ribatto io impaurita.
Beh, dice lei, orecchini vistosamente femminili per l’intimità e orecchini androgini per tutti i giorni. Abbiamo tutto il necessario, cara.
Massimo si esalta all’idea e la mia sposa inizia a battere le mani dall’entusiasmo.
Detto e fatto. Dopo mezz’ora mi ritrovo con degli orecchini a forma di cuoricini rosa per tutti i giorni! Senza contare quelli vistosamente femminili che, quando li provo, pendono e mi danno un aria vagamente da star!
Come faccio con il sig. Pacini? Chiedo io. Se mi vede arrivare lunedi conciato così rischio di essere espulso dalla biblioteca!
E perché mai? Chiede Massimo. Non penso proprio. Non ti preoccupare. Lunedi prossimo ti accompagno io a lavoro. Vedrai che il tuo capo saprà rispettare le tue scelte.
Mi sento stranamente meglio. Sono umiliata ma sostenuta da Massimo, da mia moglie e anche dalle signore del negozio.
Anna solleva infine la questione dei peli del mio pube. Massimo mi vorrebbe spoglia del tutto ma mia moglie chiede che mi venga lasciato un piccolo mucchietto di pelo a forma di cuoricino. Mooolto sexy ulula Gisèle! E si mettono d’accordo per la forma in questione. Io resto remissiva davanti alle loro decisioni. Qui le donne comandano e lo fanno per il mio bene… così dicono!
A fine seduta pago per i servizi. Un prezzo di favore che mi costa diverse centinaia di euro!
Adesso è il momento di lasciare il negozio e di uscire. Intanto incontro tre signore clienti di Gisèle che mi guardano di traverso anche se una di loro mi sorride e mi fa i complimenti per il mio taglio di capelli e per gli orecchini. Le altre due ridacchiano ma la prima le riprende seccamente. Le sono riconoscente con lo sguardo e ringrazio per i suoi apprezzamenti.
Massimo è uscito a prendere l’auto. Ha trasportato il suo pacco di regalini segreti. Adele mi prende per mano come fossi una amica e usciamo dal negozio dopo avere baciato e ringraziato Gisèle e Anna che mi aspettano tra due settimane per la prossima seduta.
Esco dal negozio e mi sento tutti gli occhi dei passanti addosso. Sensazione devastante! Mi sento ridicola ma allo stesso tempo cerco di reagire e passo alla provocazione. Mentre mi incammino verso la macchina parcheggiata ad una ventina di metri inizio a sculettare!
Mia moglie sembra sorpresa e divertita. Una signora anziana parte con uno sguardo di sdegno e con una battuta ovvia – che tempi!
Accuso un poco ma non troppo. Sto per arrivare alla macchina quando noto un signore di mezza età che mi lancia uno sguardo interessato. È un bell’uomo e mi sorride.
Hai fatto colpo mia cara, scherza mia moglie. Se ti lasciassi qui in mezzo alla strada sono sicura che quel signore si offrirebbe di aiutarti in qualche modo e so che sarebbe molto galante con te! E ridacchia sorniona.
Io guardo ancora il signore che si è girato prima di voltare l’angolo. Mi rendo conto che riesco a provocare reazioni diverse negli altri e che non solo Massimo mi trova carina. È confortante.
Rientriamo a casa parlando del nostro programma per il fine settimana. Staremo a casa ad approfondire la nostra nuova relazione. Massimo mi dice che ha tanta voglia di fare l’amore con la mia sposa. Mi chiede se sono contenta.
Certo ribatto io, purché tu la renda felice. La amo tantissimo e vorrei che fosse ogni giorno raggiante come l’ho vista stanotte.
Adele si gira verso di me e mi ringrazia con un bacio affezionato. Sei così carina, Sandra. Spero che dopo avermi colmata di passione Massimo abbia ancora qualche energia per te. Te lo meriti davvero!
Sorrido colma di gioia. È una situazione che va oltre le mie più rosee speranze.
Una volta a casa sistemo il pacco dei regalini nella mia cameretta. Massimo mi chiede di cambiarmi in cameriera sexy mentre scende giù da Adele. Oggi è di buon umore e cucinerà lui per tutti. Ovviamente dovrò servire a tavola.
Lo bacio con passione. Gli accarezzo la patta enorme. Corpo possente, profumo di maschio. Ti desidero tanto, Massimo, gli dico!
Lui accetta ben volentieri ma dopo poco mi lascia per ricongiungersi alla mia sposa in cucina.
Nel frattempo mi preparo. Scelgo un reggicalze di pizzo nero con delle calze dello stesso colore. La mia gabbietta di castità mi impone di portare una mutandina comoda. Indosso un costumino da cameriera bianco e nero con cuffietta e tanta crinoline ovunque. Altro regalo di Massimo. Mi ritocco il trucco. I miei lobi pungono ancora un poco ma decido di indossare gli orecchini più femminili e vistosi. Una spruzzata di Lacôme e mi sento pronta. Un ultimo sguardo allo specchio, sistemo un poco i capelli sotto la cuffietta, un vezzo allo specchio e mi incammino verso la sala da pranzo per apparecchiare.
Lì, trovo Adele che ha già sistemato la tovaglia.
Lascia, cara, faccio io, le dico. Sono io la cameriera di casa! Le lancio ammiccando e facendole l’occhiolino.
Lei sorride. Come vuoi Sandra, mi risponde e va in cucina ad aiutare Massimo.
Sistemo le posate e tutto quanto il necessario. Mi diverte molto questo ruolo. Chissà se sarà sempre così piacevole?
Mezza ora dopo il pranzo è pronto. Abbiamo un menu di carne ma Massimo è un ottimo cuoco e la sua cucina è piuttosto leggera e sfiziosa.
I due amanti si siedono ed inizio a servire. Con il carrello faccio avanti e indietro tra la cucina e la sala da pranzo sculettando per il divertimento loro e mio. Quando servo li chiamo signore e signora. Parlano tra loro di cose che mi riguardano anche ma non riesco ovviamente a seguire la loro conversazione. Alla fine del pranzo mi danno libertà di andare in cucina a pranzare anche se con un menu leggero. Eseguo, felice che si prendano cura di me. Avevo pensato già di stare un poco a dieta ma detto da loro la cosa diventa più intrigante ed umiliante e quindi mi eccita molto di più.
Si mettono sul divano e guardano la TV mentre mi incammino verso la cucina.
Salto il primo e mangio un poco di arrosto con della bella insalata e un frutto. Poi mi metto a lavare i piatti. Devo fare riparare la lavastoviglie non fosse altro per preservare le mie unghie ormai bellissime. Anche con i guanti rischio di sciuparle.
Una volta terminato di riassettare la cucina torno in salotto. Trovo Massimo impegnato in una copulazione lenta ma gustosa con mia moglie. La sta montando da dietro con calma. Lei mugola appena ma il suo sguardo è pieno di goduria estrema. Mi avvicino.
I signori hanno ancora bisogno di me? Chiedo io sommessamente.
Si cara, mi risponde Massimo, resta qui per favore. Siediti Sandra perché una volta finito qui vorrei che tu ci ripulissi come sai fare tu.
So già a cosa faccia allusione e mi siedo in poltrona di fronte a loro in dolce attesa.
Massimo inizia a pompare più forte. Adele si agita sotto di lui. I suoi seni traballano come impazziti sotto le sue spinte. Inizia ad ululare il suo piacere e lui comincia a scoparla come uno stallone.
Sento il mio cazzetto che tenta di reagire ma che non può. Erezione impedita erezione impazzita. La mia libido va in tilt. Farei qualunque cosa per un attimo di sollievo e sono passate solo tre ore da quando sto indossando la mia gabbietta!
La mia sposa ed il suo amante si stanno dimenando all’impazzata. Rantoli e spinte folli di lui. Mugolii e danza d’amore di lei che viene due volte rumorosamente. Infine, mentre sto colando fluidi dal mio piccolo pene martirizzato, Massimo esplode urlando il suo seme in lei, bagnando anche il divano di cuoio.
Aspetto che riprendano fiato e chiedo se posso farmi avanti.
Adele mi sorride e mi risponde di sì. Massimo esce lentamente dalla mia sposa e mi affretto a leccarle la passerina slabbrata. Profumo intenso di sesso, gusto meraviglioso dei loro fluidi mescolati. La crema di Massimo è come sempre abbondante, bianca, fragante e viscosa. Una pura delizia. Lecco tutto, succhio con gusto. Ripulisco Adele come si deve mordicchiando ogni tanto il suo clitoride e rischiando di farla venire di nuovo. Viene comunque mentre sono intento a ripulire il cosone di Massimo. Mi accarezza la gabbietta sotto la gonna mentre succhio con soddisfazione il grosso glande del vero maschio di casa. Non riesco ad andare in erezione ma stando in ginocchio soffro meno. Lei si eccita tanto che si fa un ditalino e viene con immenso mio piacere. Non lo aveva mai fatto da sola accanto a me ed è uno spettacolo. La ripulisco di nuovo poi Massimo mi invita a ripulire anche il divano. Lo guardo umiliata ma anche divertita poi eseguo e bevo ogni goccia del suo meraviglioso seme.
Una volta calmati Adele mi chiede di andare a rifarmi il trucco e loro se ne vanno in camera.
Vado nella mia cameretta dove mi rifaccio il contorno degli occhi e con matita e rossetto mi rifaccio le labbra rosa scuro. Quando esco vi è silenzio. Decido di scendere a guardare un poco di televisione. Magari una telenovela. Trovo un episodio ritrasmesso di Desperate Housewife.
Sto guardando la fine dell’episodio quando sento che i due amanti si danno di nuovo da fare. Chissà cosa penseranno i vicini? Le loro urla e quelli di mia moglie in particolare, sono inequivocabili ma soprattutto lei che chiama Massimo, Massimo, ancora ti prego ancora! Sono sicura che dovremo dare presto o poi delle spiegazioni.
La cosa che mi preoccupa è cosa succederà con le nostre famiglie rispettive. Quella di Adele è molto liberale ma la mia per niente. Mio padre è un tradizionalista inveterato in fatto di costumi. Solo mia madre forse accetterebbe un figlio effeminato. Ma come la prenderebbe di saperlo anche cornuto consenziente?
Non ci vediamo da alcune settimane e so che entro un mese dovremo comunque incontrarci per una riunione di famiglia causa una eredità nella nostra regione d’origine.
Non mi potrò certo fare vedere così conciato ma forse sarà l’occasione giusta per parlare con mia madre. Spero sia in grado di capire.
Intanto decido di riassettare la casa. Mi metto a pulire e a rimettere a posto alcuni sopramobili. Lo faccio provando un vero piacere a fare da cameriera. Mi piace molto più che non il mio triste lavoro in biblioteca. Già la biblioteca! Come potrò presentarmi lì lunedi agghindato da femminiello?
La calma del nostro appartamento non è durata molto. Di nuovo Massimo deve essersi messo a scopare la mia mogliettina che urla il suo piacere ai quattro venti. È veramente uno stallone! La scelta giusta che ho fatto mi rallegra. Mia moglie se lo merita. La adoro e voglio il suo bene a tutti i costi. Farei qualunque cosa e la sto facendo!
Così va avanti il pomeriggio. È tardi quando Adele si affaccia in cucina con una vestaglia trasparente e sexy. È nuda sotto, bellissima, un poco spossata ma raggiante di felicità.
Ciao Sandra, ho paura che ci siamo trattenuti più del dovuto. Massimo è su che dorme povero caro. Sono stata insaziabile ma ho voluto approfittarne. Avverto che domani non sarà possibile. Sento infatti arrivare le mie mestruazioni e questo significa che per parecchi giorni dovrò fare a meno del mio stallone. E sorride facendomi l’occhiolino.
Capisco, dico io. Peccato, vero? Dico io. Appena due giorni di sesso intenso. Ma dopo il ciclo potrai di nuovo divertirti liberamente.
Già! Intanto sarebbe carino se potessi giocare un poco con lui, sai intendo intrattenerlo. E vorrei anche che tu ne approfittassi, amore. Ti ho vista ieri come eri in estasi quando Massimo ti scopava di santa ragione. Sarebbe meraviglioso se Massimo accettasse di essere carino con te.
Qualcuno mi ha nominato? Chiede Massimo un poco sonnambulo.
Lo guardo con meraviglia. È venuto in cucina con solo un paio di ciabattine mie che gli stanno strette. Il suo lungo pene penzola tra le gambe e mi chiede se ha qualcosa di adatto per lui.
È bellissimo! Possente, virile, un profumo di muschio e di maschio che fa da contraltare a quello di mia moglie.
Sai Massimo, dice mia moglie sorniona. Stavo dicendo a Sandra che sento arrivare il mio ciclo. Sarebbe carino se oltre a giocare con me altri giochini amorosi approfittassi della mia naturale defaillance per allietare la nostra volenterosa e sexy cameriera. Penso sia il minimo che possiamo fare per ringraziarla di quanto sta facendo per noi.
Massimo la guarda con meraviglia. Penso che la sua sorpresa sia vera e totale. Dubito gli sia mai capitato un caso del genere nella sua carriera di amatore. Sorride e la bacia passionalmente per poi baciarmi pure. Mi sento elettrizzata e spero che stanotte o domani al limite mi possa fare felice.
La notte è tutta per mia moglie. Assisto alla prima serata tra loro. Massimo continua ad essere un mandrillo. Adele si abbandona tra le sue braccia dopo due ore si sesso sfrenato e dopo che mi sono affrettata a fornire loro dei drink che accettano volentieri. Il mio buchino è tutto bagnato ed il mio piccolo pene ingabbiato cola fluidi preseminali abbondanti.
Si addormentano felici quando socchiudo la porta e mi incammino verso la mia cameretta. Penso che dovrò rivedere tutto l’arredamento. Un tocco più femminile si impone. Spero proprio che la mia dolce metà possa aiutarmi. Intanto mi preparo per la notte. Mi strucco, mi faccio una doccia calda. Poi indosso un pigiama rosa che mi ha prestato Adele. Devo anche pensare all’acquisto di vestiti e sottovesti normali per una donna. Sarebbe meravigliosamente eccitante entrare nella routine femminile. Non solo quindi lingerie e abitini sexy ma anche cose più normali per esaltare il mio lato femmineo.
Mi metto a leggere un poco una rivista di Vogue preso a mia moglie poi probabilmente mi addormento in fretta. Sono spossata dalla giornata.
Durante la notte mi sveglio per bere. Sono le tre passate. Avverto il gracchiare del letto che conosco bene ed il rantolo soffocato dei due amanti provenire dall’altra stanza. Instancabili e sfrenati!
Mi addormento felice per mia moglie e pieno di speranza per il l’indomani.
La mattina successiva mi sveglio rigenerata. Sono le otto di domenica mattina.
Il sole splende. Si annuncia una bella giornata. Mi alzo pigramente e vado alla finestra. Si sente il canto degli uccellini. Pochi passanti. Poche autovetture. Mi incammino verso il bagno. Per fare i miei bisognini sono costretta ormai a sedermi sul vaso. Fa molto femminile. Lo accetto anche se mi chiedo per quanto tempo dovrò indossare questa gabbietta.
Vado in camera. Mi trucco leggermente. Indosso la mia lingerie con cura e dedizione. Mi vesto con il mio vestitino da cameriera fucsia. I miei orecchini. Un tocco di profumo. Mi guardo allo specchio. Carina!
Vado in cucina e preparo la colazione. Apparecchio in sala da pranzo. Poi torno a mangiare qualcosa in cucina.
Sono quasi le nove e mezza quando vedo arrivare Massimo. Sto spolverando un poco. Mi si avvicina, mi stringe nelle sue braccia e mi bacia dolcemente.
Sei mattiniera, mi dice con un sorriso.
Beh, sono la cameriera di casa, no? Rispondo io, birichina.
Ti piace esserlo? Mi chiede.
Certo, fintanto che dai piacere a mia moglie e che mi offri qualcosa della tua virilità.
Penso che per qualche tempo sarai tu a darmi piacere. Tua moglie ha iniziato il suo ciclo proprio stamani come già se lo sentiva ieri. Ha un forte male di testa. Penso che resterà al letto stamani.
Con questo mi accarezza tutta, mi bacia, mi stringe a sé. Sono in subbuglio.
Vuoi fare colazione? Chiedo io timidamente.
Dopo! Mi dice lui. Vieni, amore, avrei bisogno che tu ti prendessi cura di me. Tua moglie è stata fantastica stanotte ma stamani ho ancora voglia e lei non può.
Sono sicura che il mio sguardo sia stato al culmine della brillantezza. Mi metto in ginocchio davanti a lui. Tiro giù i suoi pantaloni. I suoi boxer. Ed ecco il mio amico del cuore! Bello, semi eretto, lungo, profumato e nodoso.
Lo accarezzo con cura. Gioco con la pelle per scoprire il grosso glande. Lo bacio con amore e lo prendo in bocca. Avverto il sapore suo e di mia moglie. Delizioso! Lo succhio bene. Scendo con la lingua fino ai testicoli. Li lecco con passione e dedizione. Spero nella abbondanza del loro seme. Poi riprendo a succhiare il cazzone tutto.
Vado avanti per lunghi minuti. Poi Massimo mi chiede se ho voglia di farmi montare. Sono entusiasta!
Mi posiziono davanti a lui, culetto per aria e mani sul tavolo. Mi alza la gonna, mi tira giù le mutandine rigorosamente poste sopra il reggicalze per facilitare la copulazione.
Umetta ben bene il mio buchino. Lo vedo prendere un poco di burro da tavolo. So cosa vuole fare. Ingrassa il mio buchino ed il suo pene e infine mi entra dentro con forza e dolcezza. Penetra senza farmi male. Entra tutto ed è una goduria.
Rantolo di piacere per la dolce invasione. Lo sento scivolare in me. Mi apre tutta. Si insinua da padrone nella mia carne e mi fa vibrare di benessere. Completezza è la sensazione che avverto. Massimo mi sta completando. Io piccola ed effeminata completata da lui forte e sessualmente iperattivo. Inizia a spingere, a ritrarsi e spingere ancora. Presto stantuffa il mio culetto con forza facendomi ululare. Lo incito e mi viene a baciare dietro le orecchie. Mi tiene per i fianchi e finisce col sbattermi a dovere. Va avanti con gusto e lungamente come è il suo solito. Il tavolo sotto di me trema per le sue spinte possenti, arcuo bene la schiena per favorire la sua penetrazione ed il mio piacere. Il mio cazzetto ingabbiato tenta di reagire invano. È una mortificazione dolcissima sentirlo soffrire impotente e sottomesso, reso incapace mentre il cosone di Massimo imperante mi scopa con tutta la sua virilità. Poi avviene una cosa magica.
Non solo godo dal culetto. Non solo sento salire in me una onda di piacere intenso dalle mie viscere. Ma la mia prostata così sollecitata inizia a farmi vibrare tanto e poi tanto che il fregare del suo grosso pene mi fa venire involontariamente!
Una eiaculazione anale! Un milking come dicono gli anglosassoni. Non una vera e propria eiaculazione poiché il mio piccolo pene è assolutamente flaccido seppure eccitato. Ne avevo sentito parlare nei racconti letti ma non l’avevo mai provata. Urlo di felicità quando le mie goccioline di seme vengono spruzzate nonostante la gabbietta di contenimento. Massimo raddoppia i suoi sforzi, consapevole di quanto stia accadendo ed erutto ancora e ancora gocce preziose di amore che si spargono un poco dappertutto sulla tovaglia, sul pavimento e sulla sedia alla mia destra.
Sono felicissima e sorpresa. Chiamo Massimo con tutti i nomi d’amore che conosco e lui mi bacia a ripetizione mentre riprende a sfondarmi allegramente. Sono sua per sempre, lo so! Mi chiava ancora per un bel poco. Io sottomessa e completa. Poi, quando sta per raggiungere il culmine del suo piacere esce rapidamente da me e mi chiede di mettermi in ginocchio. Non vedo l’ora!
Aspetto con ansia mista a desiderio profondo il suo amore. Lo guardo intensamente, apro la bocca, lo prendo per quanto sia possibile tra le mie labbra e in meno di trenta secondi eiacula la sua sovrabbondante profusione di sperma in me. Gusto delizioso a cui mi sto abituando come ad un nettare. Cerco di bere tutto anche se qualche goccia scivola giù sul mio petto.
Con cura e dedizione lo ripulisco con la lingua. Mi attardo sulla verga, poi sui testicoli. Infine poso un bacio di riconoscenza sul glande. Il suo pene rimane semi eretto. Troppo bello ed invitante. Non sono sazia e vorrei subito rianimarlo ma la voce di mia moglie mi ferma.
Buongiorno sporcaccioni! Vi siete divertiti in mia assenza? E si mette a ridere di gusto.
Mi giro. E' in vestaglia. Bella come solo le donne innamorate sanno essere. Offre un bacio di passione a Massimo che ricambia prendendola tra le sua braccia e stringendola a se. Poi viene da me che mi sono rimessa in piedi e mi bacia sulla bocca in segno di profonda amicizia. Con l’occasione si gusta il sapore di lui sulle mie labbra.
Servo la colazione. So che mia moglie lascerà che Massimo si sfoghi con me per i giorni del suo ciclo. Così la colmo di attenzioni. Adele sembra felice.
Passo la mattinata a occuparmi della casa. La mia sposa che è tornata al letto mi da consigli sulla pulizia, la rimessa in ordine delle camere. Faccio una lavatrice e stendo i panni in una stanza apposita che abbiamo. Apro le finestre per fare entrare l’aria. Il signore Mario, nostro vicino è sul balcone. Mi guarda stupito. Penso che non mi riconosca, o forse sì. Non sa come reagire. Gli dico buongiorno come se niente fosse. Fa un cenno con la mano e rientra in fretta nel suo appartamento. Lo vedo parlare con sua moglie. Sì, penso che mi abbia riconosciuta. Chissà cosa si dicono?
Nel frattempo Massimo è andato a casa sua a prendere i suoi effetti per qualche giorno. Abbiamo deciso che rimarrà da noi per la settimana a venire. Se ci troviamo d’accordo nel nostro ménage a tre potremmo prendere in conto una possibile sua sistemazione definitiva qui da noi.
Siamo vicini all’ora di pranzo. Adele mi mostra alcune ricette, in particolare una torta di sua nonna da leccarsi i baffi. Cuciniamo insieme ridendo e scherzando. Lei mi prende in giro perché sono carina ma un poco impacciata ancora in cucina. Faccio del mio meglio però e piano piano le dimostro che ce la posso fare. Sembriamo due amiche del cuore e ci coccoliamo a vicenda tra un piatto e l’altro.
Massimo rientra in tempo. Ho apparecchiato per tre. È domenica quindi pranzerò con loro anche se il mio ruolo mi impone di servire in tavola. Sono felicissima ed eseguo il tutto per la loro e la mia soddisfazione. Pranziamo parlando di cose varie. Ci guardiamo il telegiornale a seguire. Soliti scandali in Italia e crisi internazionali, problemi economici legati alla globalizzazione. Discutiamo di possibili rimedi. Siamo abbastanza d’accordo. L’ultra liberismo non è un buon sistema per la maggior parte della popolazione mondiale. Andrebbe rivisto e corretto e via di questo passo.
Poi cambiamo argomento e mi chiedo come potrò fare per andare domani al lavoro con le mie nuove sembianze effeminate.
Perché ti crei così tanti problemi, cara? Mi chiede Adele. Un outing franco e diretto è sempre la cosa migliore. Comunque parlane con il tuo responsabile! Il sig. Pacini è un uomo severo ma anche equilibrato nei suoi giudizi. Non penso che creerà troppi problemi. Certo non potrai andare a lavoro vestito da donna. Sarebbe eccessivo. Ma con uno stile androgino penso che non potrà che essere accettato, specie se parli direttamente con lui.
Sì, ma cosa gli dico? Riprendo io. Che sono omosessuale?
Non ci sarebbe niente di male. Ribatte Massimo. Ma non è questo il punto. A termine saresti una bellissima donna. Ed è quello che spero tu diventerai entro un paio di anni. Quindi sarebbe opportuno che tu parlassi chiaramente della tua intenzione di intraprendere un processo di femminizzazione o meglio di transessualità perché ti senti donna.
Mi sento donna? Chiedo io scherzando con una vocina effeminata.
Beh, amore. Non mi sembri molto virile al momento e quando avrai superato i primi sei mesi della cura ormonale non sarà più possibile scambiarti con una uomo.
Cura ormonale? Chiedo io sorpresa ed incredula.
Ma certo, riprende lui. Conosco un medico molto fidato e bravissimo, specializzato che abita qui in città, il dott. Moroni. È un amico a cui ho già affidato alcune mie amiche speciali. Sono delle bellissime ragazze adesso. E lui stesso sta con una bellissima transessuale.
Ma non pensi che stiamo precorrendo i tempi? Io adoro il mio ruolo nel nostro trio ma non mi sento pronta per un passo del genere! Ribatto io.
Certo però che sarebbe una figata! Parte mia moglie con entusiasmo debordante. Mi accarezza le gote e mi tratta da ragazzina. Pensa a cosa potremmo fare se tu fossi veramente una bella donna con delle vere tette!
Ci penso ma trovo comunque che sia una pessima idea. Non voglio perdere il mio lavoro!
Ma chi parla di perderlo! Sono sicura che tutti in ufficio sapranno comprendere. E poi darebbe più credibilità alla tua storia di transizione.
Ma…
Ok, non insisto, dice Massimo, ma pensaci. Adesso ci rilassiamo un poco.
Accendo la TV e li lascio in salotto abbracciati e felici. Io sparecchio e vado a fare le faccende in cucina. Certo che mi piacerebbe avere un piccolo seno da accarezzare. E poi adoro portare il reggiseno. Con delle belle tettine sarebbe molto sexy. Ma come posso fare per conciliare vita sessuale e sentimentale con la mia vita professionale? E cosa direi ai miei genitori o ai miei suoceri?
Sono presa da una tormenta di pensieri mentre sto finendo i miei compiti in cucina. Una volta eseguiti, esco e vado in camera per un ritocco al mio trucco.
Mi guardo allo specchio e l’immagine da donna che mi arriva mi fa pensare ulteriormente alla proposta di Massimo. Certo che sarebbe veramente un peccato non essere una transessuale. Ne ho il fisico ed il fascino. Ci devo pensare sul serio. Ma non adesso.
Mi riposo un poco sul letto. Una mezza ora appena poi mi alzo e vado in salotto dove trovo mia moglie in ginocchio tra le cosce di Massimo intenta a succhiare con dedizione il suo meraviglioso membro. Sorrido. Adele sta facendo cose che solo due giorni fa non mi avrebbe confessato neanche sotto forma di fantasia e nemmeno durante le nostre particolari effusioni al letto.
Mi siedo silenziosamente di lato e la osservo. Lei si gira, mi fa l’occhiolino e riprende il suo servizio al nostro bull. Massimo è in trance, si lascia fare beato di felicità. La fellatio è lunga. Mia moglie si ferma un istante e mi chiede di aiutarla. Brivido di emozione! Mi affretto accanto a lei. Sorrido e condivido il suo piacere con gioia.
Massimo è il solito mandrillo. È forte e resistente come non sapevo un uomo potesse essere. La mia sposa ed io femminuccia in calore ci diamo da fare. Lecchiamo, succhiamo, ci baciamo di fronte a lui. Accarezziamo i suoi copiosi testicoli per poi riprendere a pompare.
Dopo circa mezza ora ci ricompensa entrambe con una eiaculazione sovrabbondante. Getti e getti di dolce sperma caldo, bianco e profumato che raccogliamo vogliose e ci rubiamo a vicenda ridendo di felicità.
Le mie bambine! Esclama Massimo tenendoci ambedue per la testa. Siete fantastiche! Vi amo entrambe.
E ti amiamo entrambe, risponde Adele! Annuisco mentre succhio il mio dito pieno del suo seme che ho raccolto sul seno di lei.
Passiamo il pomeriggio a guardare la televisione. Io accovacciata alla sinistra di Massimo, mia moglie sulla sua destra. È una visione idilliaca del nostro nuovo rapporto. Chissà se durerà? Intanto ne approfitto.
In serata mi metto a cucinare e mi occupo di tutto per preparare la cena. Adele mi raggiunge solo per darmi alcuni consigli. Da brava cameriera eseguo gli ordini della mia padrona di casa. Sto apprendendo molto e mi piace. Lei mi dice che sono molto portata e che un poco più di pratica farei felice un uomo anche come casalinga.
Ridiamo di gusto della sua battuta poi ci apprestiamo a cenare. Cena frugale anche se Massimo ha diritto ad un supplemento. Formaggi vari. Noi due invece stiamo leggere. Mi sto adeguando alla dieta di mia moglie e mi sembra di stare meglio.
Dopo cena, riposino per loro, faccende in cucina per me. Poi mia moglie con generosità ci lascia nell’intimità secondo i patti. Massimo mi prende da dietro e mi scopa a lungo. Poi salgo su di lui che sta seduto in poltrona e cavalco il suo cosone fino a farlo eiaculare gustosamente e rumorosamente. Sento il suo caldo sperma in me ed il mio cazzetto remissivo nella sua gabbietta non smette più di sfogarsi con liquido preseminale.
Parliamo un poco e gli chiedo dettagli sul dott. Moroni. Mi racconta che lo conosce da anni, che è un bell’uomo, molto affabile e specializzato in transessualismo. Molti uomini più o meno effeminati si rivolgono a lui ottenendo ottimi successi.
Ho pensato a quello che mi hai detto. Non sono ancora del tutto convinta ma l’idea mi attrae molto, gli confesso.
Bene! Riprende lui. Non voglio forzarti la mano Sandra. Ma ritengo che sarebbe meraviglioso. Tua moglie era entusiasta. Vederti meno uomo la rende più libera di stare con me. Per te sarebbe una occasione eccezionale. Gli ormoni hanno il doppio effetto di inibire la tua virilità e di sviluppare eccezionalmente i tuoi sensi femminili. Fare l’amore da donna sarebbe a quel punto meraviglioso, credimi. Ho già fatto l’esperienza con altre bellissime creature che mi hanno fatto racconti di delirio sessuale inebriante.
Ci penserò… sul serio. Intanto vediamo come va domani al lavoro. Rispondo io. Non so cosa succederà.
Non ti preoccupare, cara. Verrò con te. Ti accompagno in ufficio. Penso che nessuno potrà dire niente.
Lo faresti davvero?
Ma certo, te l'ho già detto! Questo ed altro per te e per tua moglie!
Lo bacio d’istinto e mi metto a coccolarlo tutto. Come è ovvio mi ritrovo tra le sue gambe dopo poco a succhiare il suo bellissimo membro. Ho tanta voglia di un milking anale!
Il gusto è inebriante. Mi intossica la mente. Mi soffermo a lungo sulla sua asta ma prediligo i testicoli ed il glande che mi offrono sensazioni ineffabili di femminilità. Mi meraviglia invece la sua estrema virilità. La sua possanza e la sua capienza di sperma sono incredibili. Eppure è lì tra le mie dita e le mie labbra. Tutto vero e tutto mio! Per qualche giorno ancora potrò gustarmelo appieno. Ed ho l’intenzione di approfittarne al massimo… e non è solo una boutade!
Dopo poco il nostro bull mi prende come fossi una donna vera. Sono sdraiata sotto di lui. Mi ha fatta spogliare. Sono rimasta in reggiseno, reggicalze, calze e scarpini. Ha sollevato le mie gambe e baciato i miei piedini. Ha leccato il mio buchino poi con calma ha infilato il suo cosone in me. La penetrazione è stata dolcissima. Adesso però ha preso il suo ritmo e mi sta sfondando a dovere.
Si accanisce sopra e dentro di me. Mi stantuffa ansimando ed io ululo di piacere intenso. Rallenta il passo per poi riprenderlo più forte ancora. Lo guardo e sono innamorata!
Lui sorride soddisfatto e riprende il suo ritmo da crociera. Lo stringo adesso con le gambe. Voglio sentirlo fino in fondo, farlo mio come lui fa con me. Siamo legati in un amplesso lungo e delizioso. Lui padrone, io femminella sottomessa e completa. Quando ritorna selvaggio a slabbrarmi il culetto con forza lo stringo più forte e mi avvinghio con le braccia e con le mani attorno al suo corpo possente in un delirio di sensazioni sporche e amorose.
Mi sfonda ancora per un poco quando lo sento irrigidirsi e ansimare più forte. È pronto. Lo chiamo amore e lo incito a farmi sua puttana. Mi chiama troia ma mi bacia con passione e finalmente erutta la sua passione. Mi versa in corpo fiotti e fiotti di caldo seme. Sento le mie viscere riempirsi di sperma e vengo analmente senza ritegno. Il mio cazzetto tenuto forzatamente moscio non si oppone alla fuoriuscita di liquido seminale. La forza di Massimo sulla mia prostata, la sensazione bellissima di essere ingravidata, la perversione e l’ardore passionale misti nella mia testa mi fanno eruttare ancora gocce preziose di rugiada d’amore.
Si accascia su di me. Lo stringo forte con le braccia e con le gambe. Rimaniamo così a lungo. Non voglio più separami da lui e se mi chiede di lasciarmi femminizzare oltremodo voglio farlo assolutamente per lui e per mia moglie.
Adele fa capolino per chiederci se abbiamo fatto. Alzo la testa e sorrido anche se avrei ancora voglia di fare sesso con Massimo fino ad arrivare ad un milking anale che mi manca tanto. Capisco però che la mia sposa sia un poco gelosa. Rispondo che per adesso io sono a posto e che spero Massimo si sia sfogato un poco. Massimo sorride ed annuisce poi si solleva, lascia il mio corpo ancora fremente. Esce da me. Un fiotto di sperma fuoriesce dal mio ano slabbrato. Lo sento colare abbondante. È profumato e denso. Mi affretto a raccoglierlo e a gustarlo.
Adele mi dice che sono proprio una troietta. È vero! Ma che bello!
Massimo va da mia moglie e la bacia intensamente.
Vieni amore. Ho bisogno di coccole, dice lei e se ne vanno in salotto, lui nudo e lei in vestaglia. Sono bellissimi.
Devo rimettermi in ordine. Mi pulisco il buchino. Mi alzo. Mi riassetto i capelli. Sistemo la gonna. Un vezzo allo specchio e riprendo il mio ruolo di cameriera di casa.
Quando mi affretto in salotto con i drink la coppia di amanti è abbracciata e silenziosa. Massimo e Adele hanno già quella intesa degli occhi che è tutto un programma. Servo da bere. Faccio un inchino. Mia moglie sorride e mi ringrazia. Non servo più al momento.
Allora vado in bagno. Sistemo la cuffietta a fiorellini di mia moglie per proteggere il mio taglio di capelli e faccio una doccia. È calda, rilassante, mi lascio scivolare via tutta la stanchezza. Sto lì venti minuti forse poi esco: Indosso l’accappatoio di Adele. Penso che mi servirà qualcosa di simile. Lo vorrei rosa con dei motivi floreali ma più sgargiante, più adatto ad una sissy. Mi preparo per la notte. Massaggio distensivo. Mi lavo i denti. Mi guardo allo specchio. Sono una altra persona. Questo fine settimana rappresenta sicuramente un tornante nella mia vita e in quella di Adele. Niente sarà più come prima. Nel bene o nel male. Ma in fondo è quello che ho voluto e mi piace molto. Sono depravata lo so. Ma mia moglie merita un uomo vero ed io merito di soddisfare quando possibile le pulsioni sessuali di Massimo. In fondo sono veramente femmina quando sto con lui. Mi addormento pensando sia a come sarebbe bello avere un corpo più femmineo sia intimorita dal domani. Chissà come andrà il mio outing in ufficio ed in particolare con il sig. Pacini?
 
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view post Posted on 21/2/2017, 00:08     +1   -1
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Bellissimo racconto spero di leggere il continuo
 
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view post Posted on 14/3/2017, 23:34     +1   -1
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Leggo e rileggo questi bellissimo racconto vorrei sentire il continuo come va a finire così me andrà al lavoro come fa
 
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GiovanniSissy
view post Posted on 27/5/2017, 16:26     +1   -1




è bellissimo, sempre sognato tutto quanto letto, credo che rimarrà un sogno, convincere mia moglie e trovare un bull all'altezza serio. :wub:
 
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view post Posted on 29/5/2017, 14:28     +1   -1
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CITAZIONE (tonia24 @ 21/2/2017, 01:08)
Bellissimo racconto spero di leggere il continuo

CITAZIONE (tonia24 @ 15/3/2017, 00:34)
Leggo e rileggo questi bellissimo racconto vorrei sentire il continuo come va a finire come andrà al lavoro come fa

L'autore, da quanto mi risulta, non ha pubblicato un seguito.
Però ha sempre indicato un indirizzo mail pubblico per ricevere commenti: [email protected]
Credo che chi vuole può scrivergli e invitarlo a proseguire.
La storia è già completa e le domande alla fine del racconto non preludono a un seguito, semplicemente sono un mezzo che frequentemente gli scrittori usano per riservarsi, in futuro e se vorranno, di scrivere un sequel.
 
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5 replies since 20/11/2013, 13:50   34650 views
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