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BDSM Cristiano

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Don Perignon
view post Posted on 9/10/2012, 17:25 by: Don Perignon     +1   -1
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Mon-Sieur benché io puzzi maledettamente di ban, mi lavo tutti i giorni
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« Carissimo Don Perignon,
sono una diciottenne a cui il Signore ha donato l’immensa fortuna di crescere in una famiglia molto devota a Dio, a Gesù, alla Beata Vergine Maria e ai Santi tutti.
Mio padre e mia madre, a cui sono molto legata, mi hanno educata nella religione all’osservanza dei precetti cristiani. Vado alla Santa Messa, mi accosto all’Eucarestia con frequenza quotidiana e conduco un’esistenza sobria e morigerata, proprio come si addice a una brava giovane timorata di Dio.
Qualche settimana fa, però, mi è accaduto un episodio che mi ha sconvolta e che da allora mi fa sentire perduta, preda del demonio e destinata alla dannazione eterna. Ricordo che quella notte dormivo, in pace con Dio, nel lettino della mia stanzetta, sotto il Santo Crocifisso che mi veglia e mi protegge, quando un improvviso movimento di pancia mi svegliò di soprassalto, costringendomi ad andare di corsa in bagno. Mi avventurai così nel corridoio, naturalmente senza accendere la luce per non disturbare il sonno dei miei genitori. Mentre mi dirigevo, al buio e procedendo a tentoni, verso la porta del bagno, udii dei rumori molto strani e indefinibili provenire dalla camera da letto dei miei genitori. Lei deve sapere, Reverendo Padre, che la nostra è una famiglia cristiana molto unita nell'amore e nella comunione in Gesù, sicché, preoccupata, mi allarmai e spinsi leggermente la porta della camera dei miei genitori, sbirciandovi dentro. C'era una luce fioca, che proveniva da alcune candele rosse e nere allineate su di un comodino, che gettavano un bagliore spettrale sulla scena. Ciò che vidi mi fece sobbalzare il cuore, a stento soffocai il grido che spontaneo mi saliva nella gola e rimasi ad osservare impietrita.
Sul letto c'era mio padre, prono e nudo. Aveva il polso e la caviglia legati insieme, su ciascun lato del suo corpo, da grosse corde fissate alle due estremità del manico dello spazzolone, in modo tale da tenerli distanziati e che lui non potesse muoversi, né stringere le gambe. Mia madre stava dietro di lui e aveva indosso un enorme pene artificiale, fissato sopra il pube da delle cinghie. Dalla porta li vedevo di schiena, ma abbastanza lateralmente da scorgere il posticcio simulacro virile indossato da mia madre che veniva spinto nell'ano di mio padre con colpi frequenti e vigorosi. In mano la mamma teneva un frustino da ippica con il quale dava dei colpi secchi, forti e veloci sulla schiena di papà. I miei genitori erano in religioso silenzio e infatti riconobbi che i rumori che avevo sentito e che mi avevano incuriosita provenivano proprio dallo schiocco delle scudisciate e dallo stantuffare vischioso del fallo di gomma nell'ano dilatato di mio padre.
Mi trattenni ad osservare quella scena solo per un minuto, ... o forse due, ... forse tre o quattro … insomma, esattamente non saprei, diciamo fin quando l'impellenza del bisogno mi costrinse a rompere ogni indugio e a raggiungere il bagno. Con la massima cautela per non provocare il benché minimo rumore, mi chiusi nel bagno, al buio, e lì rimasi a lungo, per circa un’ora, ben oltre il tempo necessario per svuotarmi l'intestino, finché il tremendo odore della diarrea non mi convinse a tirare l'acqua e a tornare a letto. A quel punto, nella casa, tutto era silenzio.
Ora, Padre, quello che mi succede, da quell’orribile notte, è che il ricordo di quella scena - che sì pur così brevemente osservata, mi è rimasta impressa in modo indelebile - continua a tormentarmi, di giorno e di notte, affacciandosi nei miei sogni o, forse dovrei meglio dire, nei miei incubi. Tuttavia ciò che più mi preoccupa e affligge è che il ricordo di quel che vidi continua a pervadere la mia mente e mi suscita un forte turbamento, ma anche un'eccitazione travolgente che mi induce ogni volta a masturbarmi. Mi immagino infatti al posto della mamma, con il frustino in mano e un fallo di gomma di dimensioni equine fissato sul mio pube che spingo con veemenza nell'ano di un maschio, legato e impossibilitato a sfuggire alla penetrazione e alle frustate. Mentre nella mia mente corrono queste scene immonde, la mia mano, contro la mia volontà quindi sicuramente guidata dal demonio, scende frenetica sul clitoride e lo sfrega, lo sfrega, lo sfrega e poi addirittura mi penetra con le dita la vagina bagnata, prima una, poi due, poi tre dita e infine spingo le dita così lubrificate nell'ano, raggiungendo un orgasmo travolgente che si prolunga con spasmodiche contrazioni dello sfintere attorno alle dita che lo dilatano.
Ebbene, da quando mi succede questa cosa terribile io non ho più il coraggio di andare a confessarmi, e non mi comunico più ! Mi sento spacciata e ho paura di essere nel peccato. Cosa posso fare ? Mi aiuti Lei, Don Perignon, per la misericordia del Signore !
Mafalda
»


Cara giovane Mafalda, anima pura e pia giovinetta devota al Signore, non darti pena, non c’è assolutamente nulla di cui tu ti debba preoccupare !
Incominciamo dalla seconda parte della tua lettera, ove mi narri quel che, mi pare, più ti angoscia, ovvero l'insorto desiderio in te di pluriquotidiana masturbazione.
Rasserenati, acquietati, non c’è nulla di peccaminoso nel tuo comportamento. La masturbazione, infatti, non è un peccato, ma un dono di Dio. Questo argomento è già stato ampiamente trattato, con dovizia di particolari, su questo bellissimo forum, non solo in generale, ma anche nello specifico caso della donna. Ti rinvio pertanto a questo post: #entry366538159

Invece, per quanto riguarda il comportamento dei tuoi genitori, non ravvedo alcunché di peccaminoso, a condizione che il ruolo sottomesso assunto da tuo papà nei giochi erotici con la tua mamma sia circoscritto, appunto, nell’ambito dello svolgimento di tali giochi e che invece, per quanto riguarda la conduzione della famiglia, lui mantenga saldamente la guida e l’autorità che le Scritture assegnano al marito come capo della famiglia. Anche questo principio cristiano è stato sviscerato, proprio in questo topic, e per ogni dettaglio ti rimando al primo post di questa amabile discussione #entry364791553 .
Aggiungerei però che il tuo entusiasmo per le pratiche sadomaso che hai visto praticare dai tuoi genitori, mi fa intuire che un giorno anche tu, molto probabilmente, vorrai metterle in pratica all'interno, ovviamente, del tuo futuro matrimonio cristiano, celebrato in chiesa e benedetto dal Signore. Allora il miglior consiglio che mi sento di darti, è di cercare di capire da subito se, fra i ragazzi del Gruppo Cristiano della tua parrocchia, ve ne sia qualcuno disponibile ad assoggettarsi a questo tipo di trattamento. In altre parole, dovresti cercare di capire se, fra loro, vi sia un ragazzo che ti piace e che abbia voglia di “prenderlo” oltre che di “darlo”, come comunemente si dice, prima di iniziare un fidanzamento cristiano con lui. Questo per garantire la maggior armonia possibile tra voi e un sereno futuro coniugale con reciproca soddisfazione.

Abbi fede e abbandonati al disegno che la Divina Provvidenza ha in serbo per te. Che l’Immacolato Sacro Cuore di Gesù ti guidi e ti protegga sempre.

Pace e bene.
 
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46 replies since 13/9/2012, 19:55   4118 views
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