Posts written by Jessica.n

Ciao! Vi leggo da un po' e questa è la prima volta che scrivo (spero di aver beccato la categoria giusta ). Mi rivolgo a voi per cercare di capirci di più rispetto a una cosa che mi sta succedendo. Premetto che sono nuova nel mondo del bdsm e che tutto è arrivato come un fulmine a ciel sereno, travolgendomi nel bene e nel male.
Il punto è questo: inizio il periodo di educazione (virtuale) con il mio Dom e subito si crea un'intesa e un'attrazione fortissima (almeno da parte mia). Lo riconosco subito come mio Padrone e io, in quanto schiava novizia, sento ogni giorno di più che i puntini si uniscono e che ho trovato finalmente la situazione in cui voglio essere. Nel rapporto con Lui, però, sentivo che mancava comunicazione. A parte i primi giorni, era solo un dare ordini e obbedire. Io lo interpretavo come un mostrare autorevolezza per trasmettermi appunto la disciplina necessaria, però a un certo punto ho manifestato il mio bisogno di creare spazi di dialogo, per confrontarci e poter capire meglio il tutto, perché per me era tutto nuovo e cominciavo a essere coinvolta emotivamente. Non avessi mai detto queste parole! Tirando in ballo il discorso sul "coinvolgimento emotivo", Lui mi dice che avremmo dovuto rallentare per non finire su binari diversi. Morale della favola: sparisce mentre ne stavamo discutendo. Il silenzio dura da quasi una settimana, e io so solo che per me è straziante, perché di fatto non so se mai tornerà. Non so se interpretarlo come puro e semplice ghosting o come punizione nel tentativo di riportarmi sul "binario giusto". Aggiungo che aveva già utilizzato lo strumento dell'assenza per punirmi una volta che avevo sbagliato. In più, il fatto che non mi abbia bloccata mi induce a pensare che la volontà non era quella di chiudere in modo definitivo.
Mi rivolgo a chi, semmai, abbia sperimentato qualcosa del genere: è contemplato nelle dinamiche bdsm punire in questo modo? Come si riesce a gestire questa tortura dell'assenza?

E dove sono presenti piu mistress?

Molte sono le donne che vorrebbero entrare in questo mondo e solo una piccola percentuale tenta di sviluppare questo tema che offre invece una platea molto ma molto più ampia.

Colpa di chi ?

Sicuramente il mondo virtuale è colpevole al 80%, da una parte offre la possibilità alla slave di restare anonima e di avere un primo approccio, dall'altra inutile nascondere che l'invadenza di molti uomini agevola alla fuga.

Soprattutto poi se una donna impegnata, sposata nel reale, cerca attimi di serenità per uscire dalla routine quotidiana e per condividere qualcosa che con il proprio partner non può esaudire.

Il BDSM non e' un campionato a chi frusta meglio, a chi impone sessioni estreme a chi ama il dolore a chi e' mentale,a prescindere dal ruolo, dalle pratiche e da tutto il resto per esperienza dico che e' fondamentale un rapporto di rispetto e privacy. Senza questi due ingredienti non si puo' mai costruire un rapporto di complicità, un rapporto dare e avere, mentale e fisico che sia a distanza o reale.

Quindi maschietti fate i bravi, fate gli uomini veri, e con una donna ragionate prima con la testa superiore e non quella che avete tra le gambe.

(IMG:https://cdn.finestresullarte.info/rivista/...ta-di-cazzi.jpg)

Mentre mi dedico a scoprire le varie e pregevoli "nicchie" di questo sito mi sono soffermato su questa inerente le arti visive. Lascio firma del mio passaggio regalando questa simpatica creazione dell' artista cinquecentesco Francesco Urbini: la testa de cazi

cito da (www.finestresullarte.info/opere-e-...rancesco-urbini)

È la “testa di cazzo” più famosa della storia dell'arte: una ceramica di Francesco Urbini con una testa composta esclusivamente da falli. Qual è la sua storia? Quale il suo significato? Scopriamolo in questo articolo.
“Ogni homo me guarda come fosse una testa de cazi”, cioè “ogni uomo mi guarda come se fossi una testa di cazzi”: è ben intuibile la traduzione in italiano contemporaneo del cartiglio che adorna la singolare testa composita di un semisconosciuto ceramista umbro del Cinquecento, tale Francesco Urbini (Gubbio?, prima metà del XVI secolo), passato alla storia per aver realizzato, nel 1536, questa incredibile invenzione, una delle opere più irriverenti della storia dell’arte, in largo anticipo sulle più famose teste composite del lombardo Giuseppe Arcimboldi (Milano, 1527 - 1593), che all’epoca non era che un bambino. È una testa realizzata esclusivamente con peni e testicoli, di ogni forma e dimensione: lunghi, piccoli, dritti, curvi, eretti, mosci.

Vi è mai capitato di conoscere in qualche forum o su qualche piattaforma una persona interessante e dopo aver stretto amicizia con lei ed essersi scambiati, per settimane o anche mesi, centinaia e centinaia di messaggi, telefonate, vocali, immagini ecc ecc... questa sparisca all'improvviso e senza un motivo?
Se si, come avete reagito?

(Parlo di sparizioni volontarie)

Buongiorno a tutti,

sono un master over 60 assente dal mondo BDSM da circa 8 anni per ragioni di salute e familiari.
Ho conosciuto la mia tendenza in giovane età e le prime pratiche sebbene eccitanti per me hanno avuto esito disastroso aprendomi la strada del riformatorio. Un'allucinante palestra, che forse servirebbe a molti anche a solo a scopo cognitivo. La realtà presenta aspetti molto più duri del gioco. Ne sono uscito con una riabilitazione completa. Ho studiato durante la detenzione e una volta fuori, ho cercato di realizzarmi laureandomi, specializzandomi, lavorando, formandomi una famiglia. L'indagine sui complessi rapporti tra dominazione e sottomissione, tra dolore e piacere sono stati in parte oggetto di ricerca durante la mia vita professionale. Con la mia prima moglie ho condiviso tutto. Avevo avuto la fortuna di incontrare una partner eccezionale. Con lei ho studiato e approfondito il bondage giapponese gustandone la profondità artistica e giungendo a performances di alto rilievo. Mi ha interessato molto anche il metal bondage che mi ha spinto a progettare e realizzare molti attrezzi di tortura e soluzioni personalizzate di incatenamento. Amo disegnare e dipingere situazioni di bondage. Sono rimasto vedovo a 46 anni e da lì ho solo trovato partners di gioco occasionali. Solo con poche sono riuscito a realizzare un legame soddisfacentemente profondo. Col nuovo matrimonio avvenuto a 49 anni ho trovato la dolcezza e il fascino femminile, che da sempre ammiro, ma, sfortunatamente, avvinti in un indissolubile connubio con una religiosità bigotta e un perbenismo che non mi hanno dato alcuna chance di estendere a mia moglie la mia passione erotica.
Al momento mi sento molto solo. Non mi va di abbandonare la mia passione ma non ho voglia di confondermi con persone che cercano solo di togliersi dei banali pruriti né con mercenarie, oche o schiave (sic) che vorrebbero dettar regole fin dall'annuncio.
Mi confronterei con grande piacere con una Signora amante della sottomissione, educata (non importa l'età purché siano presenti buongusto e intelligenza) che desideri condividere con me piacevoli momenti dedicati al bondage, alla fustigazione e a quant'altro la fantasia e l'esperienza la portino a desiderare. Non c'è pratica che io non conosca. Preferirei un contatto discreto dapprima via mail, poi di persona per chiarire gli aspetti contrattuali del gioco. Garantisco riservatezza e sicurezza.
Risiedo nella provincia di Treviso, buona presenza, buona conversazione, molteplici interessi artistici e culturali, eccellente attività mentale e fisica. Sono libero solo per alcune ore giornaliere ( 2/4) posso spostarmi, non di notte. Posso trascorrere qualche giorno di vacanza. Preferirei una signora sposata, con famiglia. No mariti guardoni, scambisti trav. trans. mercenearie/i
Un caro saluto a tutti voi e grazie per l'accoglienza
Jack

E' assodato, naturale e comprensibile che non tutte le sfaccettature della nostra indole e del nostro carattere, che non tutte le preferenze sessuali possano essere condivise e vissute appieno nella sfera di coppia.
Ma... consapevoli dei limiti, e' possibile coltivare un rapporto BDSM in una relazione parallela? Vi è capitato?

Poi magari e' semplicemente il suo modo di fare e non conosce neppure il significato di BDSM, cosa che probabilmente mi farebbe guadagnare uno sberlone nel momento in cui mi trova dell'umore giusto per chiederglielo...

Come ha detto Zilly credo che non esista un tratto fisico tale da poter suggerire una caratteristica del genere, per me e' tutto nel portamento e nel carattere, se vogliamo anche sensazioni a pelle ed empatia per chi e' in grado di sentirle e interpretarle nel modo corretto... c'e' per esempio una mia collega che vedendola muoversi, parlare, camminare e assumere posture varie sarei pronto a scommettere che pssa esserlo (tant'e' che a volte mi viene anche da chiederglielo), mentre guadandola semplicemente dal lato fisico non avrei assolutamente un'impressione del genere (ma con chiunque, non solo con lei).

Ciao a tutti, ho vissuto una vita normale, più o meno insomma, due matrimoni con due bellissime donne e due separazioni nel tempo, eppure ho sempre sentito che mancava qualcosa.. in realtà fra mille scopate non se n'è mai andato quel ricordo lontano nel tempo.. 35 anni circa e mi ero concesso un tramonto in una spiaggia deserta nel sud più profondo, in Sicilia... la più bella vacanza di sempre.. Ero rilassato nel tramonto e sul mare, quasi non ho visto quell'uomo, più alto di me, robusto, un bell'esemplare di maschio e si è seduto al mio fianco. Con un sorriso e per quanto strano ho ricambiato il sorriso. Due parole, due opinioni piacevolmente scambiate e poi.. quel sorriso ha cambiato espressione e la sua mano sulla spalla, un gesto semplicemente amichevole certo o forse un messaggio preciso.. è rimasta lì la mano in carezze leggere e ci siamo guardati.. a volte non serve parlarsi.. l'ho sentita per dentro, emozione, paura, voglia...era la prima volta che un uomo toccava il mio corpo.. e lui ha capito, la carezza si è fatta più intima e poi quel bacio improvviso, quasi violento ma avrei potuto dire di no e invece.. La lingua rovistava anche l'anima, la mano si è fatta più forte proprio lì, poi dentro il costume e io mi sentivo felice, posseduto ed inerme, dentro qualcosa più forte di me. Lo slip se l'è rubato la mano, ancora un bacio e quella lingua che rovesciava principi e pensieri e con più forza ricambiavo quel bacio.. poi si è affidato alla forza, mi ha girato di pancia e l'ho sentito di sopra, forte, potente, eccitato e violento quasi e mi diceva sei mio e per la prima volta un uomo mi è entrato nel buco del culo.. il leggero dolore era inutile di fronte alla voglia e gli ho permesso di bussare alla porta e poi spingere, forte, sempre più forte..fino a svuotarsi nell'anima.. poi ancora un bacio, leggero e un grazie e se n'è andato dentro l'orizzonte. Ci sono tornato ogni sera su quel pezzo di mare.. Lui non si è più fatto vedere ma aveva seminato qualcosa per dentro.. non ho mai smesso di pensare a quell'attimo quando ho sentito il suo piccolo urlo, dentro i colpi sempre più forti a riempirmi la pancia.. per un brivido che non ho più ritrovato. Poi le vacanze son finite ed è ritornato il sistema, la famiglia, il lavoro ma da qualche tempo ho capito che era quello il destino. Mi sto guardando attorno adesso, rivoglio quel brivido, rivoglio sentirmi di un uomo, oggetto e possesso per ogni suo desiderio. Ho ripensato mille volte nel tempo a quell'attimo, a quei brividi e ho capito di cosa ho bisogno. ho voglia e bisogno di avere un padrone , di sentirmi sottomesso ad ogni suo desiderio.. chi sa se accadrà..

La prima affermazione era chiaramente ironica...purtroppo la storiella l'abbiamo sentita un milione di volte, sia sui forum Femdom che Femsub, e sempre inossidabilmente uguale a sè stessa.

Non ho chiaramente nulla contro "Dolcepensiero", che cortesemente condivide qui il suo percorso...ce l'ho ferocemente con l'idea totalmente passiva che puntualmente esce delle donne, come sorta di "materiale da plasmare" nelle mani di un maschio, che è sistematicamente il suo "iniziatore" alle pratiche bdsm.
Questi forum sono strapieni di maschi che confessano di aver avvertito distintamente la propria indole Dom o Sub sin dall'infanzia (me compreso), e non hanno bisogno nè di iniziatrici, nè di mèntori...possibile che per le donne invece sia sempre un travaglio gemellare, indotto quasi sempre da una figura maschile?

Cancellare un post solo perché qualche utente non ha applaudito dimostra solo una grande immaturità, a livello del famoso bambino con la palla.

Questo è un forum pubblico, scrivere su internet è come scrivere su un giornale, con la differenza che qui, nel bene e nel male, si è nick anonimi.

Tutti leggono, tutti commentano e non ci si può aspettare solo applausi. Si deve mettere in conto anche qualche critica o che qualcuno abbia pareri od opinioni estremamente diverse e talvolta opposte. Se tutti la pensassimo allo stesso modo, non esisterebbero discussioni.

Chi cancella quello che ha scritto anziché discutere per difendere le proprie idee, per me, dimostra di essere lui stesso il primo a non credere in quello che ha scritto, dando ragione a chi critica.
Si può anche non discutere e lasciar che chi critica si esprima, senza rispondere.
In fondo sono i lettori i giudici ultimi.
Cancellare il post è proprio la cosa peggiore che uno possa fare.

In genere sono aspetti sconosciuti perché le donne, da quello che ho capito, preferiscono, piuttosto che sessioni mordi e fuggi dove vendono svolte poche pratiche di gradimento, preferiscono un rapporto più lungo e completo. Ed inoltre non mi sembra che abbiano bisogno di pagare qualche master che invii loro insulti o foto di piedi o parti intime per eccitarle.